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Autore: Spuffy93    17/04/2011    9 recensioni
E’ la data di uscita di Heat Rises... Beckett è triste. Richard ha mille pensieri in testa... Un piccolo tuffo nel passato, un passato a lungo dimenticato...
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura!!!!

Oggi

 

Castle POV

 

Non era mai arrivata il giorno dopo, ne quello dopo ancora ne per il mese seguente. Tutti i giorni andavo a Central Park e ci rimanevo per ore aspettandola. Provai a cercarla a scuola, ma non la vidi più. Non avevo il suo numero, non sapevo dove abitava, non avevo nemmeno il suo cognome. Stetti male per mesi interi, finché non iniziai la mia relazione con Gina. Piano piano dimentica quella settimana per non soffrire ma i ricordi rimasero dentro di me, intrappolati dietro una barriera di sofferenza. Quando incontrai Kate tre anni fa lei era molto cambiata, sia fisicamente che caratterialmente. La giovane donna, timida, innocente ma allo stesso tempo forte e furba aveva lasciato posto ad una donna sensuale, dura e maliziosa. Fino a pochi mesi fa lei per me era solo Kate Beckett, la detective degli omicidi di cui mi ero innamorato a prima vista, quella per cui ci sarei sempre stato ma quel giorno, quando andai a casa sua e lei mi fece vedere le foto di quando era più giovane, poco prima che la madre morisse, la riconobbi. I ricordi mi invasero la mente facendomi girare la testa per un istante, non ho ancora capito come ho fatto a far finta di niente. Lei era la mia Kate, la mia cucciola, la prima ed unica donna che, a quanto pare, aveva fatto breccia nel mio cuore.

Da quel giorno non feci che tormentarmi per settimane su come mai lei non fosse mai venuta al nostro appuntamento ma soprattutto su come fosse possibile che lei non mi avesse riconosciuto. Lei sapeva il mio nome, sapeva che ero uno scrittore, aveva tanti dettagli su di me. L'unica spiegazione chi riuscì a darmi fu che non volesse ricordare, che dopo essere scappata da me dieci anni fa non volesse che io mi ricordassi, ma poi mi venne in mente una cosa fondamentale. Il giorno in cui avevo portato Kate al molo con me ed Alexis lei mi disse che aveva una cena con suo padre e allora ho capito tutto. Lei non ricordava perché il nostro ultimo giorno passato insieme era stato anche il giorno in cui sua madre era morta. Chiamai un mio vecchio amico Luke, è uno psichiatra molto bravo. Gli parlai della cosa e lui mi disse che era possibile che un evento traumatico come la morte di un genitore, sopratutto non per cause naturali, crei un amnesia sui ricordi dei giorni immediatamente precedenti al fatto. Kate non ricorda perché soffre di una piccola amnesia. Luke mi ha detto che è probabile che lei non ricordi mai più quei giorni e quindi ho decisi di lasciare stare. Infondo che vantaggio avrei a dirle di quella nostra settimana? Probabilmente mi prenderebbe per pazzo e mi riderebbe in faccia. Oltretutto lei ha Josh ora.

La guardo, sta sempre parlando con Lanie.

Castle, ci sei?” domanda Esposito guardandomi.

Oh certo, scusami, volevi qualcosa?” rispondo io sovrappensiero.

Avevamo pensato di andare all'Old Aunt, possiamo?”

Anche se il bar è mio, non dovete chiedermi il permesso. E' aperto a tutti.” rispondo ridendo. “Ti dispiace se mi unisco a voi?” domando poi pensando che un po' di alcol mi avrebbe fatto bene.

Certo fratello, l'invito era implicito.”

Sorrido e me ne vado insieme a tutto il gruppo del dodicesimo.

 

(fine POV Castle)

 

Una volta arrivati al bar i sei amici iniziano a bere e chiacchierare felici. Solo Ryan e Kate si astengono dal bere troppo per fare i Bob della situazione. Dopo il quinto drink Castle inizia a sentirsi piacevolmente brillo.

Ragazzi, credo... sia meglio... andare a casa.” dice annuendo Esposito.

Sarò meglio riporti a casa tu e Lanie fratello. Tra i due non so chi a bevuto di più...” mormora Ryan scuotendo la testa. “Beckett, ci pensi tu al nostro scrittore?” domanda poi rivolto alla collega.

Certo, non c'è problema.” risponde lei.

Su, andiamo Castle, ti riporto a casa.” mormora la donna.

Certo... andiamo.”

I due escono dal locale e si dirigono verso la macchina della detective.

Ti accompagnerò domani a riprendere la tua macchina.” dice Kate aiutandolo a salire sulla sua auto.

Il viaggio si svolge in silenzio, sia per l'umore nero di Kate che per i pensieri piuttosto malinconici di Castle.

Una volta arrivati sotto casa dello scrittore Kate gli si avvicina.

Dammi le chiavi, credo che nelle tue condizioni non saresti in grado di aprire la porta nemmeno mettendoci tutto il tuo impegno.” lo rimprovera lei. Castle inizia a cercarsi nelle tasche.

Non... non le trovo...”

Come non le trovi?” esclama Beckett.

Adesso mi toccherà svegliare Alexis e tua madre...” borbotta la donna.

Non... non sarà... possibile... non ci sono.” dice con difficoltà lo scrittore. “Non è che... potresti ospitarmi?” chiede disperato.

Sei straordinariamente impossibile Castle.” ribatte lei riaccompagnandolo in macchina e dirigendosi verso casa sua.

TBC

Ecco il penultimo capitolo mie care!!! 

   
 
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