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La sveglia
suona, apro
gli occhi e guardo fuori dalla finestra, stranamente non sta piovendo,
è
nuvoloso, non c’è il sole ma almeno non piove.
Forks è considerata la cittadina più piovosa
d’America quindi non mi stupirei
se da un momento all’altro incominciasse a piovere.
Rimango ancora due minuti nel letto dopo di che mi alzo e in quel
momento entra
in camera, mia “sorella” Rachel.
“Buongiorno Alice, pensavo dormissi ancora invece ti sei
già alzata che brava
che sei”
“Buongiorno anche a te Rachel, sono abituata a svegliarmi
presto, a New York,
mi alzavo alle 5 della mattina per andare a fare la mia classica
corsetta
mattutina, ma a New York non è freddo come qui e la
cosa era fattibile mentre a Forks la
corsetta mi sa tanto che me la devo scordare”
“Mi sa tanto anche a me … cosa preferisci come
colazione?”
“Un caffè va benissimo”
“Perfetto, ti aspetto giù e …Benvenuta
in famiglia Alice”
“Grazie”
Quella bambina nonostante i 10 anni di età è
più matura di certi adulti e devo
dire che mi sta dimostrando che è felice che io sia qui.
Vado in bagno a darmi una sciacquata alla faccia, dopo di che scendo in
cucina,
papà, Rachel e Nathalie, sono già a tavola e
stanno facendo colazione.
Vado a salutare mio padre con un bacio e saluto anche Nathalie con un
semplice
Buongiorno.
“Spero che questa peste non ti abbia svegliata, è
piuttosto mattiniera Rachel”
“No Nathalie tranquilla, mi ero appena
alzata…”
“E tesoro scommetto che se fossi stata a NY ti saresti alzata
alle 5.00 e
saresti andata a correre…Ho indovinato? O hai cambiato
abitudine?”
“Esatto papà, non ho perso le mie
abitudini”
“Correre Aly?”
“Esatto cara, ad Aly piace tenersi informa la mattina va
sempre a correre ma
qui non potrà farlo è un po’ troppo
freddo tesoro”
“Già, ma ci sarà pure una
palestra?”
“Quella
c’è, Nath ci va ogni tanto”
“Esatto ti posso accompagnare oggi dopo la scuola se vuoi, ma
aprono alle 9.00
del mattino”
“Tranquilla, l’idea era di andare alla sera prima
di cena”
“Perfetto allora”
Finiamo di fare colazione insieme, Nathalie mi fa qualche domanda per
conoscermi un po’ e io le faccio a lei, devo dire che andiamo
d’accordo ed è
una bella persona, capisco perché mio padre le voglia
così bene.
Una volta finito di fare colazione, salgo in camera per cambiarmi, apro
l’armadio e scelgo qualcosa di elegante ma che non dia troppo
nell’occhio,
praticamente una via di mezzo.
Alla fine decido per un
gonna color carbone corta con alcune pieghe, dei
leggins neri, sopra un pullover beige
con cappuccio e ai piedi stivali alti
color sabbia con tacco, mi do una leggera truccata e
pettinata, indosso il
mio
cappotto, prendo lo zaino e scendo di sotto.,
Nathalie ha accompagnato Rachel a scuola per poi andare anche lei al
lavoro, fa
la segretaria in uno studio di avvocati a Seattle, quindi è
rimasto solo mio
padre.
“Tesoro la tua macchina, arriva oggi pomeriggio quindi ti
accompagno io e poi
ti verrà a prendere Nathalie così andate
direttamente alla palestra dopo, va bene?”
“Perfetto, però una macchina papà non
era necessario”
“Figurati, è il minimo che posso fare …
ti lascio il numero di Nathalie che se ci
dovessero essere cambiamenti di orario o
che non deve venirti a prendere la chiami ok?”
“D’accordo grazie e mi piace molto sia lei che
Rachel”
“Ne sono felice, andiamo”
Durante
il tragitto in macchina, ho fatto tutto il
tempo a non dire una parola e a guardare fuori dal finestrino, i miei
pensieri erano diretti a mamma.
Ancora non mi sono abituata alla sua assenza, porto sempre con me una
sua foto,
ho paura di poterla dimenticare un giorno e portandola con me penso che
questo
non possa succedere, oltre al fatto che mi da una forza in
più per affrontare
la giornata.
Eccomi entrare nel cancello della scuola di Forks, mio padre parcheggia
e io mi
guardo intorno, è pieno di ragazzi e ragazze di ogni tipo,
forza e coraggio
Alice ce la puoi fare.
