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Autore: morphine    26/04/2011    4 recensioni
...Quello fu il pensiero finale. Le poste fanno schifo.
20 anni! Ci aveva messo 20 anni ad arrivargli e molto probabilmente, ora che guardava bene la busta, qualcun altro doveva aver letto la lettera dato che notava solo ora era stata aperta e poi richusa accuratamente. E pian piano che rimetteva insieme i pezzi del puzzle dopo lo shoch iniziale, doveva esser stata sua nonna, lei viveva ancora a quell’indirizzo a Pasadena, lei aveva letto, lei sapeva...
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di come Jared scopre della presenza di Haley a Los Angeles.

 

 

Shannon sapeva di dover dire a Jared che Haley si trovava a Los Angeles, così chiamò il fratello e lo invitò a cena dalla madre quella sera stessa. Aveva pensato a molti modi per dirglielo, ma tutti l’avevano portato a credere che il fratello poi, si sarebbe preparato o, come succedeva di solito, avrebbe inscenato una qualche sceneggiata drammatica... così aveva deciso di coglierlo alla sprovvista. Constance ovviamente sapeva del piano del figlio, per cui preparò tutti i piatti preferiti di Jared e si preparò psicologicamente a tener testa al figlio durante la scena drammatica che avrebbe messo in scena quella sera.

 

Jared arrivò in anticipo com’era suo solito. Come abitudine, una volta entrato in casa, si diresse verso la cucina e aiutò la madre nel pulire le verdure fresche, poi un’auto entrò nel viale, e Shannon fece il suo ingresso...

 

J: SIAMO IN CUCINA

S: ciao

J: non indovinerai mai chi è incinta... Rose! Ci pensi? Diceva sempre di odiare i bambini...

S: wow... è di Michael vero?

J: presumo di si... non ho chiesto!

S: speriamo...

J: conoscendola però...

C: non siate crudeli... Haley dov’è?

J: Hal...

 

Silenzio.

Il gelo era sceso nella stanza, si poteva sentire la tensione a pelle e Constance rideva fra se e se per esser riuscita a tirar fuori l’argomento con naturalezza e senza troppi giri di parole, e inoltre, si stava realmente domandando dove fosse la ragazza dato che, non la vedeva...

 

S: oh... hem... si lei è... qui

J: cosa vuoi dire con qui?

S: che è qui... forza...

 

Haley che era rimasta tutto il tempo nascosta dietro lo stipite della porta entrò timidamente vergognandosi d’invadere quello spazio casalingo in cui lei non c’entrava nulla, ed inoltre si vergognava per quello che Shannon l’aveva obbligata ad indossare, una canotta aderente e dei pantaloncini troppo corti per i suoi gusti... e poi c’era Jared. Provava delle strane sensazioni vedendolo, da una parte era agitata, da un’altra era felice e poi voleva picchiarlo... non capiva cosa fare! Così si limitò a entrare nella stanza rossa in viso e con lo sguardo basso.

 

C: oh come sei carina... l’hai portata a fare Shopping vero? Stai benissimo! Metti in mostra la merce finché sei giovane!!!

S: mamma!! Allora? Non dici nulla?

H: ciao

J: cosa ci fa lei qua?

H: ...

S: Haley? Non lo dico io per te

C: che ne dici se li lasciamo soli? Vieni ad aiutarmi ad apparecchiare... prendi i tovaglioli!

S: ok

 

Lasciarono i due soli in cucina, sapevano che era un momento privato ma avevano un po’ di paura per Jared... soprattutto Shannon, che sapeva che la ragazza poteva ucciderlo con la sola forza bruta se voleva... insomma si batteva facilmente Jared in una rissa!

 

Haley era sola con suo padre. Continuava a ripetersi nella sua mente quella frase: “è tuo padre”, cosa che non la tranquillizzava. Jared non sapeva che pensare, da un lato sapeva cosa voleva dire... il risultato era positivo, altrimenti non avrebbe fatto tutte quelle ore di volo per dirgli che era negativo, si sarebbe limitata a una telefonata! La guardava in silenzio, pensando a cosa doveva dire, fare o se era meglio aspettare che fosse la ragazza a fare la prima mossa... di una cosa era certo... si aspettava le sue scuse! Anche Harley si aspettava le scuse da Jared però...

 

Fu Jared a rompere il ghiaccio

 

J: così... sei qua

H: già

J: è arrivato il risultato?

H: si

J: e cosa...

