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Autore: emchan    25/04/2011    4 recensioni
Un intervista in qualche modo perverso che inconsapevolmente li porta ad un livello molto più elevato.
"..Chiedete tutto quello che volete sapere, ma finchè non è offensivo, potrei rispondere.."
AoixUruha
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoi, Uruha
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo : Take me home
Autore : dani_25
Genere: humor, Romance?, Erotico
Rating : PG13 here - NC17 next
Pairing: Aoi/Uruha
Warnings : Linguaggio, sex
Disclaimer : A e U non mi appartengono.

Trama : Un intervista in qualche modo pervera, che inconsapevolmente li porta ad un livello molto più elevato
 





Sbattendo le ciglia davanti allo specchio, sporse in avanti le labbra lucide per assicurarsi che fossero abbastanza baciabili. Dopo aver sistemato leggermente le sottili pieghe della sua chiara t-shirt, mosse un paio di volte i suoi voluminosi capelli biondi prima di girarsi e controllare l’altro uomo nella stanza.

“Aoi-san?! Sono pronto! Hai finito?” Uruha chiamò dal bagno. Si girò di nuovo per dare un ultima controllata al suo intero aspetto. Mordendo il suo labbro inferiore, concluse che era presentabile e di bell’aspetto quanto bastava per poter uscire di casa. Non era così narcisista ma voleva sempre essere sicuro di apparire carino quando partecipava a qualche riunione o veniva convocato per qualche intervista. Che fosse tv, radio o l’intervista di un magazine, un photoshoot o anche la sessione di prove, era praticamente consapevole di come si presentava alle altre persone. Essendo un personaggio noto, pensava che questo fosse l'atteggiamento corretto.

“Sìì! 15 minuti fa’ prima di te!” Rispose l’altro uomo a voce alta. Fece praticamente un pesante broncio mentre usciva dal loro bagno e vedeva l’uomo più grande appoggiato alla cassettiera, vestito con relativa sigaretta all’angolo della sua bocca.

L'uomo dai capelli scuri fece un sorriso compiaciuto, scuotendo la testa, notando quanto era imbronciato il più giovane. Stavano per andare a un'intervista esclusiva per una rivista quel tardo pomeriggio, un invito per un colloquio personale che il biondo aveva accettato così bruscamente, senza ulteriori domande. Era un appuntamento dell’ultimo minuto e l'uomo più giovane sembrava essersi dimenticato di dirglielo.

Uruha non riusciva ancora a credere che, nonostante gli sforzi che esercitava per migliorare la sua resistenza, si muoveva ancora in modo lento, così lento che tutti i suoi amici quasi lo paragonavano a una tartaruga con la testa bionda. Giocherellava con l'orlo della sua sciarpa alla moda, la testa bassa come se fosse un bambino che viene rimproverato. Quando Aoi lo guardava in quel modo, avrebbe potuto giurare di sentirsi davvero come un bambino, anche se c'era solo uno scarto d'età di due anni e mezzo tra di loro.

“M-mi dispiace… di averti fatto aspettare Ho solo dato un ultimo sguardo al mio make-up” Uruha mormorò in tono di scusa. Ammetteva che era troppo timido e che non era necessario buona parte delle volte. Essere un po' più veloce, era quello che si ripeteva a se stesso. Non voleva che l’altro uomo si stancasse di lui perché era una tartaruga. Un silenzio passò tra di loro, mentre Uruha si guardava ancora i piedi. E dopo qualche istante, alzò lo sguardo, in attesa ...

“Non hai bisogno di tutto quel make-up Uruha” rispose con un tono quasi irritato Aoi e lo squadrò severamente da testa a piedi. Il cuore di Uruha batteva più veloce di quello che le sue orecchia potevano sentire e il cambio d’umore del suo amante non era d’aiuto. “Va tutto bene. Stavo solo dicendo che  sei già piacevole da guardare. Non è necessario mettere su tutta quella roba” rispose subito Aoi, la sua voce un po’ irregolare.  Aveva visto l’espressione intimidita sul viso mite di Uruha e immediatamente tentò di tranquillizzare il giovane.

