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Autore: Arkadio    07/02/2006    5 recensioni
James e Sirius, Prongs e Padfoot. Fratelli, senza legami scomodi, senza legami di sangue.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Maledetti, Mille volte Maledetti

Basta, ho deciso che ne faccio una serie. Non è possibile! I Maradeurs mi ispirano song fic? E così sia. Prima Lily/James. Ora James/Sirius. Sulle note di welcome to my life, ecco a voi

 

Un compagno. Un amico. Un fratello.

 

 

“Maledetti, Mille volte Maledetti!”

Sirius corre via, urlando, imprecando.

“Sei un disonore per i Black!”

Tenta di non ascoltarli, sale le scale furiosamente, senza pensare ad altro.

Entra in camera sua sbattendo la porta, per poi chiuderla a chiave.

“E voi siete un disonore per un figlio!”

Insulti pesanti, come ogni primo di agosto. Insulti mirati, precisi. Scagliati per colpire l’anima. Per fare male, ferite che non sanguinano, ferite che restano.

Colpi pesanti alla porta, quasi per buttarla giù, quasi per sfondarla, per raggiungere il cuore libero di un grifone che vola, che non si sarebbe mai ancorato a terra con le serpi.

“Nostro figlio non si legherebbe mai a babbanofili come quel Potter!”

Eccolo. Il punto della questione. Ed è anche la goccia che fa traboccare il vaso.

Sirius sgrana gli occhi, poi li chiude stringendo le palpebre, digerendo pure quella. Per l’ennesima volta. Tra un mese sarebbe tornato a casa. A Hogwarts. E si sarebbero riuniti i Maradeurs.

Ma non poteva aspettarne un altro. Non ce la faceva più. Già uno ne era passato. Già per trenta giorni aveva ingoiato insulti.

Si avvicina a quell’unica via d’uscita, l’unica luce in quel mondo di tenebre. Estrae dal baule lo specchio a doppia faccia.

“James Potter”

la sua voce è irreale, rotta dal pianto. Lacrime amare scendono sul suo viso.

Un volto amico compare sullo specchio

“Hei Paddy! Che succede?”

Sirius tenta di ricomporsi, senza riuscirci.

“Prongs io… non… non ce la faccio…”

L’altro scuote la testa alzando gli occhi al cielo.

“No, Sir… anche quest’anno?”

“…Sì…”

James e Sirius. Ramoso e Felpato. Il duo perfetto, progenitori di una delle coppie più casiniste che l’intero mondo magico abbia mai conosciuto, ma questa è un'altra storia.

Sono fratelli. Ma non fratelli normali. Tra loro c’è un amicizia pura, sincera. Senza vincoli di nessun tipo.

Neppure lo scomodo vincolo di sangue che Sirius odia tanto.

Il viso nello specchio fissa bonariamente l’amico.

“Cosa è successo questa volta?”

Sir tira su col naso, asciuga le lacrime con la felpa.

“Ti sfottevano.”

“…E allora?”

“…E allora cosa?”

“Lasciali fare, no?”

“Jamie… io… io non riesco.”

“Paddy… ti ho detto mille volte che devi lasciar perdere…”

“Prongs tu non capisci! Io li odio! Li ucciderei con le mie mani!”

“… Questo non dirlo mai.”

“… cosa?”

James aveva perso la tipica espressione dolce che aveva sempre avuto in queste occasioni e aveva uno sguardo serio.

“Non dire che li uccideresti. Ti hanno messo al mondo.”

Sirius abbassa gli occhi

“… Forse sarebbe stato meglio non farlo.”

“… Non dirlo nemmeno per scherzo.”

La rabbia montava. Rabbia repressa. Cattiva.

“Tu non sai…”

“Non so cosa ?”

Scoppia, come una bomba. Perché trenta giorni sono troppi. Per tutti

“Non sai come mi sento!”

