Un mondo intero premeva pigramente contro una tenda verde alga.
Quella tenda cadeva mollemente su un davanzale.
Insignificante, trasparente come un fazzoletto di carta umida, sottile come un'ostia.
E lei, lei era lì con i suoi occhi ambra chiara, a nascondersi dietro quella tenda dalla luce e dall'aria,
a nascondersi nella penombra oltre quell'orribile finestra sul mondo.
Ostacolo, reclusione, salvezza, discrezione.
Si fece piccola nelle spalle, stretta tra due braccia pallide e deboli, sul cuore una mano ossuta.
Rimase lì, immobile, avvolta nel dolce mistero di quell'ostia verde alga.