Subito, tornò di nuovo il silenzio, gli occhi di Uruha sbatterono appena le palpebre. Non sapeva se aveva fatto qualcosa di sbagliato o era lui la cosa sbagliata in quella situazione. Fece ricadere di nuovo la testa verso il basso, mordendo il suo labbro inferiore per trattenersi dal.. piangere?  Con la sensazione di essere stato quasi rimproverato, sentiva che poteva piangere in quel momento.

“Oi su col morale! Non sono arrabbiato con te. Non potrei mai esserlo lo sai questo…” Aoi ruppe l’impacciato silenzio, raddrizzando la sua posizione. “Comunque..” Continuò.
A quella frase, la testa di Uruha scattò per guardare l'altro uomo, ansiosamente in attesa di qualcosa. Qualcosa che avrebbe alleggerito lo stato d'animo perché Aoi lo faceva sempre per lui quando sapeva che  si sentiva intimidito.

“Sei proprio splendido. Davvero… splendido…” Aoi finì la sua frase con una punta di rossore sul viso. Era il tipo che raramente commentava l’aspetto di una persona e quando lo faceva, in qualche modo sembrava un uomo timido e non quello intimidatorio che era.

Uruha non poté far altro che mordersi forte il labbro, il battito del cuore era ancora più veloce di prima sentendo il commento di Aoi sul suo aspetto. Anche se non era la prima volta che l’altro uomo glielo diceva, aveva la sensazione che il suo cuore poteva scoppiare. Tutto ad un tratto, l'atmosfera intorno a loro era cambiata.

Una lusinghiera parola dal suo amico, fans o di uno sconosciuto non poteva superare quella di Aoi. Era come se tutto quello che l’altro uomo dicesse, fosse verità in cui lui poteva credere. Quando Aoi gli diceva qualcosa come quello, lo fissava dritto negli occhi, sicuro di farlo sciogliere lì sul posto.

Aoi aveva la tendenza a insultare o parlare con franchezza con chiunque del loro aspetto, ma quando si trattava di Uruha, semplicemente diventava rosso sulle guance e, talvolta,  balbettava. Faceva sentire Uruha come se lui fosse davvero speciale.
 
“Andiamo. E per favore… ti ho detto di smetterla di chiamarmi Aoi-san. Così sembra che io sia troppo vecchio per te e che non siamo nemmeno amanti”. Era una verità di cui Uruha sembrava ancora non essersi abituato. A volte irritava Aoi soprattutto quando Uruha lo chiamava in quel modo anche fuori dal lavoro, e peggio ancora, a casa. Era una illogica indole. Praticamente vivevano sotto lo stesso tetto eppure l’essere rispettoso nei suoi confronti sembrava infastidirlo.

Allungò una mano verso un Uruha molto distratto. Il più giovane sembrava essere con la testa fra le nuvole, le dita sulle labbra mentre i suoi occhi appena si muovevano. Fu solo quando Aoi afferrò la sua mano e lo tirò fuori all'esterno della casa che emise un suono acuto mentre veniva spinto dentro la macchina.

Sulla strada verso lo studio dove sarebbero stati assaltati con Dio sa quali domande, l’intero tragitto fu tranquillo, a parte per la radio. Di certo Uruha non era ignaro del fatto che Aoi di tanto in tanto lo osservava.

Uruha rimase seduto con la testa bassa, agitando la sua lunga sciarpa nera. Si sentiva in colpa per non aver detto ad Aoi che aveva accettato un intervista all’ultimo minuto e senza ulteriori informazioni. Tutto quello che sapeva era che l'intervistatore era un noto uomo dei media che stava facendo un sacco di articoli su artisti e gruppi, e che Ruki e Reita erano stati seduti su quella sedia bollente tre settimane prima di loro.

Era logico che loro sarebbero stati i prossimi ad essere convocati ma si sentiva ancora un pò colpevole, perché aveva scoperto che l'intera intervista sarebbe stata pubblica dopo una settimana, se approvata. Ad Uruha era stata data anche una copia dell’intervista dei suoi amici e il vero orrore era stato scoprire che alcune delle domande erano molto personali, esplicite se poteva aggiungere. Perché diavolo aveva accettato quel tipo di pubblicità? Si sentiva così stupido da sperare che l’intera questione dell’intervista li avrebbe divertiti. Era semplicemente patetico.

