Titolo; The
Invincible Army! – Are you sure?
Fandom: Axis
Powers:Hetalia
Personaggi:
female!Inghilterra, Spagna, John Hawkins, Francis Drake
Genere:
Avventura, Guerra
Rating:
Verde
Avvertimenti:
One-Shot,
Gender Bending
Conteggio
parole:
933
Note:
·
Scritta
per un tema a scuola,ho scritto due versioni xD
Ovviamente questa è quella originale u.u ;
·
Gli
avvenimenti si svolgono durante la guerra
anglo-spagnola (1588-1604) ;
·
Prima
fic che scrivo,siate clementi x° Se vedete errori
non esitate a farmeli notare ^^ Non so che altro dire se non..Buona
lettura! xD
The Invincible Army! –
Are you sure?
30 Luglio 1588,12:05 a.m.,porto
di Plymouth.
Gli
ultimi preparativi per il contrasto dell’arrivo
dell’Invincibile Armata erano stati ultimati, ed io,Alice
Kirkland,
rappresentante dell’Inghilterra e prima donna ad aver assunto
il comando della
Royal Navy, ero prossima a far partire la spedizione. Ero
più determinata che
mai, gliel’avrei fatta vedere a quello sbruffone, chi
comandava sui mari! Nessuno
doveva osare sfidare né la Corona né
l’Inghilterra in persona!
-“Capitano
Kirkland, siamo pronti!”-
Era
la voce di John Hawkins che mi chiamava da lontano. Mi
voltai verso il mare,e la vidi,la mia amata Victory, la nave
più potente della
mia flotta:grande,anzi immensa, potente e soprattutto sempre, sempre, sempre
vincente. Ricordavo bene la prima volta che la vidi e vi salii. Il
ponte, le
cabine, la stiva, era tutto nuovo per me, e adesso,guardatemi, a
guidare la
spedizione contro l’Invincibile Armata spagnola...
In
quell’attimo di distrazione non notai che Hawkins e
Drake mi si avvicinarono sorridenti.
-“Allora,è pronto
Capitano?”-Era stato il primo dei due a parlare,sir
John Hawkins.
-“Mai stata più
pronta, Sir Hawkins.”-, risposi sicura di me. Lo
ero veramente, ero
disposta a tutto pur di battere quell’Antonio!
-“Meglio così, Lady
Kirkland.”- aggiunse Francis con un sorriso di
scherno. Che rabbia,sapeva
benissimo che odiavo essere chiamata in quel modo!
-“Ti ho detto
centinaia di volte che non devi chiamarmi così!”-
dissi irritata.
-“Ah si? Che
strano,non ci ho mai fatto caso..”-
ribatté con un tono d’innocenza e
menefreghismo. Mi voltai dall’altra parte.
-“Inutile discutere
con te,tsk..”-
Chiusi
così la discussione,mentre John, l’unico sano di
mente
-oltre alla sottoscritta,ovvio-,si
sganasciava praticamente dalle risate.
Guardai
il cielo, doveva essere all’incirca mezzogiorno.
-“Coraggio uomini,è
ora di salpare!”-
Alle
mie parole,tutti,ma proprio tutti,si avvicinarono
alla grande tavola di legno che collegava la nave al porto.
-“Fermi! Non
starete pensando di non dare la precedenza ad una signora? Specialmente
se la
signora di cui si parla è il vostro Capitano..”-,
disse a voce alta
Drake,sorridendo spavaldo.
-“Ah ah ah! Ti
ringrazio molto,caro Francis.”- Ero ironica,ovvio.
Non potevo mica perdere
tempo con un tipo del genere, quando potevo prendere a calci qualche
sedere
spagnolo. Appena
ebbi questo pensiero sorrisi
mentalmente.
Oh,eccome
se mi sarei divertita.
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Passata
una decina di minuti, tutti fummo imbarcati sulle varie navi,e
partimmo. In
testa a tutte,ovviamente, c’erano le navi:la Victory,
comandata da me e da Sir
John Hawkins, la Revenge,comandata da Sir Francis Drake, ed ultima ma
non
ultima, la Ark Royal,comandata da Charles Howard, conte di Effingham.
Il mare
era calmo,ed i venti ci erano favorevoli:delle coincidenze o delle
premonizioni
che ci suggerivano una vittoria schiacciante? L’avremmo
scoperto presto…
30
Luglio 1588,14:00
p.m.,Canale della Manica
-“Capitano Kirkland! Abbiamo avvistato le navi
nemiche!”-Era stato uno
dei marinai a parlare.
