Crossover
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Autore: CFC    17/04/2011    2 recensioni
Gli exiles dopo essere stati riuniti in Blade vs Twilight si preparano a combattere Belasco, Dracula e a salvare il Multiverso.
Genere: Avventura, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Libri, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Exiles'
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Lillith si guardò intorno e poi sorrise all’uomo che si trovava davanti a lui. Per quanto dovesse essere una bambina che non aveva nemmeno un mese di vita, Belasco nel poco che ce l’aveva avuta con sé, le aveva dato tantissime nozioni. Sapeva che l’uomo che aveva di fronte era il progenitori degli uomini e conosceva anche una leggenda riguardante lui. Adamo era sposato con Eva, generata dalla sua costola, e insieme avevano causato il peccato originale. Questa era la seconda parte del mito che conosceva. Nella prima parte invece si diceva che Adamo era stato creato da Dio e visto che il primo uomo si lamentava della sua vita solitaria, Dio dalla terra aveva creato la prima donna, il suo nome era Lilith ed era stata la sua prima sposa. Era stata perché poi aveva deciso di disubbidire al marito e Dio l’aveva punita e resa un demone per l’eternità, poi aveva dato al primo uomo una seconda moglie, Eva. Lilith guardò l’uomo che aveva di fronte, era proprio Adamo, ne era sicura. Che lei fosse la Lilith della leggenda? Ma lei non era stata creata da Dio. Questo voleva dire che nemmeno Adamo era stato creato da Dio? Da chi allora era stato creato? E Dio esisteva veramente? Mentre si interrogava su questi e tanti altri pensieri, Adamo la portò in un rudere e gli disse: “Questa è la mia casa, spero che ti piaccia.”
In quel momento arrivò di corsa un leone, Lilith si stava preparando ad attaccarlo ma visto che Adamo non era spaventato, attese e vide che il leone si fermò e iniziò a parlare: “Adamo, chi è l’animale che ti accompagna? Non credo di averne mai visto uno come quello. Ti assomiglia, ma è molto più carino.”
Adamo divertito si voltò verso di lei e disse: “Lei è…”
Lilith sorridente continuò: “Il mio nome è Lilith e sono una donna.”
Il Leone le disse: “Io sono Leone e sono felice di incontrarti per la prima volta.”
Lilith notò che Adamo dopo che aveva pronunciato il suo nome la guardava con sospetto. Come mai? Comunque un’altra era la domanda che la tormentava. Che cosa doveva fare in quel posto? E come faceva a ritrovare il suo amato Belasco e ad uccidere i suoi genitori?
Non molto lontano Dracula era apparso dal nulla, aveva annusato l’aria e c’era qualcosa che lo insospettiva. Nell’aria non vi era profumo di sangue umano. Che cosa voleva dire questo? Riusciva però a percepire un altro odore, a lui molto familiare. Si era il profumo di sua figlia. Dracula si trasformò in un lupo e iniziò a correre nella direzione da cui proveniva l’odore. Qualcosa però gli diceva che era in pericolo e si fermò appena in tempo prima che un raggio lo colpisse. Dracula riacquistò il suo aspetto umano e guardò nella direzione dal quale era partito il raggio. Vi era un uomo completamente nudo, molto muscoloso, dai lunghi capelli biondi e dagli occhi azzurri che lo guardava con disprezzo. L’uomo gli urlò contro: “Demone, io, Michele, il principe degli angeli del signore, ti annienterò!”
In un’altra dimensione Bella era su un tetto e non poteva credere a ciò che stava vedendo. Rosalie era stata appena ammanettata da un uomo vestito con la bandiera degli Stati Uniti d’America. All’inizio la cosa le ha fatto piacere perché così quella stronza imparava a insultarla e a cercare di ucciderla. Poi si era divertiva pensando all’uomo vestito in quella maniera strana. Infine però era diventata seria e preoccupata. Quell’uomo aveva ammanettato la sua compagna di squadra e chissà cosa le avrebbe fatto. Per quanto Rosalie era una stronza, era una sua compagna di squadra ma soprattutto era l’unico membro rimasto della sua seconda famiglia. Doveva fare qualcosa. Doveva aiutarla. Prendendo il suo aspetto da demone si lanciò contro l’uomo. Credeva di essere forte, ma quell’uomo resistette alla sua presa e la colpì con un pugno. Rosalie, approfittando della distrazione di Capitan America impegnato con quella scema di Bella, si liberò e si lanciò anche lui contro l’eroe americano.
Capitan America urlò: “L’aggressione contro un agente federale è un reato grave, punibile con la morte.”
