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Autore: loonaty    21/04/2011    3 recensioni
Com'è fuggire da ciò che più si ama?
Com'è avere tutto e subito dopo ritrovarsi con nulla fra le dita?
Un chakra dalla potenza sconfinata, inferiore solo a quello della volpe.
Un carattere combattivo e ribelle.
Un'indole autodistruttiva.
Un membro in più nel clan Uchiha.
Cosa si prova ad essere un mostro?
Non ci si aspetta che qualcuno capisca.
Non ci si aspetta che qualcuno compatisca.
Perché niente di ciò è davvero rilevante.
Kioko è Kioko, e questo, che voi lo vogliate o no, non cambierà.
"Queste rose.
Sono come me. Lentamente sfioriscono, i loro bei petali hanno ingannato per tutta l’estate gli ingenui che nel coglierle si erano feriti con le spine. Quando però avranno perso ogni petalo le persone temeranno quei rovi spinosi, si terranno alla larga. Così era successo con lei." (capitolo 12 "Queste rose")
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Rin, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più contesti
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28- PAUSA. IL TEMPO DEL SERPENTE. PLAY.


Ripensandoci non seppe mai esattamente come si ritrovò in quella situazione.
Sembrava la pellicola di un film dalle diapositive seppia logorate dal tempo. Il tramonto rendeva tutto del colore del vomito di gatto ... Ammesso che il gatto in questione avesse mangiato solo salmone per più di una settimana.
C'era un fiume. Sì lo stesso fiume. Quello con l'acqua gelida dove Kioko e Rin avevano instaurato quell'amicizia che chiunque avrebbe definito oltremodo speciale. Non lo davano a vedere ma ognuna sapeva cosa pensava l'altra. Il fatto che ignorassero da un po' questo tipo di legame avrebbe dovuto far riflettere molto Kakashi che però si ritrovava a sguazzare nella pozza poco profonda che era la sua conoscenza del pensiero femminile.
Ritornando a noi.
Kioko non era sicura di come fosse finita lì.
C'era un fiume.
Un tetto folto di foglie verdi e rami che solitamente lasciavano gocciolare il sole all'interno della loro rassicurante cupola che in quel momento non era affatto rassicurante e dalla quale l'unica cosa che gocciolava era il stomachevole color rosa arancio che non brillava affatto.
Ricordava una nebbia opaca e troppo luminosa. Tanto da ferire gli occhi e fermare il tempo rendendo tutto ovattato.
Stava in piedi sulle assi salde arancio scuro di quel ponte dall'intelaiatura arrugginita e scabra come le scaglie di drago. Da una parte,alla sua destra,a est rispetto alla sua posizione, dove cominciava il sentiero che portava a Konoha, c'erano Rin e Kakashi. Affannati e con la testa incassata nelle spalle.
Dall'altra un uomo mortalmente pallido dalla chioma pece e dallo sguardo che si poteva ben denominare appartenente alla categoria delle molestie sessuali.  Si leccò le labbra. La tinta delicata del tramonto a imperlargli uno zigomo alto facendo sembrare la sua pelle porcellana. Il fisico da modello anoressico, ed una mano tesa verso di lei.
In piedi al centro di questo ponte. Venti assi a destra venti meno una marcia che avrebbe dovuto saltare, a sinistra. Non era proprio al centro se si contavano i passi ...
Una mano aperta sotto il suo stesso naso. Ne fissava il contenuto con un misto di curiosità e attrazione. Un paio di pillole.
Qualcuno probabilmente ha premuto il tasto play, però si è dimenticato di togliere la modalità rallentatore. Perché lentamente sul volto di Kioko si forma uno squarcio che ricorda vagamente un sorriso, la mano si alza, la testa va all'indietro. Lei ingoia.
 
