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Autore: Sabrina Way    28/04/2011    0 recensioni
Non so bene dove iniziare questa storia,se dalla fine,dall'inizio oppure non scriverla per niente. Diciamo che posso iniziare da un pacchetto di sigarette,perchè infondo tutto è partito da lì.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Si fecero le sette e mezza.
"Ora dovete andarvene,prima che viene qualcuno a casa e ci vede" Disse Julia,con tono allarmato.
"Devo riaccompagnarvi alla stazione?"Chiesi ai due.
"Accompagnaci fino alla salita" Rispose Luca.
"D'accordo.Allora scendiamo"
Dietro Luca,io e Francesco,mano nella mano; lui,con lo sguardo perso nel nulla,tenendo il mio passo,ascoltava con me She's the one di Robbie Williams. Speravo che prima o poi anche lui mi dedicasse un po' più di attenzioni,speravo che anche lui mi avrebbe reso felice.Era un lungo tiro e molla,sospesi tra il mondo reale e quello dei sogni.Eppure non riuscivo a distaccarmi.
"Ok,adesso proseguite dritto,poi attraversate la strada e continuate a camminare; vedete che dovreste trovarvi di fronte alla stazione"
"D'accordo.Grazie"Rispose Luca.
"Di niente.Ci sentiamo ovviamente"
"Fatti salutare"Aggiunse.
Lo salutai.Poi mi girai verso Francesco e lo baciai appassionatamente,come se fosse l'ultima volta. Mi girai e ritornai a casa di Julia.
"Mi spieghi cosa è successo?" Mi disse con aria preoccupata.
"Ma cosa avete fatto tutto quel tempo lì dentro?" Chiese Federica. "Mica l'avete fatto?"
"Ma sei stupida?" Risposi con gli occhi sbarrati e con un sorriso sulle labbra.
Federica è una ragazza molto spensierata e spontanea,ed è proprio questo che mi fa sorridere,perchè esprime i suoi pensieri senza malizia. Un'altra cosa che adoro di lei è quello di essere sempre disponibile con chiunque,anche se ti conosce da poco,ti fa sentire a tuo agio. Pur avendo due caratteri praticamente diversi,mi trovo molto bene in sua compagnia e posso parlare tranquillamente dei miei problemi in sua presenza.
"Mi ha chiesto una pausa"Sbottai.
Mi guardarono stupite.
"Come mai?"Chiese Julia.
"Perchè mi vede troppo come un'amica...ma abbiamo risolto: gli ho detto di dimenticare tutta la faccenda e ricominciare d'accapo,anche se non mi sembrava molto sicuro...non so cosa pensare sinceramente"
"Vedi come si mettono le cose,altrimenti Sabrina,lascialo." Affermò Federica "Non è possibile che va avanti così. Non si fa mai sentire,non ti chiama,non ti manda un messaggio,devi fare sempre tutto tu...questo è un'idiota,non è il ragazzo che fa per te."
"Sì,in effetti hai ragione però..."
Però non avevo il coraggio.Non avevo il coraggio di ritornare alla vita reale,anche se mi stavano uccidendo tutte quelle false speranze e stupide illusioni.
"Tu mi stavi continuando a parlare di Michele"Disse Julia a Federica.
"Ah sì è vero!Sabato prossimo è il suo compleanno,e ho deciso di fargli una sorpresa. Avevo pensato di fargli trovare tante indicazioni in vari punti della città fino a farlo arrivare al porto,dove ci sarò io che lo attenderò con il regalo...però non so cosa regalargli!"
"Come non lo sai?!? E' il tuo ragazzo Federica! Dovresti saperlo" Scoppiai a ridere.
"Eh lo so ma davvero non so cosa regalargli!"
"Potresti comprargli un bracciale in argento" Propose Julia.
"Oppure potresti comprare un ciondolo a forma di cuore con la tua iniziale sopra" Le dissi.
"Bella idea! Magari ci penserò su!"
Si fece tardi e inizia ad avviarmi verso casa.
"Julia io credo che sia il caso che io vada,prima che mia madre mi dia per dispersa."
"D'accordo,ci sentiamo in questi giorni.Ciao"
Mentre mi dirigevo verso casa,mi lasciai trascinare dalla musica dell'mp3,sperando in una cosa che sapevo benissimo che non si sarebbe mai realizzata.