Ma ormai era troppo tardi per i ripensamenti. Sospirò per attimo, prima di mettere su il broncio. Erano quasi arrivati all’edificio e Aoi non aveva nessuna idea su cosa riguardasse l’intervista. E sfortunatamente uruha non aveva avuto il coraggio di dirglielo.

“Allora… posso sapere di cosa tratterà l’intervista?” Come se stesse giocando la sua sfortuna, Aoi chiese di punto in bianco improvvisamente. E fu in quel momento che Uruha scattò e sentì il cuore iniziare a battere velocemente di nuovo. Lentamente si girò verso Aoi, sentendosi molto nervoso.

“uhm- dunque… t-tratta di..”  Balbettò, stringendo le dita contro il tessuto della sua sciarpa sciolta. Erano vicini al luogo e tuttavia il suo nervosismo non voleva lasciare il suo povero petto. "E'-" Continuò, ma non poteva davvero pronunciare altro.

“Okay, non devi dirmelo se non sei abbastanza sicuro di te. Spero solo che questa intervista non sia qualche contorta e costruita copertina. E’ veramente fastidioso che molti, ancora oggi, tentino di immischiarsi in faccende che non sono loro.” Aoi mormorò con gli occhi puntati seriamente sulla strada. Il suo tono non era minaccioso, ma esso mandò dei brividi lungo la sua spina dorsale.

“Riguarda… riguarda artisti e … e il loro stile di vita. Come un intervista personale. Non conosco il resto ma Ruki ha detto così.” Uruha abbassò di nuovo lo sguardo sul suo grembo. “Mi dispiace è stato troppo improvviso. E-ero con le spalle al muro e non ho avuto la possibilità di rifiutare.”

“Ho detto che è tutto ok. Non dire che ti dispiace perché non sono arrabbiato o altro.” Spiegò Aoi anche se una leggera punta di irritazione nel suo tono raggiunse le orecchio di uruha. Fece una lieve smorfia. L'uomo più anziano era conosciuto per il suo temperamento sempre inflessibile e, purtroppo, dal momento che erano andati a vivere insieme, Uruha non era esente anche se era il suo amante.

Il giovane annuì con la testa ancora bassa. Non avrebbe mai potuto lamentarsi direttamente o controbattere perché aveva troppo rispetto per l'altro uomo. A causa della loro differenza di età e il come Aoi era molto più maturo in ogni suo aspetto paragonato a lui, Uruha lo aveva sempre guardato rispettando ciò che l'uomo più anziano diceva. Uruha si meraviglia anche di come erano arrivati ​​a questo punto anche se avevano personalità diverse. Questo lo intrigava.

Dopo altri pochi attimi, finalmente si fermarono fuori alla zona dell’edificio. Il battito cardiaco di uruha iniziò a battere un po’ più veloce, sapendo che questa intervista avrebbe fatto la differenza quando avrebbero finito e sarebbero stati fuori da li.

Entrarono nell’edificio, parlando a mala pena tra di loro. Anche se uruha non voleva pensare che aveva infastidito Aoi, l’altro uomo stava camminando davanti a lui più veloce, la sua presa sul suo polso, leggermente troppo forte. Fondamentalmente veniva trascinato in un modo troppo ovvio per chiunque li passasse accanto. Era raro che loro si tenevano per mano in pubblico perché dopo tutto, loro erano ben conosciuti, che a loro piacesse oppure no. Ma adesso, Aoi lo stava trascinando tenendolo per mano, forse in un modo un po’ rude e all’atro uomo non sembrava importare se gli altri li guardavano in modo strano.

Uruha non si lamentava dell’improvvisa rozzezza di Aoi verso di lui. Pensava che, forse era solo perché l’altro uomo aveva altre cose da fare dopo questa intervista che lo stavano aspettando o semplicemente non se la sentiva di indugiare in questo tipo di posti, per quel che ne poteva sapeva Uruha.

