Credere
Credere non è una fede,
credere è questione della fede che abbiamo in noi
e prescinde da Dio e dal resto del mondo.
L’abbiamo in noi
e la possiamo donare o farne a meno.
Chi ha fiducia negli altri
non sceglie
non sceglie mai
non capisce
ma lui sa
sa che crede
negli altri.
E non v’è via, non v’è strada
credere è una
sola e unica larghissima piana
in cui si vive.
E se ti tendo la mano
avrò fede se non mi guarderai
se me la stringerai o se con sguardo truce
ci sputerai sopra.
Credere è fede
nella speranza.
Credere è una casa le cui fondamenta
hanno nome speranza
e se vuoi un altro nome
quella è sogni.
Chi crede sogna, spera
e punta in alto,
non striscia mai
e se vola alto o svolazza
in basso così tanto da cadere
lungo
disteso
nel fango
non ci arriva a meno che non se ne vada
dalla pianura.
La pianura della fede
è ricca di persone col sorriso
ma anche no.
È ricca di persone belle dentro
ma anche no.
È bella di persone piene di sogni
e pieni di voglia di inseguirli.
Ma anche no.
Ma chi crede
guarda un cattivo
e vede un potenziale buono.
Ma chi crede
guarda un bambino
e vede i suoi sogni.
Chi crede
guarda la notte
e vede il sole.
Chi crede guarda
l’orizzonte
e sa
che è l’infinito.
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Dopo un periodo di lunga assenza da EFP torno con una poesia di getto scritta oggi pomeriggio.
Spero che vi trasmetta qualcosa.
Aspetto volentieri vostri commenti, positivi, neutri e negativi... =)
Fabiola