Questo è un capitolo special, solo Lina e Gourry, che avevo scritto prima del capitolo precedente ma che, scusate, non avevo isnerito poi nel pezzo finale. Visto che già in tanti avevate letto il precedente, lo inserisco come speciale, che collega il precedente con il prossimo che posterò. Chiedo ancora scusa ma, lavorando ai capitoli della fic 'il nodo di pasqua' per cambiar eil tmepo,a vevo scordato quell'appunto....non mi andava di metterlo per il prossimo, essendo incentrato sugli altri personaggi nella bozza che ho pronta. Quindi, ecco lo special....
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"Sono
veramente felice di avere finalmente tempo per
noi......"
"Ah si...???"
ridacchiando al ragazzo
"Cosa cè...quando mi guardi così, so per certo
che vuoi
qualcosa...."
Lei non rispose, allungò la mano sul vassoio in cerca di
qualcosa e afferrò una
rondella di banana che portò alla bocca , mentre lui si
sistemava vicino a lei.
Le prese la mano e avvicinando le dita alla bocca, le baciò
lievemente,
sentendo il sapore dolciastro del frutto di prima. Lei sorrise
compiaciuta, si
sentiva semplicemente leggera, senz a pensieri e senza neinte'altro che
loro
due. Lui invece si chiedeva come poteva essere così
sfacciata prima, con lui,
da soli, quando solitamente era sempre stata pudica in certe cose.
Però sapeva
per certo una cosa, lei era imprevedibile e in un certo senso 'pazza',
ossia, quando
qualcosa le andava di farla, la faceva. Senza ripensamenti, con il
sorriso
sulle labbra. E amava questo suo lato impavido, a volte senza freni.
SOlo, si
immaginava la scena contraria...cosa avrebbe fatto???
GOurry prese dal vassoio uno spicchio di arancio bello grande, lo
avvicinò alle
labbra di lei che gli diede un morso, mangiando poi il resto che
gocciolava
sulle dita. Una goccia, finì sull'incavo del mento
di lei, scese con le
labbra a succhiarlo delicatamente scatenando l'ilarità della
maga.
Adoravano i mometi in cui, soli, potevano usare il cibo per piccoli
giochini,
gustando la reciproca compagnia e la vivace voglia dell'altro che
avevano
dentro di se. Erano istanti, attimi, piccoli squarci di tempo
che si
ritagliavano fra le piccola mura di una stanza dove, insieme, creavano
un mondo
a sè, tutto loro e solo loro, assaporando felicemente quello
che sempre avevano
voluto e mai realizzato.
Lina allungò la mano verso il piatto delle paste ma rimase
sorpresa quando,
sporcatasi la mano con la panna di un bignè che aveva per
sbaglio scoperchiato,
aveva sentito la freschezza della crema sulla pelle calda. Fu una
sensazione
divertente, prese un dito sporco e lo portò alla bocca,
succhiando la punta e
poi leccando il resto, mentre con l'altra mano tamburellava con
l'indice la
bocca del ragazzo. Senza un perchè, le venivano spontanei
certi gesti, voleva
semplicemente che la sua bocca si avvicinasse alla sua e, senza parole,
gli
stava dando carta bianca.
Un semplice gesto, tra loro, neinte altro.
Lui però nonostante la chiara indicazione, si
sollevò sul gomito destro per
reggersi sul materasso e con il sinistro, andò a cercare sul
vassoio vicino la
maga, quella fragola intinta nel cioccolato che aveva adocchiato prima.
La pres
e per il picciolo, facendola roteare fra le dita davanti il viso della
maga,
sorridendo. Lei si sollevò con la testa per raggiungere il
frutto rosso e
succoso ma, a dispetto della sua intuizione, lui gli diede un morso
togliendo
la parte affogata nel cioccolato, per porgerle poi il restando pezzo,
di solo
frutto. Lei all'inizio fece finta di rifiutarlo ma poi, posando la sua
mano su
quella di lui, portò la fragola rimasta in bocca,
assaporandone il sapore
zuccherino. Fu allora che Gourry lasciò cadere il picciolo e
le prese il volto,
per baciarla con passione. Un'ondata di piacere li travolse, trovandosi
a
percepire il sapore che la bocca dell'altro portava nella propria,
fondendo lo
zucchero del frutto con il leggero amaro del cioccolato. Fu un bacio
caldo e
lungo, dolce e forte insieme.
