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Autore: Kuroalchemist 94    17/04/2011    1 recensioni
Se credevate che le radici della storia della pietra filosofale fossero antiche vi ricrederete. Dalle nebbie del passato intrighi,orrori, nuovi amori ed altre vie per il futuro che cambieranno per sempre le vicende di Amestris.Tra presente e passato.da una parte all'altra del portale sino al suo interno.Niente sarà più come prima.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il portale

Edward correva a perdifiato per le vie affollate di Central seguito dal fratello che tentava di stargli dietro. Lui sapeva cosa stava succedendo, aveva già provato la stessa sensazione durante l’infanzia, ne era attratto e impaurito nello stesso tempo, ma non poteva voltarsi e fare finta di niente perché forse questa sarebbe stata la volta buona per riavere ciò che avevano perduto. Lo doveva a suo fratello,Al,gli avrebbe restituito il corpo,avrebbe rimediato al suo peccato,alla sua colpa. Fosse stata l’ultima azione della sua vita.

Dante voleva vederci chiaro. Aveva anche lei riconosciuto quella luce e si chiedeva chi, chi mai c’era riuscito? Hoheneim?No impossibile quell’uomo non era mai utile nei momenti cruciali,capace solo di abbandonare nel momento del bisogno. Forse qualcun altro? In quel caso avrebbe ottenuto la pedina fondamentale per il suo piano e si sarebbe finalmente liberata dei due fratelli scansafatiche. Dopotutto se non ci s’impegna, si perde il posto, no?

Sinistra, destra, attraverso la piazza della fontana e poi sempre dritto a Ed sembrava di non arrivare mai. Sorpassando vicoli oscuri,seguì il faro di luce attraverso i vari isolati della città senza fermarsi ; poi finalmente svoltò un angolo e lo vide, ciò che gli aveva segnato la vita per sempre…

Dante lo osservò con gli occhi sgranati, lo aveva visto molte altre volte, ma come si poteva rimanere impassibili dinanzi ad una tale visione?D’altronde rimaneva pur sempre umana…

Ma anche chi non era umano rimase paralizzato. Come se fossero stati sigillati gli homunculus si sentivano oppressi da un senso di puro terrore, avevano davanti agli occhi ciò che da anni li aveva terrorizzati nei loro sogni ad occhi aperti.

IL PORTALE

Maestoso, eterno e immutabile con le sue nere porte si stagliava di fronte ad un pubblico così numeroso, ghiacciatosi per la sorpresa.

Passarono secondi che parvero anni e… non accadde assolutamente nulla.

Il portale rimane chiuso come se nulla fosse.

Dopo un iniziale sbigottimento Dante si nascose dietro ad un angolo per non farsi notare, mentre gli homunculus oramai si trovavano incuranti a un paio di metri di distanza dai fratelli che solo qualche istante dopo se ne accorsero.

< Che diavolo! Lo sapevo che c’eravate voi dietro a questa storia!!! >

< Ehi piccoletto noi non centriamo assolutamente niente > Envy aveva cercato di apparire superiore e scontroso come il solito ma le parole gli erano uscite di bocca come un gridolino strozzato di cui si imbarazzò molto.

< perché è comparso qui? > sussurrò Lust evidentemente sbiancata mentre Wrath si raggomitolava per terra piangendo disperato impaurito dall’idea di tornare al suo interno e Gluttony si teneva la testa tra le grassocce mani.

< Non prendetemi gioco di me! > Ed aveva trasmutato l’auto mail e si era scagliato contro di loro, casualmente proprio contro Envy che era il più lontano.

Anche in questi momenti non si dimenticava mica di essere stato chiamato piccoletto dall’homunculus in questione, il portale poteva anche aspettare.

Envy ancora sotto shock riuscì, però, ad evitarlo e  dopo un salto in aria cominciò ad attaccarlo a sua volta con calci e pugni che non sempre erano parati dall’alchimista.

Ed trasmutò il terreno sottostante facendo cadere il suo avversario. Era pronto a colpirlo quando si sentì afferrare per le braccia. < Basta così fratellone >.

Al era finalmente intervenuto ed anche Lust aveva bloccato con le sue unghie Envy, dopo aver fatto una delle sue solite riflessioni su chi siamo e cosa facciamo, lunghe un quarto d’ora.

Sarebbe stata una scenetta alquanto comica se improvvisamente non si fosse sentito un sinistro cigolio provenire da davanti a loro.

Ognuno nello stesso istante si era voltato giusto in tempo per vedere il portale aprirsi; lentamente le porte si spalancarono. Tutti rimasero paralizzati tranne Envy che scattò seduto, trovandosi a soli cinque metri dalla sua più grande paura.

Manine nere uscirono dal portale, numerose, avendo come sfondo decine di occhi ametista. Envy non riuscì più a respirare pensò di essere spacciato, ma non era giusto lui voleva, lui doveva, farla pagare a quel bastardo. Non era giusto…………

Ma non fu afferrato da queste, che erano troppo impegnate a portare qualcosa invece dall’interno all’esterno, appoggiandola delicatamente a terra per poi ritirarsi.

Con loro scomparve anche il portale lasciandosi dietro solo la minuta figura priva di sensi di una giovane ragazza, apparentemente poco più che bambina.

Scusate per il ritardo ma ho avuto molte cose cui pensare ultimamente inoltre ho dei problemi con il codice html, ma ho partorito un capitolo più lungo dei precedenti, spero che vi sia piaciuto a presto!

  
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