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Autore: cullina     28/04/2011    1 recensioni
Allora parto con il dire che questa è la mia terza fanfiction e che sono onorata di scrivere per chiunque legga. Tutte le storie sono state scritte con il cuore e ammetto di aver faticato parecchio ma sono così felice che vi piacciano! Sono contenta che le mie parole possano allietare i vostri momenti di pausa.
Ora vi lascio a un piccolo spoiler e poi alla storia...Buona lettura!!
“ Non è che non vi potete tirare indietro, ma se lo fate noi usciremo dall’associazione , le nostre ditte verrebbero vendute , e noi dovremmo trovarci una nuova casa e un nuovo posto di lavoro e secondo voi, quante persone che superano i quarant’anni hanno una possibilità di trovarsi un lavoro sicuro in questo periodo? Ve lo dico io, uno su cinquanta ! E secondo voi dobbiamo pensare positivo e sperare di essere quell’uno, io non credo…”
“ Allora dov’è che volete arrivare papà “ Prendere la parola e finire questo battibecco inutile è la miglior cosa.
“ Dovete sposarvi… “
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Per giorni interi Adam non sembrava neanche più lo stesso.
Stava chiuso ore e ore nel suo studio senza spiccicare una parola…
Quanto era importante quella ragazza per lui??
Oppure davvero la cosa non lo toccava minimamente e magari questo suo comportamento è dovuto a qualcosa successo prima? In fin dei conti non lo conosco abbastanza per dare qualche sentenza…
Ma perché quel ragazzo deve essere così difficile??
Perché non può essere come tutti i normali esseri umani?
Povera me!
 
Quando andai a bussare alla porta del suo studio non ricevetti risposta e così aprì la porta.
Era vuoto.
Dov’è andato??
Presi a cercarlo per tutta l’azienda, chiedendo a chiunque se l’avessero visto oppure di avvisarmi in caso lo vedessero.
Passai quasi un ora alla sua ricerca finchè non mi venne la brillante idea di chiamare sua madre.
 
“ Salve Giorgie ! Ho chiamato per sapere se sa dov’è Adam? “
“ Non è al lavoro? “
“ No, e solo che non so dove si è cacciato e non risponde al telefono! “
“ La smetterete voi due di farci preoccupare??” Sospirò “ Comunque era in pensiero per qualcosa??”
“ Si non è molto allegro ultimamente…”
“Ok, non ti chiedo il perché, però c’è un posto dove andava sempre da piccolo. Hai presente la grande quercia al parco S. Moritz ? “
“ Certo! Chi non la conosce! “
“Puoi provare li…se era in pensiero, quello è l’unico posto dove può essere…”
“ Grazie Giorgie! Grazie mille! “
“ Di niente cara…Ah, una cosa! “
“Si? “  Stavo già scendendo le scale per andarlo a cercare.
“ E’ comunque grande e grosso, sa badare a se stesso, se vuole stare da solo lascialo in pace , ok? “
“ Certo! “
“ Un bacio cara! “ Mise giù, mentre io appena fuori dallo stabile iniziai a correre verso il parco.
Non è molto distante dalla ditta e correndo ci metterò qualche minuto.
 
Quando arrivai, lo trovai esattamente seduto dove diceva sua madre…
 
Mi avvicinai con calma e mi sedetti accanto a lui.
“ E’ molto bello qui…” Presi un respiro profondo e feci un mini sorriso.
“ Perché sei venuta a cercarmi? “
Mi girai verso di lui che mi stava guardando.
“ Perché…non mi piace che tua stia male per una ragazza così. Non ne vale la pena…”
Si alzò
“ E tu devi smetterla di interessarti alle cose che non ti riguardano! “  Stava urlando.
“ Adam cosa ti prende ora…”
“ Stai fuori dalla mia vita! Dal mio spazio vitale! Voglio stare da solo, non è chiaro il concetto?? “
E se ne andò lasciandomi sola con le prime lacrime che mi stavano bagnando le guance.
 
Rientrai molto tardi a casa , e lo trovai stravaccato sul divano con una birra in mano e un cartone della pizza davanti.
Sentì perfettamente il mio ritorno, le mie scarpe con il tacco ticchettavano sul pavimento e le chiavi lanciate sul tavolo avevano emesso abbastanza rumore …
Ma lui non si mosse, anzi appoggiò la bottiglia sul tavolino e si sdraiò a pancia in giù, mentre io me ne andai silenziosa in camera mia.
 
Forse è davvero il caso di chiudere questa farsa.
Forse è meglio divorziare e tornare ognuno a casa propria, questa è la scelta migliore per entrambi.
 
Presi questa decisione in fretta , ma era già da un po’ che ci pensavo…
Non voglio lasciarlo, alla fine mi ci sono affezionata , ma non voglio più che mi urli dietro, non voglio più litigare con lui, non voglio più  fare cene dove devo nascondere i miei sentimenti.
Non sono così, e non voglio più esserlo.
Decisi che era arrivata la fine di questa avventura.
Ora è tempo di tornare alla realtà.
 
