Blue.
“Se la ricorda, Watson?” Terzo tasto, quinta corda - accordo di do bemolle - scala -
“Ma certo, Holmes. L’ha suonata per me una sera, durante il caso del maggiore Sholto.” Sherlock annuì - primo tasto, terza corda e secondo tasto, quarta corda. “Questa melodia mi ricorda la mia adorata Mary.” - accordo di fa - l’indice scivolò dal primo al secondo tasto e il violino emise un rumore stridente.
“Mi perdoni, Watson, mi ero distratto un attimo.”
Watson sembrò non farci troppo caso e lo invitò a proseguire con un cenno della testa. “Ma come mai questa nostalgia per i tempi passati, Holmes?”
“Mi è tornata in mente questo pomeriggio. Curioso, non crede?” Sherlock spostò lo sguardo fuori dalla finestra - la notte era particolarmente limpida e il cielo di un blu acceso, cosparso di stelle. “Si metta sul divano, Watson, forse riuscirò a farle prendere sonno anche questa volta.”
[il caso del maggiore Sholto è quello del racconto "Il segno dei quattro", in cui il nostro Sherlock suona una ninna nanna ad un Watson particolarmente insonne; è lo stesso caso in cui Watson incontra Mary, e nel passo originale Watson stesso ci dice che si addormenta sognandola. Qui invece abbiamo Sherlock *invidioso mode: on*, che fa addormentare Watson per rapirlo :D]