Anime & Manga > Suzumiya Haruhi no yūutsu
Segui la storia  |       
Autore: moonyHYSTERIA    14/04/2011    1 recensioni
E cosė sono diventata una normale studentessa liceale senza troppe preoccupazioni per la testa.
Fino al giorno in cui mi sono scontrata con Haruki Suzumiya.
Genere: Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era ancora Aprile e in quel periodo Suzumiya si stava comportando in modo abbastanza normale, fu infatti un mese piuttosto rilassante. Per lo meno ci sarebbe voluto ancora un altro mese, prima che cominciasse a comportarsi in modo assurdo. Però, anche durante questo periodo, avevo notato alcuni suoi comportamenti stravaganti.

Indizio numero uno: cambiava la sua pettinatura ogni giorno. E per di più c’era anche una sorta di nesso logico dietro tutto ciò. Di lunedì veniva a scuola con i capelli normali e sciolti, in pratica senza legarli in alcun modo. Il giorno dopo veniva con i capelli legati tipo coda di cavallo, e, anche se odio ammetterlo, stava davvero bene. Il giorno successivo si faceva due code e tre quello ancora dopo. Il sabato veniva a scuola con addirittura cinque! Come aumentava il giorno della settimana, così aumentava il numero di code che si faceva. Seguendo la sua logica, di domenica avrebbe avuto avere ben sei code… ero davvero curiosa di vederlo.

Indizio numero due: per le ore di educazione fisica, le classe 1-5 (la nostra) e 1-6 facevano lezioni assieme. Quando ci cambiavamo, i maschi sarebbero dovuti andare nella 1-5 e le ragazze nella 1-6; in sostanza alla fine dell’ora precedente, noi ragazze della nostra classe ci saremmo dovute spostare in quella affianco. Sfortunatamente, Haruki ignorò completamente le ragazze e cominciò a spogliarsi prima che ce ne fossimo andate. Era come se per lui le ragazze fossero sacchi di patate. Senza alcuna espressione, poggiò la sua uniforme sul banco e cominciò a mettersi la felpa. Immediatamente, Asakura Ryou fece uscire dalla classe le ragazze, che si erano immobilizzate e avevano gli occhi stralunati. I ragazzi cercarono di convincere Haruki a non farlo più, ma senza successo. Ogni lezione di educazione fisica, Haruki ignorava il resto della classe e si toglieva la sua uniforme senza neanche uno sguardo. E così, su richiesta di Asakura, noi ragazze fummo pregate di uscire dalla classe nell’esatto secondo in cui la campanella suonava. Ma seriamente, Haruki aveva proprio un bel fisico… argh, non è questo il momento per cose del genere.

Indizio numero tre: alla fine di ogni giornata, Haruki scompariva improvvisamente. Quando la campanella suonava, prendeva la sua cartella e volava via dalla classe. Pensavo che si dirigesse direttamente a casa, ma non mi sarei mai aspettata che andasse a partecipare in tutti i club della scuola. Un giorno lo si vedeva passare la palle nel club di basket, mentre il giorno dopo potevi vederlo agitare la mazza nel club di hockey, e credo che si fosse iscritto anche al club di baseball… Insomma, aveva partecipato ad ogni club sportivo della scuola. Naturalmente ogni club aveva cercato di persuaderlo ad unirsi a loro, ma lui li rifiutò tutti quanti. La sua spiegazione fu «Trovo noioso fare la stessa attività tutti i giorni.» Alla fine non si unì a nessun club.

Che cosa stava cercando di fare quel ragazzo? Solo da questi fatti, la notizia di uno strano ragazzo del primo anno si diffuse in tutta la scuola. In meno di un mese non c’era una sola persona che non sapesse chi era Suzumiya Haruki. E così arrivò Maggio.

Dopo la fine della vacanza della Golden Week, camminai a scuola, insicura di che giorno della settimana fosse. L’innaturale tempo soleggiato di Maggio si propagava sulla mia pelle e mi bagnava di sudore, mentre la ripida collina sembrava non finire.

Ma la Terra sta soffrendo di febbre gialla o cosa?

«Ehi, Kyonko!» Da dietro qualcuno mi salutò, era Taniguchi. «Dove sei andata durante la Golden Week?»

«Ho portato il mio fratellino a trovare mio nonno in campagna.»

«Hai un fratellino? Awww!»