Dopo un lungo corridoio e un silenzioso ascensore che li portò al secondo piano dell’edificio, un ragazzo con gli occhiali si avvicinò a loro con un grande e fastidioso sorriso che fingeva il paradiso. Le persone dei media potevano essere irritanti a volte.

“uruha-san!! Mi fa piacere che tu sia venuto! E hai portato il tuo partner huh? Così favoloso!” La voce così ovviamente gay del ragazzo suonò per tutto il secondo piano.
 
Uruha strillò leggermente, riconoscendo rapidamente l'uomo che lo aveva definitivamente messo alle strette pochi giorni prima quando stava facendo shopping. Era come un dejavu

“Aa-Salve! Aa- Sanou-san-” Salutò goffamente e mise su un forzato sorriso prima di guardare dietro verso il suo amante. Aoi stava guardando in giro, non badando neanche all'altra persona mentre osservava l'area con occhi ovviamente annoiati. Tutto quello che poteva fare era quello di sospirare in modo esasperato.

“Mi fa veramente piacere che siate venuti! Vi stavamo aspettando e siamo veramente eccitati perché voi due siete una delle coppie più popolari nella scena del visual kei oggi” Il ragazzo con le mani da ragazza, gesticolò esclamando abbastanza forte, era leggermente imbarazzante.  

In quel istante Uruha poté solo sforzare il suo sorriso amichevole  mentre annuiva a qualsiasi frase il ragazzo gli stesse dicendo. In quel momento non gli importava niente. L’unica cosa che voleva era finire l’intervista il più veloce possibile e tornare a casa a rilassarsi. Poteva ancora sentire lo sguardo torvo di Aoi dietro di lui…

“Okay~ okay~ Venite con me adesso. Takano-san vi sta già aspettando. Scommetto che voi due vorrete definitivamente dargli una nuova ragione. Divertitevi!” Uruha lo fissò stupidamente per pochi secondi. E prima che se ne accorgesse, veniva trascinato attentamente all'interno di una stanza, la mano di Aoi sulle sue braccia sembrava così protettiva, ne era sicuro. 
 

*****
All'interno della stanza con pareti in tinta unita, era molto più caldo. Uruha emise un soffio morbido mentre si girava sulla sua sedia. Accanto a lui, Aoi era occupato ad accendersi una sigaretta che era incredibilmente consentita all'interno dell'area di prova del suono.
 
Il tavolo rotondo di vetro tra loro e l’intervistatore era stato posto con meticolosità dentro la spaziosa stanza. A parte loro due, che erano l’attrazione principale, c’era altro personale all’interno della stanza. Erano in cinque, non includendo l’uomo dalla parte opposta alla loro, che sembrava avere qualche anno in meno di Aoi ed era l’infame scrittore del magazine, di cui uruha aveva sentito parlare. C'era na pila di carte in cima al tavolo e un computer portatile come materiale di utilizzo per l’intervistatore. L'uomo stava momentaneamente scrivendo sul suo computer, mentre a loro era stato detto di aspettare un minuto prima che potessero iniziare.

Uruha notò che poteva contare sulle sue dita il numero di poster e fotogrammi che erano appesi alla parete. Riuscì a malapena a notare alcune delle personalità poste lì e ancora, si sentì lusingato per essere stato riconosciuto. Si guardò intorno un attimo, come se fosse interessato quando in realtà aveva iniziato a tremare sulla sua sedia.

Tutto ad un tratto, ci fu un improvviso sfiorare di dita calde su un lato del suo viso che lo fece rabbrividire leggermente. I suoi occhi si spalancarono e, quando si voltò di lato, Aoi gli stava sorridendo, le sue dita che gli accarezzavano la guancia. Uruha non si aspettava quel gesto ed era shockato che non riuscì a dire niente. Aoi non era il tipo ma manifestare  in pubblico scene di affetto, ma, dato che intorno a loro c’erano solo poche persone al momento, forse stava tentando di provare l’incredulità di Uruha.

