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Autore: OnlySunshine    24/04/2011    3 recensioni
"Fino a tre settimane fa..." iniziò prendendo un bel respiro "...vivevo in una villetta dall’altra parte della città, i miei genitori non sono ricchi ma riescono comunque a vivere bene. Ho diciannove anni, non ho fratelli né sorelle, mi sono diplomata l’anno scorso con il massimo dei voti e sono stata ammessa alla Columbia ma non ci sono mai andata, ovviamente. Sono scappata di casa, mi hanno sbattuta fuori in realtà. Ho passato gli ultimi venti giorni girovagando per New York, cercando di allontanarmi il più possibile da quella che era casa mia. Ed eccomi qui, senza una casa, come in quella canzone di Avril Lavigne, come si chiamava?"
"Nobody’s Home" rispose in un sussurro il ragazzo.
Jen ha visto il mondo crollarle improvvisamente da sotto i piedi, ha perso la sua famiglia e la sua casa. Eppure uno strano incontro potrebbe restituirle tutto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il ristorante che Nick aveva scelto non era di lusso eppure era caldo e accogliente. Una luce soffusa illuminava la grande sala riempita di tavoli rotondi, che potevano ospitare al massimo quattro persone, coperti da candide tovaglie rosa e in mezzo ai quali si alzava un candelabro in argento che sorreggeva due sottili candele bianche. Nick strinse la mano a Jen mentre il maitre li accompagnava al loro tavolo sul lato sinistro della sala, la ragazza lo seguì abbassando lo sguardo e sforzandosi di non pensare all’imbarazzo che le creava portare quel vestito. Si passò una mano sul tessuto nero lisciandolo sui fianchi sperando che si allungasse magicamente, era così corto. Forse era solo una sua impressione, infondo le copriva più di metà coscia.
<< Smettila di preoccuparti, sei splendida >> la voce di Nick al suo orecchio interruppe i suoi pensieri.
<< Lo dici solo perché sei il mio ragazzo >> ridacchiò sedendosi al tavolo di fronte a lui.
Si, era il suo ragazzo, ma per quanto ancora? Scosse la testa per scacciare quel pensiero.
<< Che succede? >> chiese lui confuso notando l’espressione preoccupata della ragazza.
<< Io... >> esitò un attimo chiedendosi se fosse il momento e il luogo adatto a quel discorso << Ho qualcosa da dirti, penso di doverti spiegare come sono finita per strada. Hai il diritto di saperlo >>
Nick la guardò spaesato per qualche secondo prima di iniziare a scuotere la testa.
<< Non penso di volerlo sapere, Jen. >> disse poi.
<< Tu non vuoi saperlo e io preferirei non dirtelo ma devo farlo >> rispose con voce tremante lei.
<< Perché? >> domandò fissandola negli occhi << Puoi anche non dirmelo, siamo stati bene fino ad ora >>
<< Non siamo stati bene, Nick. Non stiamo bene. Io non riesco più a tenermi tutto dentro e tu non riesci più a sopportare che io lo faccia. Non possiamo fondare un rapporto su segreti del genere, è impensabile >> si scostò un ciuffo di capelli dagli occhi nervosamente.
<< Ho l’impressione che se me lo dirai tutto cambierà e non voglio >> sussurrò lui abbassando gli occhi per sfuggire alla morsa del suo sguardo.
<< Io ne ho la certezza, Nick, io so che tutto cambierà. Non so neppure se riuscirai a guardarmi in faccia dopo che avrai saputo tutto, eppure correrò il rischio perché ti amo e voglio essere corretta con te >> gli afferrò la mano e il ragazzo fu costretto a guardarla.
Fu allora che successe, il volto di Jen diventò improvvisamente pallido e i suoi occhi verdi puntarono terrorizzati alle spalle di Nick, il ragazzo la guardò allarmato per qualche secondo prima di voltarsi e scoprire cosa stava succedendo.
Ciò che gli si parò dinanzi li sembrò totalmente normale, un uomo e una donna, infatti, si stavano accomodando ad un tavolo a pochi metri da loro. Il ragazzo li osservo attentamente: la donna aveva dei chiari capelli biondi accuratamente raccolti in uno chignon sulla nuca, i lineamenti del volto erano delicati, per niente marcati e le labbra coperte con un acceso rossetto rosso erano sottili e morbide, Nick era sicuro di non averla mai vista prima, eppure, nel complesso, quella donna le era straordinariamente familiare; l’uomo era molto alto e robusto, aveva capelli neri molto corti e indossava un completo scuro che faceva sembrare le sue spalle ancora più grandi, tutto di lui incuteva timore, tutto tranne quegli enormi occhi verdi, proprio identici a quelli di... No, era impossibile.
<< Jen! >> quasi urlò la donna strattonando poi la giacca dell’uomo << Jen, sei tu! >>
<< Jen,tesoro! >> la voce grave dell’uomo riempì la sala.
Nick si voltò verso la ragazza facendo appena in tempo a vederla scuotere il capo sconvolta perché un attimo dopo si alzò dalla sedia e uscì di corsa dal ristorante. La confusione più totale regnava nella testa del ragazzo, che diamine stava succedendo?
<< Tu! >> esclamò la donna indicandolo minacciosamente  << Chi sei? Che ci facevi con la mia Jen? >>
<< La sua Jen? >> domandò Nick guardandola confuso.
<< Charlotte, smettila! >> la rimproverò l’uomo per poi rivolgersi verso il ragazzo con un tono decisamente più cordiale rispetto a quello della donna << Scusi, ma a quanto pare lei conosce nostra figlia >>
<< Figlia? >> ripeté sconvolto.
Ora ogni pezzo andava al suo posto, lo sguardo di Jen, il modo in cui era scappata, ora era tutto chiaro. Nick balzò in piedi e si catapultò per strada guardandosi intorno, poi la vide: stava entrando in un taxi giallo qualche centinaio di metri più avanti, non fece in tempo a chiamarla che la vettura partì a tutta velocità confondendosi nel caos di New York.
 