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Il giorno seguente fui svegliata dalle grida di mia madre.
"Sabrina alzati che sono le dieci e mezza passate! E' tardi!"
Ancora in preda al sonno,misi gli infradito e ciabattai fino alla cucina.
"Sabrina,a che ora sei andata a dormire stanotte?"
"Mamma,lasciami stare è estate...lasciami andare a letto a che ora voglio"
"Va bene,ma ricordati che devi studiare! Non ti arretrare niente che poi a Settembre non ti voglio sentire eh!"
Ogni mattina era la stessa storia. Ma che ci potevo fare,lei era fatta così. Dunque le rispondevo
"Non preoccuparti che ce la faccio"
E lì terminava il discorso.
Presi il latte freddo dal frigorifero e lo versai nella mia tazza preferita e me ne andai di nuovo in camera mia. Accesi il pc e come al solito mi collegai su Facebook. Lui non era ancora online; così controllai il cellulare per vedere se mi aveva mandato un messaggio.Niente.Se non mi facevo viva io lui non si faceva sentire...E già iniziò male quel giorno,come iniziarono male gli altri quattro giorni seguenti. Non ricevetti nemmeno uno squillo in quei quattro giorni. Così,il quinto,vedendo che le cose stavano andando male,ebbi la brillante idea di chiamarlo. Presi il cellulare,composi il numero e premetti il tasto verde.
"Pronto...?"
"Francesco!"
"Hey ciao Sabri..."
"Ma dove stai?"
"A casa mia....perchè?"
"Dove sei stato in questi quattro giorni?"
"Perchè che è successo?"
"Ma ti pesa così tanto chiamarmi giusto per farmi capire che esisti ancora?"
"Eh no è che non avevo soldi" La solita scusa.
"Ti costa tanto collegarti su internet? Ma che cazzo. Io sto in pensiero per te e tu nemmeno ci pensi"
"Sabrina" Cambiò voce: era Luca.
"Che vuoi?"Risposi in tono scontroso.
"Non ci devi rompere"
"Ma tu che vuoi? Non sei il mio ragazzo e ora cortesemente ripassami Francesco"
"No Sabrina non gli devi rompere le palle"
"Ma cosa vuoi? Se non vuole essere disturbato me lo dice lui,non c'è bisogno dell'interlocutore. Passami Francesco"
"Eccomi" Finalmente mi rispose lui.
"Ma non è possibile! Sta sempre lì?"
Silenzio.
"Se ti do fastidio me lo devi dire tu"
Di nuovo silenzio. Iniziai ad arrabbiarmi e mi infuriai. E lui? Lui continuava a dirmi
"Sì,hai ragione scusa".
Sembrava una presa per i fondelli,ma io continuavo a perdonarlo,finchè non venne quel giorno.
Ero seduta sul letto con il pc poggiato sulle ginocchia. Stavo parlando su Messenger con un mio amico,quando mi accorgo che qualcuno mi contattata su Facebook: era lui. Gli risposi,chiedendogli come stesse e lui mi rispose di non stare molto bene: doveva parlarmi. Subito iniziai ad allarmarmi.Stava accadendo.
-Scusami,ma io non ce la faccio a continuare a stare con te...non voglio continuare a prenderti in giro,tu non mi piaci più.- Mi scrisse.
Di colpo non lessi più nulla;le lacrime mi oscurarono la vista. E lentamente iniziai a singhiozzare.Me lo dovevo aspettare.Dovevo dare ascolto ai miei amici. Lui non faceva per me.Eppure ci rimasi malissimo.
-D'accordo...ma almeno possiamo rimanere amici?-
Era l'unica speranza che avevo per avere un contatto con lui.
-Certo...io avevo paura di perdere la tua amicizia.-
-Non la perderai-
Non per molto.
Subito chiamai Julia per avvisarla.
"Lo sapevo" Disse.
"Si anch'io me lo aspettavo."
"Adesso però non ci devi pensare.Vuoi venire un po' qui così ti distrai?"
"Sì"
"Allora vestiti e vieni. E compra la Nutella: la cioccolata aiuta sempre in questi momenti!"
   
 
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