Perché avere un fratellino piccolo deve essere agli occhi di tutti una cosa carina? Il mio lo sopportavo appena. Sospirai. «E tu invece che hai fatto di bello?»

«Ho lavorato part-time tutto il tempo!»

«Non sembri quel tipo di persona.»

«Dai Kyonko! Sei una liceale ora! Non dovresti portare il tuo fratellino a trovare i nonni, cerca di sembrare più studentessa liceale!»

Tra parentesi: Kyonko sarebbe è la sottoscritta. Qualche anno fa, una zia che non vedevo da tanto tempo mi disse improvvisamente «Mio Dio, Kyonko, come sei cresciuta!» Mio fratello pensò che fosse un soprannome carino e da quel momento iniziò a chiamarmi così. Il resto è storia; i miei amici dopo aver sentito mio fratello chiamarmi Kyonko, decisero di seguire la sua guida, e così il mio soprannome diventò Kyonko. Che cavolo però, mio fratello prima mi chiamava “sorellona”!

«È una tradizione di famiglia avere una riunione di cugini durante la Golden Week.» risposi, mentre raggiungevo la cima della collina. La sensazione di sudore mi metteva davvero a disagio. Taniguchi si vantò di aver conosciuto dei ragazzi carini e di come avesse intenzione di usare i soldi guadagnati. Mentre ascoltavo il noioso calendario degli appuntamenti di Taniguchi, arrivammo al cancello della scuola.

Suzumiya Haruki era già seduto al suo posto dietro di me. Aveva una pettinatura con due code, quindi dedussi che fosse mercoledì. Dopo essermi seduta, prima di rendermene conto, mi trovai nuovamente a parlare con lui.

«Cambi la tua pettinatura ogni giorno per far colpo sugli alieni?»

Come un automa, Haruki girò la sua faccia lentamente verso di me e mi fissò con la sua espressione completamente seria, quasi spaventosa, e col suo tono freddo aprì bocca «Da quanto te ne sei accorta?»

Ci pensai un attimo. «Da un po’.»

«Davvero?» Haruki appoggiò il mento sul palmo della sua mano. Aveva un’aria irritata.

«Almeno è quello che penso, visto che sembri diverso ogni giorno.»

Questa fu la prima volta che parlammo normalmente.

«Li cambio per colore: lunedì è giallo, martedì è rosso, mercoledì è blu, giovedì è verde, venerdì è oro, sabato è marrone e domenica è bianco.»

«Ah…» Più o meno riuscii a capire che cosa cercava di dire. «E se usiamo i numeri per rappresentare i colori, lunedì è zero e domenica è sei, vero?»

«Vero.»

«Ma non dovrebbe essere lunedì il numero uno?»

«Non ho chiesto la tua opinione.»

«…ok.»

Sembrava insoddisfatto della mia reazione e mi guardò con cipiglio. Mi risedetti a disagio e lasciai che il tempo passasse.

«Ti ho vista per caso da qualche parte? Però un po’ di tempo fa…»

«Non credo…» Dopo che risposi, il professore entrò in classe e la nostra prima conversazione finì.

Anche se non fu nulla che meritasse d’attenzione, questo sarebbe potuto essere il punto di svolta che stavo cercando!

Le uniche possibilità che avrei avuto per poter parlare con Haruki era quel poco tempo prima dell’inizio della prima ora, visto che normalmente non era in classe durante gli intervalli. Ma siccome ero seduta di fronte a lui, ero abbastanza certa che le mie possibilità di parlargli sarebbero state di gran lunga maggiori rispetto ad altri.

La cosa che mi sconvolse maggiormente fu che Haruki mi rispose normalmente. All’inizio pensavo qualcosa del tipo… “Sei fastidiosa! Stai zitta! Smettila!” Per aver trovato il coraggio di parlargli immagino di poter essere considerata strana quanto lui.

Quando il giorno dopo andai a scuola e scoprii che invece di avere tre code, Haruki si era tagliato i capelli. Ciò mi fece sentire abbastanza depressa. Prima aveva i capelli lunghi fino alle spalle, ma ora erano stati accorciati al di sopra delle spalle. Anche questo taglio gli stava bene, ma si era tagliato i capelli dopo che ne aveva parlato con me!

Gli chiesi il motivo e mi rispose con suo solito tono irritato «Nessuna ragione.»

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Suzumiya Haruhi no yūutsu / Vai alla pagina dell'autore: moonyHYSTERIA