Anche se, non era Uruha che non lo voleva. In realtà, a volte lo aveva desiderato molto. Intimità fisica in luoghi pubblici e alcuni piccoli tocchi, li aveva sempre desiderati ma Aoi non poteva sapere. Era il suo desiderio segreto, ma non aveva mai cercato di farglielo capire o di chiederlo.

Come se fosse un segnale, quando l'intervistatore si schiarì la gola, dopo un lungo momento, Aoi spostò la sua mano e si raddrizzò dalla sua pigra posizione. L'uomo più anziano sembrava veramente annoiato, Uruha lo poteva capire perchè aspirava il fumo della sua sigaretta con occhi chiusi. Se solo l'ambiente fosse un po' più colorato e la musica nel sistema audio un po' più forte, era certo che Aoi poteva sopportare il tempo senza fumare.

"Questa volta, abbiamo qui Aoi-san e Uruha-san della potente visual rock band the GazettE. Buon giorno Aoi-san e Uruha-san." L'uomo salutò con un viso luminoso e impostò il suo computer sullo standby. Era come una normale intervista televisiva, perché l’altro personale si era raccolto intorno a loro, alcuni rimasti in piedi dietro l'intervistatore. L’inizio aveva dato ad Uruha una pausa dal suo irragionevole agitarsi.

L'uomo si chinò verso di loro in segno di saluto e totale rispetto, mostrando apprezzamento per entrambi. Uruha fece lo stesso, sorridendo ma Aoi fece solo un cenno breve e tornò a fumare, il quale non offese per niente l'uomo di fronte a loro. Era insolito e Uruha concluse che doveva essere perché era già abituato al tipo di persone che aveva già incontrato in giro grazie al suo lavoro.

"Okay ~ adesso, voi siete i due chitarristi più apprezzati nel panorama musicale giapponese da cinque anni. Così, come primo attacco, qual è la vostra opinione al riguardo? So che questa è una domanda comune, ma, volevo sentirlo personalmente da entrambi."

"Ahm beh ... .. siamo entrambi molto grati al proposito. E' molto ... opprimente? Sì ~ così." Aoi rispose per primo, una sorpresa per Uruha. Anche se a lui non importava di dover rispondere lui stesso a tutte le domande perché dopo tutto, era colpa sua. Non si aspettava che Aoi avrebbe parlato per primo. L'uomo più anziano sembrava essere il meno interessato tra loro due.

"Oh ... questo è stato molto bello da sapere! Voi due sembrate avere proprio questa aura realistica che rende molte persone affascinate dalla vostra band. Questo in qualche modo vi incoraggia di più? Essere ad un alto livello? "
"Sì. In pratica, ci sentiamo molto onorati. In questo tipo di industria, è davvero difficile rimanere sulla scena quando si sa che ci sono altri artisti più bravi che fanno concorrenza. Essere riconosciuti fino a questo punto è stato qualcosa che davvero non ci aspettavamo così tanto." Aoi rispose di nuovo, guadagnandosi un sorriso rispettoso dall'intervistatore. L'uomo digitò in fretta sul suo computer.

Uruha respirò e si appoggiò allo schienale mentre sentiva la necessità di guardare e studiare l’accesa espressione del suo amante. Forse, aveva davvero accettato un piacevole invito. All’inizio, Aoi era annoiato a morte, ma ora, sembrava così attento e fiducioso. Le domande iniziali sembravano cogliere l'attenzione di Aoi. Sorrise tra sé, inclinando il capo per ottenere una visione migliore del raro sorriso di Aoi fuori dalle telecamere. L'uomo più anziano era molto bello e Uruha non potè fare a meno di arrossire.

"Oh, molto umile da parte vosta Aoi-san. Quindi ... tutti voi in questa band siete così riconoscenti? Nessuno si è meravigliato che siete esplosi all'improvviso come una grande bomba nella scena musicale! Abbiamo anche saputo che avete fatto concerti fuori dal paese. Penso che per questo, avete reso il Giappone molto orgoglioso di aver una rock band come la vostra. "

Al commento, Aoi rise forte. L'uomo guardò per un attimo Uruha per la prima volta da quando aveva iniziato l'intervista. Gli diede un grande sorriso a cui Uruha rispose con una risatina da dietro il dorso della mano. Fino ad ora, Uruha ancora non riusciva a credere che erano arrivati fino a quel punto.

