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Autore: loonaty    20/04/2011    4 recensioni
Com'è fuggire da ciò che più si ama?
Com'è avere tutto e subito dopo ritrovarsi con nulla fra le dita?
Un chakra dalla potenza sconfinata, inferiore solo a quello della volpe.
Un carattere combattivo e ribelle.
Un'indole autodistruttiva.
Un membro in più nel clan Uchiha.
Cosa si prova ad essere un mostro?
Non ci si aspetta che qualcuno capisca.
Non ci si aspetta che qualcuno compatisca.
Perché niente di ciò è davvero rilevante.
Kioko è Kioko, e questo, che voi lo vogliate o no, non cambierà.
"Queste rose.
Sono come me. Lentamente sfioriscono, i loro bei petali hanno ingannato per tutta l’estate gli ingenui che nel coglierle si erano feriti con le spine. Quando però avranno perso ogni petalo le persone temeranno quei rovi spinosi, si terranno alla larga. Così era successo con lei." (capitolo 12 "Queste rose")
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Rin, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più contesti
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27 - BRANDELLI DI QUOTIDIANA PAZIENZA.


Strano ma vero.
C'è una donna, ed ho scoperto di non sentirmi a mio agio senza di lei.
E' indisciplinata ed in questi giorni non si capisce cosa le passi per la testa.
Non pensa a nessuno. Si caccia sempre nei guai perché non le importa di morire. Semplicemente il suo essere egoista non pensa a come soffriranno le persone che le sopravvivranno.
Ha la pressione bassa, la mattina quando qualcuno la sveglia ringhia e si rinfila sotto le coperte. Ad insistere rischi di rimetterci un braccio.
Quindi preparare la colazione tocca a me.
Con lei in casa la mattina sono obbligatori i pomodori, il ramen, la carne, niente dolci.
Quando finalmente riesce ad alzarsi si trascina a tavola tirandosi dietro lenzuola e cuscino.
Si lascia cadere sulla sedia e si riaddormenta sul tavolo.
Sembra riprendersi immediatamente appena uscita dal bagno. La sua espressione impassibile si incrina solamente di scherno.
Una volta del tutto attiva comincerà a saltare per la casa mostrando la sua impazienza e quanto ti ritiene lento ed impreparato. Ti afferrerà per il colletto della tuta trascinandoti fuori con la stessa forza di un tir.
Questa donna è la persona più odiosa che vi auguro di non incontrare mai.
Potreste pentirvi seriamente di averla contraddetta.
Vi farà saltare fino all'ultimo nervo.
Vi romperà fino all' ultimo osso.
Per non parlare di cosa potrei farvi io se sapessi che l'avete anche soltanto avvicinata ...
Eh sì, ci vuole pazienza, tanta pazienza.
 
Kakashi si alza dalla poltrona stiracchiandosi.
Dopo quella volta non l'ha più trascinato nel letto.
Getta un occhiata al materasso.
Si aspetta di trovarvi, accucciata, la corvina falchessa.
Il materasso è vuoto e freddo. La finestra spalancata.
 
Strano ma vero.
Tra tutte le persone di Konoha mi sono irrimediabilmente affezionata ad un teme.
Da quando avevo tredici anni.
La cosa buffa e che ho sempre pensato che il mio ragazzo sarebbe stato più forte di me, più grande di me e che mi avrebbe protetta.
Non è più forte di me.
Nessuno potrebbe esserlo.
Forse una forza portante sì. Anzi sicuramente, ma io non ho in programma di mettermi contro nessuna di quelle. Almeno per ora.
E' più piccolo di me di un anno e mezzo. Io ne ho sedici e lui tra poco ne compierà quindici.
Ed infine non può proteggermi. Perché per proteggermi dovrebbe uccidermi. Qui si torna al primo punto. Non è abbastanza forte. Certamente, se volesse davvero mi potrebbe fare molto, molto male. PErò in ogni caso io prevarrei. Ho il doppio del suo chakra e sono molto meglio equipaggiata ...
La cosa che mi fa riflettere e che penso spesso a lui come un nemico. Studio i suoi movimenti, imparo le sue tecniche assorbendole con lo sharingan. Come se prevedessi uno scontro.
Balle, non ho nessuna intenzione di lottare contro di lui. Non dopo le plateali disfatte delle prime due volte. Disfatte per lui, ovviamente.
Il ragazzo si sveglia sempre molto prima di me. Lo vedo stiracchiarsi con un occhio socchiuso. Se solo osasse alzare la tapparella lo ucciderei. Si alza e non evita mai, e ripeto, mai, lo spigolo del mobile. Soffoca un gemito anche se più di recente non ci fa più caso limitandosi a massaggiarsi la milza trafitta. Lo sento entrare in bagno poi andare in cucina. Quando il rumore tipico di chi prepara la colazione si interrompe decido di fare la mia entrata in scena. Troppo svogliata per liberarmi delle lenzuola mi alzo ancora ingarbugliata in esse estirpandole dal letto e stringendo il cuscino tra le braccia.
Non dico una parola quando arrivo in cucina nonostante lui mi fissi vagamente infastidito e mi dia un buongiorno irritato. Mi limito ad appoggiare il cuscino sul tavolo e a rimettermi a dormire. Quando mi dà le spalle spalanco gli occhi e lo osservo o affettare i pomodori, o pulire il ripiano della cucina, o andare nell'altra stanza a rifare il letto aspettando che gli restituisca le coperte.
Dopotutto io so perché Minato mi ha rinchiusa in questa casa troppo piccola con un ragazzo apatico ed alquanto irritabile.
Perché, semplicemente, si stava deprimendo. La casa era buia. Era perfettamente in ordine e gelida. Sembrava una prigione e la prima ed ultima volta che c'ero entrata mi aveva davvero fatto una brutta impressione. Ora l'odore delle lacrime se n'è andato dai muri. C'è vita. Soprattutto perché io stresso così tanto quel ragazzo che non potrebbe di certo sprecare tempo a piangersi addosso. Ci vuole pazienza con me, tanta pazienza.
 
