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Autore: missLovely91    17/04/2011    3 recensioni
lei: si trasferisce con il padre a vivere a milano, la madre è fuggita con l'insegnante di yoga
lui: il solito belloccio che ne porta a letto una dopo l'altra
in comune solo una cosa... sono 2 teste calde
e si sa... quando due persone come loro si incontrano, non potranno che esserci scintille!!
il rating parte basso ma si potrebbe alzare
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.       Il primo giorno

Un respiro profondo. Oh mamma che ansia. Avanti dai Eli puoi farcela. Basta non fissare nessuno e ignorare tutti questi sguardi fissi.

Continuavo a ripetere tutte queste cazzate… come se fosse possibile ignorare tutti quegli sguardi insistenti che mi seguivano lungo il corridoio, dove io, contemporaneamente pedinavo la “signora preside Martini” una donna bionda abbastanza giovane dalla parlantina a macchinetta… non ero riuscita a seguire più di metà discorso, avevo afferrato solo una frase “mia cara sarai nella 5° A e che Dio ce la mandi buona, chissà magari con la tua media riesci a risollevare la disciplina e l’impegno in quella classe di scalmanati”.

L’ansia mi strige lo stomaco, cosà vorrà significare? Ora più che mai mi mancano i miei amici, la mia classe, la mia seconda famiglia.

Ci avviciniamo sempre di più verso la fine del corridoio e più andiamo avanti, maggiori sono le urla e gli schiamazzi provenienti dall’ultima classe, oh ti prego fa che non sia quella la mia classe!!

E naturalmente, per confermare la sfiga che negli ultimi giorni mi perseguita, la preside si dirige con passo svelto e deciso verso quella che sono sicura sarà la fine della mia splendida carriera scolastica.

La Martini spalanca con un gesto secco la porta e l’aula si ammutolisce, poi mi fa cenno di entrare e sento l’inizio di un brusio che mi fa tremare le gambe, avanti forza supererai anche questa, almeno lo spero…

Varco la soglia dell’aula e involontariamente guardo verso il fondo…. Non ci posso credere!!!! Ti prego fa che sia un brutto scherzo!!!!

“Signori, vi presento Elisa Ferrari, frequenterà con voi l’ultimo anno, è un’ottima studentessa e spero che possa aiutarvi nel risollevare la vostra media disastrosa…” la preside continua a parlare ma io non le presto più attenzioni, il mio sguardo si è incatenato a quello di quel deficiente che mi sorride sghembo….

Ne sono certa…. Questa è l’inizio della mia fine.

Un quarto d’ora dopo la preside esce dall’aula e, l’insegnante, una donna bassa dai capelli rossi e un tacco 12 prese la parola, rivolgendosi a me “bene signorina Ferrari si accomodi lì all’ultimo banco insieme a Melanie e tentiamo di iniziare la lezione” poi si volta e si accomoda alla cattedra.

In religioso silenzio mi dirigo verso il banco che mi aveva indicato, senza alzare lo sguardo dai miei piedi, sento distintamente di essere osservata, e il continuo vociare dei miei nuovi compagni m’impedisce di rilassarmi, giunta quasi al banco una mano mi blocca il polso.

Il mio battito cardiaco accelera tanto da sentirlo pulsare nelle orecchie, alzo lo sguardo verso il proprietario e il mio cuore cessa di battere all’improvviso… o almeno credo… LUCA… quasi scottata ritraggo rapidamente la mano, ma quel mio gesto brusco mi fa inciampare in uno zaino poggiato a terra, e finisco seduta in braccio ad uno splendido ragazzo degli occhi verdi e i capelli neri… m’incanto a guardarlo mentre tutta la classe scoppia a ridere.

Premurosamente il ragazzo mi sorride e mi aiuta a rimettermi in piedi…

Che figura di merda… mi fa l’occhiolino e mi porge la mano per presentarsi.

“Francesco, piacere”

“scusami ti prego mi sono inciampata e..”

“tranquilla, tranquilla, respira, va tutto bene, accadesse più spesso sarei felice come una pasqua”

Il nostro discorso viene improvvisamente interrotto da uno strascico di sedia e da un movimento brusco alle mie spalle, ho come l’impressione di sapere a chi appartiene il passo poco aggraziato e, a conferma della mia ipotesi la professoressa domandò subito

“Luca torna a posto! Dove credi di andare?!”

“non rompere il cazzo! Non ho voglia di ascoltare questa stronzata, io vado a fumare una sigaretta, vieni Teo?”

