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Autore: Deya    18/04/2011    1 recensioni
[Guerra anglo-spagnola 1588-1604]
Saltai sulla nave avversaria. Agile com’ero,non mi vide nessuno,tutti troppo impegnati a combattere,cosa che,sinceramente,non facevano neppure tanto bene.
Trovatami davanti a Carriedo,non esitai. Lo attaccai con tutta la mia forza,affondando con la mia sciabola. Colto di sorpresa, lo parò con difficoltà,ma non ero ancora soddisfatta.
Genere: Avventura, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo; The Invincible Army! – Are you sure?

Fandom: Axis Powers:Hetalia

Personaggi: female!Inghilterra, Spagna, John Hawkins, Francis Drake

Genere: Avventura, Guerra

Rating: Verde

Avvertimenti: One-Shot, Gender Bending

Conteggio parole: 933

Note:

·          Scritta per un tema a scuola,ho scritto due versioni xD Ovviamente questa è quella originale u.u ;

·          Gli avvenimenti si svolgono durante la guerra anglo-spagnola (1588-1604) ;

·          Prima fic che scrivo,siate clementi x° Se vedete errori non esitate a farmeli notare ^^ Non so che altro dire se non..Buona lettura! xD

 

The Invincible Army! – Are you sure?

 

30 Luglio 1588,12:05 a.m.,porto di Plymouth.

Gli ultimi preparativi per il contrasto dell’arrivo dell’Invincibile Armata erano stati ultimati, ed io,Alice Kirkland, rappresentante dell’Inghilterra e prima donna ad aver assunto il comando della Royal Navy, ero prossima a far partire la spedizione. Ero più determinata che mai, gliel’avrei fatta vedere a quello sbruffone, chi comandava sui mari! Nessuno doveva osare sfidare né la Corona né l’Inghilterra in persona!

-“Capitano Kirkland, siamo pronti!”-

Era la voce di John Hawkins che mi chiamava da lontano. Mi voltai verso il mare,e la vidi,la mia amata Victory, la nave più potente della mia flotta:grande,anzi immensa, potente e soprattutto sempre, sempre, sempre vincente. Ricordavo bene la prima volta che la vidi e vi salii. Il ponte, le cabine, la stiva, era tutto nuovo per me, e adesso,guardatemi, a guidare la spedizione contro l’Invincibile Armata spagnola...

In quell’attimo di distrazione non notai che Hawkins e Drake mi si avvicinarono sorridenti.

-“Allora,è pronto Capitano?”-Era stato il primo dei due a parlare,sir John Hawkins.

-“Mai stata più pronta, Sir Hawkins.”-, risposi sicura di me. Lo ero veramente, ero disposta a tutto pur di battere quell’Antonio!

-“Meglio così, Lady Kirkland.”- aggiunse Francis con un sorriso di scherno. Che rabbia,sapeva benissimo che odiavo essere chiamata in quel modo!

-“Ti ho detto centinaia di volte che non devi chiamarmi così!”- dissi irritata.

-“Ah si? Che strano,non ci ho mai fatto caso..”- ribatté con un tono d’innocenza e menefreghismo. Mi voltai dall’altra parte.

-“Inutile discutere con te,tsk..”-

Chiusi così la discussione,mentre John, l’unico sano di mente -oltre alla sottoscritta,ovvio-,si sganasciava praticamente dalle risate.

Guardai il cielo, doveva essere all’incirca mezzogiorno.

-“Coraggio uomini,è ora di salpare!”-

Alle mie parole,tutti,ma proprio tutti,si avvicinarono alla grande tavola di legno che collegava la nave al porto.

-“Fermi! Non starete pensando di non dare la precedenza ad una signora? Specialmente se la signora di cui si parla è il vostro Capitano..”-, disse a voce alta Drake,sorridendo spavaldo.

-“Ah ah ah! Ti ringrazio molto,caro Francis.”- Ero ironica,ovvio. Non potevo mica perdere tempo con un tipo del genere, quando potevo prendere a calci qualche sedere spagnolo.  Appena ebbi questo pensiero sorrisi mentalmente.

Oh,eccome se mi sarei divertita.

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Passata una decina di minuti, tutti fummo imbarcati sulle varie navi,e partimmo. In testa a tutte,ovviamente, c’erano le navi:la Victory, comandata da me e da Sir John Hawkins, la Revenge,comandata da Sir Francis Drake, ed ultima ma non ultima, la Ark Royal,comandata da Charles Howard, conte di Effingham. Il mare era calmo,ed i venti ci erano favorevoli:delle coincidenze o delle premonizioni che ci suggerivano una vittoria schiacciante? L’avremmo scoperto presto…

30 Luglio 1588,14:00 p.m.,Canale della Manica

-“Capitano Kirkland! Abbiamo avvistato le navi nemiche!”-Era stato uno dei marinai a parlare.

