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Autore: RiceGrain    25/04/2011    4 recensioni
Da quando lui se ne era andato avevo deciso di chiudere i ponti con la famiglia Pattinson. Avevo creduto che avrebbe fatto meno male, forse, far finta che quella parte della mia vita non fosse mai esistita.
Stupida illusa.
"-Forse è stato meglio che tu non sia venuto, altrimenti avresti trovato il tuo posto occupato-
L’azzurro dei suoi occhi si fece improvvisamente più scuro.
-Forse è così che devono andare le cose, Rob. Non vedi? Non riusciamo mai a trovare il momento giusto. Gli passiamo accanto e non lo cogliamo mai.-
"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '๑Maybe Memories๑'
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45 Chapter
45

-Hey zuccherino...- qualcuno, presumibilmente Rob, mi sfiorò lievemente il braccio scoperto dalle lenzuola, posandovi poi immediatamente dopo una piccola scia di baci.
-Ti svegli?-
Come l'infinità di volte precedenti in cui quella stessa scena si era ripetuta, mi voltai dall'altra parte e feci finta di niente, nonostante ormai sentissi il sonno agli sgoccioli.
La sera prima io e Vixie eravamo crollate esauste fra i morbidi cuscini del letto nella suite mia e di Robert, prima ancora di iniziare a ingozzarci di popcorn al cioccolato.

-Shoo!- aveva esclamato lei, mettendo pausa al dvd di Sex and the City e voltandosi verso di me, brandendo il telecomando in mano. -Mi è appena venuto in mente che l'altra sera a cena...-
-Eh...?- le chiesi io, guardandola storto.
-Non ci hai più detto cos'è che dovevi dirci!-
Per poco non mi ero strozzata con l'acqua frizzante.
-Cazzo è vero!- le avevo battuto una mano sul ginocchio e lei si era allontanata da me, massaggiandosi la gamba -E' possibile saperlo senza venire picchiati?-
-Oddio com'è possibile essere così deficienti?- avevo continuato a scuotere la testa incredula del fatto di non averle detto proprio la cosa per cui la cena dell'altra sera era stata indetta.
Beh comunque anche Robert avrebbe potuto ricordarselo.
-Beh?- mi aveva incitato lei ed allora finalmente io l'avevo presa per le braccia e l'avevo guardata fissa.
-Vixie.- avevo fatto una pausa ad effetto e prima di continuare l'avevo fissata dritta negli occhi -Ci trasferiamo a Los Angeles.-
Lei aveva sbattuto le ciglia più volte, sinceramente incredula.
-Cosa?- aveva semplicemente detto qualche istante dopo.
-Sì, io e Robert. Ci trasferiamo.-
-Mi stai bellamente prendendo per il culo, non è così?-
-No.-
Era scoppiata a piangere. Sì, proprio lei. Miss Hayley Victoria Hetfield, la donna di ghiaccio, quella che non versava una lacrima neanche a pagarla oro. Lei, era scoppiata a piangere.

