Dopo qualche lacrimuccia, una flashfic su questo due ci vuole.

Enjoy.

Era passata già una settimana.
Spinsi un'ultima volta con il bacino e mi abbandonai al piacere, allontanandosi subito dopo. -Vai via!- Dissi in malo modo all'uomo che pochi secondi prima era sotto di me. Mi alzai e aprii lo sportello della doccia, fermandomi sotto il getto bollente dell'acqua. Dieci minuti dopo ero già in macchina, guidando senza pensare, sulla strada verso il paradiso. O forse l'inferno.
Ancora una volta attraversai il parcheggio buio ed entrai attraverso le porte automatiche dell'ospedale. Mi avvicinai con passi lenti alla sua stanza e guardai attraverso il vetro. La debole luce bianca illuminava il suo viso troppo giovane, le labbra bianche e i segni dei punti troppo scuri sulla sua pelle chiara. Gli occhi ancora chiusi.
Era passata già una settimana, ed ancora non si era svegliato.
Girai le spalle e mi sedetti sulla sedia d'attesa. -Signor Kinney, perchè non entra?- mi chiese di nuovo l'infermiera del turno di notte.
-No, grazie.- Accennai un sorriso e riabbassai lo sguardo, con la mano sfiorai la sciarpa di seta ancora insanguinata e ben nascosta. -Viene tutte le sere ma non entra. La voce di un amico, o meglio- ammiccò, -in queste situazioni può aiutare.- Alzò le spalle e se ne andò, canticchiando una canzone.
Un'amico, o meglio, pensai. Nessuno dei due.
Brian Kinney non si lega. Brian Kinney non ha nuovi amici. Brian Kinney c'è solo per una scopata.
E Justin.. è soltanto un ragazzino che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Colpa di quel maledetto di Chris Hobbs. Mi rialzai e sfiorai il vetro, desiderando di sfiorare la sua pelle. Rimasi così per minuti, forse ore. A passo svelto salii in macchina e spinsi sull'acceleratore, diretto al Babylon. Entrai, e con lo sguardo trovai la mia preda, lo portai a casa , con rapidità mi spogliai e aspettai che l'uomo di cui non conoscevo il nome facesse lo stesso. Senza alcun sentimento lo scopai. Sovrapposi ai capelli castani i corti capelli biondi. Immaginai Justin sotto il mio tocco, con lo sguardo impaurito e lussurioso come la prima volta.
La sua prima volta.

Spero vi sia piaciuta.

Thiana.