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Autore: essie    26/04/2011    14 recensioni
Quando Alice trascina Bella negli uffici della Cullen Communications, società di pubbliche relazioni, non ha idea dell'uragano che sta per sconvolgere la vita dell'amica.
Edward Cullen, bello, dolce e intelligente, è però il cugino di Rosalie Hale, che è la sorella di Jasper, per il quale Alice si prenderà una cotta. Jasper è anche il socio di Edward, e Rosalie, però, è la futura moglie di Emmett, il fratello di Alice, nonchè migliore amico di Bella, e... che casino!
SOSPESA
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 9

 

-E adesso torniamo a casa?- chiedo a Edward quando usciamo dal negozio, attenta a non muovere troppo lo scatolone che ho tra le braccia. Lui ne regge altri due.

A quanto pare gli invitati al matrimonio sono circa duecento. Duecento! Non riesco ancora a crederci. Rosalie mi ha spiegato che sarebbero dovuti essere molti di più.

Stamattina mentre Edward ed io ci allontanavamo dalla villa abbiamo scorto un sacco di uomini indaffarati a montare un gigantesco gazebo.

-Mi stupisco che abbiano cominciato solo oggi- aveva sorriso lui quando gliel’avevo fatto notare. –Di solito ci vuole molto più tempo, ma loro sono bravissimi in queste cose-.

Ci dirigiamo all’auto e, con molta attenzione, depositiamo gli scatoloni contenenti le bomboniere nel portabagagli.

-Torniamo solo se non sei affamata come lo sono io-

-In effetti…- ammetto.

Chiude il cofano e mi sorride. –Allora andiamo a mangiare qualcosa-

-Non avranno bisogno di noi?-

-Nah. Anzi, più stiamo lontani dalla villa, meglio è. Rosalie tra poco sono certo che avrà una crisi isterica, Susan le fa un sacco di pressioni-. Mi prende la mano, e insieme ci incamminiamo per il Lincoln boulevard.

Aggrotto la fronte. –E come mai?-

-Vuole che il suo matrimonio sia perfetto. È da quando Emmett a chiesto a Rose di sposarlo che la tormenta-

Troviamo un accogliente ristorantino e ci entriamo senza esitare. Ci sono solo un paio di coppie e due ragazzine sui quattordici anni, le quali, appena ci accomodiamo a un tavolo poco lontano dal loro, guardano Edward sognanti e ridacchiano.

-Povera Rosalie… ma non può fare qualcosa?-

Scuote la testa. –Con Susan è una battaglia persa in partenza-. Sospira.

-Odio le persone come lei-. Apro di scatto il menù. –La sua vita l’ha già vissuta, e ora deve permettere alla figlia di fare lo stesso. Non può dirigere quella di Rosalie!-

Mi osserva curioso e apre il menù con molta calma.

-A queste cose ci tengo parecchio- mi giustifico avvampando. Scorro la lista dei piatti, indecisa. La maggior parte sono di mare, ma ci sono anche roast beef, bistecche, hot dog, e cucina messicana.

-La penso come te. Ogni persona intelligente ti darebbe ragione-. Ennesimo sorriso. –Stamattina hai fatto qualche scatto?-

Annuisco. –Mi sono alzata all’alba, ne ho fatti un paio e sono tornata a dormire. Oggi e domani conto di farne tantissimi-

-Ed io ti darò una mano- dice ammiccando. –Ricorda che devi farmi vedere le foto che hai fatto a Londra-

La mia grande passione, se escludiamo dormire, è la fotografia. L’ho scoperta quando ero piccola e non ho mai smesso di scattare foto a tutto ciò che mi circonda. Emmett, uno dei pochi a sapere di questo mio hobby, due anni fa mi ha regalato una macchina fotografica professionale; da quel giorno la porto sempre con me.  E, la sera scorsa, ne ho parlato anche a Edward.

-Non me ne sono dimenticata. Alla prima occasione…-

-… cioè quando torniamo a casa…-

-… te le mostrerò- concludo ridendo.

Si avvicina un cameriere. –Desiderate ordinare?-

-Ehm, sì…-. Do un’occhiata veloce al menù. –Per me una seafood-

È un secolo che non mangio del pesce.

-Anche per me- soggiunge Edward.

Il cameriere si allontata con un sorriso cortese ed io incrocio lo sguardo di una delle ragazzine. Entrambe sono pesantemente truccate e indossano mini abiti decorati con paillettes dalla generosa scollatura, la quale sfoggiano con evidente soddisfazione.

Punto gli occhi su Edward. –Quindi questa notte non dormirai alla villa-

-No, raggiungo Emmett e Jasper-

Prendo un grissino dal cestino e comincio a sgranocchiarlo, pensierosa.