Capitan America prese la pistola di ordinanza e sparò un colpo in fronte a Rosalie che cadde a terra morta.
Bella spaventata iniziò a indietreggiare, Capitan America le lanciò il suo scudo e la colpì in piena faccia sfregiandola. L’eroe americano riafferrò lo scudo e disse: “E’ la giusta punizione per chi viola le leggi degli Stati Uniti d’America.”
Emma Frost e Sebastian Shaw intanto avevano chiamato i rinforzi e così erano arrivati anche la ragazza che prima si divertiva con Deadpool e che si chiamava Lady Mastermind e poi un uomo con parte cibernetiche di nome Donald Pierce.
Sebastian sorrise e disse alle due donne: “Occupatevi voi due di questi pagliacci. Fategli vivere i loro peggiori incubi.”
Emma Frost disse: “Io mi occupo del canadese…non mi va di non esserci riuscita prima.”
Le due mutanti si concentrarono intensamente e così Spike si ritrovò di nuovo a Sunniday mentre Wolverine si ritrovò legato a un tavolo operatorio con fili che gli uscivano da tutte le parti del corpo. Vide avvicinarsi un dottore. Sapeva che questo gli avrebbe portato un dolore incredibile e iniziò a urlare. Il dottore si tolse la mascherina rivelando di essere Emma Frost divertita che gli disse: “Sta zitto. Siamo nella tua testa. Ho dovuto usare questo scenario perché tutto il resto nella tua mente è molto confuso. Questo è uno dei pochi ricordi che hai e che ti tormentano.”
Wolverine smise di urlare e stava per dirle qualche cosa, ma Emma severa gli disse: “Continua a urlare! Shaw deve credere che ti sto torturando! Non dire una parola, risponderò lo stesso alle tue domande. Innanzitutto io sono una schiava di Shaw anche se sono la regina bianca del club infernale. Intendo liberarmi dalla sua schiavitù e diventare la signora incontrastata del club. Se tu mi aiuti, io ti lascerò libero. Lo farai?”
Wolverine che non faceva altro che urlare dal dolore per finta fece di si con la testa e Emma continuò: “Bene, adesso tu non sarai più dentro la tua mente, tornerai al club ma fa finta di essere ancora sotto il mio controllo, quando Sebastian abbasserà la guardia…bé, tu sai che cosa si fa, no?”
Wolverine feci di si con la testa. Le avrebbe voluto dire che era il migliore in quello che faceva e uccidere le persone era proprio quello che faceva, ma continuò a far finta di urlare anche quando si ritrovò di nuovo davanti la cerchia interna del club infernale ed Emma che lo guardava divertita.
Invece Spike non stava capendo che cosa era successo. Pensò che forse il Tallus lo aveva mandato in un’altra dimensione e quando sentì una voce familiare chiamarlo, pensò che fosse così.
Spike si voltò e vide la donna che aveva amato con tutto se stesso, per cui aveva voluto ottenere un’anima e diventare un campione. Il suo nome era Buffy Summers ed era una cacciatrice. Si stava avverando un sogno, finalmente avrebbe riabbracciato la donna che amava. Capì invece che si trattava di un incubo quando Buffy con un paletto di legno in mano si lanciò contro di lui e gli urlò: “Mostro, è giunto il momento che tu muoia!”
Spike la fermò facilmente e senza rendersi conto usò il paletto per infilzarla. Buffy sgranò gli occhi per la paura. Quella era l’espressione tipica di chi sapeva che stava per morire. Spike la prese in braccio e scoppiando a piangere mormorò: “Non volevo farlo. Non volevo. Mi dispiace…sono un mostro…”
Sebastian guardò i due exiles disperarsi dal dolore e poi disse: “Bene, Donald finiscili.”
Donald tolse la sua mano cibernetica e dal moncone fece uscire una lunga lama. Divertito si avvicinò a Wolverine. Emma gli disse telepaticamente: “No, devi uccidere Sebastian, non quell’imbranato di Donald.”
In quel momento dal buco nella parete comparve la testa di Deadpool che disse: “Salve, scusate se disturbo ma stavo cercando una ragazza che fa il mestiere più antico del mondo…ah eccoti! Perché ti spremi così tanto? Sembra che stai per fare la cacca! Ehilà! C’è anche quel pezzo di figa della Emma Frost! Te la vuoi spassare con me?”
Sebastian furioso urlò: “Donald occupati di quel pagliaccio, mi occupo io di questi idioti!”
Emma Frost fece un sospiro di sollievo e si preparò a vedere un bellissimo spettacolo, almeno per lei.
   
 
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