GIORNO 4

Sono solo le sei di mattina, la sveglia non ha ancora suonato ma Rick è già sveglio. La giornata precedente è stata una delle migliori della sua vita. Non gli era mai capitato di essere tanto spontaneo con una ragazza. Oltretutto Kate non lo frequentava per la sua fama, come avevano iniziato a fare alcune donne, lei nemmeno conosceva il suo nuovo nome. Rick si alza e si dirige in camera di sua figlia. Alexis sta dormendo beatamente, sorridendo l'uomo si stende vicino a lei per riposare un ultima ora prima di iniziare la sua giornata.

La giornata era passata velocemente e Rick stava aspettando Kate a Central Park, aveva dovuto portare il portatile con se perché la sua editrice, Gina, lo stava massacrando per avere il nuovo libro entro il fine settimana e lui ne aveva scritto solo poco più dei due terzi, lo aspettavano delle nottate in bianco.

“Ehi..” mormora Kate sbucando alle sue spalle.

“Ciao Cucciola, quasi credevo che mi avresti abbandonato...” dice lui sorridendole. “Allora, com'è andata oggi? Giornata eccitante?” domanda sorridendole.

“Normale, niente di nuovo. Tu?” La ragazza si siede vicino a lui.

“Ho appena saputo che passerò le prossime notti in bianco per finire il libro...”

“E perché non sei rimasto a casa a lavorare se sei a corto di tempo?”

“Semplicemente perché non avendo il tuo numero non volevo bidonarti e oltretutto mi piace passare il tempo con te...” il sorriso che le rivolge è abbagliante.

“Lecchino... di la verità, vuoi che ti aiuti a finire in tempo...” mormora la donna prendendolo in giro.

“Beccato... ho pensato che magari mentre parlavamo potevo provare a buttare giù qualcosa.”

“Che ne dici se tu scrivi mentre io ne approfitto per studiare un po'?” propone tirando fuori un libro dalla sua borsa.

“Credo che potrebbe funzionare. Però domani andiamo al cinema, lavoro e studio finisco per uccidere l'atmosfera.”

“Ci sto, ora però scrivi. Non voglio che il tuo editore ti uccida prima di poterci conoscere meglio.” lo prende in giro lei.

“Ci hai proprio azzeccato, l'unica cosa, il mio editore è una lei, ma questo non la rende meno temibile, anzi, tutt'altro.” le dice rabbrividendo. Kate rotea gli occhi poi inizia a studiare.

Rick dal canto sua inizia a scrivere cercando di concentrarsi e per i primi venti, trenta minuti funziona poi però un movimento della ragazza lo distrae. Kate si sta attorcigliando i capelli intorno alle dita.

'E' così carina quando corruga la fronte...' pensa continuando ad osservarla.

“Stai molto meglio con i capelli sciolti.” dice interrompendola.

“Grazie, ma guardarmi studiare non ti aiuterà a finire il libro... Se domani vuoi andare al cinema ti conviene continuare a lavorare.” lo incoraggia.

Lui sospira ma si rimette a lavoro.

I due si interrompono solo alle cinque e mezzo.

“Adesso basta. Che ne dici se andiamo a mangiare un gelato? Ce lo siamo meritati dopo due ore di lavoro.”

“Okay, ma paghi tu.”

“Su questo non c'erano dubbi cucciola, non ti permetterò di pagare niente in mia presenza.”

Rick si alza e gli offre la mano per aiutarla ma usa un po' troppa forza e Kate gli finisce addosso.

“Scusami...” mormora lei cercando di allontanarsi ma Castle la tiene stretta a se.

“Colpa mia...” le dice sollevandole il mento impaziente di poter riguardare quei bellissimi occhi.

Rimangono immobili ad osservarsi per alcuni istanti che a loro paiono ore, poi Kate si allontana arrossendo.

“Andiamo scrittore, voglio il mio gelato.” dice dirigendosi verso il piccolo carretto ambulante.

“C-certo...” balbetta lui ancora confuso dal suo sguardo.

Dopo aver mangiato il cono i due si avviano verso l'uscita di Central Park.