"Allora ... scommetto che non vi è stata data alcuna informazione su questo colloquio personale. ... E voi due dovreste già sapere che avevo intervistato i vostri due compagni di band poche settimane fa. Devo dire che, questa parte è più sul monitoraggio di stili di vita personali di artisti e band. Spero che voi due possiate fidarvi di noi ... e comunque potreste divertirvi. Sentitevi liberi di rispondere in qualsiasi modo o forma che desiderate. Noi non vi costringeremo e comunque è solo per il bene dei fans".

La parte successiva era stata detta senza mezzi termini. Il cuore di Uruha aveva saltato un colpo al cenno dell’argomento. Così era stato confermato. Era vero. Tutte le cose che Ruki aveva detto circa l'intervista. Si spostò leggermente dalla sua posizione, le mani appoggiate in cima alle ginocchia che stavano tremando leggermente. Oh ... sperò solo che le domande fossero decenti. E se no, accidenti! Avrebbe avuto un momento difficile nel guardare negli occhi il suo amante senza arrossire come un pomodoro.

"Vorrei ricordare che oltre a essere un intervistatore, sono anche uno scrittore di una rubrica su una rivista. Questa rivista tratta degli stili di vita di artisti, cantanti, gruppi e chiunque all'interno del mondo della musica. Si concentra molto sulla vita privata di personalità e, ho scritto e pubblicato centinaia di articoli. E come si può vedere," L'intervistatore girò il suo computer fino a quando lo schermo era visibile ad entrambi. "Io non faccio propaganda e ... ecco alcuni degli artisti a cui ho fatto un intervista in precedenza." Fece scorrere lo schermo verso il basso e gli occhi di Uruha scansionarono il monitor lampeggiante con occhi curiosi. Poteva riconoscere alcune delle persone elencate nella pagina web. E quando il pulsante di scorrimento si fermò sul fondo, vide le foto dei suoi due amici e le firme legali incollate sulla pagina. Non doveva sembrare colpito da questo, ma era davvero intrigante. Non c'è niente di male ad apparire su una rivista, ma ... quando il soggetto è legato a qualcosa di troppo personale e sessuale, Uruha era un po’ preso alla sprovvista.

"Sto anche scrivendo per questioni personali .... Aah ~ voglio dire, non cose porno, ma ... .. Credo che voi siete entrambi inclini a un soggetto maturo. Aah bene ~ " Ascoltando quelle parole, Uruha si raddrizzò immediatamente sulla schiena, le mani che si spostavano sopra al tavolo. "Non si agiti, Uruha-san! Voi due siete molto famosi al momento e poi .... poiché siete una coppia conosciuta, scommetto che non avete sentito parlare di questo ma, molti dei vostri fan ci hanno chiesto di prepararvi un intervista personale."

"E' una sorta di silenzioso interrogatorio sessuale?" L’uomo dai capelli scuri parlò per primo dopo la lunga spiegazione. Uruha aveva ingoiato dolcemente, pensando che l'uomo più anziano sarebbe scoppiato, ma quando guardò al suo fianco, giurò di aver visto un piccolo sorriso sulle labbra del suo amante.

"Ahaha! Si potrebbe dire così, ma volevo avere alcune informazioni dettagliate sulla vostra personale vita amorosa. Io non ho mentito quando ho detto che questa è una particolare richiesta da un certo numero dei vostri devoti fan. Abbiamo ricevuto queste richieste via e-mail e abbiamo deciso di affrontare personalmente uno di voi due in modo da ottenere un colloquio. E ... Sono così felice Sanou abbia catturato Uruha-san." Rivelò l’uomo. Era stato così inaspettato che Uruha aveva alzato un sopracciglio. "Io non sono un ficcanaso o qualcosa del genere ma, ho appena realizzato di quanto intrigante voi due siate. E' quasi come .... sto lentamente diventando un fanatico di questa storia".