Seduta sul tronco di un albero Kioko esamina il segno nero che ha sul braccio. Niente più di tre simboletti disposti a triangolo. Eppure ...
"Sharingan!"
Il fiato le si spezza in gola mentre le lacrimano gli occhi. La mano che stringe il braccio.
Dovresti smetterla ...
Dovresti tacere!
"Sharingan!"
Il grido del falco seguì il suo ancora ed ancora.
 
 
Strano ma vero.
C'è la persona a cui voglio più bene al mondo che vive insieme al ragazzo di cui sono innamorata.
Perfetto.
Che poi se avessero ancora dodici, tredici anni, sarei ansiosa sì, ma non mi farei certo tanti problemi, già il fatto che mi vengano a prendere tutte le mattine è una buona cosa. Però se dovessero smettere? Se si accorgessero di quello che io ho notato da tempo e che, forse per puro egoismo, ho sempre omesso?
Non sarebbe come darsi la zappa sui piedi se andassi a spifferare prima all'uno e poi all'altro quello che so su ciascuno dei due?
Tipo che Kioko la mattina fa finta di dormire sul tavolo per poter osservare Kakashi.
Semplicemente perché le piace osservarlo. Lei presumo se ne sia accorta e anche lui, nonostante certe volte sia così idiota che mi viene quasi da dubitarne. Però spesso Kioko si incanta. Con gli occhi fissi sulla sua schiena.
Oppure so che Kioko è irritabile ogni volta che il nostro compagno viene mandato in missione senza di noi, e se lui viene ferito ed io non sono nei paraggi le viene quasi un attacco cardiaco, anche se certo non lo ammetterà mai.
Kioko si fida solo delle mie cure mediche. Dopotutto sono la migliore. Il fatto è che sono gelosa. Gelosa da morire. Però so che se mi avvicino troppo, anche se Kioko non farà nulla per fermarmi, qualcosa in questo equilibrio disturbato si romperà.
Lo stesso vale per Kakashi.
Kakashi il quale pensa che Kioko sia una ragazza egoista ed eccessivamente orgogliosa ed in fondo ha pure ragione.
Lui che la mattina cucina e non immagina nemmeno lontanamente perché minato gli abbia affibbiato quella seccatura, o forse lo sa, ma non lo dà a vedere. Non sai mai cosa pensa Kakashi, mentre Kioko è molto facile da leggere. Tranne quando recita. Kioko recita molto bene. Se si mettesse in testa di ingannarci tutti ci riuscirebbe alla rande.
Al contrario, se qualcuno dovesse tentare d'ingannare lei probabilmente finirebbe come concime.
Sempre che riesca ad avvicinarsi abbastanza, è ovvio. Dopotutto Kakashi fulmina chiunque anche solo la sfiori con un'occhiata, e di questo, sono certa, non è consapevole. E nemmeno lei se ne accorge!
Comunque ci vuole solo pazienza. Tanta pazienza. Non mi farò battere da un elite Uchiha, perché ci sono anche io. E come ho detto devo solo essere paziente. Prima o poi la scavalcherò.
 
Rin e tranquillamente seduta sul divano a sgranocchiare cioccolata mentre fa zapping. Kioko non è ancora passata a chiamarla, che strano ...
Un brivido le attraversa la schiena.
Che sia arrivato giusto il momento che tanto temeva? E' forse stata esclusa?
Un ombra oscurò per diversi secondi la porta a vetri. Poi qualcuno bussa e lei fa un bel respiro, si tranquillizza e con uno dei suoi migliori sorrisi va ad aprire.
- Buongiorno- Sorride Kakashi.
-Salve!- Esclama pimpante la ragazza con gli occhi che brillano. Kioko? Kioko non c'è?
Piega leggermente di lato la testa. -Dov'è Kioko?-
Il ragazzo contrae le labbra sotto la mascherina, probabilmente si sta mordendo quello inferiore. Il suo occhio sembra confuso. Poi scuote la testa sconfitto.
-Non ne ho la più pallida idea. Eri la mia ultima possibilità-
-Non è nemmeno sul suo albero?- Domanda d'impulso Rin. Quella è la sua migliore amica! Non può sparire così! Non può permetterglielo!
Prende il cappotto e lo infila di corsa sbattendosi la porta alle spalle mentre Kakashi la osserva perplesso.
-Il suo ... Albero?-
Rin inarca un sopracciglio. Poi ricorda. No, lui non conosceva l'albero di Kioko. Lui non era andato personalmente a tirarla giù di lì.Lui era all'esame jonin. A conoscere quell'albero erano solo lei, Minato e Obito ... Calcolando che il secondo era impegnato in faccende familiari ed il terzo ... La ragazza ingoiò il groppo che le aveva stretto la gola.
Il terzo era morto.
Calcolando questo, lei era l'unica a conoscere il "nido della falchessa".
Rin annuì energicamente cominciando a correre e saltando di tetto in tetto.
Qualcosa. Un brutto presentimento.
   
 
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