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Autore: Kurtofsky    26/04/2011    1 recensioni
Kurt Hummel era fottutamente sbagliato agli occhi di David Karofsky.
Non c'era niente di giusto in lui, a partire dal fatto che era gay e non faceva niente per nasconderlo.
Mostrava la sua sessualità con orgoglio, si vestiva nei modi più assurdi e cantava addirittura con il Glee Club del McKinley - tutti sapevano che entrare in quel coro equivaleva a mettere una croce sul proprio nome guadagnandosi l'appellativo di 'sfigato'.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Envy
Fandom: Glee
Personaggi: Dave Karofsky
Genere: Introspettivo, Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot
Conteggio Parole: 637 (FiumiDiParole)
Note: 1. Per il mio Dave<3 ti amo<3
2. Niente di specialeXD L’ho iniziata qualche giorno fa e sistemata oggiXD
3. Partecipa al The One Hundred Prompt Challange indetto da BlackIceCrystal. Con prompt 79. Invidia
4. Niente beta ç_ç


{ Envy ~



Kurt Hummel era fottutamente sbagliato agli occhi di David Karofsky.
Non c'era niente di giusto in lui, a partire dal fatto che era gay e non faceva niente per nasconderlo.
Mostrava la sua sessualità con orgoglio, si vestiva nei modi più assurdi e cantava addirittura con il Glee Club del McKinley - tutti sapevano che entrare in quel coro equivaleva a mettere una croce sul proprio nome guadagnandosi l'appellativo di 'sfigato'.
Chiunque nell'istituto poteva sfottere i membri del Glee Club e Dave era quasi sempre in prima fila quando si parlava di riempire di granita quei perdenti, riversando immancabilmente tutta la sua frustrazione soprattutto su Kurt... ma questo - oltre delle lamentele sui suoi vestiti rovinati e sui trattamenti di bellezza buttati al cesso - non aveva mai smesso di comportarsi da finocchio.
Uno sano di mente avrebbe capito che si sarebbe dovuto dare una regolata, ma quel finocchio non scappava né si nascondeva.
Affrontava ogni tentativo di Dave di affondarlo a testa alta, mostrandosi sempre orgoglioso del suo essere dannatamente gay.
Non c'era niente di più sbagliato dell'essere un finocchio per David ed il fatto che Kurt fosse fiero della sua sessualità... lo confondeva.
Come poteva essere orgoglioso di essere gay?
Come faceva ad avanti dinnanzi a tutti i maltrattamenti che lo vedevano come protagonista? Suo padre poi, come aveva potuto accettare un finocchio come figlio? E come faceva ad avere tutti quegli amici?
Dave proprio non lo capiva, ed alla confusione si univa un nuovo sentimento che cercava di celare dietro altre cattiverie: l'invidia.
Perché lui sapeva di essere sbagliato tanto quanto Kurt, ma la sua vita non era per niente come quella dell'altro.
Era per alcuni versi migliore.
Dave aveva buoni voti a scuola e giocava come titolare nella squadra di football. Nessuno si sarebbe mai permesso di prenderlo in giro o di riempirlo di granita.
Mentre per altri, svariati, motivi si ritrovava ad invidiare l'esistenza di Kurt.
Dave non avrebbe mai avuto il coraggio di camminare a testa alta se fosse stato come Hummel.
Tutti i suoi amici sarebbero stati i primi a prenderlo di mira ed i suoi genitori l'avrebbero come minimo cacciato via di casa.
Lui in quella scuola e nella sua vita non era un perdente, per quel motivo non poteva permettersi di essere gay.
Ma Kurt... Kurt era tutto quello che desiderava essere ed anche possedere.
Invidiava la sua forza d'animo prima di tutto, poi il suo coraggio e l'onestà.
Per questo cercava con i suoi maltrattamenti di nascondere la sua vera natura e di trovare al tempo stesso dei difetti che rendessero Kurt meno perfetto ai suoi occhi. Per tutti quel finocchio era un perdente, ma per Dave sembrava essere semplicemente un vincente perché aveva tutto quello che lui non poteva avere… e che forse non avrebbe mai avuto.
Lo malediva in ogni singolo istante della sua vita per avergli fatto capire di essere sbagliato - di essere un 'diverso' -, e al tempo stesso pregava affinché un giorno quella fatina la smettesse di essere tanto invidiabile ed arrivasse ad essere alla sua portata.
Sperava di poterlo sfiorare un giorno senza doverlo spintonare, di parlare con lui senza doverlo insultare… di avere semplicemente una possibilità con Kurt.
O almeno possederne un’altra visto che la prima l’aveva sprecata con un bacio, ma da come si erano messe le cose temeva di non riuscire più ad ottenerla.
Non c’era niente di invidiabile nel suo atteggiamento nei confronti di Kurt e giorno dopo giorno realizzava sempre di più quanto fosse difficile riuscire a parlare e a mettere a nudo la sua debolezza… e dire la cosa sbagliata era fin troppo facile.
Forse un giorno sarebbe riuscito ad avvicinarsi alla sua fatina, a chiedergli scusa per tutto e a chiedergli una seconda possibilità – perché la desiderava per davvero.
Sperava solo che Kurt non fosse cambiato in quei mesi lontano dal McKinley, che fosse ancora quel ragazzo che tanto invidiava per la sua gentilezza e forza.



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