-Sugar, dai svegliati!- Robert con la sua tremenda voce insistente mi scosse per l'ennesima volta e così fui costretta a spalancare gli occhi.
-Rob ti odio. Ti odio, sappilo.-
-Ma infatti già lo so- ridacchiò e poi mi circondò fra le braccia.
-Hai intenzione di stare tutto il giorno a letto?-
-Uhm...sì. Sono stanchissima tu non sai che vuol dire portare avanti una gravidanza e poi ieri notte io e Vixie abbiamo fatto tardissimo.-
-Ma se quando io e Billie siamo tornati vi abbiamo trovato tutte e due addormentate da secoli probabilmente, con la tv accesa e i popcorn sparsi dappertutto.-
-Beh sono stanca lo stesso.- mugugnai qualche altra cosa e mi coprii la testa con il cuscino, ma un'ondata terribilmente forte di nausea mi colpì improvvisamente e così, volente o nolente, fui costretta a scaraventare le coperte di lato e fiondarmi in bagno.
-Tutto a posto?- alzai lo sguardo su Robert che dalla soglia della porta mi fissava un po' preoccupato.
-Devo andare a prenderti qualcosa?-
-No, non ti preoccupare. Sto già meglio.-
Sospirai stanca e mi accasciai contro la parete fredda dietro di me. Credevo di aver smesso con quelle fastidiose nausee mattutine, ed invece non sembrava affatto che fosse così.
-Ancora nausea? Insomma a questo punto non dovrebbero venirti più.- esclamò il grande ginecologo Robert, alchè io sbuffai e lo guardai storto -Solo perchè per qualche mattina non mi sono venute non significa che non mi verranno più. Lo sai che potrebbero venirmi per tutta la durata della gravidanza?-
Lui assunse uno sguardo mortificato quasi e annuì leggermente -Mi dispiace, vorrei poter fare qualcosa.-
-Lascia stare, Pattz. Sto già meglio davvero. Forse è anche colpa del viaggio, lo stress della premiere, il cambiamento di clima.- mi presi la testa fra le mani in attesa che la seconda ondata di nausea, stavolta decisamente meno forte della precedente, passasse.
-Dopotutto forse è meglio se torni a letto.- sorrise e poi mi protese una mano per farmi alzare.
Mi accompagnò perfino a letto e mi dette un rapido bacio sulla fronte -Vado a farmi una doccia, tu te la caverai per 10 minuti da sola?-
-Non so, potrebbe entrare qualche alieno e rapirmi...tu che dici?- scossi la testa -Vai a farti questa doccia, non sono in punto di morte.-
Se ne andò senza aggiungere altro e io mi sistemai meglio sotto le coperte, beandomi completamente al pensiero di avere una giornata piena a New York da trascorrere come più mi piaceva.
Robert non aveva nessuna intervista da fare e mi aveva promesso che saremmo stati insieme tutto il tempo.
Mi sentii lievemente pizzicare lo stomaco di piacere. Quando eravamo solo amici, fare cose come stare in giro tutto il giorno per musei, oppure semplicemente camminare uno di fianco all'altra anche senza parlare, semplicemente a godere della reciproca compagnia, era all'ordine del giorno.
Dopo scuola compravamo i panini al supermarket e li mangiavamo nelle panchine del campo dietro la stazione, prima di prendere il treno e andare dritti a Londra.
A volte anche Tom si univa a queste gite, ma per la maggior parte del tempo eravamo solo io e Robert. Ed eravamo così felici.
Adesso beh le cose erano un po' diverse, non peggiori sicuramente, solo diverse.
Sentii vibrare il cellulare sul comodino accanto al letto ed interruppi quel corso di pensieri.
Era Trixie che mi chiamava per farmi le congratulazioni per la mia magnifica presenza sul red carpet -aveva visto un servizio la mattina stessa, dove a quanto pareva io avevo brillato come un astro lunare, qualunque cosa volesse dire - e per comunicarmi ufficialmente la notizia che lei e Joe erano tornati di nuovo insieme.
Fui sinceramente contenta per loro e nonostante quella fosse una cosa un po' prevedibile, ne rimasi lo stesso piacevolmente sorpresa.
-Siamo sempre in studio di registrazione, Sugar. Mi sembra di essere tornata ai vecchi tempi!- immaginai per un istante gli studi della Rough Trade Records a Golborne Road e sospirai estasiata.
-Vorresti essere me, eh? Dì la verità.- mi stuzzicò lei.
-Sì. Sì Trix, da morire. Come stanno i ragazzi?-
-Oh bene. James e Delilah sono sempre appiccicati, se non fosse che sono fottutamente simpatici, li vorresti prendere a cazzotti.-
