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Autore: Flaqui    17/04/2011    5 recensioni
Occhi che non vedono, cuore che non sente.
Sarà per questo che nessuno prova niente per me?
Perché non mi vedono.
Essere invisibile è quasi come non esistere, solo quando qualcuno ti vede, ti senti vivo.
L’essenziale è invisibile agli occhi. Sarà che sono talmente essenziale da essere totalmente invisibile? Sono come un fantasma. Un ombra che passa ma che nessuno mi può vedere.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1
Qualcosa da cambiare…


“Al collegio Mandalay è scesa la notte.
I ragazzi e le ragazze della ex Casa Magica dormono.
Solo una luce è ancora accesa.
La donna sorride, appagata.
Ha tutto quello che avrebbe mai potuto sognare.
Suo marito accanto a lei, le sorride e poggia la testa sulla sua spalla.
Sbadiglia. È tardi, ormai.
Hanno deciso di rimanere alzati fino a tardi, come quando erano piccoli, e di vedere un bel film, spaparanzati sul divano.
Camillo spalanca gli occhi a forza.
-Amore vai a dormire. Sei stanco- mormora  Paz nel suo orecchio.
Camillo annuisce, soffoca un altro sbadiglio e dà un bacio a sua moglie.
-Ti amo- le dice prima di entrare nella camera de letto.
-Ti amo anche io- risponde lei, sorridendogli.
Camillo va a dormire. Si addormenta subito con il sorriso sulle labbra.
Paz rimane ancora un po’ sveglia.
Non ha sonno.
Prende a giocherellare con la sua collanina d’argento, un regalo di Hope.
Un rumore di passi.
Impercettibile.
Lei non lo sente.
E non sente neanche dolore quando l’ombra la colpisce con l’arma.
La donna cade a terra, addormentata.
Lui si china su di lei, lentamente e le sfila la chiave dal collo.
Poi la infila nel piccolo scrigno dorato, che si apre con uno scricchiolio.
Le bustine da tè sono ancora lì.
Ma ne sono rimaste solo due.
E questo vuol dire che deve riuscirci al primo tentativo.
Afferra una bustina e la stringe forte fra le mani.
Ed esprime il suo desiderio.
Di tornare indietro nel tempo.
Di tornare a quel giorno, 22 anni prima, in cui commise il primo dei suoi, tanti, imperdonabili errori.
Ma ora intende porvi rimedio.
La bustina compie il suo incantesimo.
E ora lui è lì.
Davanti al cancello della Casa Magica, mentre fissa una Malvina ventidue anni più giovane che butta la spazzatura.
Il suo desiderio è stato esaudito.
Ora però tocca a lui.
Tocca a lui fare in modo che tutto proceda per il meglio.
Tocca a lui evitare di compiere li stessi errori.”
 
Un rumore improvviso fece girare la donna.
Si guardò intorno circo sospetta.
La voce di un uomo si sentì chiara nell’oscurità.
-Buonasera Franka-
-Juan Cruz, signore…- mormorò la donna, allungando il collo e cercando di distinguere la figura del suo capo. Niente, riusciva a vedere solo un ombra indistinta –Posso fare qualcosa per lei?-
-Si, in effetti si. Devi aiutarmi a cambiare tutto-
-Temo di non capire-
-Non pretendo che tu capisca. Voglio che tu ti limiti a eseguire i miei ordini. La prima cosa che dobbiamo sapere è questa. Cielo Magico apparirà di nuovo qui, sulla Terra, dopodomani, precisamente sul campo di atterraggio paracadutisti. Dobbiamo trovarla prima che lo faccia Salvador. Annulla l’operazione scambio. Justina deve rimanere in carcere.-
-Signore, ma io non capisco. Perché dovremmo annullare l’operazione di scambio? Lei stesso due settimane fa ha ordinato…-
L’uomo la interruppe.
-No, io ho dato questi ordini ben ventidue anni fa. È tempo di cambiare-
Franka corrugò la fronte.
È possibile che il suo capo avesse bevuto?
O era semplicemente uscito di testa?
-Tu fai quello che ti ho detto. Bisogna iniziare a lavorare ora se si vuole cambiare il futuro-
-Bhe, in questo caso manderò Luca nella Casa come infiltrato e dopo…-
-No- l’ombra scosse la testa- Se tieni alla buona riuscita della missione devi fare in modo che Luca non metta mai piede in quel posto. Sarebbe la sua rovina. E lo stesso vale per Justina-
-Ma io…-
-Si limiti ad eseguire gli ordini, Franka. E soprattutto se non vuole che la storia finisca male eviti di affezionarsi troppo a Luca-
Franka fece per protestare ma Juan Cruz la zittì con un gesto imperioso della mano. –Ora vai. Lasciami solo-
Quando la donna fu uscita l’uomo fece un passo in avanti e si sedette sulla sedia, spense la lampada il cui fascio di luce gli illuminava appena la mano.
Quello che stava facendo era la cosa giusta.
Era l’unico modo per evitare quello che sarebbe successo.
 
“Ventidue anni nel futuro, al collegio Mandalay, intanto, tutto era cambiato senza che nessuno se ne accorgesse davvero.
Hope assetata cammina a passo strascicato verso il frigorifero.
Poi sente qualcosa sotto la scarpa.
È una chiave d’argento.
La sua chiave d’argento.
Chissà che ci fa lì?
La raccoglie pensierosa e la mette in tasca.
Poi tranquillamente si versa da bere.
Camillo si sveglia spaventato.
È completamente bagnato dal sudore.
Ha fatto un sogno assurdo.
Una donna bionda, dal sorriso celestiale e occhi bellissimi è seduta accanto a lui sul divano, stanno guardando un film.
All’improvviso succede qualcosa, la donna inizia a scomparire, lentamente.
Fino a che non ne rimane più traccia
-Camillo!- urla, prima che un ombra la ingoii.”
 
E solo ora mi accorgo che cambiando un solo pensiero, una sola azione, le conseguenze sono le più disastrose.

Angolo Autrice.

So, che vi ho fatto aspettare molto, e che questo capitolo non è dei migliori.
Anzi per la verità avevo pensato di toglierlo e di metterlo alla fine ma poi ho cambiato idea e ho deciso di tenerlo...
Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito...
Non so cosa farei senza di voi <3
Flaqui
 
 
   
 
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