È DAVVERO
FINITA…?
Il bacio era
durato tanto…quanto non lo sapevano però. Non avevano ancora parlato ma non
riuscivano a stare separati l’uno dall’altra; ma avevano bisogno di parlare e
presto.
Elena fece
leva con le braccia così da separarsi dal petto del domatore che stava baciando
per poi allontanarsi di qualche passo per riprendere fiato; era rossa in viso e
aveva il fiatone.
Zick la
guardava, sorpreso di se stesso, con il
cuore che batteva all’impazzata.
-Elena…-
-Zick
dobbiamo parlare, non possiamo rimandare.- chiuse gli occhi per riprendere il
controllo di se stessa e poi si voltò per guardarlo in silenzio.
-Non c’è
bisogno di dire niente…ci amiamo e questo conta! Conta solo questo!-
-No, Zick. Il fatto che ci amiamo non cambia le cose…non cambia
cosa siamo.-
-Siamo due
esseri umani. Io lo sono e anche tu lo sei.-
-Sai di cosa
parlo-
-Elena…quello
che dici non ha senso.-
-L’amore non
può passare sopra a tutto. Forse nei romanzi si ma qui siamo nella vita reale e
non è così. E poi , sai, non posso crederti in pieno…forse perché fino a ieri
stavi ancora dietro la dolce Lay.-
-Con lei è
finita…l’ho lasciata per te.-
-Apri gli
occhi! Se lei non avesse reso pubblico che io ero una sirena tu te la baceresti
ancora e ancora!-
-Perché non
me lo hai detto…-disse lui con sguardo tagliente-Io ti ho rivelato di essere un
domatore e tu hai tenuto nascosto di essere una sirena!-
-Te lo avrei
detto ma quando sono arrivata sotto casa per rivelartelo, ti ho trovato
avvinghiato come un polipo tra le braccia di quell’oca giuliva!- disse lei ,
con disprezzo , serrando i pugni. –Non hai idea di cosa io abbia dovuto
sopportare!-
-E quel Jess? Hai visto che non lo potevo sopportare e infatti
avevo ragione, ti ha tradita!-
-Lay è
stata la prima che ci ha traditi e lui voleva solo ricucire quella ferita che
TU avevi aperto!-
Entrambi
rimasero immobili, per riprendere fiato e per non rischiare di svegliare qualcuno
con le loro grida. Dopo aver ripreso il controllo di se stesso, Zick la parlò a voce
bassa. –Non voglio litigare con te Elena…-
-Per te è
sempre così.- lo interruppe lei. –Credi davvero che tutto si
possa risolvere in un modo così semplice? Sciocca io a non averlo capito prima.
Credevo che potessi cambiare. Sei ancora un bambino nel corpo di un ragazzo.
Non sai cosa sia veramente amare. Per te è tutto un gioco, ma sappi che questo
gioco ha delle regole…e tu le hai infrante tutte. Non voglio più saperne di te e della tua
vita. Se tutto andrà bene io cambierò vita e tu fatti farai altrettanto.
-No, Elena,
io so cosa vuole dire amare devi credermi!- lui cercava di spiegarsi ma la rifugiatrice era irremovibile. Si sentiva soffocare dalla
disperazione di calmarla , di farle capire che le sue erano parole vere e non
dette al vento come lei credeva.
-Sono
sincero!-
-No Zick. Sia io che te lo sappiamo. E sono stata presa in giro
troppe volte. In questi giorni sono stata vittima di troppi inganni e bugie e
sinceramente sono stufa. Ora vattene.-
-Elena…-
-Vattene.-
I due si
guardarono negli occhi poi Elena girò il viso nel senso opposto chiudendo
definitivamente il discorso.
Zick cercò di avvicinarsi ma poi si fermò e
abbassò lo sguardo, rassegnato.
Indietreggiando teneva lo sguardo fisso a terra, poi lo alzò , la
guardò, e corse via nella foresta, dove
era venuto.
Elena
rimaneva ferma sul posto, con i pugni serrati e la voglia di piangere.
Ho fatto bene. Lo so che ho fatto
bene.
Corse dentro
casa e si buttò sul letto, sprofondando il viso nel cuscino.
Zick
correva veloce e senza guardare dove stava andando. Voleva solo allontanarsi da
quel posto…allontanarsi da lei.
Aveva dubitato
del suo amore…un sentimento che, sapeva, era reale per lui. Reale.
Si sentiva
inutile ,impotente, seccato, arrabbiato, smarrito e ferito…non ricordava più
nemmeno l’ultima volta che era stato felice, soprattutto felice con Elena…al
pensiero sembravano essere passati secoli, invece erano passate solo settimane.
Sentì gli
occhi annebbiarsi di lacrime e ci posò un braccio sopra per asciugarle con
rabbia e disperazione e poi accadde l’inevitabile:
non vedendo
dove correva, Zick non fece caso al margine del burrone che prese
in pieno; fece un urlo e tentò di aggrapparsi a qualcosa mentre cadeva lungo il
pendio, rapidamente.
Si tenne ad
un ramo ricoperto di muschio che sporgeva dalla terra umida. Era sporco di
terra,pieno di graffi e improvvisamente senza forze in corpo. La presa tremava
visibilmente mentre cercava,con le poche forze rimaste, di reggersi.
Devo farcela… c-ci devo
riuscire..devo provare a chiedere aiuto…
ma si bloccò
di colpo. A chi chiedeva aiuto? L’unica persona, per quanto ne sapesse, a
essere nei paraggi era la ragazza che lo aveva respinto senza spiegazioni
soddisfacenti. Era per lei che doveva vivere? Per lei doveva lottare e andare
avanti? Non ce ne era ragione…
Lentamente rallentò
la presa sul ramo e il suo corpo si fece sempre più pesante. Il suo sguardo era
rivolto in alto dove poteva vedere il margine di dove era cascato; la sua mente
si faceva libera da ogni pensiero.
-Addio Elena…-
Chiuse gli
occhi e si lasciò andare.
Prima il
dolore…poi il buio.
Nella sua stanza
Elena si svegliò in quel preciso momento, sudata e pallida,spaventata da morire
e con tutte le sue forze riuscì ad urlare disperatamente:
-ZICK!-
-Angolo Autore-
… Emh…Salve…^^’’’
Emh…mi dispiace xD? Scusatemi vi prego ma la
scuola mi ha distrutto e appena ho avuto l’occasione mi sono messa a scrivere questo
capitolo ç_ç
mi sono cimentata con one shot
in questo periodo ma ora riprendo le Long.. ç_ç spero.
Cmq ringrazio le mie fan(?) che di
sicuro mi odieranno xD spero che il capitolo sia
stato di vostro gradimento e poi boh…ditemi voixD
spero vi sia piaciuta e h o cambiato il mio nome ma sono sempre io :3
Un bacio a tutte e scusate se non vi
ringrazio una per una ma siete tantissime ç_ç
Spero di avervi incuriosito*-*
Un bacio^^
Trisha_Elric/ Yaya.