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Autore: CarliParalyzed    20/04/2011    7 recensioni
Questa FF parla dell'amore tra Robert Pattinson e Kristen Stewart.
Non è niente di che, è la prima che scrivo. Non parla di Robert e Kristen davanti alle telecamere, ma di ciò che secondo me, accade o è accaduto nella vita di Robert e Kristen, prendendo spunto da "Gossip" e "interviste" varie. Spero vi piaccia!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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New York 17 - Aprile 2011


Pov Kristen

La mia mano è stretta e ben inchiodata alla tua da tutta la sera, ed anche quando entriamo all'after per il tuo film la cosa non cambia, mi tiri il braccio cercando di passare senza farti notare troppo dalla gente all'interno della sala e facendoti spazio tra la folla saluti un paio di persone, sorridi a Reese e fai cenno di avvicinarsi al tuo tavolo prima di andare via, lei alza il pollice sorridente come per darti l'ok. Tu e lei siete diventati un sacco amici nel periodo in cui avete girato il film, e ne sono davvero felice al contrario di ciò che pensa la gente, riguardo il fatto che io sia gelosa ecc ecc. Che baggianate, è il nostro lavoro. Sono fiera di te, anche se ancora non te l'ho detto e non ho aperto bocca riguardo il film che abbiamo appena visto. Sai bene anche tu che lo commenterò quando sarem soli ed in santa pace in camera nostra.
"Robert! Finalmente siete arrivati!" la voce di mio padre, la riconoscerei tra mille. E' seduto nel divanetto affianco a tuo padre, chissà di che parlavano. Si alza e ti viene incontro, ti abbraccia.
"Ciao John." rispondi imbarazzato ricambiando l'abbraccio.
"Complimenti davvero, hai fatto una parte eccezionale, io e Jules siamo davvero fieri di te, diventerai un grande attore."
Ora ti viene un infarto, sei paonazzo.
"Grazie. Grazie davvero John, sono davvero contento che vi sia piaciuto. E grazie davvero per aver accettato l'invito ed essere venuti." stringi forte la mia mano, tanto da farmi male.
"Ahi..." ti dico sotto voce, vicina al tuo braccio.
Arriva anche mia madre con un drink in mano, sicuramente di una potenza alcolica spaventosa - come sempre, assieme alla tua.
Ti abbraccia anche lei, sei costretto a lasciare la mia mano per riuscire ad abbracciare sia madre che la tua assieme. Tua madre quasi piange, la mia no, grazie al cielo.
"Robert! Sei stato davvero bravo, sul serio! Non pensavo avessi migliorato così tanto, un film spettaccolare." sorrido e la guardo, mia madre ha ragione.
Turno di tua madre, tuo padre e le tue sorelle. Tutte ti fanno i complimenti, sono davvero emozionati e contenti per te.
"Ti è piaciuto?" mi chiede mia madre avvicinandosi a me e accarezzandomi un fianco.
"Molto." dico sorridente.
"Gli hai già detto qualcosa?"
"Non ancora, glielo dirò dopo."
"Voto da 1 a 10?" chiede mio padre avvicinandosi a noi.
"9." dico seria, credo che  sia un bel 9, molto vicino al 10.
"Wow, e lui lo sa?" chiede mio padre ridendo.
"Beh no, non ancora. Glielo dirò, stasera." rispondo imbarazzata.
Hanno finito con i complimenti, l'ultimo è stato Tom. Si è avvicinato con una bottiglia di Champagne urlando "HO L'AMICO ATTORE PIU' BRAVO AL MONDO, DOPO KRISTEN."  ti sei messo a ridere e mi hai guardato per 30 secondi buoni, per poi farmi l'occhiolino.
"Beh non ho ragione?" chiede Tom mettendomi un braccio attorno al collo.
"No, non stiamo parlando di me oggi." dico ridendo.
"Eccheppalle sei con questa storia?" chiede lui.
"Basta Tom, parla di Robert oggi. Non nominare me."
