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Autore: MissysP    13/04/2011    4 recensioni
L'amore di una ningen, può cambiare un demone? Può uno Yukai ricambiare i sentimenti d una creatura che ritiene inferiore? Amore? E' proprio questa la parola da utilizzare? Un inganno. Una vendetta da parte di un demone verso la più dolce della bambina, ormai adulta, che ha sempre viaggiato con il demone, il principe per l'esattezza. La sua indifferenza scaraventa la ragazza nel dolore più assoluto ma questo le permetterà di diventare. Una separazione farà capire a entrambi quello che provano l'una per l'altro.
E' la mia seconda ff seria, spero che vi piaccia! xD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Combattere per lei 












Stava correndo da tempo interminabile, stava perdendo la pazienza. Incominciò a credere che suo fratello gli avesse detto una bugia. Tutto per stare insieme a lei, già lei. Era preoccupato anche per Rin. Insomma aveva passato molto tempo con lei e più volte si era presa cura del figlio in modo che lui potesse passare più tempo con la sua dolce mogliettina. Ma non osante tutto per lui contava di più la sua Kagome. Sfrecciava tra gli alberi per raggiungere il più velocemente possibile il centro di quel maledetto posto. Ormai era furioso per quanto corresse non arrivava mai alla sua meta. Ma proprio stava per urlare dalla frustrazione andò a sbattere contro qualcosa d'invisibile. Una barriera. Si rimise subito in piedi. Estrasse la sua fedele spada, che subito diventò rossa, e prese a correre verso la barriera. In un attimo la ruppe. Sorrise soddisfatto.
Sarà facile battere questo demone! A quanto pare Rin si sbagliava, pensò erroneamente il mezzo demone. Rinfoderò la spada e riprese a correre. Il profumo della ragazza era sempre più forte, ormai era vicino. In pochi minuti raggiunse il centro della radura e sgranò gli occhi. Davanti a lui era disegnato una stella rovesciata, all'interno di un cerchio. In mezzo al disegno c'era Kagome. La veste era aperta e mostrava il suo seno. Sulla sua figura incombeva quella del demone. In mano aveva una lunga katana. Lo stava aspettando.
"Finalmente Inuyasha, iniziavo a credere che non ti importasse nulla di quest'umana." lo provocò. Inuyasha portò la mano all'elsa della strada. Cercava di trattenersi, per poter ragionare meglio sul da farsi. Di certo se Kagome in quel frangente fosse stata sveglia gli avrebbe detto di non farsi prendere dalle emozioni. Per cui decise di non trattenere il ringhio che sentiva espandersi dentro il proprio corpo.
"Maledetta! Perché hai rapito Kagome?" gli domandò. Kokoro si limitò a guardarlo. Impugnò saldamente l'elsa della katana e la sfilò dal terreno. Scavalcò la sacerdotessa che ancora stava dormendo e si avvicinò al ragazzo che la fissava con ostilità.
"Perché non renderti partecipe del mio piano dal momento che anche tu ne fai parte?" si domandò retoricamente mentre si avvicinava sempre di più. Inuyasha decisa di estrarre la spada per tenersi pronto ad una eventuale battaglia.
"Vedi ho rapito Kagome perché mi serviva la sua forza spirituale, dal momento che è la sacerdotessa che esista. Ma non ti preoccupare oltre che alla sua forza spirituale mi serviva anche un contenitore. E poi ci sei tu, mio caro Inuyasha. Mi serve anche il tuo sangue" gli disse sollevando la katana sopra la sua testa. Incominciò ad aumentare il passo fino a correre contro il mezzo demone. Spiccò un salto e con una rapida mossa, abbassò la spada verso lui. Inuyasha usò come scudo la spada mettendola tra lui e la katana dell'avversaria. Forzò con il braccio respingendola. Kokoro fece una capriola per aria e si allontanò da lui. Poggiò i piedi per terra e ritornò subito a colpire, correndo nuovamente verso di lui. Incrociarono le loro lame diverse volte senza che nessuno dei due riuscisse a sopraffare l'altro. Kokoro allora decide di spiccare un salto all'indietro e si posizionò proprio sopra Kagome che ancora stava dormendo.
"Prima mi hai chiesto come mai l'ho rapita e ti ho risposto. Ma vuoi sapere il suo scopo in questa storia?" gli domandò ghignando divertita. Inuyasha si limitò a guardarla, in attesa di una risposta.
"Voglio riportare in vita un demone, o meglio un mezzo demone. Proprio come te" gli disse. Quelle parole riuscirono a fare gelare il sangue nelle vene del ragazzo.
No non può essere vero... Non vorrà mica riportare in vita... pensò. Iniziò a sudare freddo. Kokoro rise sguaiatamente nel vedere l'espressione del mezzo demone.
"Vedo che hai capito chi intendo richiamare" rise di gusto. Inuyasha impugnò la spada con le due mani e prese a correre verso di lei.
"un motivo in più per farti fuori!" esclamò sferrandogli un colpo. Un'altra barriera gli impedì di avvicinarsi.

