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Autore: Sora89    02/02/2006    7 recensioni
Sono passati 20 anni dall'ultima avventura dei digiprescelti, e un evento drammatico gli ha divisi... Un nuovo gruppo è entrato in azione... Ma per vincere i loro nemici devono ricomporre il passato del vecchio gruppo, e convincerli a riunirsi...
Genere: Triste, Malinconico, Azione, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Terzo capitolo della mia nuova saga

Terzo capitolo della mia nuova saga! Risponderò alle recensioni e chiarirò i dubbi in fondo…

Bye bye!!!!!!!!

 

 

Capitolo 3°

 

Il negozio era molto grande, e sembrava anche estremamente ben fornito. Ogni tipo di musica in formato CD o in vinile era ordinatamente posizionato in una zona dei grandi scaffali in ordine alfabetico. Sulle pareti erano appese gli strumenti che una volta erano stati dei membri del gruppo dei Teenages Wolfs, autografati da loro stessi, con posizionata di fianco una foto del proprietario. Il negozio di strumenti musicali si trovava invece distribuito nei piani superiori dell’edificio, a seconda di quello che l’acquirente voleva acquistare: archi, fiati, percussioni o elettronica. Ogni piano era controllato da un sorvegliante in divisa, e un commesso sedeva dietro al bancone, mentre altri due giravano per il proprio piano per aiutare chiunque avesse avuto bisogno d’aiuto.

- Certo che Yamato deve aver fatto un sacco di soldi con questo negozio…-

Eric era rimasto a bocca aperta di fronte alla vastità del posto.

- Non credevo che i Teenages Wolfs fossero stati così famosi…-

Leonor osservava una chitarra con a fianco la foto del giovane Ishida sorridente.

- Io avevo già sentito nominare questo negozio, è parecchio conosciuto fra gli esperti di musica…-

Lucas cominciò a rovistare fra i vari cd, ma alzando lo sguardo notò il signore che parlava col giovane commesso dietro al bancone. Profondi occhi blu, capelli biondo scuro, barba incolta, trascurata da qualche giorno… e un sorriso triste, ma che ti fulminava all’istante.

- Com’è affascinante…!-

Leonor era arrossita, aveva già subito il fascino di quell’uomo. Indossava un dolcevita nero un po’ largo con sopra una giacca elegante, sempre nera, e un paio di pantaloni scuri. Aveva una certa classe che lo distingueva dalla massa. Il ragazzo biondo le lanciò un’occhiata infastidito.

- Ehi, se lui è Ishida ormai avrà quarant’anni…-

- Beh, non li dimostra affatto! Capisco il motivo per cui il suo gruppo da giovane aveva così successo…-

- Basta battibeccare, piccioncini!-

 Lucas e Leonor lanciarono un sguardo tagliente a Eric che li aveva così bruscamente interrotti.

- Ok, scherzavo… Però non perdiamo tempo!-

Avrebbero lasciato le loro gelosie per un altro momento.

Ora era il momento di Lucas.

Il biondo deglutì e si avviò verso quell’uomo così carismatico… Sarebbe dovuto stare attento alle parole che usava… se no avrebbe fatto la fine della signora Yagami. Eric e Leonor rimasero in disparte, si finsero clienti normali.

L’uomo si girò verso il diciassettenne che si stava dirigendo verso di lui con quello sguardo duro.

- Salve… posso aiutarti?-

Il commesso si rivolse verso Lucas compiendo perfettamente il suo lavoro.

- Io… io stavo cercando il signor Ishida… Yamato Ishida…-

Cercò di essere il più educato e cordiale possibile.

- Sono io… Ma senza appuntamento non ricevo nessuno -

L’uomo lanciò questa piccola sfida al ragazzo con lo sguardo che questo notò.