"Va bene, come desideri. Ma sei comunque più brava di lui." dice ridendo.
"Sì, togli il braccio dal collo della mia ragazza e levati di torno." commenti venendo verso di me con un bicchiere di vino bianco in mano e una birra nell'altra.
"Tu l'hai avuta per 9 mesi di seguito, è il mio turno." dice lui stringendomi di più.
"No, non è il tuo turno di un bel niente, togliti. Ti do 3 secondi, poi ti tiro un pugno."
"Vediamo se hai il coraggio." ti sfida lui, è già andato per via delle bottiglie di Champagne.
"3... Posi la bottiglia e il bicchiere sul tavolino... 2... Tom non si muove di un centimetro. 1!" ti avvicini e gli tiri un pugno sulla spalla con tutta la forza che hai.
"AHIA CAZZO! SEI SCEMO?"  scoppi a ridere.
"Allora? Ti togli?"
"Bastardo oh!" dice lui togliendo il braccio dal mio collo per massaggiarsi la spalla.
"Ti aveva avvisato!" dico io ridendo.
"Stai diventando manesco quando c'è lei nei paraggi!" commenta lui con il muso.
"Chiediti perchè." mi guardi e mi sorridi venendomi incontro. Mi passi il bicchiere di vino e mi sorridi di nuovo.
"E sì, me lo sto chiedendo il perchè." dice lui.
"Tom, vattene." dico continuando a guardare te negli occhi sorridente.
Sparisce andando a sedersi con le tue sorelle senza dire una parola, ti avvicini a me e posi la tua fronte sulla mia, i nostri nasi si sfiorano, sento la tua mano stringermi il fianco - mi tiri verso di te, i nostri corpi si toccano, sento il tuo cuore battere. Mi baci piano, posando le tue labbra sulle mie, sanno di birra. Porto la mia mano fino ai tuoi capelli e li accarezzo, dischiudo leggermente le labbra per permettere alla tua lingua di entrare nella mia bocca, lo fai subito senza pensarci due volte - le nostre lingue giocano per un po', senza dare troppo nell'occhio. Sentiamo qualcuno che ride e ci stacchiamo nello stesso momento, ci voltiamo verso tua sorella Lizzy che ci guarda assieme a Tom che ride.
"TROVATEVI UNA STANZA!" commenta lui divertito.
"Almeno io ho qualcuno con cui condividerla, una stanza." dici tu stringendomi di più e avvicinandoti la birra alle labbra per berne un sorso.
Ti tiro un colpo sul petto e mi stringi ancora di più.
"Sì Robert però, il vestito mi serve per coprire quello che c'è sotto, se eviti di sollevarlo mi fai un favore."
"Ops, scusa. Lo solleviamo dopo." mi dici all'orecchio ridendo.
"Rob!" ti tiro un altro colpo sul petto, ma abbassi il viso e mi baci sulle labbra stringendomi sempre di più il fianco.
Ti sposto.
"E' pieno di gente." ti dico imbarazzata.
"Siamo usciti presi per mano e ci siamo baciati con la lingua poco fa, credi che a qualcuno importi più se ci baciamo ancora in pubblico?"
"Importa a me..."
"Arrenditi allora." ti avvicini di nuovo e mi dai un altro bacio sulle labbra. Mi sposto velocemente, ma la tua presa non mi da modo di muovermi.
"Amore... - ti dico sotto voce e in totale imbarazzo - per favore." abbasso il capo e poso la fronte al tuo petto, ti sento ridere mentre mi baci i capelli. Molli la presa, ma mi afferri di nuovo la mano.
"Ti vuoi sedere di la?" mi chiedi.
"Dove?"
"Con Lizzy e Victoria, se non vuoi venire con me a fare i saluti in giro puoi stare con loro. Torno tra 10 minuti." mi dici guardandomi negli occhi.
"Non voglio che vai a fare nessun tipo di saluto, puoi stare con me?"