Erano ormai due ore che Nick girovagava con la sua Mustang in cerca di Jen. Aveva sperato di trovarla  a casa ma ovviamente non era lì, aveva, allora, cercato in qualsiasi posto gli venisse in mente ma della ragazza non c’era traccia. Era preoccupato, molto preoccupato, voleva trovarla e riportarla a casa ma non sapeva dove andare e stava perdendo la pazienza. Inoltre da solo, in macchina, aveva avuto il tempo di riflettere sulle parole che Jen gli aveva detto a tavola e aveva paura, una paura folle e incontrollabile. “Non so neppure se riuscirai a guardarmi in faccia dopo che avrai saputo tutto” come avrebbe potuto non guardarla più, lei che era diventata così fondamentale nella sua vita, lei che rappresentava tutto, lei che aveva fatto svanire i suoi incubi più bui? Gli sembrava impossibile, eppure lei aveva detto proprio così, poteva questo segreto essere così rilevante? Poteva cancellare tutto l’amore che provava per lei? Poteva trasformarlo in odio? Probabilmente no, niente avrebbe potuto avere un effetto del genere su di lui. Forse si sbagliava? Mille dubbi lo assalivano, mille preoccupazioni gli attorcigliavano lo stomaco e mille sensazioni diverse gli facevano battere il cuore veloce come non mai. Forse aveva ragione Jen, forse doveva sapere la verità.
Cerco di svuotare la testa da ogni pensiero concentrandosi sulla ricerca della ragazza, si sforzò di pensare ai dettagli che gli sfuggivano ma senza grandi risultati fino a quando sul ciglio della strada non intravide qualcosa: un enorme cartellone pubblicitario si ergeva mostrando le provocanti forme di una modella in un strettissimo bikini giallo, era stesa su di un asciugamano in spiaggia con il mare alle spalle. La mente di Nick fu come invasa da un flash e improvvisamente le immagini dell’espressione che si era dipinta sul volto di Jen settimane prima sulla spiaggia lo colpirono. Sorrise, ecco dov’era, ne era certo. Spinse il pedale dell’acceleratore e deviò verso l’oceano.
 