Dei rumori la ridestarono dall'oblio in cui era caduta. La testa le faceva male. Provò a riaprire gli occhi ma la luce del giorno la stordì ancora di più di quanto già non fosse. Non capiva dove si trovasse. Senti l'erba fresca a contatto con la sua pelle. L'ultima cosa che ricordava era l'incendio che aveva assalito il villaggio e lei stava facendo di tutto per aiutare i contadini in difficoltà ma poi ricordò di aver ricevuto una botta in testa e da lì in poi il buio più totale. Una volta abituata alla luce, lentamente riaprì gli occhi. Sentiva i suoni ovattati ma percepì chiaramente che qualcuno stava combattendo visto che si sentivano dei rumori provenienti da spade. Si guardò intorno e capì di non essere più al villaggio ma in uno spiazzo circondata dagli alberi. Guardò verso il basso e notò che cerano dei segni, in rosso, proprio sotto di lei. Con le braccia fece leva per rialzarsi. Si portò una mano alla testa per far cessare quei giramenti che l'avevano assalita poco prima. Sentì dei lamenti familiari e si girò immediatamente per accertarsene. Sgranò gli occhi sorpresa. Vide Inuyasha combattere contro una donna. Per principio gli avrebbe gridato immediatamente 'A cucia' ma quando vide che la donna era riuscita a provocargli una ferita superficiale, per fortuna, capì che se la stava attaccando era per difendere qualcuno. Lei in quel caso, suppose. Abbassò lo sguardo e notò che la parte superiore del suo kimono era aperta, così dopo averlo chiuso accuratamente, lentamente si rialzò. Barcollò ma riusci ad avvicinarsi al luogo dove i due stavano lottando. Inuyasha la vide e immediatamente si precipitò da lei, ma il demone lo precedette lanciandogli contro un attacco, una palla luminosa, che a fatica riuscì a parare. Corse da Kagome e la prese per la vita saltando di qualche metro indietro. Inuyasha si rialzò in piedi, togliendosi di dosso la polvere,e la guardò.
"Kagome!" la chiamò. Lei lo guardava un po confusa, a quanto pare non si era ripresa del tutto.
"Inuyasha?" lo chiamò incerta. L'attenzione della sacerdotessa cadete sui disegni che poco prima aveva visto. Un cerchio con all'interno una stella rovesciata. Sgranò gli occhi. Si rivolse verso la donna.
"Chi hai intenzione di evocare?" le domandò allarmata. Kokoro la guardo con la coda dell'occhio per poi ritornare ad osservare il mezzo demone.
"A quanto pare hai già capito le mie intenzioni" si limitò a dire. "Voglio riportare in vita una persona che tu conosci molto bene. E come già saprai ho bisogno di un enorme quantità di energia spirituale e di un sacrificio" continuò senza degnarla di uno sguardo. Kagome la fissò perplessa cercando di capire chi potesse mai evocare. Quando capì sgranò gli occhi ancora più sorpresa.
"Non puoi. Non te lo permetterò!" esclamò furiosa. Si concentrò e addensò il suo potere spirituale il più possibile sul suo stomaco, dove Kokoro la teneva, per liberarsi dalla presa. Funzionò. Kokoro la lasciò come se scottata da qualcosa. La sacerdotessa cadde rovinosamente a terra ma subito si rialzò per correre il più lontano possibile da lei. Inuyasha le andò in corso per aiutarla. Il demone prese a ridere, con malvagità.
"Non mi importa se non vuoi darmi una mano, ma in questi mesi ho imparato come a dominare il potere spirituale degli altri. Certo a fatto numerose prove su altre sacerdotesse e monaci ma erano molto più deboli di te ma questo non significa che io non possa farcela anche con te" le disse. Kagome si risollevò grazie al sostegno del mezzo demone ed entrambi la guardarono come se fosse impazzita.
"Vedete dopo che siete entrati nel cerchio si è attivata una formula magica. Non potrete uscire da esso se non venendo sacrificati. Per cui rassegnatevi, morirete comunque ma non dovete dispiacervi. Morirete insieme" disse prima di ritornare all'assalto. Per quanto sbagliato fosse il momento Kagome non poté fare a meno di non ripensare alla dolce creatura.
"Hiroshi?" domandò sotto voce al compagno.
"E' al sicuro al villaggio con Sango e Miroku" rispose. Kagome si voltò leggermente per guardarlo.
"E Rin?" Hiroshi era con Rin. Inuyasha gli rivolse una fugace occhiata.
"Ha insistito per accompagnarmi a riprenderti. Conosceva già questa qui, ma abbiamo incontrato Sesshomaru ed è voluta restare ad affrontarlo. Quelle parole rimbombarono nella testa della corvina. Sapeva benissimo cosa significava combattere contro la persona che tanto si amava, lei lo aveva vissuto a sue spese.












Ed ecco un altro capitolo. Questa volta ho aggiornato prima del previsto. xD Questo capitolo l'ho voltuo dedicare a Inuyasha e a Kagome, tanto per far capire meglio la situazione. E ho messo anche le intenzioni della... non so come descriverla.. :) Come avete apppena letto Kokoro vuole riportare in vita una persona, o meglio dire un mezzo demone. Voglio proprio leggere i vostri commenti per vedere se avete capito chi vuole far 'risorgere' xD muhahahahahahahah
Bacioni e a presto. Mi raccomando commentate! xD

_ilaria_94
  
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