"Ottima risposta." dici sorridente stringendo di più la mia mano e trascinandomi sul divanetto affianco alle tue sorelle che parlano con Tom di qualcosa. Non c'è molto spazio nel divano, ed è troppo buio per cercare di avvicinarne un altro.
"Siediti tu, io sto in piedi." mi dici facendomi passare.
"No, posso stare in piedi io, siediti tu."
"No, siediti Kristen, non voglio che stai in piedi. C'è troppa gente e ti vengono addosso tutti." dici spostando un tipo che ti è appena venuto addosso senza accorgersi che eri tu.
"Vengono addosso anche a te." dico io guardando la scena.
"Perchè non ti siedi e la prendi in braccio e la finite?" urla tua sorella seduta sul divano.
"Sei un genio Liz, non sembri nemmeno sua sorella." commenta Tom guardandoci.
"Ah-ah, come sei divertente oggi." dici tu guardandolo con un ghigno sul viso. Ti siedi nel divanetto blu e mi tiri per i fianchi facendomi sedere sulle tue gambe.
"Ma così ti do le spalle! Fammi girare." mi giro verso tua sorella e ti poso un braccio sulle spalle avvolgendoti il collo, mi baci sulla guancia posando una mano sulla mia gamba.
L'after prosegue con la musica a mille, in pochi ci disturbano e solo quando ti alzi per prendere l'ennesima birra qualcuno ti chiede delle foto. Sono tre ragazze, tanto per cambiare - che ti guardano come se fossi Dio sceso in terra e fanno una marea di foto con te; fanno a turno per farsi la foto e siccome sono uscite male, la vogliono ancora. La bionda ti sta troppo appiccicata, e mentre ti abbraccia per fare l'ennesima foto posa la sua mano troppo vicina al tuo fondoschiena, la cosa mi urta - e non poco. Guardo tutta la scena seduta sul divano e la mia gamba inizia a muoversi nervosamente, forse dovrei alzarmi e venirti incontro, ma sarebbe troppo plateale. Meglio stare qui buona e calma, no anzi, mi avvicino. Mi alzo e mi avvicino a te, ti tiro il braccio e ti volti a guardarmi - mi sorridi.
"Porti una birra anche a me?" chiedo un po' fredda, davanti a quelle tre oche che mi fissano.
"Certo amore." dici tu sorridente posando la tua mano sul mio fianco.
Un sorriso forzato è l'unica cosa che riesco a fare al momento "Grazie." ti dico a denti stretti mentre le tre continuano a guardare la scena come se niente fosse.
"Prego." mi fai l'occhiolino e ti volti verso di loro.
"Abbiamo finito con le foto, donne?" chiedi ridendo.
La bionda si avvicina di nuovo a te e ti lascia un foglio in mano - questa è scema, mi provoca e finirà che le spacco la faccia, le ficco il tacco delle mie scarpe dritto in fronte. Mi mordo il labbro inferiore e la fisso, lei incrocia il mio sguardo e mi sorride come se niente fosse. E' PAZZA? La devo ammazzare, razza di troia!
Mi avvicino a te e ti prendo il bigliettino dalla mano, lo leggo - c'è il suo numero sopra.
Alzo lo sguardo e la fisso per qualche secondo prima di buttarlo per terra e passarci sopra trascinandoti assieme a me verso il bar.
Scoppi a ridere divertito e mi abbracci da dietro mentre mi poggio al bancone del bar con l'aria indignata.
"Non sto ridendo, Robert."
"AHAHAHA, è stata divertente come scena. L'hai vista la sua faccia? Oddio, posso morire? Ahahaha, non respiro." ti pieghi in due dalle risate e ti stringi lo stomaco.
"Robert finiscila." ti dico guardandoti - il barista mi chiede cosa voglio e glielo dico, lui mi passa due birre e mi sorride.
"Grazie." rispondo acida mentre torno a sedermi nel divanetto.
"Dai smettila di tenere il muso amore, è stato divertente."
"Dovevi sbatterglielo in faccia quel foglietto, perchè l'hai preso?"