La trovò proprio lì, sulla spiaggia. Era seduta sul bagnasciuga, stringendosi le ginocchia al petto con lo sguardo rivolto all’immensa massa scura che si muoveva davanti a lei. Le si avvicino e gli poggiò dolcemente la giacca sulle spalle coperte solo dal leggero copri spalle in cotone, lei si scostò piano e, alzatasi si allontanò di qualche passo, avvicinandosi all’acqua.
<< Te l’hanno detto? >> gli chiese con voce flebile senza guardarlo.
<< No >> rispose lui << Ho preferito venire a cercare te piuttosto che prendere un caffè con i tuoi genitori >> abbozzò un sorriso che gli si spense subito << Comunque credo sia tuo compito parlarmene >> il silenzio calò fra i due.
 Le onde arrivavano piano sulla spiaggia e le bagnavano i piedi nudi, lui continuava a guardarla con occhi sognanti: ora ne era certo, era la creatura più bella che avesse mai visto.
Ma non era perfetta.
Nick se ne accorse quando il vento la invase e il vestito svelò le forme nascoste del suo corpo. Sbiancò, sentiva il sangue raggelarsi nelle vene e le gambe tremargli.
<< Jen, perché sei scappata di casa? Voglio la verità... questa volta >> sussurrò più serio che mai.
<< Da come mi parli sembra che tu lo sappia già >> rispose lei voltandosi finalmente e guardandolo negli occhi.
<< Ho bisogno che tu me lo dica ad alta voce, quello a cui sto pensando non è... >> si passò una mano fra i capelli sconvolto << Ti prego dillo e basta >>
Jen si morse il labbro, era arrivato il momento, quello a cui aveva pensato per mesi, dovette fare ricorso a tutta la sua forza di volontà e al suo coraggio per non darsela a gambe levate, si concentrò e puntò tutte le sue forze in quelle uniche due parole che avrebbero potuto distruggere in un attimo tutto il suo mondo, come già avevano fatto in passato.
<< Sono incinta >>
Niente incertezza, nessuna esitazione, la frase risuonò candida e fluida nell’aria ma colpì Nick come una coltellata al cuore. Sentì improvvisamente la testa girargli, la terra gli mancò da sotto i piedi, fu come se tutto fosse scomparso, il suono del mare, il rumore delle macchine sull’autostrada, non sentiva più nulla, solo quella frase ripetuta in continuazione. Era incinta. Con la mano cercò istintivamente un appiglio senza, però, riuscirci e si ritrovo in pochi secondi inginocchiato per terra. La ragazza lo raggiunse abbassandosi accanto a lui.
<< Nick.. >> lo chiamò dolcemente accarezzandogli la fronte ma la reazione istintiva del ragazzo fu di scansarsi, la scosto bruscamente e si mise seduto con la testa fra le ginocchia. Una lacrima gli rigò il viso.
<< Nick, senti! >> riprovò prendendogli la mano, questa volta la lasciò fare e sussultò quando le sue dita lo guidarono fino a toccare il lucido tessuto nero che le copriva il ventre. Era gonfio, riusciva a sentirlo ma non quanto si aspettava, il vestito riusciva a nasconderlo benissimo, e nessuno guardandola l’avrebbe notato. Il ragazzo alzò gli occhi lucidi incontrando quelli di lei in cerca di una spiegazione.
<< Sono quasi quattro mesi >> rispose lei decifrando il suo sguardo << Fino ad ora è stato facile nasconderlo con felpe e giacche, ma tra qualche settimana sarà molto più evidente >> strinse la mano del ragazzo ancora di più a sé non permettendogli di scostarla << Non ho mai avuto grandi amici, conoscenti tanti ma nessuno a cui fossi davvero legata. Quando ho scoperto di essere incinta mi sono ritrovata da sola e, da ingenua, pensavo che gli unici che potessero aiutarmi fossero i miei genitori. Glielo dissi subito dopo avere avuto la conferma, mi aspettavo che mi aiutassero, che mi sostenessero ma mi sbagliavo di grosso. Mia madre andò fuori di testa, disse che non potevo essere sua figlia, mio padre era sotto shock e alla fine mi cacciarono via >>
<< E il padre? >> chiese fissando davanti a sé un punto nel buio.
<< Lui è stata la mia seconda porta in faccia >> cominciò lei abbassando lo sguardo << Non sapevo dove andare quella notte, così camminai fino a casa sua e gli chiesi di ospitarmi. Rifiutò ovviamente. Lui non era il mio ragazzo, io ero stata solo una delle tante. Una notte sola, giusto per divertimento. Io ero innamorata di lui fin dal primo anno di liceo, che stupida >> sorrise e sbatté forte le palpebre per ricacciare indietro le lacrime << È successo qui sai? Su questa spiaggia, è qui che ho fatto l’errore più grande della mia vita. C’era una festa laggiù >> indicò con la mano un punto poco lontano da dove erano loro << C’era alcool a fiumi e perfino un po’ di droga, io di solito non partecipavo ad eventi del genere ma quella sera avevo deciso di divertirmi, quella sera volevo lasciarmi andare. Dopo poco ero ubriaca fradicia e, sfortunatamente per me, Jake mi aveva scelta come sua preda >>
<< Era lui vero? Il ragazzo al bar, una settimana fa >> domandò stringendo i pugni.
Jen annuii.
<< Come hai potuto nascondermelo per tutto questo tempo? >> sussurrò piano con voce rotta.
<< Come potevo dirtelo, Nick? Ogni volta che l’ho confessato a qualcuno mi sono ritrovata per strada, non potevo permettermi di perdere anche te. Non posso vivere senza di te e non sono pronta a dirti addio >>
Si guardarono negli occhi per un instante infinito, poi il ragazzo la tirò a sé e l’abbracciò forte.
<< Io non ti abbandonerò, piccola Jen. Non lo farò mai >> le disse all’orecchio.
<< Me lo prometti? >> gli chiese lei stringendosi a lui con tutta la forza che aveva.
<< Te lo giuro. Non dovrai affrontare più tutto questo da sola. >> le baciò la fronte e tornò a stringerla.
 
