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Autore: Alatariel_    13/04/2011    2 recensioni
Orgogliosi, testardi, fintamente indifferenti: questi sono Matt e Mello.
E.... un'amicizia, a volte un po' troppo nascosta.
Fic con un leggero accenno di shonen-ai, leggermente implicito! ^.-
Matt e Mello, una serata particolare, otto mesi dopo che Mello se n'è andato dal loro appartamento.
....Riuscirà Matt a perdonarlo?
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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friend e Friend
Friend&Friend












Buongiorno Lettori!!!
Avevo già pubblicato su EFP con un altro nick.... e ora ho ripreso con questa "piccola" fic... che a dirla tutta è un esperimento: volevo vedere se riuscivo a scrivere una storia con uno stile.... ricco di aggettivi e descrizioni (un po' pesantuccio?).
Vi piace? ditemelo ^^ Non vi piace? Non preoccupatevi che presto tornerò con qualcosa di più leggero e con più azione!

Questa fic la dedico a....
D., che mi ha trovato questo splendido nick.... spero di meritarmelo :) e a...
L., che è stata tanto felice del mio ritorno!
E a tutti voi Lettoriiiiiiiiiii!!!

****
Finalmente il computer si accese, e la luce bianca inondò il bel volto che fissava lo schermo: i lineamenti erano cesellati, un po' infantili, ma molto belli. Le labbra, rosa e umide, si aprirono appena, mentre le dita del ragazzo cliccavano sul tasto per il collegamento a internet.
Matt quella sera si sentiva noioso, strano.

Poche ore prima si era infilato il pigiama azzurro scuro, troppo largo per il suo corpo esile, e secondo lui troppo poco muscoloso,  poi si era preparato una tazza di camomilla nel piccolo soggiorno che fungeva anche da cucina, per conciliare il sonno e dopo si era infilato sotto le coperte.
Il sonno però, inaspettatamente, non era arrivato.
Le macchine che viaggiavano due piani più sotto lo infastidivano, il buio gli sembrava troppo fitto, la coperta troppo calda....

Così si era alzato sbuffando e si era accoccolato sul divano col suo amato portatile. Gli occhi, color verde intenso, gli bruciavano perché aveva già passato almeno tre quarti della giornata a fissare lo schermo, cercando di stabilire un nuovo record a Tetris.Però ora si stava annoiando, e il computer era il suo unico divertimento.
Eseguì il login nel suo forum preferito, e controllò i messaggi, leggendoli velocemente, e tamburellando con le dita dell'altra meno sul proprio ginocchio.

***

A Mello piaceva guidare di notte. Il perché era semplice: le strade erano semi deserte, e lui poteva accelerare quanto voleva.
Le luci scorrevano ai lati dell'auto, arancioni, gialle, bianche, e le mani del giovane, fasciate da stretti guanti di pelle nera, rimanevano strette attorno al morbido volante.

Pian piano decelerò e allungò una mano sul sedile del passeggero prendendo una delle tante barrette di cioccolata li posate. La portò alla bocca e la scartò coi denti, poi la addentò con gusto. Masticò il dolce quadrettino, girando il volante con una sola mano.
E dietro la curva eccole.... scintillanti, accecanti, multicolori, come tante stelline: le luci di Tokyo.

***

Matt poggiò i gomiti sul davanzale annerito, portando alle labbra la quinta sigaretta di quella nottata insonne. Fumare alla finestra era un'abitudine che derivava dalla convivenza con Mello, che non sopportava l'odore acre del fumo, e ora anche se l'altro era partito da bel otto mesi Matt aveva conservato quell'abitudine, così come la casa aveva conservato tracce di Mello.
Infatti l'aria nel piccolo appartamento aveva un odore dolciastro, il divano era macchiato in più punti di cioccolata e ogni tanto da dietro i logori cuscini color verde scuro sbucava un pezzo di stagnola.

Matt cercava di non farci caso, ma la verità era che quel ragazzo strano, cupo e competitivo un po' gli mancava, anche se il rossino sarebbe stato pronto a farsi tagliare una mano pur di non ammetterlo. Matt, in realtà, non lo capiva, ed era rimasto ferito quando aveva compreso che l'altro non lo considerava un amico: aveva preferito un lavoro, un incarico, a lui, e al momento di andarsene l'aveva salutato freddamente, con un piccolo cenno, mentre si chiudeva la porta alle spalle.

il rosso si spostò una ciocca di capelli rossissimi e lisci che gli solleticava un occhio, e guardò giù in strada. Il traffico era diminuito a causa dell'ora tarda, e solo una macchina, nera come la notte, sembrava avere fretta.