- Buongiorno signor Ishida… Mi dispiace ma non ho preso appuntamento, la mia visita non era programmata… Ma desidererei parlarle in privato, se non le dispiace-

Yamato lo guardò meglio… Non lo aveva mai visto prima, e non era la prima volta che qualche giornalista strampalata gli teneva un tranello del genere.

- Mi dispiace, ma ho davvero molti impegni oggi… Ripassi un altro giorno e con l’appuntamento fissato-

E con questa frase intendeva concludere il discorso… Il carattere un po’ scontroso e poco socievole gli era rimasto. Ma Lucas non avrebbe ceduto facilmente.

- Signore, mi dispiace ma ho faticato molto nel cercarla, e non intendo lasciarla andare ora.. Le assicuro che è una faccenda molto importante!-

Lo sguardo di Lucas si fece più deciso, mentre quello di Yamato dava segni di fastidio.

- Chi ti manda ragazzo? Dammi il nome della rivista…-

Lucas rimase sorpreso. L’uomo aveva equivocato tutta la situazione.

- No, signore lei non ha capito… Non mi manda nessuno se non una persona che lei dovrebbe conoscere molto bene…-

Il commesso era particolarmente interessato al discorso e Ishida ne era infastidito.

- Tsubaki devi sistemare i nuovi arrivi se non ricordo male…-

Il tono era secco e non voleva risposta. Tsubaki in questione, che ormai conosceva i segni del suo capo, capì che non tirava una buona aria e fece in modo di sparire il più in fretta possibile, anche se la curiosità lo stava divorando. Appena Yamato e Lucas rimasero soli, l’uomo prese la parola.

- E’ stato Taichi vero? O magari Daisuke? E’ inutile che continuino a provare, tanto non cedo…-

Lucas rimase ancora più sorpreso di prima.

- Veramente mi ha mandato Gennai….-

Questa volta fu Yamato a rimanere a bocca aperta. Non doveva aspettarselo…

- Ho capito… Ma tanto sospetto che lo scopo fosse lo stesso. E’ inutile che tentiate di ricomporre il gruppo… La maggior parte di noi non ha preso bene la morte di Kari, e non vorrà di certo tornare a Digiworld-

- Aspetti un attimo… Taichi e Daisuke stanno tentando di ricomporre il vecchio gruppo?-

Il commesso continuava a girarsi verso di loro per cercare di carpire qualche parola e per di più altri due ragazzi stavano chiaramente origliando.

- Sono tuoi amici quei due?-

Lucas si girò, per vedere chi stesse indicando. Leonor ed Eric sobbalzarono e abbassarono di scatto lo sguardo.

- Sì… Siamo tre digiprescelti-

Questa frase colpì in pieno Yamato. Così Gennai aveva chiamato un altro gruppo di digiprescelti… Era forse successo qualcosa a Digiworld?

- Va bene… Venite a casa mia, tutti e tre…-

E tirando fuori le chiavi della macchina dalla tasca della giacca si diresse verso l’uscita. Lucas sorrise soddisfatto… Almeno era riuscito a stimolare la sua attenzione. Chiamò Leonor ed Eric e seguì Yamato, mentre raccontava il dialogo appena concluso. Uscirono dal negozio, e si avviarono verso una macchina nera, fresca di lavaggio, posteggiata in un parcheggio riservato. L’uomo aprì la portiera sul davanti e si posizionò al volante. Lucas si sedette di fianco a lui, mentre i suoi due amici si accomodarono nei sedili posteriori.

- Bella macchina…- commentò Eric.

- Grazie di averci ascoltato signor Ishida…- ringraziò Leonor. Ma non ottenne risposta. Yamato rimase in silenzio per tutto il viaggio, finché non rallentarono davanti a un grande grattacielo.

La macchina si fermò.

Ishida scese e per prima cosa si accese una sigaretta. Non fumava spesso, ma quando era nervoso una sigaretta era quello che ci voleva. Si diresse verso l’ingresso del grattacielo, seguito dai tre ragazzi, che sempre più confusi dal suo comportamento si affrettarono a raggiungerlo.