4:37
Nick era poggiato allo stipite della porta fissando la ragazza addormentata sul letto. Era crollata subito fra le sue braccia e indossava ancora il vestitino. Sorrise dolcemente guardando i lunghi ciuffi di capelli che le coprivano il volto e la facevano sembrare così buffa. Lo stomaco gli si attorcigliò per l’ennesima volta sentì le palpebra pulsare mentre cercava di ricacciare indietro le lacrime. Senza fare rumore entrò in cucina e si chiuse la porta alle spalle. Afferrò il telefono disperato e compose il numero senza pensarci.
Squillava. Avanti, rispondi, rispondi!
“ Ehilà chiunque siate! Qui è la segreteria telefonica di Joe. Al momento sono impegnato a lottare contro un drago quindi se volete lasciarmi un messaggio fatelo dopo il beep”
Il beep arrivò e Nick si ritrovo a cercare le parole adatte da dire.
<< Joe, sono.. >> non riuscì a terminare la prima frase che esplose in un pianto incontrollabile, l’aveva trattenuto fin troppo forse << Joe, aiutami ti prego >> riuscì solo a dire, poi attaccò.




**********
Vi avevo detto che avrei postato per Pasqua? Beh eccomi qui.
Sono rimasta sveglia fino alle 2 passate stanotte ma alla fine l'ho finito! Consideratelo come il mio regalo di Pasqua per voi ;)
Beh penso che il capitolo si commenti da solo. 
Se qualcosa non è chiaro, chiedete pure :D
Il segreto di Jen è stato svelato, l'avevate indovinato? 
Nel prossimo capitolo ci sarà qualche special guest, vi avverto.

Grazie mille a tutti che leggete e recensite.
Un bacio
-cla

PS AUGURI A TUTTI!
  
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