H: tieni, leggilo

 

Haley posò il foglio sulla tavola, Jared lo prese e osservò quel foglio malandato, segno che Haley l’aveva riletto molte volte, e che probabilmente portava nella tasca dei pantaloni da un po’ di tempo... aprì il foglio lentamente e lesse il responso delle analisi. Il suo cuore saltò un battito quando lesse quella parola... positivo... poi dopo aver attraversato varie colorazioni dovute al momentaneo calo di zuccheri alzò lo sguardo e la vide, con sguardo basso intenta a torturarsi le mani...

 

J: ok... beh... me lo immaginavo, come mai sei venuta fino a qua per dirmelo?

H: lo zio ha detto una cosa...

J: cosa?

H: che un giorno potrei pentirmene

J: di cosa?

H: di non averti conosciuto

J: non volevi...

H: tu sei un anoressico, megalomane, bugiardo e narciso!

J: io cosa?

H: è vero... mi hai mentito, sei magrissimo e sinceramente non capisco come tu faccia a reggerti in piedi mangiando solo verdure, pensi di essere al centro dei pensieri di chiunque e passi ore davanti allo specchio! Ore, letteralmente... una volta ti ho cronometrato! 72 minuti per pettinarti, farti la maschera al viso, darti la crema e nascondere le occhiaie con il correttore!

J: come fai a sapere che... io non mi do la maschera e non uso il correttore!!

H: ero io che pulivo il bagno... ho visto i flaconi!

J: hai invaso la mia privacy!

H: in teoria eri in casa mia e tu hai lasciato il tuo beauty case in bagno... per cui

J: tu... tu... tu...  mi devi delle scuse

H: io cosa?

J: si... tu hai detto delle cose davvero...

H: io? Sei tu che mi devi delle scuse!

J: no...

H: si...

J: no!

H: si!

J: no!

H: si... sei tu l’adulto, sei tu che dovresti comportarti con maturità!

J: quindi ammetti d’aver detto cose sbagliate per cui mi merito le tue scuse?

H: mai!

J: bene... allora non usciremo da qui fino a quando non mi avrai detto scusa

H: seriamente? La porta è dietro di me mi basta allungare il braccio... guarda... è aperta! Oh guarda sto uscendo!

J: Haley! Non...

H: non agitarti... non sto uscendo! Che poi quella vena sotto l’occhio si gonfia in maniera assurda!

J: sei crudele

H: anche tu

J: sei testarda, prepotente, e hai manie di controllo!

H: anche tu

J: lo so!

H: quindi?

J: tu non mi chiederai mai scusa vero?

H: tu?

J: che facciamo?

H: non lo so...

 

Rimasero alcuni istanti a fissarsi, poi Haley raccolse tutte le su forze, si avvicinò a Jared che la osservava senza capire che intenzioni avesse, e gli diede un pugno sulla spalla... piano, non voleva ferirlo, cioè voleva, ma sapeva di non poterlo fare!

 

H: ecco

 

Jared rimase sorpreso, ma capì quello che voleva dire. Haley non gli avrebbe mai chiesto scusa come lui non lo avrebbe mai fatto, sapeva di ave ragione e anche torto allo stesso tempo ma entrambi si rifiutavano di ammettere i propri errori, non potevano mostrarsi deboli, odiavano essere deboli, per cui quel pugno era come un “scusa, so di aver sbagliato”... così dopo una veloce riflessione Jared ricambiò il pungo e rimasero immobili a fissarsi. Jared fissava Haley in attesa di una qualche risposta e Haley fissava le scarpe di Jared...

 

J: cosa pensi?

H: le tue scarpe sono rosa

J: si, lo sono

H: sono da femmina

J: no

H: si e ti fanno il piede enorme

J: il mio piede è enorme... porto il quarantaquattro.

H: quelle scarpe lo fanno sembrare più grande...

J: non mi cambio scarpe... e comunque, stai da Shannon?

H: si

J: vuoi venire a stare con me?

H: odio l’incenso

J: ti ha detto dell’incenso? Non si sente troppo

H: sto bene da Shannon, lui ha bisogno di me

J: cosa?

H: casa sua è un disastro

J: lo so... in effetti gli servi

H: ho fame

J: anch’io

H: vado di là...

 

Jared la guardò uscire dalla cucina consapevole che quello era l’inizio di una nuova vita.

 

 

 

 

Coming soon:

Di come Haley diventa una Leto

 

 

 

 

 

 

 

 

Uuuuh è quasi finito *-*

 

 

 

 

   
 
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