"Perchè dovevi buttarlo per terra tu, non io." dici continuando a ridere afferrando la birra.
"Certo, certo." mi siedo sul divano affianco a tua sorella.
"Tutto ok?" mi chiede Liz voltandosi verso di me.
"Mh mh..." rispondo io poco convinta.
"Sei arrabbiata con Rob?"
"No, sono arrabbiata con le sue fans rincoglionite che ci provano davanti a me come se niente fosse."
"Ho visto la scena, non ci pensare." mi dice lei posando la testa sulla mia spalla.
Accenno un sorriso e continuo a bere la birra, che finisce in pochi minuti.
"Bevi piano!" mi dici tu inginocchiandoti davanti a me.
"Non inginocchiarti qui, è sporco."
"Chissene frega. Bevi piano, o ti ubriachi all'istante."
"Tu sei ubriaco da ore." ti dico indicando la tua 10ima birra.
"Sì, ma non importa." mi sorridi e mi accarezzi la coscia.
"Smettila di tenermi il muso scema, chi le calcola quelle lì."
"Mh mh..." rispondo seccata spostando lo sguardo verso la marea di gente dentro l'after.
"Ehi?" posi la mano destra sul mio viso costringendomi a guardare verso di te, lo faccio senza resistere.
"Cosa?" chiedo scocciata.
"Kristen dai, smettila."
"Ok..."
"Sul serio, smettila."
"Ho detto ok, Rob."
"Ed io ho detto smettila, Kristen."
"Ed io ho detto OK."
"Vogliamo litigare?" chiedi con il tono di voce triste.
"No..." ti rispondo abbassando lo sguardo.
"Allora basta, sei bella quando sei gelosa, ma non quando poi diventi triste."
"Scusa, ok, la pianto." ti dico alzando lo sguardo per guardarti il viso.
"Bene, era ora." hai posato la birra sul tavolino e ne approfitti per toccarmi le gambe con entrambe le mani.
"Rob quelle mani te le taglio!"
"Non sto facendo niente!" commenti facendole salire entrambe fino al bordo del mio vestito.
"Ah no?" ti chiedo ridendo.
"No, affatto." mi rispondi facendo l'occhiolino.
Avvicini il mio viso al tuo guardandomi nel occhi.
"Che vuoi?" ti chiedo ridendo guardandoti.
"Beh vorrei parecchie cose al momento, ma ora mi accontento di un bacio."
"No." ti dico secca.
"Eddai, solo uno. Veloce."
"No."
"Dai..." ti avvicini di più, e fai entrare le dita sotto il mio vestito.
"Robert..."
"Kristen."
"Smettila."
"Bacio, o continuo a farle salire."
"I ricatti poi, hai 2 anni?"
"Voglio il bacio."
Sbuffo alzando gli occhi al cielo, tu sorridi - avvicino il viso al tuo e ti bacio velocemente.
"Già finito?"
"Sì, accontentati. E togli quelle mani!" ti dico sbuffando ancora.
"Ok ok." sposti le mani che tornano sulle mie ginocchia e mi guardi sorridente.
"Ma che hai tanto da sorridere si può sapere?" ti chiedo ridendo guardando la tua espressione felice.
"Sono felice, si nota?"
"Non l'avrei mai dettto! Cos'è che ti rende così felice?" ti chiedo posando la mano sulla tua per accarezzarla.
"Che tutte le persone che amo sono qui." ecco lo sapevo che mi avresti spiazzato con una frase del genere, tipico. E io che chiedo ancora.
Ti sorrido e poso la testa sulla tua spalla, ti sento ridere e ti do un bacio sul collo.
"Ehi Robert!"  un tipo interrompe la scena, lo conosco di vista ma non ricordo il nome. Ti alzi da terra e gli vai incontro stringendogli la mano.
Non so di che parlate, la musica è troppo alta e non riesco a sentire ma all'improvviso ti volti verso di me e mi porgi la mano, l'afferro e mi alzo dal divano.
