CHAP 5. POTION(
PART1)
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Mancava
pochissimo all’inizio del pranzo e gli studenti cominciavano già a riversarsi
nella sala grande, affamati, dopo le lezioni mattutine.
Il preside,
invece, camminava a passo spedito verso le cucine, con una boccetta di
cristallo ben nascosta sotto il mantello.
Si
trattava di una pozione che aveva distillato appositamente
per aiutare Harry con la sua… ehm…punizione. Se l’era
inventate tutte per farli svegliare, quei due (i giovani d’oggi! N. d. Silente
che scuote la testa incapace di comprendere questo loro comportamento) e,
sebbene il giovane Malfoy sembrava si stesse dando da
fare, Harry invece sembrava ancora riluttante, e quindi, a chi sarebbe stato
più adatto a dar loro una mano se non il loro caro preside?!?
Così,
aveva deciso di preparargli una speciale pozione, che aiutasse Harry ad
indebolire per qualche tempo, le sue inibizioni e far si
che si decidesse una buona volta a darsi una mossa e a prendersi, senza
pensarci troppo, quello che vuole!
Il
ritratto con la ciotola di frutta stava proprio di fronte al professore e
questi andò subito a stuzzicare la pera affinchè lo facesse
passare…
“Padron
Silente! Dobby si chiede cosa ci faccia qui, Dobby sarebbe
lieto di poterla servire, signore!!” esordì l’elfo appena vide Silente entrare
dal passaggio.
“Sì
Dobby, avrei proprio bisogno del tuo aiuto…”
“e cosa deve fare Dobby, signore?” squittì l’elfo saltellando
di gioia.
“Dovresti
mettere cinque gocce di questa pozione nel pranzo di Harry Potter”
“Harry
Potter, signore…?” rispose, esitante, Dobby.
“Tranquillo…
non gli farà alcun male! Anzi, è per il suo bene. Però
ricorda che non deve saperlo…. È un segreto fra noi. D’accordo Dobby?”
“Dobby farà come il padron Silente gli ha detto, signore!”
“Perfetto!
Grazie Dobby… Continuate pure a preparare il pranzo…” e se ne
andò, dirigendosi anch’egli verso la sala Grande.
ddddddddddddddddddddd
Harry si
stava avviando verso la sala Grande per il pranzo insieme a Ron, con lo stomaco
che brontolava dalla fame. Hermione non era con loro. In
effetti non si era fatta gran che vedere oggi…. A lezione si sedeva in
disparte o, come mai aveva fatto prima d’ora, prendeva posto accanto a Calì e
Lavanda (pareva aver superato il fatto che moriva
dalla voglia di prenderle a pugni perché disturbavano sempre la lezione
chiacchierando…). Ron, che era all’oscuro di tutto, non capiva il perché di
questo suo comportamento, anche perché Harry aveva accuratamente evitato
l’argomento e in genere, qualsiasi cosa la riguardasse,
sviando le sue domande riguardo cosa fosse successo la sera precedente.
Harry non
detestava Hermione, non la odiava, ne provava gran che rancore, ma non aveva
semplicemente voglia di rivederla. Il fatto in se,
l’aveva scosso, più di quanto fosse il pensiero che avrebbe veramente dovuto
tormentarlo o affliggerlo: cioè che lei
fosse la sua ragazza e che l’aveva tradito. Era un po’ di tempo che pensava ad
altro (a qualcun altro…) e l’affetto che provava per lei aveva gradualmente
smesso di essere quello che si dovrebbe provare per la
propria ragazza e quanto avvenuto era solo un pretesto per lasciarla. Niente di
più. In fondo, non avrebbe mai voluto ferirla, ma non poteva andare avanti a
fingere che questa storia potesse funzionare! Probabilmente il motivo per cui non voleva vederla era perché si sentiva in colpa
per aver approfittato della situazione e averle fatto credere che fosse stata
solo colpa sua se si erano lasciati. Probabilmente se fosse stato veramente
innamorato di lei, sarebbe potuta finire così, ma non
lo era ed era questo il punto. D’altro canto non aveva nemmeno voglia di
ritrattare, perché, oltre al fatto che lei si sarebbe sicuramente arrabbiata da
morire, avrebbe dovuto trovarsi una scusa altrettanto
convincente come lo era stata questa. Non poteva dirle la verità. Non si
sentiva pronto per dire a qualcuno cosa gli stesse capitando, e, ad essere sinceri, non lo voleva riconoscere nemmeno con se
stesso. Inoltre, trovare un’altra scusa, avrebbe voluto dire mentire, veramente.