“Bene eccoci arrivati … vuoi che ti accompagni in
segreteria?”
“Papà non è necessario, sono grande
abbastanza, non credi?”
“Questo lo so, ma è il tuo primo giorno e magari
volevi il mio aiuto”
“No me posso cavare benissimo da sola, ma se ho bisogno ti
chiamo ok?”
“Va bene .... Se la mamma fosse qui sarebbe solo che
orgogliosa di te , così
come lo sono io”
“Papà grazie e comunque mamma
è qui ci guarda dall’alto dal paradiso e ci
protegge in ogni momento della giornata”
“Hai ragione … ora vai ti voglio bene
Aly”
“Anche io papà”
Gli do
un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina.
Nonostante i miei genitori non erano più sposati ormai da
tempo, era comunque
rimasto molto affetto e papà ha sempre voluto bene a mia
madre e sono convinta
che una parte di lui sarà sempre innamorata di lei, la donna
della sua vita.
Faccio un bel respiro e attraverso il cortile dei della
scuola, osservata
ovviamente da tutti i ragazzi e ragazze presenti in quel momento.
Raggiungo l’altra parte del cortile e salgo gli scalini, per
poi entrare a
scuola.
Una volta dentro individuo subito la porta della segreteria e ci vado
subito.
Al suo interno, vi sono alcuni ragazzi davanti a me e aspetto il mio
turno.
“Buongiorno Sono Mary Alice Brandon …”
“Oh ma certo cara la figlia del Dottor Brandon, Benvenuta a
Forks”
“La ringrazio molto”
“Di nulla cara, ecco a te i tuoi orari, una piantina della
scuola e una lista
dei corsi pomeridiani tra cui potrai
scegliere e
questi fogli invece dovrai farli firmare ad ogni professore e
riportarmeli a
fine giornata, è tutto chiaro tesoro?”
“Chiarissimo Miss Brown”
Il cognome l’ho letto sul cartellino che porta sulla giacca,
questa segreteria
è molto particolare.
“Ti prego chiamami pure Sally e un'altra cosa la tua tutor
sarà Isabella Swan,
avete alcuni corsi in comune, ti aiuterà ad
ambientarti in questi primi
giorni, penso ti sti aspettando qui fuori, buon primo giorno
Alice”
“Grazie”
Anche qui come a NY esiste la tutor, di solito questo ruolo viene
offerte ai
migliori studenti, anche a me è capitato un paio di volte di
farlo, poi però mi
annoiavo così lasciavo l’incarico a qualcun altro
e alla fine ho chiesto
di non essere più tutor di nessuno.
Andiamo
a conoscere la mia tutor
Isabella Swan.
Esco dalla segreteria e appoggiata al muro mi ritrovo una ragazza, deve
essere
lei mia tutor.
“Ciao .. tu sei Alice?”
“Esatto
e tu suppongo sia Isabella?”
“Indovinato ma chiamami Bella, non amo particolarmente il
nome per intero”
“D’accordo Bella, piacere di conoscerti”
“Il piacere è tutto mio Alice …
nell’ultima settimana non si parlava altro
dell’arrivo della figlia del Dottor Brandon, tutti non
vedevano l’ora di
conoscerti ed è stata una notizia dell’ultimo
minuto”
“Non pensavo che in una cittadina così piccola,
l’arrivo di una nuova studente
portasse tutto questo clamore”
“Di solito no ma non sei una studentessa qualunque”
“Che vuoi dire?”
“Tuo
padre è un Dottore ed è anche molto affascinante
quindi
puoi immaginare”
“Credo
di aver capito, ma giusto un
poco”
“Bene scusa la curiosità come mai questo
trasferimento improvviso?”
“E’ una storia lunga e nemmeno tanto piacevole,
magari un giorno quando me la
sentirò se dovessimo diventare amiche, te la
racconterò con piacere.”
“D’accordo, ti accompagno alla tua prima lezione
che cos’hai?”
“Inglese”
“Perfetto andiamo”
Adesso è il momento dell’ultima lezione prima della pausa pranzo, si tratta di ginnastica anche se in realtà per i ragazzi sarà pallavolo e basket, per noi ragazze invece ginnastica artistica, questo è il programma dell’anno.
La lezione è in comune con Bella e Angela, un amica di Bella, davvero molto dolce e simpatica.
“Hai mai fatto ginnastica artistica Aly?”