"Ah niente, ti ricordi di Kristen?" lui fa cenno di si e mi porge la mano, poi la bacia. "Come non potrei ricordarmi?" dice lui ridendo.
Io gli sorrido, avvicini le labbra al mio orecchio e mi dici il suo nome.
"E' Steve, ha lavorato con me sul set di Remember Me e Bel Ami."  ecco dove lo avevo già visto, a Budapest l'anno scorso.
Parlate un po' del film e lui ti fa un sacco di complimenti - e ti fa anche un sacco di complimenti per me. Che coglione, è un ritardato questo.
"Bella scelta in fatto di donne, non sbagli un colpo." ti dice dandoti il cinque guardandomi le gambe.
"Grazie." dici tu ridendo.
"Prima Emily, poi Reese, in Bel Ami non ne parliamo. Tutte tu queste fortune, eh?"
Essì, potresti pure evitare con me davanti, razza di coglione.
"Sì, capirai. E' solo lavoro. Ho lei sul serio." dici ridendo stringendomi il fianco.
"Beh mica male." mi fa l'occhiolino sorridendo. Vuole calci nel culo, tutti si sono messi d'accordo per rovinarmi la serata.
"Allora chi è stata meglio Emily o Reese?" chiede lui sorridendoti con aria da viscido.
"Ah Steve, tu sei andato. L'alcool ti da decisamente alla testa." gli dici ridendo.
"Io la vorrei sapere la risposta." ti dico sotto voce.
"Che hai detto?" ti giri a guardami.
"Niente, niente. Manda via questo coglione." ti dico sorridendoti in modo che lui non possa sentire.
"Subito." mi dici all'orecchio.
"Beh ciao Steve, io vado in albergo. Direi che mi sta passando la voglia di stare qui e sono stanco, ci si vede eh!"
"BUONA NOTTE!" ti dice lui guardandomi.
"Grazie." gli dici ridendo stringendogli la mano per poi mollarlo e trascinarmi via con aria scocciata.
"Quello è uno scemo!"
"Non l'avevo notato!" ti dico scocciata quanto te.
"Si ma lo è davvero cazzo."
Ci sediamo sul divano assieme a Tom che parla con una ragazza appena conosciuta. Tu lo guardi con aria divertita e ti siedi affianco a lui per sentire la conversazione, i tuoi sono andati via da un pezzo, ed anche i miei genitori. Domani abbiamo un bellissimo pranzo con loro, ci sarà da divertirsi di brutto.
Le tue sorelle si avvicinano e ci salutano, vanno in albergo anche loro.
"Vuoi andare anche tu? Sei stanca?" mi chiedi.
"Un po', ma se vuoi rimaniamo ancora." ti dico sorridendoti.
"No, anidamo in albergo anche perchè la sbronza inizia a farsi sentire pesantemente." dici ridendo.
Mi afferri la mano e lasci Tom da solo sul divano con la tipa.
"Rob chiama John, andiamo con due macchine." ti dico uscendo dall'after.
"Lo chiamo, ma andiamo con una sola macchina." infili la mano nella tasca interna della giacca e lo chiami, risponde al primo squillo e lo troviamo al primo piano davanti alla porta.
Ci apre la porta e ci fa uscire, i fotografi ed i fans iniziano ad impazzire, mi stringi forte la mano e camminiamo infretta dritti verso la macchina, entri per primo, io per seconda e mi siedo quasi sopra di te senza farci caso, non vedo un cazzo per colpa dei flash. Cerco di coprirmi il viso con la mano.
"Smettila di nasconderti." dici ridendo.
"Cosa ridi?" ti chiedo girandomi verso di te - continui a sorridere. I nostri visi sono troppo vicini, ti avvicini e mi dai un bacio sulle labbra. Mi sposto in fretta e sento i flash scattare a raffica più del solito, mi giro dall'altra parte imbarazzata poco prima che macchina parta.
"MA SEI SCEMO ROBERT?"