“Si invece”

In questo momento non è un suo amico. Non è suo fratello. È solo un povero stupido che non capisce. Che non può capire.

“No, non sai come mi sento, non hai idea di come sia quando nulla va bene! Tu non sai come è essere come me! Essere ferito, sentirsi perso, nel buio. Venire preso a calci quando sei depresso! Essere sull’orlo del fallimento! Con nessuno li a salvarti! No… tu non hai idea di come sia. Beh, benvenuto nella mia vita!*”

Sirius prende lo specchio e lo scaglia via con forza, nel baule. Nuove lacrime scorrono lentamente sul cuscino, mentre una sola canzone suona nelle orecchie.

 

[No one ever lied straight to your face
No one ever stabbed you in the back
You might think I'm happy but I'm not gonna be okay
Everybody always gave you what you wanted
Never had to work it was always there
You don't know what it's like, what it's like]

 

Apre gli occhi, bruciano. Realizza di aver pianto molto quella notte.

Delle voci sommesse vengono dal salotto. I suoi hanno un tono di stizza, come se l’interlocutore fosse poco desiderato.

“Cosa ci fai qui?”

“Sarei venuto a prendere Sirius… passerà l’estate da me.”

Corre giù col fiato in gola. La voce si blocca, il cuore pure.

E lo vede.

Vede lui.

Un compagno, un amico.

Un fratello.

James sta parlando con i suoi, anzi, sta litigando.

Ad un certo punto si gira e lo saluta con un sorriso.

“Ah, Paddy, sali a fare il baule, andiamo dai miei. Ho qui una passaporta autorizzata da Silente.”

Poi si gira nuovamente verso i signori Black.

“In quanto a voi, sappiate che vi sono grato per aver messo al mondo vostro figlio. E non siatene delusi. È un ragazzo splendido. E un amico leale. In quanto ai suoi amici… non è colpa sua se mi piacciono i babbani.”

L’uomo e la donna rimangono basiti mentre il ragazzo sale le scale seguito da Sirius ed entra nella stanza per fare il baule.

 

[You might think i’m happy, but i’m not gonna be ok]

 

“S… senti Prongs…”

“Mh?”

“…Perché? Ti ho detto delle cose orribili…”

Jamie scuote la testa, poi si avvicina all’amico e lo fissa per un istante infinito.

“Perché ora tocca a me! Che ti piaccia o no, testone, non sei solo! Ci sono delle persone che ti sono vicine, che farebbero passi falsi per te. Perché ti vogliono bene! La tua vita non è più solo tua! È anche mia. E di Remus. Che ti piaccia o no, benvenuto nella nostra vita.”

È immobile. Osserva l’amico e, senza dire nulla, l’abbraccia.

Il ragazzo si sistema gli occhiali e passa la mano in testa all’amico, scompigliandogli i capelli.

“Dai, ora fai il baule.”

 

[You don’t know what it’s like, to be like me.]

 

Toccano la sfera e annegano in una splendente luce solare. In un giardino di una villetta vedono Moony che legge, si accorge di loro e alza un braccio in gesto di saluto.

James gli corre in contro, Sirius alza gli occhi al cielo per godere di quell’intensità. Di quella stupenda forza.

Di quel legame. Dei Maradeurs.

Di Prongs.

Poi trascina il baule verso la quercia e abbraccia i due, finalmente sorridente.

“Beh, ragazzi, benvenuti nella mia vita.”

 

[Welcome to my life… Welcome to my life.

Welcome to my life – Simple Plan]

 

*Traduzione di un pezzo della canzone^^

 

Recensite Please^^ il prossimo sarà Remus… credo… ma non so quando XD

Tranquilli, sto continuando a lavorare e “Ascoltando”^^

 

PLIN PLON

Comunicazione di servizio:

Atto d’amore cambia titolo in “Ascoltando il tuo respiro” per coerenza per quello che è successo con elyxyz^^

Leggetela lo stesso XD non cambia poi molto^^

  
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