“Allora a domani?” domanda timida.

“Certo, ci vediamo verso le quattro qui all'entrata.”

“Ti porterò il casco.” mormora lei.

“Non potrei usare la mia macchina stavolta?” chiede lui supplicante.

“Certo....” gli risponde sorridendo maliziosa. “Che no...” conclude facendo scomparire il sorriso appena comparso sul volto dell'uomo.

“Perfida.”

“Logorroico.”

“Maniaca del controllo.”

“Femminuccia.”

“Cucciola.”

“Vecchio.”

“Okay, okay. Basta.” la stoppa ridacchiando Rick.

“Sai che avresti perso così ti ritiri?” gli domanda maliziosa.

“Non contarci, ho molta fantasia, avrei potuto vincere facilmente.” dice lui sorridendole.

“Nei tuoi sogni Rodgers... “

“Oh, ma in quelli noi facciamo ben altro cucciola.” ribatte lui facendola arrossire di nuovo. “Adesso devo andare, ho promesso ad Alexis che avremo guardato il suo cartone preferito stasera.” Rick si avvicina e la bacia su una guancia facendolo durare per un istante più del dovuto. “A domani cucciola.”

“A-a domani...” mormora lei balbettando imbarazzata.

GIORNO 5

Aveva passato la notte in bianco ma ormai era quasi arrivato alla fine del libro, gli mancava la risoluzione del caso e la scena finale. Rick si ritenne soddisfatto del proprio lavoro così, dopo aver preparato Alexis decise di saltare un giorno di università per andare con lei al parchetto giochi che c'è vicino casa loro.

La mattinata passa in fretta tra urla, inseguimenti e mille giochi diversi. Castle ha sempre adorato portare sua figlia al parco, per socializzare con le mamme single, ma questa volta non gli importa. Ogni volta che una donna gli si avvicina lui vedo lo sguardo inceneritore della sua cucciola.

Tornando a casa, Richard si ferma da sua madre e le lascia Alexis promettendole che sarebbe tornato per cena, così avrebbero potuto passare una serata in famiglia.

“Eccomi!” esclama Castle sbracciandosi da lontano. “Scusa il ritardo sono dovuto venire a piedi...” le spiega avvicinandosi.

“Allora, sei pronto Rick?” domanda la ragazza passandogli il casco.

“Un attimo, voglio mandare un messaggio a mia madre per Alexis…” scherza lui. Kate scuote la testa e accende la moto.

“Malfidato, non lascerei mai una bambina tanto carina senza padre.” Gli dice prima di immergersi nel traffico di New York. Castle si stringe a lei con più forza pensando che quella ragazza è proprio una pazza e lui farebbe meglio a starle lontano, ma ormai è troppo tardi. Se n’è innamorato. Non aveva mai creduto nei colpi di fulmine ma Kate lo aveva fatto ricredere. Non sapeva molto cose su di lei, non conosceva il suo passato, ma già era cotto.

Arrivati al cinema, lui scende davanti all’entrata mentre Kate va a parcheggiare. Dopo due minuti lo raggiunge e insieme scelgono il film.

“Che ne dici di guardare Salvate il soldato Ryan (*), un mio amico mi ha detto che è veramente fantastico..” propone Kate.

“Per me va più che bene.” Castle fa i biglietti poi entrano insieme e nella sala.

Per tutta la durata del film Rick continua a lanciare delle occhiatine alla sua compagna, lei non se ne accorge perché è molto concentrata sul film. Quando, verso l'ultima parte, lei appoggia il braccio sul bracciolo, Castle è subito pronto ad approfittarne. Lentamente avvicina la mano a quella della ragazza, la sfiora leggermente e poi la stringe nella sua. La ragazza si gira a guardarlo e lui le sorride sperando che lei non divida le loro mani. Kate torna a guardare il film sorridendo e lui inizia ad accarezzarla dolcemente con il pollice. Dopo alcuni minuti Rick si sporge leggermente verso di lei, continuando a tenerle la mano. Lei nota la sua manovra, sorridendo decide di accettare l'implicito invito e si appoggia con la testa sulla sua spalla. Per il resto della proiezione rimangono in quella posizione, quando poi le luci si riaccendono Kate si alza in piedi lasciando la mano dello scrittore per stiracchiare i muscoli intorpiditi.