"Perchè?" dici ridendo ancora.
"No secondo me sei uscito di testa!" ti tiro un colpo sul petto e poi uno sulla nuca.
"Ahi ahi! E rilassati amore!" continui a ridere.
"NON STO RIDENDO! SEI UN CRETINO!"
"Ahahaahahahah, ormai lo sa il mondo che stiamo assieme, basta con quest'ansia."
"Sei un cretino! Non ti rivolgerò mai più la parola in vita mia!" mi metto braccia conserte guardando fuori dal finestrino le luci di New York mentre tu continui a ridere come un pazzo.
"La smetti di tenermi il muso?" ti avvicini e posi il mento sulla mia spalla.
"Non ci parlo con te."
"Mh mh... La smetti di tenermi il muso, Stewart?"
Non ti rispondo, continuo a guardare fuori. Ma come ti è venuto in mente? Due anni buttati nel cesso.
"Allora?" continui a chiedere.
"Non ci parlo con te!"
"Eddai..." dici avvicinando le tue labbra al mio collo.
"No."
"Dai..." le avvicini di più.
"Lasciami." cerco di allontanarmi ma mi afferri con il braccio e non riesco a spostarmi.
"ROBERT!"
"KRISTEN. Stai ferma..."
"Uff! Mi lasci?" cerco di liberarmi dalla presa, senza alcun risultato.
"No?" posi le labbra sul mio collo, sento la tua lingua sfiorare la mia pelle.
"Se mi lasci solo un segno sei morto Pattinson."
"Mh mh..." dici continuando a leccarmi il collo piano, sento i tuoi denti premere sulla mia pelle, non troppo forte, il tanto per attirare la mia attenzione.
"Robert..." dico sotto voce.
Posi una mano sulla mia gamba e la fai salire fino all'orlo del vestito, lo sposti e sali sempre più su. Stringi la mia coscia sinistra, le tue dita sono nel mio interno coscia e scendono piano piano sempre più giù.
"Robert... "
"Mh?"
"Sono ancora arrabbiata con te."
"Litighiamo domani mattina." dici, staccando per un secondo le labbra dal mio collo.
L'autista, che si è accorto della scena, tira su il finestrino scuro all'interno della macchina.
"A domani mattina allora." ti dico girandomi verso di te e baciandoti le labbra.
Mi afferri i fianchi e mi fai sedere sopra le tue gambe, il vestito si alza quasi del tutto. Le tue mani sono sulla mia schiena e scendono piano fino al mio fondoschiena, mi stringi forte e mi avvicini a te ancora di più.
Sento la tua erezione dai pantaloni dell'abito premere sui miei slip - ci baciamo con prepotenza, sono talmente in estasi che non mi accorgo nemmeno quando la macchina si ferma davanti al nostro hotel. L'autista ci avvisa abbassando il finestrino che siamo arrivati, scendo velocemente dalle tue gambe, apro lo sportello, mi prendi per mano e mi tiri dentro l'albergo senza dire una parola.
"Pattinson." dici di fretta al portiere.
Ti da la chiave della nostra stanza e prima che possa dire qualcos altro mi trascini fino dentro l'ascensore.
Si aprono le porte, mi tiri dentro, afferri il mio viso tra le mani e mi baci con forza. Sento il vetro freddo dell'ascensore sulla mia schiena ed il tuo corpo sul mio. Sposti una mano dal mio viso per premere il numero "39", abbiamo tanto tempo prima che arrivi a quel piano.
Mi aggrappo alle tue spalle con entrambe le mani, afferri le mie cosce e mi tiri su, incrocio le gambe sulla tua schiena, mi mordi il collo con forza, al momento non me ne frega un cazzo dei segni, me ne puoi lasciare quanti ne vuoi.