Quando si staccarono ansimando, lui passò la mano sul suo
ginocchio, tornando a
guardarla negli occhi. Piccole perle di sudore brillavano sulla sua
pelle
mentre lo guardava ridacchiando.
Delicatamente, usò le dita della mano per risalire verso la
coscia, scostando
piano piano l'accappatoio che scivolava verso i fianchi, scoprendo il
corpo
della maga. Avvicinò il viso a quello di lei, ma non la
baciò, semplicemente
lasciò che le guance, il naso, la fronte, le labbra, il
mento, incontrassero il
volto della ragazza, che iniziò a fare altrettanto. Era una
cosa strana, ma
avevano scoperto che ogni parte del corpo poteva sentire, percepire,
avvertire
e cogliere sensazioni solo a contatto con la pelle dell'altro. Quando
Gourry scese
verso il collo, mordicchiandoglielo, la sua mano aveva risalito la
coscia,
vagato lievemente sul pube per trovarsi uslla pancia, sotto la cintura,
lievemente attorcigliata. Sorrise quando lei inarcò la
schiena sentendo sul suo
petto la lingua del compagno che le segnava con la saliva sei
disegni
astratti, lasciandole sulla pelle una sensazione di fresco brivido con
l'aria.
Lui amava questo, lo scoprire senz a fretta se stessi e l'altro. NOn
che il
'giochino' di lei nella vasca non gli fosse piaciuto, semplicemente lo
trovava
precipitoso. E poi sapeva che lei adorava stupirlo, glielo aveva fatto
capire
varie volte anche se non era stata così esplicita.
Ma dopo mesi senza
baciarsi o avvicinarsi, come avevano iniziato a fare prima di ricevere
il bambino
come incarico, erano carichi di 'voglie'. NOn erano portati per andare al
'sodo' ma
adoravano da impazzire le sere di giochi, come in quel momento. Per il
resto,
avrebbero avuto tutto il tempo, la pensavano allo stesso modo.
Ormai su di giri, Lina non si rese conto che con la mano lui aveva
slacciato da
sotto la cintura, che era sciolta sul materasso, mentre l'accappatoio
scivolava
impercettibilmente sulla pelle, ricadendo lentamente ai lati. Il suo
corpo
venne dopo poco denudato, mostrando la carne bianca e soda. Senza
toglierla,
lui lasciò che la mano vagasse per il suo corpo, sentendo
sotto le dita la sua
eccitazione e il battito del cuore. Nel momento in cui lei, presa dalla
frenesia, posò la mano su quella di lui per condurlo su un
seno, alzando la
test a per baciarlo, un forte tonfo alla porta li colse di sorpresa.
Come svegliandosi
da un sogno, entrambi si fissarono, rossi, sudati, eccitati. E la voce
di
Zelgadis li convinse che la prossima mossa era tornare,
definitivamente, alla
realtà.
"NIente, non cè verso..."
bofonchio Gourry adirato, alzandosi dal letto
Si sistemò l'accappatoio alla vita, che aveva scostato prima
pensando di
passare un'oretta buona con lei, e nascondendo quella che era la sua
eccitazione si avvicinò a falcate alla porta del bagno.
odiava quando le cose non andavano come voleva lui
"VAi tu, che non penso di potermi far vedere....sopratutto da
lui...."
con sguardo rammaricato
Lina sospirò, tentò di coprirsi e accortasi del
suo 'stato' poco presentabile
dato dai minuti prima, diede una ravvivata ai capelli, si
asciugò con un
asciugamano il sudore dal viso e chiuse la cintura, stringendola bene.
Sentiva
il seno turgido, e una voglia matta di correre in bagno dal compagno,
ancora con
l'elettricà sensazione addosso, ma respirò
profondamente e aprì la porta.