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Autore: SC_Swami    15/04/2011    5 recensioni
I due corpi presto si trovarono a contatto tra loro e in quell’unione mai sospettata ne prevista eppure così naturale, Santana si senti per la prima volta completa. Dagli arbori la storia di Brittany e Santana.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 << Saaan! Dio quant’ero preoccupata. Dov’eri finita!?!?! >>
Brittany le buttò le braccia al collo e Santana sentì un brivido a contatto con quella pelle chiara.
<< Sei arrivata giusto in tempo… >> continuò sotto voce << L’elfo del mio giardino mi sta giocando brutti scherzi… Poco fa si è messo a suonare sotto la mia finestra con il suo piffero magico. >>
La bruna aveva immaginato che la mente di Britt avrebbe potuto creare mostri e fantasticherie da quell’episodio… ma un elfo?
Non finirà mai di stupirmi.
Santana dolorosamente interruppe quell’abbraccio e si fece spazio entrando nella camera rosa.
Prese fiato e cacciò fuori quelle orribili parole. Odiandosi.
<< Da quando devo darti spiegazioni di dove vado o cosa faccio >>
Brittany rimase delusa da quell’affermazione. Dov’era la Santana con cui il giorno prima aveva fatto l’amore?
<< San… io… >>
<< Tu cosa B?  Credi che dato che ci abbiamo dato dentro ieri sera adesso stiamo insieme? >>
La bruna sentì una forte fitta al petto. Cominciò a tremare.
<< Io… Ero solo così preoccupata. Perché sei scappata via da me oggi? >>
<< Perché mi opprimi ok? Ho bisogno dei miei spazi. >> Sentiva ogni singola parola bruciare a contatto con le labbra.
<< Io volevo stare con te. >>
<< Io, Io, Io… non ti importa di quello che IO penso e voglio? >>
<< Certo che mi importa… io… scusa. >>
 
 
Non cedere San. Non farlo. Non piangere.
Perché ti ostini a mentire? Perché fai soffrire la persona che più ami al mondo?
Io non sono questo.
E invece si, accettalo. Accettati.
NO
 
<< Smettila di scusarti. Sei capace di farmi sentire in colpa. >>
<< Bhe dovresti sentirti in colpa sai? Posso essere anche stupida ma ho dei sentimenti anche io. Abbiamo fatto l’amore ieri e mi hai abbandonata sola nel tuo letto. Poi a scuola sei scappata via da me come se io fossi il mostro che c’è nel mio armadio. >> Con l’indice indicò il mobile. Iniziò a piangere.
Santana sentiva il cuore scheggiarsi. Sbriciolarsi in infiniti e minuscoli pezzettini ad ogni singola parola. Avrebbe voluto morire in quell’atroce momento.
<< Perché devi essere così…così fredda…così cattiva con me? Cosa ho fatto? Dammi una buona ragione e io rimarrò in silenzio. >>
La mora che a stento tratteneva il pianto non seppe rispondere. Si girò di spalle, non riusciva più a trattenere le lacrime ma non voleva far vedere alla bionda che stava soffrendo.
 
Cedi. Cedi ti prego.
Mai.
Farai del male a te…ma ne farai ancor di più a lei.
Che mi importa?!

 
Tirò su un sospiro.
<< Devo andare B >> e fece per aprire la porta.
Brittany le si fiondò d’avanti. Bloccò la porta con la schiena e la guardò finalmente negli occhi.
<< Devi rispondermi. Cosa ho fatto? Cosa ho fatto se non amarti? Amarti come non è possibile amare in una vita. Io… si IO… l’ho fatto in una notte. Te l’ho trasmesso… lo so, ho sentito i fremiti del tuo corpo a contatto col mio. Ho sentito il tuo amore, nelle tue mani, nelle tue carezze, nel calore che mi trasmettevi quando poggiata sul tuo petto riposavo e mi sembrava di aver finalmente trovato il paradiso. >>
<< Britt… io… >> il pianto diventò furibondo. Le lacrime sgorgavano senza tregua da quegli occhi scuri che trovavano pace solo sprofondando nel blu che avevano d’avanti.
Brittany non le fece terminare la frase. Con forza e impertinenza le impresse un bacio. Santana sentì il suo corpo divenir in breve febbricitante. La desiderava. La desiderava come mai aveva voluto null’altro nella sua vita. Il bacio continuava e le due ragazze senza riuscir più a trovar respiro se non baciandosi reciprocamente ora desideravano più di quel semplice e profondo contatto.
Dimenticarono tutto quello che le circondava. La madre di Brittany, le etichette, i mostri negli armadi e gli elfi del giardino. Non esisteva altro che loro. Il loro amore. La loro passione che trovava spazio in quel toccarsi.
Santana ebbe solo un attimo di esitazione.
 
Non posso fermarlo.
Non Vuoi farlo.
Ho bisogno di sentirla mia.     Niente più “Ma”.
Che aspetti allora?
 
Santana spinse l’amica sul letto. Le sfilò la maglia e fece in modo che anche la bionda facesse fare la stessa cosa a lei. I due corpi si adagiarono l’uno sull’altro, modellandosi reciprocamente. Brittany iniziò a baciare con violenza la bruna che impotente si perdeva nei fremiti che quelle labbra le regalavano.
I cuori ormai palpitanti battevano allo stesso tempo.
 
Questo è l’amore.
Allora non me ne libererò mai più. Sarà mio. Come lei. Sempre.
Sempre.
 
Continua…


Angolo autrice

Sono le due. Quindi se ci sono erroracci grammaticali non ci fate caso vi prego xD. E' la stanchezza.
Tengo molto...moltissimo a questo capitolo. Spero vi piaccia. Come sempre non mi dispiacerebbe leggere le vostre recenzioni, e a proposito di ciò vorrei ringraziare le tre ragazze che con i loro commenti riescono sempre a farmi emozionare e sentir bene. Grazie a tutti. Stef.


   
 
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