Mi sposti gli slip con la mano ed infini due dita piano dentro di me - ti sento accennare un sorriso quando ti accorgi che sono in condizioni pessime, quasi quanto te. Le muovi piano e con delicatezza, inizio ad ansimare, mi manca il respiro, mi stacco dalle tue labbra per riprendere fiato, mi lecchi il collo - posi la fronte sulla mia spalla, ho le labbra vicino al tuo collo - lo mordo piano prima di inziare ad ansimare più forte, ti mordo sempre più forte.
"Ti conviene baciarmi prima che inizi ad urlare." ti dico con un filo di voce all'orecchio.
Alzi la testa dalla mia spalla e posi la tua fronte sulla mia, ci guardiamo negli occhi per 30 secondi buoni prima che tu, razza di stronzo, cominci a muovere le dita più veloce.
"Robert!" cerco di urlare con il poco fiato che mi rimane.
Ti metti a ridere prima che la tua lingua finisca nella mia bocca per evitare di farmi svegliare tutto l'hotel.
Le porte dell'ascensore si aprono, ma sei più veloce e premi il bottone per farle richiudere, lo blocchi.
"Non ho intenzione di scopare qui, Rob." ti dico con un filo di voce all'orecchio.
"Chissene frega." mi dici baciandomi appena sotto il lobo dell'orecchio.
"No, portami in camera o ti ammazzo." ti dico ansimando.
"Non riesco proprio a camminare dritto adesso" dici ridendo.
"Nemmeno io." rispondo ridendo assieme a te. "Ma pretendo un letto."
"Non ci arriviamo al letto." mi rispondi succhiandomi il collo.
"Mh...forse. Ma abbiamo una stanza e non un ascensore....ROB!" le tue dita sono di nuovo dentro di me.
"Che?" dici ridendo.
"Smettila, voglio...a..."
"Cosa?" mi chiedi continuando a baciarmi.
"Andare..."
"Continua..."
"in...smettila!" tiro un colpo sulla spalla.
Scoppi a ridere di nuovo, togli le dita - piano, e mi fai scendere. Apri le porte dell'ascensore, il corridoio è illuminato e silenzioso.
"Potremo farlo qui - dici ridendo - le tue urla sveglierebbero tutti."
"Smettila o non te la do e rimani così." indico i tuoi pantaloni ridendo.
"Come sei simpatica!" ti avvicini e mi lecchi la guancia.
"Robert ma vattene!" mi prendi in braccio e mi spavento come una cretina.
"Ah!"
"Ah che? Sono io, rilassati. Tu sei bassa, hai le gambe corte e ci metti poco a camminare." dici ridendo.
"Ah, grazie! Come sei gentile."
"Prego." mi dai un bacio sulla guancia, arriviamo la porta.
"Aprila, ho le mani occupate, ho una nana in braccio." dici ridendo.
"Oh ma la smetti? Mi stai provocando oggi, finisce che vai in bagno da solo e ti arrangi Pattinson!"
"Mh mh... Come poco fa che non mi parlavi."
Apro la porta e poi ti avvolgo il collo con il braccio sinistro.
"Non riesco a tenerti il muso per troppo tempo se fai così." ti lecco le labbra, mi sorridi e mi butti sul letto. Ti togli la giacca e la butti per terra. Mi metto in ginocchio sul letto.
"Allora? Quanto devo aspettare?" ti chiedo.
Ti avvicini al letto, mi avvicino a te - ti tiro per la cravatta e ti bacio, sciolgo il nodo piano e mentre le nostre lingue giocano la lancio sul pavimento. Apro i bottoni della camicia ad un ad uno, fino ad arrivare a quello dei pantaloni - lo apro e tiro giu la cerniera. Scivolano sulle tue gambe, ti stacchi da me e ti togli le scarpe - cerchi la cerniera dell'abito con la mano destra, lo apri piano e mi aiuti a togliere le spalline.
Mi scivola addosso, mi spingi sul letto e ti metti sopra di me, attento a non pesarmi troppo, mi togli gli slip ed io faccio lo stesso con i tuoi boxer - mi afferri una coscia e sollevi la mia gamba con prepotenza, entri dentro di me. Mi manca il respiro. Comincio ad ansimare di nuovo, stanotte mi farai perdere i sensi, te lo dico io.
