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Autore: Zilla Crue    12/04/2011    0 recensioni
Salve! Questa è la mia prima storia quindi siate buoni con me!
La storia narra della vita della giovane Evie, bella ragazza dell'Indiana amante della scena rock losangelina, che decide di realizzare il suo sogno, ma si ritroverà a realizzare quello del suo fidanzato, famoso bassista di un gruppo glam rock, scomparso a causa sua in un incidente d'auto.
Let's go!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole splendeva come al solito nell'azzurro cielo di Lafayette. I suoi raggi raggiungevano ogni cosa, entravano in ogni fessura e riscaldavano l'aria ancora fresca. Evie se ne stava in camera sua, stesa sul suo letto, con i lunghi capelli biondi che sfioravano il tappetto pieno di cd e vestiti sparsi ovunque. I suoi occhi blu scrutavano il soffitto. Sembrava quasi che da quel muro bianco uscissero fuori disegni psichedelici, luoghi inesplorati e strane figure saltellanti ma era la musica che girava nella stanza a creare quell'illusione magica. Un cd di Hendrix girava infatti nello stereo che lo pompava a tutta forza contro i muri della stanza. Era tutto così magico e rillassante e Evie era lì, con gli occhi socchiusi assorbiva la musica con tutto il corpo e pian piano scendeva in un'altro mondo.. girava vorticosamente e i capelli le sfioravano il viso..e giù, sempre più giù... "Hey Evie! Abbassa questa roba! I vicini non gradiscono!" Evie sobbalzò, rimise i piedi per terra dopo quel viaggio intergalattico e fissò inacidita la donna ferma sulla porta con le mani premute sopra le orecchie. "Okok! Possibile che in questo posto non si possa fare mai niente!? Prima o poi riuscirò ad andarmene! Oh Los Angeles arriverò uno di questi giorni!!" Un "click" riporto' la stanza alla normalità, niente più disegni colorati o strani omini saltellanti, solo il vuoto bianco del muro. "Evie per piacere smettilla di dire queste cose! Impara a vivere piuttosto! Ma non vedi come ti sei vestita?!? Quei teschi! Sono il simbolo del diavolo! Come puoi portarli così come se niente fosse? E quella cosa che tu chiami musica! Non è adatta ad una ragazza carina come te!" Evie si alzò veloce dal letto, prese la borsa e si precipitò fuori dalla porta. Sul suo viso c'era solo rabbia e rancore verso quella che alla fine non era altro che la donna di suo padre, non la sua vera madre quindi.Mentre apriva la porta di casa urlò :"Tu non capisci niente!Tu non mi conosci stronza!" Il rumore della porta contro le mure bianche e vuote non la fece girare, a dire la verità non fece girare nessuno..
  
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