Insomma aveva solo trovato il lato positivo di quanto
era successo…. Se non avesse fatto così avrebbe dovuto passare il resto del
tempo a inventarsi spiegazioni fasulle, che avrebbe
dovuto dire guardando in faccia i suoi migliori amici! E
la cosa sarebbe stata ancora più difficile che con qualsiasi altra persona,
perché non era poi così bravo a mentire. Non a coloro che lo conoscevano più di
chiunque altro e con uno sguardo, potevano capire quasi
sempre cosa stesse pensando!
A questo
pensiero, si sentì doppiamente in colpa: per non rimetterci lui, stava facendo
soffrire colei che era stata la sua migliore amica da quando aveva finalmente
trovato degli amici, una delle prime persone che gli erano sempre state accanto
e non l’avevano lasciato mai solo, nemmeno quando qualcun altro avrebbe potuto
abbandonarlo… Aveva ragione il cappello parlante… sarebbe
dovuto essere un serpeverde! Da come si stava comportando, ci sarebbe riuscito
benissimo!
Ron,
intanto, continuava a lanciare occhiate all’amico, che da un po’ se ne stava in
silenzio, con un’espressione corrucciata sul volto, a cercare di capire perché
oggi fosse particolarmente nelle sue, sempre così pensieroso, che probabilmente
neanche si accorgeva di cosa succedeva al di fuori della sua testa.
“Harry, cos’hai oggi? Tra te e Hermione non dite una parola neanche a
cavarvela fuori con la forza!” chiese Ron mentre prendevano posto al tavolo dei
Grifondoro.
“Non è
niente… ero solo un po’ sovrappensiero… piuttosto… quanto
manca al pranzo? Sto letteralmente morendo di fame!!” Harry evitò ancora una
volta la domanda, fingendo non-chalance.
“stai
cercando di sviare il discorso, eh? Comunque a
quest’ora di solito è già tutto pronto… forse stiamo aspettando che arrivi
Silente, non c’è al tavolo degli insegnanti… Ah, no, aspetta… eccolo! Sarà
andato a punire gli elfi per il ritardo!”. Ron si guardò rapidamente intorno,
sperando che Hermione non avesse sentito la sua battuta, era veramente
ossessionata dal C.R.E.P.A.… almeno, fino a qualche giorno fa lo era….
Silente
si sedette, con il suo solito sorriso sulle labbra. Oggi particolarmente ampio,
notò Harry, sorridendo a sua volta. Non avrebbe mai immaginato il motivo per cui il preside fosse così soddisfatto, e, se anche
l’avesse saputo, non immagino proprio la sua reazione!!
Comunque,
qualche istante dopo che Silente si fu accomodato, le pietanze furono servite e
Harry e Ron vi si fiondarono come se fossero a digiuno da un mese. All’inizio,
Harry mangiò con tale foga da non sentire nemmeno il gusto di ciò che stava mangiando,
ma dopo un po’, rallentando il ritmo essendosi per la gran
parte saziato, si accorse di qualcosa di diverso nel sapore del suo
cibo.
“Ron, non
senti un sapore strano?” chiese sospettoso Harry.
“cofa Hary? No, non fento niente di strano…” gli rispondette Ron con sguardo
interrogativo e parlando con la bocca ancora piena, il tutto, incredibilmente,
senza mutare la foga con cui si stava avventando sul suo piatto.
Harry,
per niente rassicurato posò la forchetta e smise di mangiare.
Ron ormai
aveva mangiato tutto il mangiabile e si sarebbe anche
mangiato il resto del pranzo di Harry, se non fosse prontamente
scomparso. Tutti i piatti in Sala Grande erano tornati magicamente puliti e la
folla lentamente si riversava all’esterno della Sala, diretti alle lezioni
pomeridiane o nelle rispettive sale comuni.
I due si
alzarono per seguire la folla all’esterno, quando Ron si accorse che l’amico
stava barcollando come se faticasse a reggersi in piedi o stesse per svenire da
un momento all’altro. Lo afferrò per un braccio e lo fece sedere.
“ehy, ti senti male?” gli chiese il rosso, un po’
preoccupato. “è dai tempi di tu-sai-chi che non ti vedevo
così!”
“no, no,
sta tranquillo… è solo un giramento di testa, te l’ho detto… la stanchezza…”
gli rispose sfregandosi il pollice e l’indice sulla fronte, a mano aperta.
“Dovresti anche smetterla di chiamarlo tu-sai-chi come se dirlo potesse farlo tornare ancora! È una
cosa da cagasotto! E’ morto, cazzo! È proprio per questo che regnava libero!
Per un mucchio d’imbecilli che avevano anche solo paura
di dire il suo nome!” sbottò, dando voce a pensieri che non avrebbe mai
rivelato normalmente.
Un
silenzio imbarazzato calò nella vasta sala, adornato solamente dall’espressione
allibita del rosso.
“scusa…
senti, non so che mi è preso, mi dispiace… vado in bagno a bagnarmi la faccia,
magari mi passa… qualsiasi cosa sia… ci vediamo a lezione, ok?” si giustificò
il moro.