Le spinte aumentano di velocità quasi subito, vai sempre più veloce - ti accarezzo la schiena, sei già tutto sudato.
Ti mordo il labbro inferiore, posi il mento sulla mia spalla, mi afferri le mani e le intrecci con le mie e le stringi forte.
Vieni dentro di me, sussurri il mio nome un sacco di volte prima di diminuire la forza delle spinte.
"Non ci provare, o ti ammazzo. Io non ho ancora finito." ti dico ansimando.
Ti sento sorridere, aumenti di nuovo, vai molto più veloce di prima.
Vengo qualche minuto dopo di te, non riesco nemmeno ad ansimare da quanto mi manca l'aria, non riesco nemmeno a dire il tuo nome.
Ti fermi, e mentre cerchi di riprendere fiato esci delicatamente e molto piano da dentro di me, senza farmi prendere colpi assurdi e senza farmi venire infarti, almeno sta volta.
Ti stendi sul letto affianco a me, hai il fiatone - ma mai quanto me.
Stiamo in silenzio per un paio di minuti, poi allunghi il braccio e mi tiri verso di te.
"Ah beh, pensavo mi volessi ignorare.." ti dico ancora con il fiatone.
"Mai." mi dici baciandomi la fronte.
Poso la testa sul tuo petto e sento la tua mano accarezzare la mia schiena.
Gioco con l'indice seguendo i tratti del tuo petto.
"Dovresti smetterla di andare in palestra adesso." dico ridendo.
"Perchè?"
"Diventi come Kellan se continui così, che schifo."
"Oddio, no!"
"Mi piaceva la tua pancetta da alcolizzato, poi. Posso riaverla?" alzo la testa dal tuo petto e ti guardo.
Sorridi e mi guardi per un po'.
"Sei una delle poche donne al mondo a cui non piaccono i ragazzi palestrati."
"Infatti fanno schifo." dico ridendo.
"Va bene, niente più palestra."
"Bravo!" alzo la mano per darti il cinque e ricambi.
Mi tiri verso di te e mi baci le labbra.
"Comunque non te l'ho detto, ma eri bellissima stasera." mi dici guardandomi negli occhi.
"Lo eri anche tu." ti dico sorridente. Ti accarezzo i capelli e ti guardo.
"Sto aspettando la recensione."
"Lo sapevo." ti dico ridendo posando la fronte sul tuo petto imbarazzata.
"Dai, quanto faceva schifo da 1 a 10?"
Alzo la testa dal tuo petto e ti guardo seria.
"Ok... Il film era bellissimo, e tu... Sei migliorato davvero un sacco. E ti meriti un 9.  Ed il tuo accento americano sta diventando comprensibile, quindi tocchi il 10 per questo."
"WO! Addirittura?" mi chiedi ridendo, mettendoti seduto sul letto.
"Sì, addirittura. Sei stato davvero bravo, e sono... davvero orgogliosa di te. Nel caso non l'avessi notato tutta la sera."
"Grazie per aver deciso di venire lo stesso a New York con me. Me la sarei fatta sotto se non ci fossi stata tu."
"Ce l'avresti fatta lo stesso, anche senza di me. Sai già che non volevo venire, la serata era tua, non nostra."
"Com'è che si dice? Ciò che tuo è mio, ciò che è mio è tuo... Qualcosa del genere." mi dici sorridente alzandoti dal letto per farmi infilare sotto le coperte.
"Mettiamola così romanticone." ti dico ridendo.
Mi infilo sotto le lenzuola al caldo e tu fai lo stesso. Mi tiri verso di te e mi abbracci.
"Però ho una domanda da fare." ti dico seria.
"Falla."
"Alla fine chi bacia meglio tra Emily e Reese?" ti chiedo girandomi a guardarti. Fai per pensarci un po', poi ti volti e mi guardi negli occhi.
"Tu."










   
 
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