Mi misi a ridere e non potei non provare un moto di felicità nei loro confronti. Se lo meritavano davvero. Tutti e due.
-Beh poi sapevi che niente popò di meno che mr Carlos Barȃt in persona produrrà il loro album?-
-Scherzi?-
-Affatto! Ieri è entrato mentre i ragazzi preparavano un pezzo e si è accomodato sui divanetti, come fosse il proprietario. Abbiamo parlato di un sacco di cose, mi ha anche invitato a cena fra l'altro.-
-Spero tu abbia accettato!- avevo gli occhi che brillavano per la felicità.
-Ovvio. Ma ci sarà anche Joe e la fidanzata di Carl, Edie.-
Restammo a chiacchierare per svariati altri minuti su Rob, su Kristen addirittura, di nuovo su lei e Joe e infine parlammo anche di Amber e Tom.
Le raccontai di come l'avevo trovata, della scena patetica che Tom aveva fatto appena il film si era concluso e lei si scusò ancora. E seppi che era davvero sincera.
-Per ora va così, Trixie. Tom è messo veramente male, ma so bene che si riprenderà. Lo fa sempre.-
-Già...spero anche io.-
Non appena chiusi la telefonata, mi arrivò un sms di Vixie.
-Metti immediatamente sul canale 2-
Svogliatamente presi il telecomando e accesi l'immenso televisore a 80.000 pollici di fronte al letto.
Il rumore della doccia mi confortava e nonostante avessi ancora nelle orecchie la voce argentina di Trixie, uno stato di leggera sonnolenza mi pervase.
Access Hollywood comparve sullo schermo.
Ebbi giusto il tempo di domandarmi perchè diamine la Hetfield mi volesse costringere a guardare i programmi trash del lunedì mattina, quando il titolo del servizio che era appena stato messo in onda mi colpì come un pugno allo stomaco.
Sopra ad una foto di Robert e Nina, le parole IS IT SHOOBERT OR...SCHUBERT? mi svegliarono all'istante meglio di una cannonata.
Cos'era quella roba?
-Ed è proprio la bellissima modella inglese, Nina Schubert, a raccontarci come in fin dei conti la storia fra lei e il nostro amatissimo R-Pattz, non sia mai del tutto finita.- la voce della presentatrice mi fece tornare la nausea all'istante, mentre altre immagini dall'afterparty della sera prima comparivano davanti ai miei occhi, una dietro l'altra, in un terribile ed inarrestabile susseguirsi.
-Io e Robert ci capiamo con un solo sguardo, è sempre stato così.- Nina parlava al microfono di Access Hollywood, sorridente come non mai, con un drink in mano.
-E' una persona splendida, oltre che una grande artista ed è sempre stata una grossa fonte di ispirazione per me. Beh, lo è tuttora- l'intervistatore si era spostato su Robert e quell'unica frase mi colpì così forte da farmi chiudere gli occhi, scioccata.
Non poteva aver detto quelle cose, dovevo essermele immaginate. Non poteva, non poteva semplicemente.
Eppure lì al di là dello schermo, Robert sorrideva alla telecamera, sguardo divertito, capelli scompigliati, camicia semi sbottonata, aria totalmente serena e rilassata.
-State davvero molto bene insieme, complimenti!- avrei disperatamente desiderato far cessare quella voce una volta per tutte, ma non riuscivo a muovere un muscolo, figurarsi riuscire a raggiungere il telecomando e spegnere la tv.
-Sai stavo pensando che potremmo evitare la cena con Emilie e gli altri stasera e prendercela per noi due. Restiamo tutto il giorno a farci le coccole e poi...- la sua voce dalla soglia della porta del bagno mi fece sussultare improvvisamente.
-Zuccherino?-
Si avvicinò, probabilmente con la sua solita aria interdetta dipinta sul volto, quella che utilizzava sempre quando qualcosa riguardante la sottoscritta lo lasciava perplesso, e si chinò su di me costringendomi a rabbrividire quando qualche goccia d'acqua mi scivolò addosso.
Il cellulare intanto aveva ripreso a vibrare sopra al comodino ed immediatamente la mia mente saettò a Vixie che, visto il servizio, mi chiamava sicuramente per offrirmi i suoi servigi per far fuori Robert.
-Hey, ma che ti prende?-
-Vaffanculo, Robert. Vaffanculo.- finalmente riuscii a guardarlo in faccia e i suoi occhi così intensamente azzurri mi dettero la nausea.
-Sei uno stronzo.- feci per spostarlo da me, e nel farlo lui mi afferrò per un polso e mi tenne ferma.
