Aster
Capitolo
5.*EXTRA*
Decido
di farmi un bel bagno rigenerante e con un gesto fluido del polso
raggruppo
tutti i lumini in una grande sfera luminosa, che mi segue come un
palloncino
legato al braccio.
Scendo
piano la piccola scala a chiocciola, e comincio a spogliarmi; prima la
camicia
da notte, la canottiera, le pantofoline ed infine l’intimo.
L’erbetta mi
solletica le piante dei piedi, così porto alla temperatura
ideale l’acqua dello
stagnetto per poi immergermi lentamente; la sfera lucente, sotto il
comando del
mio sguardo, entra in acqua e si separa in centinaia di capocchie di
spillo
multicolore.
Piego
un po’ le ginocchia circondandole con le braccia e vi poggio
il mento. La
stanza è in penombra, solo l’acqua cristallina
piena di lucine mi permette di
vederci qualcosa; una di esse esce e mi sfiora il naso senza che io
dica nulla,
sale in ampi cerchi e torna giù, seguito da sempre
più lumini.
Ruotano,
fanno giravolte, si dividono e si riuniscono tutte intorno a me per
divertirmi,
e io aggiungo lunghissimi serpenti l’acqua che si avvitano su
se stessi mentre
inseguono il gruppetto.
Ad
un tratto i serpenti si moltiplicano e ognuno ingoia alcune luci,
diventando
una bolla fluttuante illuminata da dentro; così il frenetico
inseguimento
rallenta a poco a poco fino a quando anche l’ultimo serpente
si gonfia e si
trasforma in bolla.
Ormai
sono totalmente rilassata, ma la mia piccola magia, (che tra
l’altro è stata
una delle prime, poiché da piccola avevo paura del buio), mi
ha riservato il
gran finale: tutti i puntini luminosi si raggruppano in alto, e
toccandosi,
diventano cascate di scintille d’oro e argento.
Che
belli, sembrano
piccoli fuochi d’artificio… penso.
Però
non si spengono come i fuochi, bensì rientrano in acqua,
riprendendo il solito
colore. Guardando la mia pelle appena rugosa, mi accorgo che
è tardi, sono le 5
e mezza. Svelta mi alzo e le goccioline evaporano quasi immediatamente.
*FINE
EXTRA.*