-“Perfetto,non
aspettavo altro.”-Ghignai. -“John!Avverti
gli altri,è arrivata l’ora!”-
-“Subito Capitano!”-
-“Aspetta. Non ti
ho detto un sacco di volte che puoi benissimo chiamarmi Alice?”-
-“Fuori dal lavoro
lo farei volentieri, ma qui..Sembrerei il tuo ruffiano!”-Rise.
-“Ah ah! Si,hai
proprio ragione..Ma adesso basta scherzare,corri ad avvisare Drake e
gli altri.
Abbiamo una battaglia da vincere!”-
-“Come vuoi,Alice.”-Sorrise
compiaciuto e si allontanò di corsa:quell’uomo era
davvero incredibile. Come il
cugino, d’altronde.
-Qualche
minuto dopo...-
Un
colpo di cannone.
Un
altro colpo di cannone.
Quei
dannati spagnoli, non avevano idea di cosa li
aspettasse. Certo che proprio da Carriedo non me lo sarei
aspettato,essere così
indietro! Ancora rimasti al concetto di abbordare le navi e
conquistarle? Povero..Mi
fa quasi pena.
Ma
quasi,eh. Un pirata mai,mai deve provare
pietà.
Specialmente se è a capo della Royal Navy.
Un
ulteriore sparo mi risvegliò dalla trance in cui ero
parzialmente caduta. Non era il momento di pensare, dovevo solamente
agire.
Sguainai
la mia amata sciabola dal fodero e, correndo, mi
diressi verso il ponte, dove un gruppo di uomini cercavano di abbordare
la
Victory. Dietro di loro,lo scorsi. Vidi lui,l’inizio di
tutto,il famoso “dannato spagnolo!”,Antonio
Fernandez Carriedo,
rappresentante la
Spagna.
Arrivata
nel punto critico,dove John e gli altri si
stavano dando da fare con gli uomini,mi rivolsi a lui:
-“E finalmente ci
rivediamo!”-
-“Vedo che ti sono
mancato..”-,disse provocatorio,credo per vedere la
mia reazione.
-“Non immagini
quanto,caro.”-
Saltai
sulla nave avversaria. Agile
com’ero,non mi
vide nessuno,tutti troppo impegnati a combattere,cosa
che,sinceramente,non facevano neppure tanto bene.
Trovatami
davanti a Carriedo,non esitai. Lo attaccai con
tutta la mia forza,affondando con la mia sciabola. Colto di sorpresa,
lo parò
con difficoltà,ma non ero ancora soddisfatta.
Continuavamo
il nostro duello. Parava tutti i miei colpi,
sebbene con fatica. Qualche minuto dopo,si fermò per
prendere fiato,e tra
un’inspirazione e l’altra mi disse:
-“Non sei affatto
cambiata, Alice. Sempre disposta a tutto per la tua reina,eh?”-
Abbassai
il capo e sorrisi divertita,ma era anche un
sorriso di scherno e compassione.
-“Si.
«God
save the Queen»,sempre
e comunque.”-
Alzai la testa,e con uno scatto felino balzai in avanti,puntandogli la lama a pochi centimetri dal collo.
-“Game over,damned spanish.”-,mi
rivolsi
ai miei-“Fuoco,ragazzi!”-
28 Agosto 1604,11:00 a.m., Londra (Somerset
House).
Ed
anche questa guerra è finita. Ovviamente la maggior
parte delle battaglie le ho vinte io,sia chiaro.
Quando
finalmente anche Juan de Tassis firmò, la pace fu
dichiarata.
Ci
stringemmo la mano, in segno di, ehm, pace? Si,doveva
essere quello.
-“La prossima volta
non sarai così fortunata, Kirkland.”-
-“Quella che tu
chiami fortuna è in realtà pura e semplice
superiorità.”-
-“Farò finta che tu
abbia ragione solo perché non voglio discutere con una
ragazza così carina.”-,e
mentre diceva questo sorrideva. Argh,quanto odiavo quel cavolo di
sorriso!
-“Ma ti prego.”-
Mi
congedai con il Re e dissi finalmente goodbye a quello
spagnolo. Chissà quanto ci saremmo rivisti..Forse
presto?Oppure mai?Spero
vivamente la seconda.
Ma
neppure tanto..Forse rivederlo non mi sarebbe dispiaciuto..