Ascensore, fino all’ottavo piano, l’ultimo.

Yamato di diresse verso una porta e l’aprì, rivelando un attico arredato in stile moderno, dai colori chiari e grandi vetrate, molto semplice e ordinato. Viveva chiaramente da solo, e si trattava anche piuttosto bene.

- Sedetevi sui divani, io mi sistemo e arrivo-

I ragazzi obbedirono subito… Non sembrava molto cordiale, e i due che non ci avevano ancora parlato erano abbastanza tesi. I divani in pelle bianca erano particolarmente morbidi. Sedutisi, cominciarono a guardarsi in torno. Aveva poco di personale quell’abitazione… Ma i ragazzi scorsero due foto incorniciate. Una ritraeva la sua famiglia, quando lui aveva circa cinque anni. L’altra rappresentava lui e suo padre, quando era già più grande… Probabilmente il giorno di un concerto.

- La famiglia è ancora importante per lui…- commentò sottovoce Leonor.

In quel momento riapparve Ishida, con addosso dei jeans chiari, mentre si allacciava una camicia bianca, e si sedette di fronte a loro. Leonor arrossì di nuovo e abbassò la testa.

- Allora… perché mi state cercando? E chi siete per cominciare?-

Eric e Leonor si voltarono verso Lucas… Era il suo turno.

- Io sono Lucas, e loro sono Leonor ed Eric. Facciamo parte del nuovo gruppo di digiprescelti, chiamato per salvare Digiworld… Ma penso che lei sappia come funzioni la cosa. Daemon è tornato-

Fece una pausa per assicurarsi che le sue parole colpissero l’uomo.

- I nostri digimon sono imprigionati all’interno di rocce, e abbiamo bisogno di tutte le digipietre per liberarli… Ah, non ho precisato. Noi abbiamo ereditato i vostri digimon e le vostre pietre…-

- Gabumon…-

Era stato il suo migliore amico un tempo. Ed ora era imprigionato dentro una stupida pietra, neanche fosse un fossile…

- Esatto… Io sono il possessore della digipietra dell’amicizia -

- Complimenti… Non è compito facile possedere quel sentimento… Io stesso faticai molto a comprenderlo…-

Yamato sorrideva, la sigaretta ancora in bocca. In fondo il discorso lo aveva colpito.

- Ma io a cosa vi servo?-

- Non ho finito di spiegare… Fin’ora abbiamo trovato sette digipietre. Senza neanche spiegarle il perché, le dico che ci manca quella della luce. E abbiamo bisogno di tutti i membri del vecchio gruppo per cercare di ricostruire quello che accadde vent’anni fa…-

- Io non credo di poter essere utile-

Spense la sigaretta nel portacenere sul tavolino di vetro posto fra i due divani.

- Tutti servite… Ognuno ha la sua parte in questa faccenda-

Eric cominciò a guardarsi intorno. Le discussioni lunghe lo annoiavano. Così si alzò in piedi.

- Mi scusi dove posso trovare un bagno?-

- A destra, in fondo al corridoio-

Mentre sentiva Lucas che continuava a spiegare, e Yamato che puntualmente replicava, Eric fece un giretto turistico dell’attico… Naturalmente, sbagliò subito la porta, e senza volerlo finì in camera da letto. Finestra con ampie tende azzurre comodini in legno, armadio anche, letto matrimoniale. Sopra il letto, tanti scaffali in legno conteneva libri e cd. I vestiti che aveva prima indosso erano buttati sopra una sedia, ma erano l’unico segno di disordine presente in quella camera.

- Deve avere una schiera di donne delle pulizie al suo servizio!-

Non aveva mai visto una camera così linda… ma neanche così fredda.

‘ La mia camera da letto parla di me… Perché questa fa solo pubblicità all’arredatore?’

Non c’era niente di personale in quella camera. Se lui vivesse da solo le sue cose le terrebbe tutte sparpagliate in giro per la sua stanza… Le sue cose personali dove le teneva?

