Green.
Sherlock passò un indice su una costa del velluto,
cercando di sgombrare la mente. Era dello stesso verde del muschio che
in autunno orna i tronchi degli alberi. Se spostava un lembo della
manica alla luce grigiastra del sole che entrava dalla finestra, il
tessuto riluceva, come di mille pagliuzze d’oro. Si
incantò a guardare quello spettacolo per alcuni minuti, poi
lasciò cadere la mano sul bracciolo della sua poltrona.
L’aveva trovata in fondo all’armadio di John, il giorno dopo che lui l’aveva lasciato solo in quella casa così vuota, e non aveva ancora trovato il coraggio di avvisarlo. Ma non lo avrebbe fatto, o lui si sarebbe portato via anche quella.
Si strinse il bavero sotto il collo e si infossò nella poltrona, accarezzando piano il velluto consumato sul bordo della manica. John indossava quella stessa giacca, il giorno del loro primo incontro, al laboratorio. Sherlock se lo ricordava.
L’aveva trovata in fondo all’armadio di John, il giorno dopo che lui l’aveva lasciato solo in quella casa così vuota, e non aveva ancora trovato il coraggio di avvisarlo. Ma non lo avrebbe fatto, o lui si sarebbe portato via anche quella.
Si strinse il bavero sotto il collo e si infossò nella poltrona, accarezzando piano il velluto consumato sul bordo della manica. John indossava quella stessa giacca, il giorno del loro primo incontro, al laboratorio. Sherlock se lo ricordava.