Circa venti minuti prima

-Quel marchio è ancora dannatamente imperfetto.-
L'uomo si mordicchia l'unghia del pollice convulsamente. Fissa assorto il terreno a qualche metro di distanza dai suoi piedi e dal ramo su cui si trova.
La ragazza lì accanto ansima con la schiena scorticata dalla corteccia ed il corpo sudato ed appiccicoso. Una mano sul braccio.
-Non dovresti usare lo sharingan, ti consuma il chakra, lo brucia ad una velocità che potrebbe ucciderti ... Però sei così testarda da continuare a farti male da sola ... Ah, no, forse sei solo puramente masochista.-
Le ultime parole erano decisamente aspre.
- Avevo solo bisogno di capire perché mi facesse male- Rotea gli occhi al cielo - Grazie di avermi illuminato sua viscidità!-
L'uomo sposta lo sguardo su di lei. Non muove la testa,  ma solo quegli iridi ambrati, in questo momento così deliziosamente crucciati che ...
-Allora, stronzo, me lo estirpi questo affare o devo asportarlo a fil di lama?- Estrae un kunai. L'uomo pare ghignare, la mano molla automaticamente la presa, l'arma cade al suolo attutita dall'erba. LA ragazza si rannicchia più stretta.
-Non ti conviene ribellarti a me Uchiha ... Comunque non era mia intenzione morderti ... -
-Ah-ah, non mi dirai che ti dispiace?- Ridacchia ironica nonostante gli spasmi.
Lui fa fluttuare i capelli nella perfetta imitazione della pubblicità  di uno shampoo costoso di cui non ricordava il nome, ma che produceva un sofisticato "swishhhhhhh" all'ondeggiare della chioma della modella.
-No, affatto- Stavolta si gira verso di lei. -Diciamo che è un'evoluzione interessante.- Ghigna. Stavolta c'è qualcosa di assolutamente sadico in quella piega, nulla a che fare con i suoi sorrisetti strafottenti. Qui siamo un gradino sopra al disgusto ed uno sotto la pedofilia. Bleah.
Però è affascinante ...
 
NO!
 
E' una viscida e schifosa serpe in sembianze umane, nella sua vita precedente probabilmente era un lombrico ed ora è salito di mezzo gradino nella scala evolutiva ...
 
