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Autore: free    05/02/2006    2 recensioni
Se Hanamichi fosse il ragazzo della sorella di Mitsui? E se il loro genitori stessero per sposarsi? Cosa succederà dopo?

ATTENZIONE STORIA SOSPESA
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hanamichi Sakuragi, Hisashi Mitsui
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-Strane situazioni in famiglia-

by free

Storia scapestrata, stranamente non shounen-ai. Spero vi rallegri! Buona Lettura!

-Sgamati!-

I lunghi capelli corvini della ragazza si muovevano sinuosi accompagnando il suo ancheggiare frenetico. Camminava a lunghi passi e dalla sua andatura veloce e scostante sembrava avesse fretta. Superò il campetto da tennis e con uno scatto fulmineo svoltò a destra dirigendosi verso una palestra. Più la palestra si avvicinava più lei rallentava il passo, quando fu a pochi metri dall'ingresso si appoggiò di schiena al muro dell'edificio, poi si spostò lateralmente e allungò il collo oltre la porta d'ingresso. Scrutò all'interno: nessuno. Ritrasse il capo e si guardò intorno: nessuno. Si sfilò le scarpe e fugacemente entrò nella palestra. Iniziò a correre con difficoltà visto che il parquet scivolava sotto ai suoi piedi che si spostavano frenetici lungo la superficie. Raggiunta l'altra parte del campo, lentamente la ragazza fece scorrere la porta lungo i cardini e controllò il corridoio. Accertatasi che fosse vuoto, scivolò con dolcezza lungo la perete fredda, raggiunse di soppiatto lo spogliatoio maschile, accostò con cautela l'orecchio alla porta e origliò. C'era ancora qualcuno all'interno, ovviamente qualcuno di troppo visto che uno di quelli la stava aspettando. Come sempre. Le persone all'interno si stavano salutando. Sentì una porta chiudersi: erano uscite. La ragazza si scostò dalla porta e si rinfilò le scarpe. Riaccostò l'orecchio alla porta: silenzio. Azzardò a bussare tre volte, come stabilito da un pò di tempo, cercando di scandire i tre battiti.

"Entra entra", si sistemò la gonna, si slacciò i primi tre bottoni della camicetta e si passò una mano tra i capelli lucenti. Aprì la porta e lo vide. Il ragazzo di fronte a lei si stava finendo si vestire precisamente si stava abbottonando i pantaloni. La ragazza appoggiò una mano allo stipite della porta e attese che l'altro si accorse della sua presenza. Dopo qualche breve istante il ragazzo alzò la testa e rivelò un sorriso beffardo. Lei lo guardò con aria saccente.

"Che c'è da sorridere tanto?", il ragazzo si fece serio e con passo felpato la raggiunse, le prese i fianchi e la fissò nelle pupille.
"La situazione è strana".
"La situazione", disse lei facendogli il verso, "Come dici tu, è da un pezzo che va avanti e non ti ha mai dato fastidio.". Si passò una mano tra i lunghi capelli e gli strizzò un occhio.
"Si, lo so, però oggi mi sembra che ci sia qualcosa di diverso...".
"Cosa di preciso?", gli scoccò un occhiata interrogativa.
"Non lo so di preciso", iniziò ad accarezzarle il collo, lei sussultò per quel gesto improvviso, "mi sento osservato.".
"E da chi?", lei iniziò a baciargli il collo e ad accarezzargli la schiena.
"Sai...", iniziò a rispondere ai suoi baci con altri baci, "Penso... Che... Farò... Finta... Di... Niente...".
"Meglio così!", disse lei mentre sorrideva e scostava i suoi capelli neri per far spazio alla sua testa, "Ahi!".
"Che hai?".
"Da quando ti sei fatto pelato mi fai il solletico!", rise
"Capito.". lui le baciò le labbra, poi scese freneticamente sulla sua scollatura e iniziò a mordere e assaporare la sua pelle. Lei presa da euforia passava le sue mani su e giù per le robuste spalle di lui e gli ricopriva di baci la testa. Presi da tanto ardore non si accorsero che la porta dietro di loro si era aperta.
"Hana mi sa che ho... Hana... Ma che diavolo stai... Hikami!". I due sussultarono, lei cercò di riprendere le sue sembianze da brava ragazza anche se i segni rosso vivo lasciati dal ragazzo erano ancora visibili. L'altro nel frattempo cercava di trovare una spiegazione da dare al ragazzo furioso che era entrato nello spogliatoio.
"Mi spiegate che...". Il ragazzo si accorse dei segni sul collo della ragazza, le si avvicinò e le prese una mano, poi guardò torvo l'autore di quelli. "Ho capito cosa ci facevate qua, ma ciò non spiega nulla!", urlò minaccioso. La ragazza provò a dire qualcosa ma l'ultimo arrivato la interrupe. "Non dire nulla Hikami, adesso ti riporto subito a casa.".
"No, non vengo voglio rimanere con Hanamichi!"; lui guardò di nuovo cupo il rosso, come se lei non avesse detto nulla, "E ti va bene che non dico nulla ad Akagi altrimenti ci vado di mezzo anche io!". Hanamichi annuì senza dire una parola.
"Hana ti prego digli qualcosa.". La ragazza si dimenava dalla stretta ferrea del ragazzo che la teneva. "Hana fai qualcosa, fallo per noi!". Il moro sconvolto si girò verso di lei e poi riposò lo sguardo sull'altro.
"PER NOI?".
"Sì, noi.", disse il rosso, la ragazza guardò fiera Hanamichi.
"Si Hisashi, caro fratellino, io e lui stiamo insieme e anche da un bel pezzo!".

  
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