-“Perfetto,non aspettavo altro.”-Ghignai. -“John!Avverti gli altri,è arrivata l’ora!”-

-“Subito Capitano!”-

-“Aspetta. Non ti ho detto un sacco di volte che puoi benissimo chiamarmi Alice?”-

-“Fuori dal lavoro lo farei volentieri, ma qui..Sembrerei il tuo ruffiano!”-Rise.

-“Ah ah! Si,hai proprio ragione..Ma adesso basta scherzare,corri ad avvisare Drake e gli altri. Abbiamo una battaglia da vincere!”-

-“Come vuoi,Alice.”-Sorrise compiaciuto e si allontanò di corsa:quell’uomo era davvero incredibile. Come il cugino, d’altronde.

-Qualche minuto dopo...-

Un colpo di cannone.

Un altro colpo di cannone.

Quei dannati spagnoli, non avevano idea di cosa li aspettasse. Certo che proprio da Carriedo non me lo sarei aspettato,essere così indietro! Ancora rimasti al concetto di abbordare le navi e conquistarle? Povero..Mi fa quasi pena.

Ma quasi,eh. Un pirata mai,mai deve provare pietà. Specialmente se è a capo della Royal Navy.

Un ulteriore sparo mi risvegliò dalla trance in cui ero parzialmente caduta. Non era il momento di pensare, dovevo solamente agire.

Sguainai la mia amata sciabola dal fodero e, correndo, mi diressi verso il ponte, dove un gruppo di uomini cercavano di abbordare la Victory. Dietro di loro,lo scorsi. Vidi lui,l’inizio di tutto,il famoso “dannato spagnolo!”,Antonio Fernandez  Carriedo, rappresentante la Spagna.

Arrivata nel punto critico,dove John e gli altri si stavano dando da fare con gli uomini,mi rivolsi a lui:

-“E finalmente ci rivediamo!”-

-“Vedo che ti sono mancato..”-,disse provocatorio,credo per vedere la mia reazione.

-“Non immagini quanto,caro.”-

Saltai sulla nave avversaria.  Agile com’ero,non  mi vide nessuno,tutti troppo impegnati a combattere,cosa che,sinceramente,non facevano neppure tanto bene.

Trovatami davanti a Carriedo,non esitai. Lo attaccai con tutta la mia forza,affondando con la mia sciabola. Colto di sorpresa, lo parò con difficoltà,ma non ero ancora soddisfatta.

Continuavamo il nostro duello. Parava tutti i miei colpi, sebbene con fatica. Qualche minuto dopo,si fermò per prendere fiato,e tra un’inspirazione e l’altra mi disse:

-“Non sei affatto cambiata, Alice. Sempre disposta a tutto per la tua reina,eh?”-

Abbassai il capo e sorrisi divertita,ma era anche un sorriso di scherno e compassione.

-“Si. «God save the Queen»,sempre e comunque.”-

Alzai la testa,e con uno scatto felino balzai in avanti,puntandogli la lama a pochi centimetri dal collo.

-“Game over,damned spanish.”-,mi rivolsi ai miei-“Fuoco,ragazzi!”-

28 Agosto 1604,11:00 a.m., Londra (Somerset House).

Ed anche questa guerra è finita. Ovviamente la maggior parte delle battaglie le ho vinte io,sia chiaro.

Quando finalmente anche Juan de Tassis firmò, la pace fu dichiarata.

Ci stringemmo la mano, in segno di, ehm, pace? Si,doveva essere quello.

-“La prossima volta non sarai così fortunata, Kirkland.”-

-“Quella che tu chiami fortuna è in realtà pura e semplice superiorità.”-

-“Farò finta che tu abbia ragione solo perché non voglio discutere con una ragazza così carina.”-,e mentre diceva questo sorrideva. Argh,quanto odiavo quel cavolo di sorriso!

-“Ma ti prego.”-

Mi congedai con il Re e dissi finalmente goodbye a quello spagnolo. Chissà quanto ci saremmo rivisti..Forse presto?Oppure mai?Spero vivamente la seconda.

 

Ma neppure tanto..Forse rivederlo non mi sarebbe dispiaciuto..

  
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