A seguito di Malocchio entrai in quella che doveva essere la cucina. Intorno al lungo tavolo che era al centro della stanza sedevano almeno una decina di persone. Black, che era al capotavola, alzò lo sguardo e ammiccò verso di me. Non sapevo cosa pensare, mi sentivo imbarazzata e un po' fuori posto...
In breve, forse anche a causa dei miei capelli che erano tornati al loro naturale colore rosa, mi ritrovai gli occhi di tutti puntati addosso:
"Oh cavolo, non sono mai stata brava a parlare in pubblico..." pensai con "un pizzico" di agitazione;
"A-Ahem, io sono..."
Ma non feci in tempo a dire nient'altro, perchè una donna sulla quarantina, dai capelli rossi e l'aria gioviale, mi gettò le braccia al collo:
"Benvenuta cara! Tu devi essere Ninfadora!" disse con un gran sorriso.
Sentire il mio orrendo nome pronunciato con tanta enfasi mi fece rabbrividire, ma, con mio grande stupore, nessuno dei presenti si lasciò sfuggire fastidiose risatine: quando abbassai lo sguardo tutti mi sorridevano apertamente, chi più chi meno, e qualcuno mormorava un "benvenuto" qua e là.
Mi sentii arrossire piacevolmente.
"E così, quello che vedi davanti a te è l'Ordine della Fenice" disse Malocchio rompendo il silenzio, "associazione fondata anni fa da Albus Silente e viva tutt'ora, il cui scopo primario è quello di contrastare Tu-sai-chi."
Aha! Lo sapevo! Allora era proprio di questo che si trattava!
"Ora, credo tu abbia bisogno di qualche chiarimento e di qualche informazione in più, perciò, se vogliamo cominciare..."
Non aspettavo altro!
"Suvvia Malocchio, si è fatto tardi, perchè prima non ceniamo e dopo pensiamo alla riunione?" disse la gentile signora di prima, seguita da un vago mormorio di assenso. Guardai speranzosa Malocchio, nella speranza che rifiutasse, tuttavia lui esordì con un cupo "d'accordo" e tutti ripresero a chiacchierare allegramente. Finalmente dopo la cena, durante la riunione, ebbi finalmente modo di chiarirmi le idee su tanti interrogativi a cui non avevo mai trovato risposta. I membri dell'ordine si mostrarono da subito molto pazienti e gentili con me. La serata passò in un batter d'occhio e, arrivate le 10, qualcuno cominciò a manifestare segni di impazienza.
Anche Malocchio se ne accorse a quanto pare, perchè, anche se con aria leggermente contrariata, dichiarò che la riunione era ufficialmente conclusa. Alcuni cominciarono a congedarsi, ringraziando Molly Weasley (la donna dai capelli rossi che mi aveva accolta all'inizio) e salutando tutti gli altri. Mi sentivo molto più a mio agio una volta saputo tutto: i membri dell'Ordine erano incoraggianti e piacevoli, mi rivolgevano spesso ampi sorrisi e non sembravano particolarmente infastiditi dalla mia sbadataggine, che, mio malgrado, si era manifestata in più occasioni (in particolare durante la cena). L'unica cosa che continuava ad assillarmi era il modo in cui mi ero comportata con Sirius... lo avevo accusato senza conoscerlo, mi ero comportata esattamente come tutte le persone lì fuori, che lo credevano una persona orribile senza neanche averne le prove... avevo bisogno di scusarmi con lui. Eravamo rimasti ormai in pochi, e io stavo chiacchierando tranquillamente con Arthur, il marito di Molly, simpatico e gentile almeno quanto lei. Quando, ad un tratto, Sirius, che stava parlando con un altro membro dell'Ordine di cui proprio non riuscivo a ricordare il nome, si alzò in piedi. Quando vidi che usciva dalla stanza mi alzai di scatto, rovesciando un bicchiere che non si ruppe per miracolo. Mi scusai con Arthur e seguii Sirius al piano superiore.