“E' stato un bel film...”

“Sì, mi è piaciuto molto, oltretutto credo che l'attore che interpretava Ryan ti assomigliasse.”

“Nah, io sono molto più bello.” ribatte ridacchiando l'uomo.

Kate si avvicina e riprende la mano di lui.

“Andiamo Ryan, ti accompagno a casa tua, tua figlia ti starà aspettando e oltretutto devi finire il libro altrimenti non riusciremo a vederci dopo il fine settimana.” lo prende in giro trascinandolo fuori dal cinema.

“Sono felice che tu ti preoccupi per me cucciola...” ribatte lui altrettanto ironico. Kate si ferma all'improvviso, si gira e lo guarda male.

“Richard Alexander Rodgers, chiamami un altra volta cucciola e giuro che proverò su di te quello che mi hanno insegnato a Kick-boxing.” sibila seria. Rick deglutisce spaventato.

“Ma tu intendi in ogni caso o il divieto è solo per oggi?”

“Per sempre. Anche se ci dovessimo rincontrare tra dieci, venti o trent'anni. Chiamami a quel modo e ti troverai a terra.”

“Mi piace l'idea dei trent'anni...” mormora lui sensuale facendola arrossire.

“Sei insopportabile.” ribatte lei continuando però a tenergli la mano. Non era ancora pronta a rinunciare a quel contatto.

“Lo so, ma ti piaccio infondo...”

“Forse... o forse no.” dice con malizia. Rick sorride, quella ragazza è unica.

“Allora, dove abiti?” domanda Kate una volta arrivati alla moto.

“No, scusa, tu non mi dici nemmeno il tuo numero e io dovrei dirti dove abito? Non mi sembra giusto.” le fa notare.

“Vero, ma la tua altra scelta è tornare a piedi visto che sei venuto a piedi a Central Park.” ribatte lei. “La scelta è tua.” aggiunge alzando le spalle e mettendosi il casco.

“Hai vinto.” sbuffa Castle indossando il casco e sedendosi dietro di lei. Dopo averle dato l'indirizzo Kate parte e in pochi minuti si trovano davanti a casa dell'uomo.

“Grazie della giornata Rick, infondo mi sono divertita.” dice la ragazza scendendo dalla moto per prendere e sistemare il casco di lui.

“Di solito la scena è invertita sai? Il ragazzo lascia la ragazza davanti alla porta di casa.”

“Vero, ma io non sono una ragazza normale.”

“Giusta obiezione, ancora mi chiedo come mai mi piaci tanto...” La giovane donna arrossisce. “Poi mi ricordo che adoro il tuo modo di essere, anche quando fai la strega.”

“Divertente, veramente divertente.” ribatte la ragazza scuotendo la testa. Rick le i avvicina e le lasci il solito bacetto leggero sulla guancia.

“A domani piccola Kathy...” mormora mentre lei risale sulla moto.

“A domani Rick.” sussurra lei prima di partire.

(*) Il film è uscito a luglio e qui siamo più su ottobre-novembre, ma ci stava troppo bene visto che Nathan ha fatto il soldato Ryan XD



Che ne dite?? Spero vi sia piciuta l'idea del cinema e del Soldato Ryan... E veramente una coincidenza fantastica che nel 98 sia uscito quel film... (ho fatto due conti e contando che nella prima stagione sono all'inizio del duemila nove ho mandato indietro di dieci anni e qualche mese... XD)
Ora vi lascio un piccolo spoiler... Lasciate commenti!!! ;)

[...]“Hai una sorella?” domanda curiosa Alexis.

“No, ma avrei sempre voluto averne una.”

“Anch'io vorrei avere una sorellina, così potrei giocarci.”

“E dimmi, quanti anni hai?”

“Cinque.” risponde la bambina. “E tu?”

“Diciannove. Sono un po' più grande.” [...]

A presto!!!