La sua curiosità era temuta da tutti quelli che lo conoscevano… ed Eric sapeva che non sarebbe riuscito ad andarsene da quella stanza senza aver meno frugato in un cassetto…

‘ Ok… adesso chiudo gli occhi e ne scelgo uno…’

Si mise una mano sugli occhi e puntò il dito indice davanti a lui… 1..2…3!

- Eccolo qui il mio cassetto…-

Con questa frase aprì il cassetto che la sorte gli aveva indicato. E per fortuna che la sorte gli era sempre amica…

Un foglietto bianco spuntò dal piano legnoso, piegato in due, e contenente una fotografia. Aprì il pezzo di carta.

- Allora non è così insensibile come sembra…-

Meccanicamente tirò fuori la macchina digitale.

- Mettiti in posa please…-

E scattò due foto. Mentre rimetteva a posto il piccolo tesoro che aveva appena trovato, un altro post-it scivolò dal foglio piegato in due.

- Oh… Questo è veramente interessante… E a noi sarà utilissimo!-

Clic!

- Altro che cinema… Mi sa che da grande farò il detective!-

Rimise tutto a posto e chiuse il cassetto. Aveva appena violato la privacy di un uomo che neanche conosceva… Poco male, a lui era servito!

Uscì dalla stanza e si decise ad andare veramente in bagno.

 

Nel frattempo Yamato e Lucas stavano ancora discutendo, mentre Leonor pensava con che modo poteva riuscire a convincere l’uomo a seguirli.

- Vi ho già detto che non ero presente alla morte di Kari, e non posso sapere dove è finita quella digipietra-

- Fa lo stesso! Gennai si è raccomando di cercarvi tutti e di riportarvi a Digiworld!-

- Io non ne ho intenzione… Se ci siamo divisi e nessuno ha tentato di cercare i suoi compagni fino ad adesso, non vedo perché dovrebbe interessarmi farlo ora…-

- Ma non vorrebbe rivederli?-

- Se loro non vogliono rivedere me, non ne ho intenzione….-

- Allora perché mi ha detto che Taichi e questo Daisuke hanno tentato di riunire il gruppo?-

- Forse perché credevano ancora che ci fosse qualcosa fra noi… Ma non è così. Qualcosa si è rotto vent’anni fa, ed è impossibile ricostruirlo-

Leonor si mise a guardare meglio Yamato. Non era arrabbiato con loro… E dalle frasi che diceva non aveva mai escluso il fatto che lui non volesse rivedere gli altri. Ma allora perché continuava a ribattere così ostinatamente? Forse aveva ricevuto una grande delusione da qualcuno di loro in passato… Ma da chi, per lasciargli una ferita così profonda?

- Scusate se vi interrompo…-

Le bocche dei due uomini si chiusero all’istante. Leonor non aveva ancora parlato da quando Yamato era apparso di nuovo nel salotto.

- Signor Ishida… Chi è stato a trattarla così male, vent’anni fa, quando il gruppo si è diviso?-

Gli occhi di Yamato si spalancarono. Leonor doveva aver centrato il bersaglio…

- In che senso ragazzina?-

Leonor sorrise e lo guardò negli occhi.

- Lei non ha mai detto di non voler rivedere gli altri… E da come parla, probabilmente è stata un’altra persona a rifiutarsi di vedere lei… una persona più importante di Taichi e Daisuke. Che cosa le ha fatto? E chi era?-

Il biondo era spiazzato. Lucas la guardò con ammirazione… Capiva perché la digipietra dell’amore le era stata affidata. Nessuno sapeva leggere i sentimenti degli altri come faceva lei.