Ron si
limitò ad annuire; era troppo scioccato per fare
qualsiasi altra cosa.
Harry
uscì di corsa dalla sala, rallentando il passo appena fuori
da essa, dirigendosi per il bagno più vicino. Vi entrò e si avvicinò al
primo lavandino che vide, si appoggiò con la mano sinistra ad esso, caricandovi gran parte del peso in modo da sostenersi,
mentre portava pigramente l’altra ad aprire il rubinetto dell’acqua fredda. Ci
passò sotto la mano e poi, con una spinta, staccò il
braccio dal lavandino e portò entrambe le mani sotto il getto d’acqua gelida.
Mise le mani a ciotola e vi raccolse dell’acqua che portò a bagnare il viso. Riappoggiò
entrambe le braccia ai lati del lavandino e si mise ad osservare il suo
riflesso sullo specchio macchiato dal tempo.
Sentì un
rumore provenire da una delle cabine dei bagni, alle sue spalle. Volse gli
occhi verso la fonte del rumore, spingendoli fino al limite
verso destra, ma senza voltare la testa. La voce di una ragazza arrivò fino
alle sue orecchie, più smielata e acuta che mai. La voce di
colei che ERA una ragazza, ad essere precisi. I fantasmi hanno
un’inflessione nella voce leggermente diversa dai vivi…
“Mirtilla…”
disse il moro con un tono di voce un po’ annoiato e un po’ scocciato. Si girò
per guardarla in faccia, stando sempre appoggiato al lavandino, questa volta
con gli avambracci, e le gambe distese e accavallate
davanti a se.
“Harry!! Che piacere vederti! È da tanto che non vieni a trovarmi nel
mio bagno…” disse con un tono di voce che passava
dall’euforico al deluso nel dire l’ultima frase.
“Eh, sai…
sono molto impegnato… sai… lo studio…” s’inventò la prima scusa che gli venne
in mente.
“anzi,
no. Sono in vena di sincerità oggi… Non è vero che ho da studiare, è che non ho
voglia di passare le mie giornate in un lurido cesso femminile in compagnia di
una racchia brufolosa versione fantasma che non fa
altro ke piagnucolare, lamentarsi tutto il santo giorno! Diventa snervante dopo
un po’, sai? Dopo 50 anni uno pensa che ti sia rassegnata al fatto d’essere
morta, e invece no! 50 anni dopo sei ancora qui a lagnarti e tediare tutti i
poveri sfortunati che s’imbattono in te…. Poi, già pensano che sia uno sfigato per le compagnie di straccioni babbanofili e
mezzosangue che frequento, se poi mi faccio vedere in tua compagnia… be la mia
reputazione va proprio a farsi friggere, per non usare termini che una signora potrebbe ritenere poco adatti e
scurrili… Ti basta come spiegazione? Perché potrei
continuare, sai? Basta che tu me lo dica!” le ripose
acido.
Mirtilla
prese a singhiozzare e a borbottare qualcosa riguardo al fatto che tutti
fossero cattivi con lei e che da lui non se lo sarebbe mai aspettato.
“Oh, si,
Mirtilla! Continua così! Ti ho appena detto che nessuno vuole stare in tua
compagnia perché piagnucoli sempre e tu naturalmente che fai? Piagnucoli,
ovvio! Devi imparare a cogliere i consigli! La mia era una
critica costruttiva!” disse in un falso
tono preoccupato. “bè, io vado… ti lascio ad annegare
da sola nelle tue lacrime! Ah, no, è vero! Come ho fatto a dimenticarmene?!? TU
SEI GIÀ MORTA!! AH AH AH!”
e uscì dal bagno sghignazzando e sbattendo la porta.
FINE CHAP 5.
RECENSITE!!!
AND NOW… THE ANSWERS!!! ^_^
Claire: ma qnti
complimenti! Thanks! ank’io le amoooooooooo!
LadyDepp:
non dipende da me sigh sigh... i capitoletti mi
vengono così… se non interrompessi al momento giusto, starebbero male e se
arricchissi troppo di particolari, stonerebbe… unfotunately
I’m not a writer and so, I can’t control
the size of the script… forgive
me… ^_*… aggiornerei + in fretta, ma se poi nn ho l’ispirazione
x un capitolo e nn ne ho altri da pubblicare, potrebbe passare troppo tempo
dall’uno all’altro…
Rowan_MayFair: manca poco... don’t worry...
l’unica cosa è ke x harry bastardo (temporaneamente) ho 1 sacco di idee, ma nn so bene cm scriverle... c vorrà 1 miracolo!! XP
GRAZIE A TT QLL KE HANNO RECENSITO… ^_^
dddddddMary
Malfoyddddddd