“Beh si Angela,fino a qualche anno fa lo facevo con alcune mie amiche a NY, poi ho smesso per un problema al ginocchio e quando si è sistemato tutto, non ho più ripreso…mi era passata la voglia”
“Beh allora, non avrai problemi a fare quello cose assurde come la trave giusto?”
“Credo di no, qualcosa mi ricordo ancora”
“Beata te”
Arriviamo in palestra, la professoressa mi da gli indumenti, leggins grigi maglietta marrone , da indossare durante le sue lezioni e andiamo a cambiarci.
Una volta cambiata, con le altre andiamo in palestra e raggiungiamo le altre ragazze, durante le ore di ginnastica vengono unite le classi del 3 e 4 anno, perché il programma è praticamente lostesso per gli ultimi due anni.
I ragazzi stanno giocando a basket e vedo due ragazzi un po’ particolari, il primo è alto capelli biondi un po’ tutti scompigliati, ma come si pettina!!
Mentre l’altro è sempre alto, con i capelli rosso rame e anche un bel fisco.
Ma la cosa che mi colpisce di entrambi, è la loro carnagione bianchissima, anche io sono molto bianca ma loro mi superano di gran lunga …come fanno?!
“Bella .. chi sono quei due ragazzi infondo?”
“Ah quelli, sono i ragazzi più presuntuosi che conosca, Edward il rosso e Jasper il biondo, fanno parte della famiglia Cullen, loro padre lavora con tuo padre penso, oltre a loro ci sono anche Rosalie e Emmet ma frequentano il primo anno di università, sono stati adottati da Dottore e signora, perché la moglie del dottore non può avere figli, Jasper e Rosalie, sono davvero fratelli gemelli si chiamano Hale, mentre gli altri non si conoscevano e hanno formato la famiglia Cullen, ma loro due sono davvero insopportabili”
“Che storia e che coraggio … perché dici insopportabili?”
"Sono i classici Don Giovanni, ci provano con tutti hanno una ragazza diversa alla settimana se non addirittura al giorno"
Ora è unpòchino più chiarto e di quei tipi è meglio non fidarsi, ho giù avuto abbastanza esperienze in passato.
Lascio perdere quei due ragazzi tanto strani e con le ragazze osserviamo la professoressa che ci mostra l'esercizio da eseguire alla trave, ovvero:
Sali e fai passo del gatto ,mezzo giro e poi l' angelo poi fai mezzo giro in passe e fai il raccolto, ci si sdraia di schiena sulla trave e fai la candela, ti rialzi e fai il pennello e l'uscita in raccolto.
Un esercizio base ma anche abbastanza complicato.
Quando è il mio turno mi preparo e inizio l’esercizio e lo eseguo correttamente 3 volte di fila, intorno a me si è creato silenzio, quando finisco l’ultima volta l’esercizio mi volto e vedo che tutti ragazzi compresi sono fissi su di me.
In particolare lo sguardo di Jasper, il biondo Cullen che mi ipnotizza, rimaniamo a guardarci per un tempo infinito, ritorno in me solo quando la professoressa inizia a parlarmi.
“Alice tu facevi ginnastica artistica a NY?”
“Beh si fino a qualche anno fa, poi ho avuto un problema al ginocchio e ho dovuto smettere”
“Come mai non hai più ripreso poi?”
“Da una parte mi era passata la voglia, ma non sono sicura che fosse quello”
“Lo credo anche io perché sei davvero brava, sei forse l’unica che riesce a farmi la trave tre volte di fila senza cadere e sbagliare”
“Beh grazie professoressa”
“Di nulla, noi qui a scuola abbiamo una squadra in questi giorni sto facendo le selezioni per gli ultimi posti rimasti, se ti interessa domani dalle 15.00 potresti venire a fare un provino, cosa ne pensi? Ti aspetto domani ai provini?”
Prima di dare la risposta alla professoressa, il mio ultimo sguardo va verso Jasper…
Buonasera ragazze come state?Sono contenta che il primo capitolo sia piaciuto, quindi eccomi con il secondo e così entra in jasper,cosa ne pensate della sua descrizione sarà davvero come dice bella?A voi i commenti.
L'altra volta mi sono dimenticata di mettere le foto della famiglia di alice ecco a voi
al prox aggiornamento
sabry
ANDREW BRANDON(PADRE ALICE)
NATHALIE(MOGLIE PADRE ALICE)
RACHEL (FIGLIA NATHALIE)