-Com’è il tuo vestito per il matrimonio?-

Lo fisso sorpresa, e lui fa spallucce.

-In realtà domani mi presenterò in jeans e top-

Scoppia a ridere proprio mentre il cameriere arriva e ci serve i piatti.

-Saresti perfetta lo stesso. Ora me lo dici?-

Sospiro. –Abito rosso. Lungo. Semplice-

-Rosso?- ripete con un sorriso.

-Ho una specie di fissazione per gli abiti rossi-. Apro il guscio di un’ostrica e con la forchettina la compatto. Non le ho mai assaggiate, ma Alice dice che sono molto buone e mi ha insegnato il giusto modo per mangiarle. Porto l’ostrica alla bocca e la ingoio, bevendo un sorso di champagne che il cameriere ha portato senza che lo ordinassimo.

-Scollato?-. La voce di Edward mi riporta alla realtà.

-Quanto basta-. Ridacchio a causa del suo sguardo truce.

-Mmm. Questo vuol dire che dovrò starti attaccato per tutta la giornata…-. Sorride ed io ricambio tranquilla.

-Non mi dispiacerebbe-

-Lo so. Per questo lo farò davvero-

E, con eleganza, porta alla bocca la forchetta, l’espressione estremamente soddisfatta.

 

-Oh mio Dio- mormora Edward per l’ennesima volta. –Oh mio Dio-

-Edward- bisbiglio imbarazzata.

Siamo in spiaggia, seduti sullo stesso telo, un vento leggero che mi scompiglia i capelli. Il mare, a poca distanza, è più azzurro che mai.

-Bella… Bella, tu hai talento. Un talento enorme-

-Sono solo scatti così, tanto per passare il tempo- cerco di minimizzare.

-Non minimizzare- mi riprende infatti –sono foto magnifiche. Questa dov’è?-. Indica un’immagine.

Mi ha raccontato di non aver mai visitato Londra, e ciò è assurdo! Come si fa a vivere in una città del genere e non averla mai visitata?! Londra è… semplicemente Londra.

-Portobello Road-. Volto la pagina dell’album. –Westminster… il London Eye… Trafalgar Square… King’s Road… Covent Garden… Notting Hill… Knightsbridge… oh, e questa è la sede della Twinings*!... Oxford Street… e Primrose Hill-. Mi illumino quando vedo la fotografia dello skyline di Londra.

-Questa è splendida- commenta Edward.

-E’ una delle mie preferite-

Ormai è il tramonto, e io ne ho approfittato per scattare decine e decine di fotografie. Ne ho fatta qualcuna anche a Edward, ma non credo se ne sia accorto.

-Anche questa è bellissima- sussurra, fissando l’immagine dell’Hyde Park la mattina, quando l’aria di Londra è fresca e pulita. È un parco vastissimo, quieto, rilassante.  E con un sacco di scoiattoli, una volte me n’è caduto uno tra le braccia!

-E questa…- Mi mostra la foto di Piccadilly Circus di sera. -Potresti fare la fotografa senza sforzo-

-Edward…- dico con un sospiro.

Si stende accanto a me, su un fianco, e il suo naso sfiora il mio a causa della vicinanza dei nostri volti. –Sto parlando sul serio, Bella-. Con il pollice mi sfiora la guancia.

Scuoto la testa e mi avvicino a lui, abbracciandolo, seppellendo il viso nel suo collo.

Mi lascia un bacio sulla guancia, stringendomi a sé, e appena alzo la testa si appropria con dolcezza delle mie labbra.

-Scusate se vi interrompo- tuona una voce sopra di noi.

Sobbalziamo e solleviamo lo sguardo, trovando Rosalie a pochi passi. Sembra distrutta, ha gli occhi spiritati.

-Ho appena subito la tortura della ceretta su ogni mio lembo di pelle, e, per quanto mi piaccia vedervi sbaciucchiare sulla spiaggia al tramonto, credo di aver bisogno di voi a casa-

Dire che è nervosa è poco.

Raccolgo velocemente l’album e scatto in piedi mentre Edward piega il telo su cui eravamo sdraiati. Insieme, la seguiamo nella villa.

Di certo non ci spetta una serata tranquilla.

 

 

*La Twinings è un’azienda inglese produttrice di the. Nel 1706 è stata una delle prime società ad aver introdotto in Gran Bretagna questa bevanda.

 

I luoghi che Bella mostra a Edward attraverso le fotografie ovviamente sono veri posti di Londra, i quali, se avete in programma di andarci (io proprio adesso sto tornando in Italia) vi consiglio di visitare. Londra è… semplicemente Londra xD

   
 
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