***

Aprì il finestrino e sorrise languido, mostrando i denti bianchi, al pensiero della paga che lo aspettava. Non che in quei mesi non avesse avuto si che vivere, anzi: alberghi di lusso, cene abbondanti, tutto pagato dalla Shirama.spa, e ora gli spettava solo il compenso per aver svolto il lavoro, che avrebbe ricevuto non appena avesse consegnato il dischetto.

Il cuore gli batteva forte nel petto e accelerò riconoscendo la strada dove si trovava, poi parcheggiò l'auto vicino al marciapiede. Scese, stiracchiandosi come un gatto, sbadigliando fino a farsi venire le lacrime agli occhi e allungando le membra irrigidite a causa del lungo viaggio.

Entrò nell'androne sporco di un palazzo, e salì a piedi fino al secondo piano. Sbuffò appena e scosse la massa di capelli biondi e setosi, cercando si scacciare una strana sensazione che gli solleticava gli arti e il cuore.
Bussò piano a quelle porta conosciuta, sentendo crescere il senso d'attesa, misto però a una leggera tristezza.
"Ok.... starà dormendo! Conto fino a cinque e poi me ne vado, e ripasserò.... sempre se mi va" penso.
1....
2....
3....
4...
Clack!
Una chiave girò faticosamente nella serratura, e poi Matt, avvolto nel suo solito pigiamone largo, coi capelli color delle fiamme scarmigliati, apparve sulla soglia.

**
Mello sembrava un angelo, un angelo nero e dannato.
Aveva preso qualche kilo, il che gli conferiva un aspetto decisamente più sano, il corpo snello e longilineo era fasciato da abiti di pelle nera dall'aspetto morbido ed evidentemente fatti  su misura per lui.
I capelli biondi erano leggermente scalati sulle punte, luccicanti e puliti, e nel viso color dell'avorio, sfregiato dalla cicatrice erano incastonati due occhi più azzurri del cielo.

-Matt....!_ esclamò il biondo.
-Ma ciao, Mello,  bentornato- sbottò l'altro, sarcastico. -Che vuoi?-
-Io....- rispose, sconcertato dalla freddezza dell'amico.
-Sbattermi la porta in faccia di nuovo?-
Mello si zittì e non rispose, capendo che Matt non era nervoso per nulla, ma era ferito. Ferito da lui....
Matt scosse la testa, sprezzante, indisposto al dialogo con quel biondino arrogante, che credeva di poter fare sempre come se niente fosse.

-Senti....- mormorò Mello, ma poi si interruppe: non voleva scusarsi. Il senso di colpa era forte, ma il suo orgoglio lo era altrettanto.
-Cristo Mello io ho sonno e non ho alcuna voglia di star qua sulla porta con un cretino davanti!-
-Scusami!- sbottò infine il biondo, strizzando gli occhi, abbassando il capo, sentendo dentro una sensazione come di unghie su una lavagna: imbarazzo per ciò che otto mesi fa aveva fatto, per ciò che ora aveva detto, il proprio orgoglio incrinato e piegato. E Matt si concesse di spalancare gli occhi per la sorpresa, per una frazione di secondo.
-Però....-
-Però i soldi ci servivano....- lo interruppe Mello -Qua le veneziane si staccano, il computer ci mette come minimo due minuti per accendersi.... e a me piacciono gli agi!-.

Il biondino si maledì tra sè e sè per non aver saputo esprimere i suoi sentimenti, per aver esclamato solo uno "scusa", per poi passare subito ai soldi e a questioni di ordine pratico.... indubbiamente le tapparelle non erano il problema del bel rosso.
Ma Matt capì, come ci si può capire solo tra amici, e sorrise, guardando quel ragazzo che stava li, col capo abbassato, la frangia a coprirgli gli occhi e i pugni stretti.
Mosse qualche passo sul pavimento freddo, fino ad arrivare abbastanza vicino da poter poggiare le dita sulla giacca di pelle che copriva le spalle di Mello, ed esercitò su di essa una leggera pressione.

E la porta si richiuse alle loro spalle, con un piccolo tonfo gentile.

****


Ed eccoci alla fine del mio esperimento!
Spero di non avervi annoiato troppo, e che continuerete a seguire i miei lavori.... Anche i più leggeri! :)(e gli yaoi più.... espliciti, che ho intenzione di scrivere!)
Recensite in tanti, ci tengo :)
Kisses!

Alatariel 
   
 
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