Anime & Manga > Slam Dunk
Segui la storia  |       
Autore: free    12/02/2006    0 recensioni
Se Hanamichi fosse il ragazzo della sorella di Mitsui? E se il loro genitori stessero per sposarsi? Cosa succederà dopo?

ATTENZIONE STORIA SOSPESA
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hanamichi Sakuragi, Hisashi Mitsui
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Documento senza titolo

-Strane situazioni in famiglia-

by free

-Gelosia-

Mitsui si chiuse la porta alle spalle trascinandosi dietro la mora che ancora scalciava e si dimenava imprecando tutte le divinità presenti sulla Terra.

"Te la finisci?!", urlò il ragazzo strattonandola per farla calmare. La ragazzà si fermò e iniziò a puntare i piedi, l'altro si girò verso di lei e la guardò in cagnesco.
"Non la smetto finchè non accetti che io e Hana stiamo insieme!"; lui sorrise beffardo.
"Allora puoi continuare in eterno!", la portò con forza verso la macchina e con forza ce la fece entrare.
"Ahi! mi hai fatto male!", e si massaggiò il braccio rosso per la stretta ferrea del ragazzo.
"Zitta!", intimò lui.
"Stronzo!"; e così la conversazione si chiuse fino al loro arrivo a casa. Mitsui si avviò alla porta tirò fuori un mazzo di chiavi.
"Ehi per caso mi hai fregato le chiavi di casa?".
"No, perchè?!".
"Non ci sono nel mazzo insieme a quelle della macchina, tu le hai?".
"No, sapevo che, in teoria, sarei tornata a casa tardi e quindi papi ci sarebbe stato e invece...", guardò il fratello con aria saccente.
"Capito, cercherò di entrare dalla finestra", lei lo fermò prima che potesse iniziare l'iniziativa.
"E' inutile, scatterebbe l'allarme...", lui la guardò e fece le spallucce, ma lei continuò: "Vuoi che arrivi tutta la polizia, i vigili del fuoco e anche l'ambulanza? ...Io preferirei aspettare papi che torna dal lavoro". Detto ciò si sedette su uno dei gradini di fronte alla porta, il fratello fece lo stesso. Il sole batteva forte e non c'era un filo di vento, i due erano rimasti in silenzio illuminati dal sole di Marzo che in quei giorni era diventato più caldo. Hikami seduta a gambe incrociate molto svogliatamente mandava sms, mentre Mitsui con le ginocchia al petto la osservava con la coda dell'occhio. Improvvisamente lei si girò e lo guardò con aria interrogativa
"Che c'è?", rispose lui al suo sguardo.
"Tu che hai, mi fissi!".
"Non posso fissare la mia bella sorellina?".
"Ma non eri incavolato con me?", lui sorrise.
"Certo e lo sono ancora!", sorrise di nuovo, lei sbuffò e tornò sul cellulare.
"Da quanto tempo state insieme?", lei lo squadrò e alzò un sopracciglio.
"Bhè, cinque mesi, ma a te non cambia nulla, vero?"; il fratello si guardava le scarpe come se si aspettasse che gli suggerissero qualcosa da dire, poi l'altra continuò, "E comunque con questo rimani fermo sulle tue posizioni.". Ci fu un attimo di silenzio poi continuò a parlare, "Non capisco cos'è che non ti va giù.".
"Non lo so".
"Se è per Hana, a me non cambia nulla".
"No, non è lui, assolutamente. Hana è cambiato da prima, anche se da oggi a cinque mesi fa ne ha fatta parecchia di strada; non metto in dubbio che sia un bravo ragazzo però il fatto è...".
"Il fatto è che sei geloso!", disse lei in tono burbero, "Non ti sta bene che ci sia qualcuno che mi protegga oltre a te."; Mitsui era allibito, "Hana non aspetterà la tua benedizione... La tua è solo gelosia. E finchè non ti passerà è meglio che mi stai alla larga e che te ne fai una ragione!".
Mitsui notò che sul suo viso c'era una nota di tristezza, stava per dire qualcosa quando la ragazza si girò dall'altra parte. La conversazione era chiusa.

Hanamichi stava camminando lentamente verso casa con il borsone in spalla e la sua ombra che lo stava inseguendo. Il sole stava calando di fronte a lui e la brezza che si stava alzando preannunciava l'arrivo della sera. La visione di quel Mitsui infervorato gli stava ancora davanti agli occhi e non voleva andarsene; l'unica cosa che riusciva a distoglierlo da quella visione era la notizia che lei stava bene e che Mitsui non gli aveva dato il coprifuoco o una scorta di bodyguards per portarla in giro. Era immerso nei suoi pensieri quando sentì il cellulare squillargli: un sms. Tirò fuori il telefonino e lesse il messaggio di Hikami: Ho litigato con Mitsui. Non ti preoccupare, è tutto ok! Ci vediamo domani.
"Non mi devo preoccupare? Ma che razza di messaggio è?", disse ad alta voce.
"Da quando in qua parli da solo?", Hanamichi si girò e trovò Mito dietro di lui.
"Ehi Yohei! Come mai da queste parti?", disse il rosso sorpreso.
"Sto tornando a casa.", guardò l'amico di fronte a lui, "Facciamo due passi insieme?". Il moro sembrava aver capito lo stato d'animo del rosso che accettò senza problemi il suo invito. Si avviarono lungo il marciapiede baciato dal sole.
"Con chi ce l'avevi?".
"No, con nessuno."; Mito lo guardò e sorrise.
"Che è successo con Hikami?".
"Hikami,eh!?...Ah sì... Niente", Hanamichi s'incupì e abbassò lo sguardo.
"Ti va di parlarne?"; Hanamichi muglolò, Mito non riuscì a capire se fosse stato un sì o un no ma non ebbe il tempo di pensarci che il rosso iniziò a parlare.
"Eravamo insieme io e le e poi... Poi negli spogliatoi è entrato Mitsui, ci ha sbeccati, ma il problema è che lui si è incavolato, di brutto! Ha iniziato ad urlare e poi tutto ad un tratto l'ha portata via.", Mitò guardò l'amico che era diventato improvvisamente triste, "Non immaginavo che avrebbe reagito così. Poi io, io non sapevo che fare mi sentivo impotente di fronte a lui! Di fronte a suo fratello!". I due erano arrivati di fronte a casa Sakuragi, si fermarono e si guardorono fisso negli occhi. Hanamichi sembrava cercare una risposta negli occhi del suo amico.
"Bhè Hana, la reazione di Mitsui sarebbe stata quella di quelunque fratello. Vedi, la sua reazione è stata quella dettata dalla gelosia, è normale che se un fratello vede sua sorella avvinghiata ad un suo amico non ci vede più e si incazza.", l'altro annuì, "Dai Hana è solo gelosia, prima o poi gli passerà, di sicuro non andrà via però diminuirà, devi solo aspettare, ok?"; Hana pensò che quelle parole prima di capirle andavano digerite e poi assimilate, così non sapendo cosa dire lasciò che l' amico si congedasse, "Va bene Hana ci vediamo domani a scuola!". Il rossino accennò un piccolo saluto con la testa, svoltò l'angolo e si diresse verso casa con le parole di Mito che facevano da sottofondo alla scena di quel pomeriggio che implacabile gli si presentava davanti.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: free