Ci fu un breve silenzio fino a quando lo scrittore sorrise incoraggiante. Uruha fece il broncio, a disagio per l’attuale situazione. Aveva in qualche modo aspettano questa questione, ma, era così diversa quando se la trovò di fronte. Lentamente guardò di nuovo al suo fianco, in silenzio sperando che Aoi fosse nel suo calmo stato d'animo in modo che nulla di distruttivo sarebbe potuto scoppiare, conoscendo il pessimo carattere che aveva.

"Allora ... .. di cosa si tratta veramente?" Chiese Aoi, piuttosto inespressivo. Aspirò la sigaretta a pieni polmoni, comportandosi come se fosse a suo agio in confronto ad Uruha.

"Voglio solo ottenere alcuni intriganti dettagli se volete saperlo. Naturalmente se non vi dispiace parlarne."L'uomo ridacchiò con fiducia. Poi rivolse il suo sguardo pieno di speranza verso Uruha, il più giovane di loro tre spalancò gli occhi. "Ti dispiace Uruha-san? Questo è troppo personale lo so, ma l'articolo che nascerebbe da questa piccola intervista, naturalmente, non verrà pubblicato senza il vostro consenso."

"Aah!? Ahm .... Io-Io-"Uruha balbettato per un secondo. Diavolo,  non sapeva cosa dire. Raccontare ad un estraneo della loro vita personale, era troppo confidenziale, come l'uomo aveva dichiarato e pensò che non doveva lasciarsi sfuggire nulla così facilmente. Chiuse le labbra dopo alcuni secondi dopo, bloccato su come rispondere.

Un piccolo scricchiolare al suo fianco fece scattare la testa di Uruha verso la sua sinistra. Vide Aoi stiracchiarsi, spegnendo il mozzicone di sigaretta sul posacenere davanti a loro. Uruha era un po' preoccupato.

"Va bene. Credo che non siete gente che facciate pubblicità nascosta. Possiamo fidarci vedendo quanti personaggi popolari avete messo con le spalle al muro. Chiedete tutto quello che volete sapere, ma finchè non è offensivo, potrei rispondere. Uruha-kun, come potete vedere, non è a proprio agio fin dall'inizio così, sarò io a rispondere alle domande che non può. Voglio che questo sia chiaro". Aoi si appoggiò sul suo schienale,  incrociando le braccia sul petto. Era una buona cosa che portava i suoi firmati occhiali da sole, anche se era già nel tardo pomeriggio, in modo l'intervistatore non poté vedere lo sguardo intimidatorio di Aoi. Uruha lo poté vedere dalla sua posizione e allungò una mano ciecamente su una delle ginocchia del suo amante. Stava diventando caldo all'interno della stanza. Aoi gli diede un lungo sguardo.

"Oho! Certo! Grazie! Allora, possiamo cominciare ora?" L'uomo spinse in avanti il ​​computer sul tavolo, appoggiandosi allo schienale della sua sedia, le mani sopra alla tastiera. 


TO BE CONTINUED





NOTE

Dunque che dire? qusta fiction è stata scritta da dani_25 su livejournal ( http://dani-25.livejournal.com/33560.html ) e mi è sembrata così carina che le ho chiesto il permesso per poterla tradurre.
La storia è composta da 2 capitoli. Questa è solo la prima parte del primo capitolo: era troppo lungo da tradurre tutto insieme D:
L'inizio è un pò noioso ma la parte successiva è molto più interessante xD Aoi aprirà il suo cuore e svelerà cose che metteranno in imbarazzo Uruha ...
La seconda parte del primo capitolo è già pronto: lo pubblicherò, se riceverò abbastanza commenti u_u
Il mio inglese non è perfetto, quindi potrebbero esserci errori e delle frasi con poco senso... se non capite, chiedete: proverò a sistemarla ^^


il regolamento del sito mi obbliga a scrivere che qualora qualcuno volesse tradurre la stessa fic con il permesso dell'autrice, dovrà postarla su questo account con la password che gli fornirò... 

  
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