- Nessuno… ti sbagli… Elena giusto?-

- Leonor signore… E so che non mi sto sbagliando. Ho la digipietra dell’amore, so capire i sentimenti degli altri-

Yamato sorrise. Si alzò, dirigendosi verso una mensola lì vicino, e aprì il pacchetto di sigarette appoggiato lì sopra. Ne tirò fuori una, e l’accese. Fece un tiro, poi espirò il fumo.

- Sei proprio uguale a lei…-

Rimase in piedi, appoggiato al muro.

- Lei non è sposato, vero?-

- No. Non voglio impegnarmi con nessuno…-

- Con nessuno che non sia lei, vero?-

Yamato la guardò. Era stato incastrato. Ma non del tutto.

- E’ vero…E’ per lei che non voglio rivedere gli altri. Ma per un’altra persona che non voglio tornare a Digiworld-

In quel momento Eric ritornò nella stanza e tirò fuori la macchina digitale. Si guardò un attimo intorno. La situazione sembrava cambiata.

- Scusatemi ragazzi… Ma ora ho un impegno importante, che non posso rimandare. La mia situazione la sapete, e per il momento non mi avete ancora convinto a seguirvi… Ripassate, se avrete dei motivi migliori-

Spense di nuovo la sigaretta nel posacenere sul tavolino di vetro e tornò in camera sua per prendere la giacca. Era il suo modo per dire che se gli avessero risolto il problema, lui ci sarebbe stato al fianco per trovare la digipietra….

Leonor si alzò e si diresse verso la porta. Lucas le corse dietro, ed Eric che non capiva cosa fosse successo di preciso li seguì comunque, per chiedere spiegazioni.

Yamato li guardò uscire, in silenzio.

La porta si chiuse alle loro spalle.

Yamato tornò in camera sua. Aprì il primo cassetto e prese una chiave, controllò la targhetta per vedere se era quella giusta.

“Appartamento Takeru”

Sbuffò e si passò una mano fra i capelli che portava ancora leggermente lunghi.

Poi fece per alzarsi, ma lo sguardo gli cadde sull’ultimo cassetto del comodino. Tornò a sedersi e l’aprì. Tirò fuori il foglio e la foto…

-         Sora…-

 

 

 

 

 

COSA PASSA NELLA MENTE DELL’AUTRICE?!

Eccoci alla fine del terzo capitolo! Mi stupisco ogni giorno di più della mia velocità… Forse solo perché sono alla fine del quadrimestre e ho una pausa di qualche giorno per recuperare il fiato ed affrontare altri quattro mesi di scuola!!! Ma passiamo alle recensioni:

heAtHer: Mi sono sbagliata nell’altro a capitolo!!! Ho scritto Non invece di ne… Che vergogna!!!! -///- Scusami, volevo scrivere che ne sono felicissima! Comunque puoi vedere anche da questo capitolo che al Sorato non rinuncio! L’ho dovuto introdurre adesso per collegare il ritrovamento dei personaggi!

Topomouse: Grazie anche a te della recensione!! Avevo pensato a Jun a dire la verità.. Ma poi ho cambiato idea! Però Jun sarà presente nella storia lo stesso…

Francesca Akira: Grazie, sono contenta di aver stimolato la vostra curiosità!! E’ vero, Ken sarà fondamentale, ma penso sarà l’ultimo personaggio a essere trovato… Però appena entrerà in scena si farà valere a livello di presenza!

Perché Ken e Tk non hanno parlato? Beh, per quanto riguarda Tk lo sapremo nel prossimo capitolo… Mentre conosciamo bene il carattere di Ken: si colpevolizza dell’accaduto, e il tormento non lo abbandona….

Miya: Beh, spero che ci riusciranno!! Ma non te lo svelo, se no cosa racconto dopo?! Grazie e continua a commentare!

Crystal: Io rispondo sempre alle recensioni! Mi diverto un sacco!! Per quanto riguarda la tua domanda… vedi risposta a Topomouse!

Vi invito tutti a commentare anche questo… E ci vediamo nel prossimo!!!

Bye!

Sora89

 

 

 

 

   
 
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