Allibita da quel comportamento mi volto con la bocca aperta… ma come si permette a rivolgersi all’insegnante in questa maniera? Lo guardo e lui mi rivolse uno sguardo in cagnesco, dopo di che, esce dall’aula seguito dal suo amico, sbattendo la porta.

Tentando di fare meno rumore e danni possibili mi fiondo al mio banco e solo una volta seduta sospiro di sollievo.

Appena seduta una mano femminile con smalto nero mi si piazza sotto il naso… in tutto questo trambusto non ho fatto minimamente caso a quella che deve essere la mia vicina di banco.

“Io sono Melanie, ma chiamami pure Mel” la guardo negli occhi, sono di uno splendido verde e i suoi capelli mossi neri con le punte tinte di viola… nonostante il suo strano abbigliamento, tutto in tinta scura, mi sento a mio agio al suo fianco e con il miglior sorriso che ho, le stringo la mano “Elisa, piacere” bisbiglio.

La lezione inizia in un batter d’occhio, Italiano la mia materia preferita, da subito comprendo il perché delle frasi della preside… oltre ad essere enormemente indietro come argomenti, la lezione è ripetutamente interrotta da squallide frasi lanciate dagli amici del compare che non si è più fatto vedere dopo quella sua inutile sfuriata.

Mentre evidenzio sul libro di Mel, appuntando a margine le informazioni che ho già appreso studiando Pascoli l’anno precedente, ricevo un bigliettino

CREDO CHE TU PIACCIA A DIVERSI TIPI QUI… J

Alzo lo sguardo e noto il sorriso di Melanie, lo ha lanciato lei il biglietto… senza farmi notare mi affretto a rispondere

NON CAPISCO COSA TU INTENDA :) … SENZA OFFESA MA QUESTA CLASSE è UN VERO DISASTRO..

OH TRANQUILLA NON MI OFFENDO, SONO LA PRIMA A DIRLO… CONOSCO QUESTI SCANSA FATICHE DA 5 ANNI ORAMAI, ALCUNI DA + TEMPO… MA DEVO DIRE CHE NON AVEVO MAI VISTO UN COMBATTIMENTO PER UNA DAMIGELLA IN DIRETTA NELL’AULA :P

la guardo allibita

MA COSA DICI!!! NON è AFFATTO VERO

SONO CERTA CHE QUEST’ANNO NE VEDREMO DELLE BELLE.

Leggo veloce il foglietto e alzo lo sguardo al cielo mentre lei sogghignando frantuma la nostra discussione. Mi sento sollevata, forse quest’anno non sarà poi del tutto disastroso.

 

Volto la testa e incrocio gli occhi di Francesco, guardava me, imbarazzata sorrido e tento di concentrarmi sulla lezione.

All’intervallo i “boss” decidono di degnarci della loro presenza, gli insegnanti non fanno alcuna piega al loro rientro. Mai visto comportamento più assurdo e privo di disciplina.

La giornata trascorre molto lenta, e per tutto il tempo Luca non mi rivolge più neanche uno sguardo o una parola, mentre il resto della classe mi soffoca di domande durante l’ora di religione.

Quando la campanella suona il termine delle lezioni quasi non mi reggo in piedi. Come un automa mi dirigo verso la fermata del bus. A mezzo metro da lì… Luca appoggiato ad una moto nera con una di quelle sgallinate che avevo visto all’entrata la mattina si slinguava tranquillamente, poi mi guarda fisso e sorridendo mi fa l’occhiolino.

Volto rapida la testa, mi ha beccato! Merda!

Fortunatamente il pullman arriva poco dopo e mi fiondo all’entrata.

Prima arrivo a casa e prima questa maledetta giornata avrà fine.

 

 

 

Angolo autore:

buonasera a tutti =) come va la vita? Io sono esausta domani mattina devo andare all’uni presto così vi posto già il secondo capitolo… volevo ringraziare di vero cuore tutti coloro che hanno aggiunto questa mia storiella tra le “preferite” “seguite” e “da ricordare” e ringrazio fortemente le 2 ragazze che mi hanno contattata per darmi il loro sostegno e incoraggiamento per portare avanti la ff.

che dire spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento.

ps: ah dimenticavo ho creato un immagine sulla storia con i miei protagonisti ideali, purtroppo non sono in grado di caricarla e dovreste esservene accorti dall’enorme spazio vuoto che vi è all’inizio per prologo. Se troverò modo di caricarla la aggiungerò ai prossimi capitoli.

Un bacione missLovely91

  
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