-Ti vedo pensierosa ... Cos' è che frulla in quel tuo cervellino menomato di ragazza?-
I suoi capelli color notte formano una grotta scura attorno alla sua fronte. I loro nasi si sfiorano, le ciglia incredibilmente lunghe di quell'essere accarezzano le sue. Se ora tirasse fuori la lingua e la leccasse probabilmente farebbe davvero una brutta fine.
-PEnsavo a cosa potesse essere stato in una vita passata ... -
L'uomo ghigna. Sente il suo alito. Sulle labbra. Contro ogni aspettativa non ha un cattivo odore. No è marcio e non riporta l'odore dei cadaveri come si immaginava. Sa di bacche. Di saliva, sa di umano, così umano che la cosa quasi la sorprende.
- E a che conclusione sei giunta?-
- Mhà, non saprei proprio, lombrico-sama -
Un sopracciglio curato (?) cala sull'occhio circondato da uno spesso contorno viola. (ma chi è questo, una drag queen???) E poi scoppia a ridere sguaiatamente.
"Ora me ne vado alla chetichella" Fu la prima cosa che la ragazza pensò prima di essere stroncata da dolore e rimanere appesa al ramo come un tappeto persiano nemmeno tanto pregiato.
- Che ragazzina sfacciata.- Con la punta di un sandalo la rivoltò a pancia all'aria pestando poi la suddetta pancia e tanto di addominali con il suo dolce peso caricato sul tallone. -PErò voglio comunque farti una proposta. Se vuoi che la trasformazione sia completa, ed acquistare poteri superiori ad ogni immaginazione devi assumere due pillole ... E seguirmi ... In modo che io possa occuparmi del processo di trasformazione-
Kioko fischiò. -Con poteri superiori intendi superman o wondergirl? Perché sì, mi farebbe davvero comodo! Però io so già volare ... Aec. Peccato ... Eh già, ho anche una forza sovrannaturale! E la vista a raggi X? Dai vedo al buio e molto più lontano di te e questo non è male ... Cosa mi manca? L'invulnerabilità? Armatura di piume d'amianto e corazzata con tanto di demone falco ... Eh sì, mi servono proprio dei poteri sovrumani ...-
-Voi Uchiha solitamente non siete famosi per il vostro silenzio?-
-Eh per ignorare il fatto che mi state invadendo le budella con quel piede da fatina, stronzo-
-Da stronzo a lombrico e poi di nuovo a stronzo?- Il peso aumenta, sbaglio o quello schiocco era una costola?
Argh! Sì era una costola ...
-Vuoi restare al tuo posto?-
Sorriso angelico -No-
Sì, questa volta era decisamente una costola.
Sì, anche un braccio forse ... Bhè, venire calciata giù da un albero non è il non plus ultra di nessuno, soprattutto se poi ti si accovaccia addosso, sì, intendo proprio addosso nel senso a cavalcioni, una gamba da una parte ed una dall'altra, le mani sulle ginocchia e lo sguardo basso su di lei niente popò di meno che quella serpe nonché lombrico stronzo di un orosaiwa. Ora Kioko stava letteralmente sclerando.
Non lo voleva vicino. Le faceva schifo e la attraeva allo stesso tempo. Voleva vomitargli in faccia un nugolo di insulti e non solo quello. Anche colazione pranzo e cena, ma il suo stomaco era tristemente vuoto, massimo poteva sbavare.
-Allora, non hai nessun obbiettivo da raggiungere? Ho saputo che hai lasciato casa, non c'è un motivo?-
"Itachi!" Un ringhio le secca la gola.
Lui ghigna mostrando i denti perfetti dai canini acuminati anche più dei suoi. -Credo di aver centrato il bersaglio. Vendetta? Sete di potere?-
-No, le manchi tutte- E si sorprende della calma nella propria voce. - Io voglio salvare una persona e so per certo che dovrò diventare come minimo un ninja leggendario, ricordato da tutto e da tutti. Così, almeno, mi suggerisce la mia visione - L'ultima frase si spegna in un mormorio mentre abbassa lo sguardo sull'erba verde e rugiadosa su cui spicca la mano gessata dell'uomo. E' bella ed affusolata e le viene voglia di toccarla. Lo farebbe se non fosse una cosa irrimediabilmente stupida.
-Sei davvero interessante Uchiha- LE afferra il mento con prepotenza ed il ribrezzo la riconquista con un mazzo di fiori ed una scatola di cioccolatini. -Visioni?-
Ah già, si erano fatte più frequenti in questi tre anni. Dalle previsioni del superenalotto allo sterminio del suo clan. In più c'erano le sensazioni. Un moto d'urgenza che la spingeva ad essere la più forte in assoluto. Qualcosa che la spingeva ad abbandonare Konoha, causa un imminente disastro. Se per diventare più forte doveva abbandonare il villaggio e la prima occasione capitatale era Orochimaru il fantasmagorico quanto ributtante  sennin leggendario delle serpi, perché non cogliere la palla al balzo?
- Quali sono le pillole?-
Una risata davvero inquietante.
 
Venti minuti dopo. Pausa.
 
Avete capito no?
Le ha appioppato le pillole e prima che potesse ingoiarle sono arrivati scemo e più scema convinti che la loro amica fosse solo andata a covare le uova al nido.
Ed è partito l'inseguimento.
E mentre lei attraversava il ponte i due si sono fermati e le hanno chiesto perché.
Cosa stava facendo e quale era lo scopo.
Lei sapeva tutto delle loro vite e loro non conoscevano nemmeno il motivo per cui si trovava a Konoha e non nel suo clan, con il fratellino adorato dove era giusto che fosse, con Itachi che le si avvinghiava alla gamba ed il papà che li guardava storto e comunque non diceva niente.
Comunque che senso avrebbe avuto rispondere?
Era più facile tacere.
Chiudere il sipario.
Indossare la maschera.
Aprire il sipario.
Recitare.
E stavolta essere davvero ...
Cattiva ...
 
Play

La ragazza ingoia le pillole.
La ragazza cade a terra con un tonfo e c'è un momento di breve silenzio prima dell'urlo che strappa il cielo.
Prima che tre figure convergano alla stessa velocità verso di lei.
   
 
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