-Mi spieghi di che accidenti stai parlando?-
-Toglimi immediatamente le mani di dosso. Io con gli stronzi non ci parlo.- lo scostai bruscamente e lui fu costretto ad allontanarsi.
-Sugar porca puttana, dimmi che cazzo è successo!- urlò quasi, passandosi le mani fra i capelli e riafferrandomi per un braccio, l'istante successivo.
-Tu non ti muovi da questa camera!-
-Robert.- dissi semplicemente, fissando il mio polso attorniato dalla sua presa ferrea.
-Voglio che mi levi le mani di dosso. Sono stata chiara?-
Si fece da parte, lasciandomi andare.
-Mi fai schifo.- alzai lo sguardo su di lui e scossi la testa, in preda ad un attacco lancinante di nausea.
-Tu e il mondo di merda nel quale sei invischiato.-
Scoppiai a piangere.
Mi odiai, mi detestai fin nel profondo per quelle lacrime che bruciavano sulle ferite aperte del mio orgoglio come sale, ma non riuscii a fare altrimenti.
Lui mi venne immediatamente vicino e mi strinse a sè, finendo di bagnarmi completamente.
-Sugar.- mi prese il viso fra le mani e mi guardò, mentre io mi sentivo orrendamente scossa dai singhiozzi.
-Perchè? Perchè hai dovuto dire quelle cose?- cominciai a prenderlo a pugni, desiderando infondergli almeno un minimo del dolore che io stessa provavo in quel momento.
-Cose? Quali cose?- mi bloccò le mani ed io finii contro il suo petto, raddoppiando i singhiozzi.
-Sapevi che l'avrei visto. Non potevi tenertele per te, vero?-
-Ma di cosa stracazzo stai parlando?- stavolta il tono di voce assunse una colorazione alterata e quando tornò a fissarmi, ogni traccia di smarrimento era scomparsa.
-Smettila di fare la psicopatica e dimmi cosa è successo.- si passò di nuovo le mani fra i capelli e io ne approfittai per allontanarmi da lui.
-Chiedilo alla tua musa ispiratrice.-
Lui mi fissò, di nuovo interdetto e io scivolai verso la porta con nessunissima intenzione di fornire ulteriori spiegazioni.
-Forse dovresti comprare un giornale. O accendere la tv. Troverai la tua faccia probabilmente dappertutto.-
-E' Nina? Stai parlando di lei?- sembrava così disperato che per un momento valutai l'opzione di restare e perdonarlo.
-Non mi cercare, per favore. Non ho voglia di parlare.-
-Sugar, per favore. Non so cosa tu abbia letto o visto, ma ti posso assicurare che si tratta di stronzate. Stronzate!-
-Robert, smettila. Ti ho sentito con le mie orecchie proclamare quanto ancora lei significhi per te. Ti ho visto con i miei occhi sorridere felice, ed abbracciarla.-
Scossi di nuovo la testa, trattenendo il nuovo fiume di lacrime e mi avvicinai alla porta, spalancandola subito dopo.
-Voglio stare da sola.-
-Ma che cazzo dici!? Io non ho mai detto niente del genere!- continuava ad urlare e mi venne vicino, scuotendomi quasi per le spalle.
-Come potrei dire una cosa del genere?-
-Beh l'hai fatto.- mi asciugai le lacrime con il dorso della mano e volsi la testa dall'altra parte.
-Lasciami andare adesso. Non mi va di averti intorno.-
-Ti prego...- disse solamente, prendendomi per mano e scongiurandomi, senza propriamente dirlo, di restare.
Ma io lo lasciai andare immediatamente, precipitandomi nel corridoio e scaraventandomi quasi in ascensore.
Non sapevo nemmeno dove andare. Qualsiasi posto, tranne che con lui.


Bene. Ehm sì. La farò breve, molto breve.
Primo perchè è stratardi XD E secondo perchè questo, ragazze mie, è il capitolo più orrendo mai prodotto dalla sottoscritta e che mai verrà prodotto, perchè eguagliare tali standard di orrendezza è difficile, praticamente impossibile.
Beh, vi dico che innanzitutto la scena me l'ero immaginata in maniera totalmente diversa ma chissà per quale cazzo di motivo le cose sono andate così. Non mi è dato sapere. E quindi, di conseguenza, nemmeno a voi.
Beh che dire...vi capirò davvero se non vorrete commentare sto schifo e non ci rimarrò male. Insomma è impossibile. Ne sono cosciente XD
Per cui beh vi auguro una buona Pasqua, anche se in ritarrdo, e ci sentiamo al prossimo aggiornamento :)
Grazie mille comunque per i precedenti commenti, vi amo lo sapete! <3

Ah si Rob non è mio.












   
 
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