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Autore: buzzy    23/04/2011    1 recensioni
Si dice che il miglior modo per conquistare una donna sia farla ridere,nei miei 25 anni di vita posso affermare che il contrario non funziona,infatti le mie uscite con lo stesso ragazzo non andavano oltre quota due:un bel due di picche!!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mamma era partita qualche ora dopo il mio ritorno,aveva ricevuto una chiamata dalla sua caposala che la pregava di tornare a lavoro prima,fortunatamente la mia recita di figlia felice e tranquilla riuscì e evitai di farla preoccupare.
Ero sola in casa,se non si contava cagliostro,il silenzio e la solitudine che da qualche giorno non abitavano il mio appartamento e la mia vita erano tornati alla riscossa e l'unico modo per scacciarli era divertirsi e stare in compagnia,ci voleva uno “schifezza party”.
Gli schifezza party,come li chiamavo io,erano serate senza limiti ai miei desideri,cibo a volontà che in molti modi si poteva definire tranne che salutare,molto spesso patatine,biscotti e dolciumi vari,alcool,se era possibile compagnia e una maratona di film splatter; In poche parole erano il mio effetto placebo ai brutti momenti.

“DRIIIIIN”

“Pronto Giu'?”

“Se sei libera ti va uno  schifezza party?”

“Arrivo subito,mezz'ora e sono lì ma niente film horror per favore”

“Grazie Guidolina”

Come promesso Michela arrivò puntuale all'orario stabilito,portando anche un po' di gelato.

“Avevi impegni?”chiesi sperando di non aver influenzato nessun suo programma.

“Niente che non potesse essere spostato,forza prendi i viveri e accendi la tv e non preoccuparti di nulla”,disse sdraiandosi sulla poltroncina davanti lo schermo della televisione.

Presi due pacchetti di biscotti e del liquore al cioccolato,che tenni a distanza di sicurezza dalla mia astemia amica e facemmo partire il primo film.
Non potevo vedere film violenti od horror ma sicuramente le commedie romantiche o qualsiasi cosa che accennasse al minimo romanticismo quella sera era abolito,rimanevano solo i cartoni animati e le commedie comiche,così la scelta era caduta su Madagascar divertente e senza esseri umani.

“Guida puoi andare,sul serio,sto bene non devi rimandare i tuoi impegni”,dissi mentre la vedevo mandare un altro messaggio durante il film.

“Ti ho detto che è tutto a posto,voglio mangiare biscotti e vedere i pinguini macchinare piani criminali”,disse posando il cellulare.

Questa era Michela,c'era sempre quando avevo bisogno,pronta ad ascoltarmi se avessi voluto ma senza mai forzarmi a parlare,anche quella sera non aveva fatto domande,non aveva chiesto il perché del mio tentato suicidio alla linea,aspettava che fossi io a decidere quando sfogarmi.

“Senti lo so che sei carina e coccolosa- dissi citando il film- ma sul serio stai tranquilla,si vede che c'è qualcosa che non va,continui a guardare il display del telefonino che in risposta si illumina sempre per qualche sms,vai corri dal ragazzo”,dissi facendo il gesto di brindisi con il mio bicchierino di carta.

“Ma quale ragazzo che inventi,ti sei certamente ubriacata discepolotta”

“Ti conosco da undici anni,ti rompo la testa ogni giorno,credimi so quello che dico,i tuoi movimenti ti hanno tradita”,inutile svincolare,le mie teorie erano quasi sempre azzeccate.

“Ok,c'è un ragazzo ma per stasera resto qui,dobbiamo ancora parlare”

“Senti non costringermi a buttarti fuori di casa con la forza,non c'è niente da dire,io e Andrea abbiamo rotto i ponti,non ci parleremo più e tutto ritornerà alla vita di prima,come se niente fosse successo. Stai tranquilla,sto benissimo infondo non era nemmeno una vera relazione e comunque mi rimane sempre Morfeo il mio uomo dei sogni”,dissi scherzando.

“Smettila di far finta che vada tutto bene e di ridere,ho sempre sostenuto dal primo momento che lui ti piacesse e anch'io ti conosco perciò so che ci stai male. Non andrò da nessuna parte nemmeno sotto minaccia,ora tu ed io ragioneremo su un modo per sistemare la faccenda e non accetto repliche stavolta”,disse con tono da mamma.

“Non c'è modo di sistemare le cose,è cocciuto,salta a conclusioni affrettate e non da la possibilità di spiegare come stanno le cose. E' uno scemo geloso marcio,si arrabbia senza nessun motivo.”,dissi piagnucolando e inzuppando un biscotto nel liquore a cioccolato che ancora non si decideva a farmi ubriacare e portare via i pensieri.
Raccontai tutta la situazione,di quanto fosse stato dolce Salvo,lui aveva capito si era tirato indietro senza condannarmi mentre Andrea aveva reagito eccessivamente,ero corsa dietro a un altro ragazzo solo per dire la verità,per non perdere un amico,io non amavo Salvatore,non doveva essere geloso perché a me piaceva lui.
A me piaceva lui...l'avevo capito solo ora,troppo tardi,il nostro contratto era rotto tutto ciò che ci legava era ormai frantumato.

“Il contratto vero!-esclamò Michela improvvisamente-teoricamente parlando sei tu che hai sancito le regole e solo tu puoi rompere il vostro rapporto prima del tempo,ora so che è un'idiozia,ma è una scusa per non mollare e poi idiozia più idiozia meno ormai dopo tutte quelle che hai fatto che differenza fa?”

Poteva funzionare,forse dovevo fare io ora la prossima mossa.

“Se non funziona puoi sempre andare a fargli una serenata sotto casa”,disse scherzando e facendomi finalmente ridere.

“Grazie cognatina”,dissi abbracciandola.
“Cosa?Ma come?E tu come fai a sapere?”farfugliò la mia migliore amica.

“Tesoro,mi racconti sempre di ogni ragazzo con cui esci,tranne questa volta e l'ultimo con cui sei uscita è mio fratello,ho fatto due più due,non è stato difficile indovinare,infondo sono una spia”.

“Non ti da fastidio,vero?”,chiese con timore.

“Avete la mia benedizione puoi dirlo anche a quello scemo di consaguineo”,ero felice se lo erano loro.
Mancava solo una cosa per completare la felicità e toccava a me agire,le possibilità di riuscita non erano molto rosee ma era meglio perire senza rimpianti che restare lì senza fare niente.
Giulia Burla,sfortunata in amore,scaricata innumerevoli volte già al primo appuntamento,inesperta in campo amoroso e in corteggiamento dopo 25 anni di vita sarebbe scesa in campo:progetto Casanova.
  
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