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Autore: The Lady Vanished    28/04/2011    4 recensioni
Dan esita all'ingresso, tanto lo sapeva che il suo sarebbe stato un tentativo a vuoto. "Fa' nulla...l'aspetto" Blair è molto seccata della cosa - Dan Humphrey almeno due ore seduto sul divano del suo salotto? - ma poi è mossa a compassione. "Vado a prenderti qualcosa da leggere".
La mia prima ff, sono curiosa di ricevere le vostre impressioni.
E' ambientata in un ipotetico inizio della quarta stagione, al ritorno di Blair e Serena da Parigi, e racconta l'evoluzione del rapporto Dan & Blair.
Buona lettura!
xoxo
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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Per l'esame di storia contemporanea, Blair deve scrivere un saggio su Mandela e la cosa non la entusiasma molto. Ok, gran personaggio, ma si sente in trappola: il prof è il tipico liberal che si aspetta un fiume di miele su personaggi del genere. E lei non è tipa da fiumi di miele, ma non le sembra un buon motivo per cannare un esame: dovrà piegarsi, una volta tanto. Aveva pensato di commissionare il saggio a una delle sue nuove tirapiedi. Peccato che l'ultima volta una tesina sull'arte di Millet era diventata una monografia sull'arte dell'anno mille e per correre ai ripari il suo sonno di bellezza si era trasformato in una notte di intenso lavoro al PC, con Dorota che con un braccio cullava una nottambula Anastasia e con l'altro le serviva caffè. Ecco, un saggio così l'avrebbe fatto scrivere a Vanessa Abrams, magari puntandole una pistola alla tempia. Ma sospetta fortemente che quell'ipocrita radical chic preferirebbe farsi sparare tra i suoi stopposi capelli corvini, piuttosto che fare un favore a lei. Così, ecco Blair che girovaga per una videoteca in centro, la terza, nello stesso pomeriggio, in cerca di quel documentario che le ha consigliato il prof. Mentre passa davanti allo scaffale dei grandi classici, pensa a quanto sarebbe meglio passare la sua serata distesa a letto, avvolta nel suo piumone, guardandosi per l'ennesima volta Sabrina e ripetendone a memoria tutte le battute, altro che documentario! Con la morte nel cuore, si dirige alla sezione documentari (magari se fa veloce le rimane anche il tempo per il film di Audrey). Strizza gli occhi cercandolo tra gli scaffali: Che Guevara, Dalai Lama,... la M dev'essere più avanti. Si sposta un po' più a destra: Hitler, Lenin...ed eccolo lì, Mandela, una sola copia. Fa per afferrarlo, ma una mano la precede. “Avvoltoio”, pensa fra sé e sé. Si volta per vedere a chi appartiene mano più veloce dell'UES e -oh no!- s'imbatte in un beffardo Dan Humphrey. “Molla l'osso Humphrey!”
“Buona giornata anche a te! Scusa, non avevo visto che eri tu – ed è sincero mentre lo dice – ma non mollo la preda. E' la legge della natura, Waldorf: chi prima arriva, meglio alloggia.”
“L'ho visto prima io, Humphrey. Dammelo subito.”
“Ma io sono stato più veloce.”
“A Brooklyn non insegnano le buone maniere, a quanto pare. Mai sentito parlare di prima le signore?”
“Hai detto bene: le signore, non le perfide ragazzine viziate”
“Humphrey, se non mi dai quel DVD...”
“Cosa fai, mi sguinzagli contro Dorota?”
“Caro il mio Ragazzo Solitario, posso capire che la tua vita, ora che Serena se la spassa col suo bel prof e che Nate ha testa solo per il Capitano, sia così vuota da costringerti a trascorrere il tuo venerdì sera guardando un documentario. Si dà il caso che invece a me quel DVD davvero serva: devo scrivere un saggio su Mandela”
“Mi spiace spezzare i tuoi sogni di gloria e le tue fantasie: anche a me quel DVD serve per l'università, ci è stato consigliato per prepararci al seminario sull'apartheid della prossima settimana”
Paf! E' riuscito di nuovo a zittirla. In effetti, la ragazza non ha a disposizione argomenti con cui controbattere, salvo iniziare la sua invettiva contro Brooklyn, i provincialotti che vi abitano e quella specie di università che è l'NYU. Dan si aspettava che lei partisse in una profluvio di insulti, già se la vedeva: la testa alta e la schiena ritta per cercare di innalzarsi il più possibile, più di quanto le concedessero le sue Manolo, gli occhi vispi e le labbra rosse, il naso che si arriccia, a formare quell'espressione caparbia che intimidisce chiunque abbia a che fare con lei la prima volta. Invece Blair se ne sta zitta, mordicchiandosi il labbro e tormentando una ciocca di capelli: la ragazza non è in vena di battaglie oggi, sembra che Dan stia riuscendo a spuntarla in questo scontro tra titani. O che sia solo una tattica? A lui non interessa: alla fine si tratta di una questione di secondi, non merita quel DVD più di quanto non lo meriti Blair, crede sarebbe il caso di trovare un compromesso che accontenti entrambi. In realtà l'ha pensato fin dall'inizio, ma voleva stuzzicarla un po', in fondo l'han sempre divertito i loro botta e risposta. “Senti Blair, cerchiamo di trovare una soluzione: tu compri il DVD e te lo tieni, ma io metto la casa e ce lo guardiamo insieme. Abbiamo fatto la derattizzazione ieri e i servizi sanitari ci hanno detto che il loft è agibile. – capirà che sta scherzando? - Sono le sei, se ce la giochiamo bene, per le nove abbiamo finito e possiamo fare quello che vogliamo del nostro venerdì sera.”
“Io in quella specie di casa? A Brooklyn? Scordatelo!”
“D'accordo. L'hai voluto tu...” Le dà le spalle e fa per andarsene “In bocca al lupo per il tuo saggio!”
“ASPETTA!” lo ferma lei. Non può permettersi di fallire l'esame. “Per questa volta hai vinto tu”
“Mi piace avere il coltello dalla parte del manico”
“Non ti ci abituare, Humphrey.”
Le porge il DVD. “E ora chi mi dice che non scapperai col bottino?”
“Nessuno, puoi solo fidarti” gli risponde, sorridendo. E, anche avendone la possibilità, non scapperebbe. Dan avrebbe potuto benissimo fregarsene e invece si sta comportando da signore, non le va di fare l'arpia. E poi le fa piacere passare due ore in compagnia di qualcuno che non sia Dorota o la monotematica Serena, con i suoi Colin di qua, Colin di là... Sì, ha decisamente bisogno di cambiare aria, anche se avrebbe preferito non doversi recare necessariamente a Brooklyn. Con Dan Humphrey poi. Mmhh. Magari se gioca bene le sue carte, il saggio potrebbe scriverglielo lui.

NOTA DELL'AUTRICE:
L'incontro di tra Dan e Blair è paragonato ad uno scontro tra titani. Clash of the Titans, appunto. Due film portano questo titolo: il primo di Desmond Davis (1981), il secondo, che ne è il rifacimento, di Louis Leterrier (2010). Sono ispirati al mito di Perseo, figlio mortale di Zeus.

  
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