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Autore: Ella_Sella_Lella    25/04/2011    3 recensioni
Questa è l'Anticoppia di Percy Jackson a mio parere, eppure ho sentito il desiderio di scriverci su.
“Voglio salvarti. Ma non posso andare via”
Si strinse di più.
Un abbraccio vero e sincero.
Lui si sentì vivo tra quelle braccia e morto per quelle parole.

Buona lettura, spero recensiate, ma non siate crudeli ... :)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Tumulti all'interno di un animo Semidivino.'
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Pandora

Titolo:  Vieni via con me
Titolo del Capitolo: Il desiderio di un semidio (non più tanto In)pavido.
Fandom: Percy Jackson
Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan
Genere: Introspettivo, malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot. Spoiler
Conteggio Parole: 521
Note: 1. Pur troppo non è betata

2. Stamani mi sento molto fruttifera per le storie.

3. Questa è una LuNnabeth (o LukeBeth?), anche se alla fine l’ho resa diversa. Io odio questa coppia sono una ThaKe prima di tutto, dunque spero si sia capito dal finale.

4. Questa ff è un tentativo di rendere bene una delle scene iniziali della battaglia del Labirinto o vero quando Luke chiede ad Annabeth di fuggire con lui, lei rifiuta (ed Ermes si infuria parecchio).

5. Diciamo che il Mi ami Annabeth? di Luke alla fine non è uscito così dal nulla. RR l’ha ben pensato. Anche se io rimango Thake e dunque l’ultima frase lo rende al meglio.

Buona lettura,

EsL

(Non siate criudeli nelle recensioni)

Vieni via con me

La vedeva diffidente e nervosa.

Forse non voleva essere lì?

Non voleva parlargli?

Non voleva vederlo?

E come darle torto?

Lui lo capiva benissimo. Le aveva fatto male.

A lei più di tutti gli altri.

Cosa vuoi?

Gli chiese, cercava di essere rabbiosa, non c’era riuscita.

Lui esitò.

Doveva chiederglielo. Lei avrebbe capito.

Lei avrebbe accettato.

Non l’avrebbe abbandonato, almeno non lei.

Vieni via con me

Non era una domanda, non era un ordine ne un consiglio.

Era una preghiera.

I suoi occhi grigi erano come ghiacciati.

Forse aveva sentito male?

C.. cosa?” balbettò.

Ti prego fuggi con me!” esclamò lui.

Le prese le mani. Lei era diffidente, lo leggeva nei suoi occhi.

Perché?” bisbigliò lei.

Lui rimase a fissarla ancora, con le mani strette sulle sue.

La ricordava bambina, quando l’aveva conosciuta.

Le aveva promesso che non l’avrebbe lasciata, ma non aveva mantenuto la promessa.

Per questo lei non si fidava più di lui.

Questa storia, sta diventando troppo per me … Non c’è la farò

Rispose lui.

Lei l’abbracciò.

Ne era certo che avrebbe detto di si.

Ma ci sperava.

Lei voleva salvarlo.

L' aveva sempre detto.

Diffidente o meno.

Non l’avrebbe abbandonato.

Non lei almeno.

Non voglio essere il suo ospite

Non serviva neanche che parlasse di più.

Sicuramente lei avrebbe capito.

Sarebbe andata via con lui, infondo voleva salvarlo.

L’aveva sempre voluto.

Mi spiace Luke, non posso

Sussurrò con le lacrime agli occhi.

Voglio salvarti. Ma non posso andare via

Si strinse di più.

Un abbraccio vero e sincero.

Lui si sentì vivo tra quelle braccia e morto per quelle parole.

Se non fosse andato via, Crono avrebbe fatto di lui: il suo ospite.

Doveva andare via, ma non aveva la forza di farlo da solo.

Oh Annabeth

Mormorò.

Sarebbe stato più semplice se avessero abbandonato quella guerra.

Dimenticato i titani, gli dei e di esser semidei loro stessi.

Sarebbe stato più semplice essere Luke Castellan e Annabeth Chase.

E non il figlio di Ermes e la figlia di Atena.

Il generale di Crono e l’amica di Jackson.

Fidati di me. Ti salverò!” bisbigliò lei.

Luke si allontanò.

Devo andare” sussurrò.

Ti salverò”gli mormorò Annabeth, ancora con le lacrime agli occhi.

Luke aveva continuato per la sua strada, voltandosi ogni tanto a rimirare Annabeth.

Ricordava quella bambina di sette anni.

Coraggiosa come lui non lo sarebbe mai stato.

Forse quella era l’ultima volta che l’avrebbe rivista con i suoi occhi.

Sarebbe stato l’ospite di Crono.

E quando avrebbe riaffrontato Annabeth non sarebbe stato in lui.

Sicuramente l’avrebbe uccisa.

Sperava di no.

Ti salverò! Fidati di me!” urlò ancora Annabeth.

Lui sollevò la mano per salutarla, continuò  a camminare.

Mi fido di te” rispose, ma non era così.

Lo sapeva lui e lo sapeva lei.

La figura di Annabeth sparì dietro le colline, assieme alla sua voce rassicurante.

Era stato bello rivederla almeno un’ultima volta.

Era stato bello essere Luke ed Annabeth, come quando erano bambini.

Essere tra le sue braccia, gli aveva riportato alla mente quando Annabeth da bambina si addormentava abbracciata a lui, senza preoccupazioni.

La sua piccola Annabeth a cui voleva bene come una sorella.

   
 
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