 
Il giorno dopo mi presi un pomeriggio libero, ovviamente senza chiedere il permesso di Adam tanto non vuole parlarmi, e andai dall’avvocato.
Ovviamente era già a conoscenza di ogni nostro problema e quando gli chiesi di farmi le carte del divorzio mi disse che le aveva già pronte , doveva solo inserire i nomi e le varie cose e ci avrebbe dato le nostre copie al più presto.
 Solo che la mia testa e il mio cuore mi consigliavano due cose ben distinte.
La prima mi diceva di fare questa separazione, sarebbe stato un bene per entrambi e io l’ho ascoltata…credo…
Mentre il mio cuore mi suggerisce di non farlo…ma non so il perché…anzi, lo so il perché solo che non voglio ammetterlo, perché il giorno che ne sarò davvero cosciente , sarà la fine…
Ovviamente questa cosa mi aveva procurato una tale infelicità che mi aveva portato addirittura a spaventare Melissa …
“ Cosa stai facendo Emily….” Bevve un sorso della sua tazza fumante di cioccolata.
“ Non lo so nemmeno io…e che, da una parte vorrei stare con lui, in quella casa, qualsiasi condizione sia….mentre dall’altra mi dico che è meglio farla finita qui. Non siamo andati d’accordo dall’inizio , perché farlo ora?? “
“ Ma ti stai ascoltando Emi?? Stai praticamente dicendo : Ok, mi sto arrendendo!  E tu non sei mai stata così! Per l’amor del cielo Em! Non farlo!! “
“ Non so cosa risponderti….” Sospirai sconsolata…
“ Allora, protesti dirmi : Non mi arrendo Mel! Andrò da Adam e ne parlerò con lui di questa situazione e magari troviamo un punto di incontro!  Questa è la Emily che conosco!  Ed è sempre questa la Emily che voglio vedere…”  Gli sorrisi, grata delle sue parole.
Ma purtroppo non hanno avuto un grande effetto…
 
Quando tornai a casa trovai Adam che stava preparando la sua cena, feci un gesto veloce con la mano come saluto e mi rintanai in camera.
Non sarei riuscita ad affrontarlo. Non con tutti questi pensieri per la testa….
 
Dopo un bel bagno rilassante , presi a leggere un bel libro sdraiata sul letto, ma mi addormentai ancora prima di aver letto un capitolo.
Quando ad un tratto sentì qualcuno bussare alla porta della mia stanza.
Sbiascicai un “ Avanti “  e Adam fece il suo ingresso…
“ Stavi dormendo?? “
“ Si , ma se vuoi parlare fai pure…” Sbadigliai…
“ No figurati! Te lo dico domani non è così importante….”
“ Se sei venuto a parlarmene alle undici di sera , è importante! E comunque adesso voglio sentirlo, quindi entra pure e siediti…”  Ma vidi che rimase fermo qualche metro davanti alla porta…
“ Posso sedermi sul tuo letto? “  Me lo chiese titubante come se si aspettasse un mio rifiuto, che ovviamente non arrivò.
“ Certo! Vieni pure…”
 
Si sedette alla fine del letto e guardò verso i suoi piedi appoggiati al pavimento…
“ Non mi piace vederti triste, soprattutto per causa mia…”  Diventai tutta rossa e rivolsi il mio sguardo fuori dalla finestra…
“ Emily?? “
“ Si?? “ Mi girai verso di lui e ci trovammo occhi negli occhi.
“ Mi dispiace…So che è banale dirtelo adesso , ma è così …Per quanto noi non ci sopportiamo,mi sono affezionato anche io alla tua presenza e …soprattutto voglio ringraziarti per quello che hai fatto per noi e per la società. Ti sei fatta un culo quadrato e non so se sarei mai in grado di ringraziarti a dovere…Ma posso dirti che hai tutta la mia stima e che…se avessi bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa…io ci sarò…”  Le sue parole mi fecero emozionare e non poco…
Ma io non voglio più che ricapiti una situazione come quella di qualche giorno a questa parte e forse è il caso di informare Adam delle mie scelte.
“ Adam…hai usato parole bellissime e spero che la cosa rimanga invariata anche dopo quello che ti sto per dire…” Lo fissai intensamente negli occhi e gli dissi tutto.
“ Allora, quest’oggi sono andata dall’avvocato e …sta preparando le carte per il divorzio. “
“ Emily…”
“ No fammi finire! In questi giorni sono stata scissa in due parti. Una mi diceva che questo era giusto e che sarebbe stato meglio per entrambi lasciarci e iniziare a vivere la nostra vita. Mentre l’altra mi urlava che io non sarei riuscita a fare a meno di te. Ancora oggi non so dirti cosa è meglio, ma non voglio più essere trattata male…”
“ Mi dispiace per l’altro giorno…so di essere stato pessimo, so che ci sei stata male, me ne sono accorto! Alla mattina non facevi colazione, non parlavi con nessuno, non sei venuta nemmeno una volta a disturbarmi nel mio studio anzi, delegavi qualcun altro per farlo.Alla pausa non ti si vedeva e alla sera tornavi tardi…. Emily, davvero mi dispiace…”  Mi avvicinai e gli posai una mano sul volto facendogli una lieve carezza…
“ Io ti credo Adam. Ma questo non cambia le cose….Dopo questa chiacchierata passerà qualche settimana e tornerà tutto come prima, perché è il nostro carattere, e noi non ci possiamo fare niente!! Potremmo sopportarci , ma nulla di più….”  Capì che le mie parole lo avevano toccato nel profondo , e percepì dal suo sguardo che non era quello che lui voleva sentirsi dire. Ce l’avremmo fatta a stare insieme pacificamente, ma la colpa è solo mia…sono una egoista lo so! Ma non voglio più soffrire…e solo perché ora come ora mi sto rendendo conto che Adam ha rubato un bel posticino nel mio cuore. Forse può suonare smielata la cosa, ma gli voglio bene e sono sicura che questa sia la scelta migliore…
 
Due settimane più tardi avevo le carte del divorzio in mano.
Ma passai una ulteriore settimana a pensare se dargliele o no…
In fin dei conti abbiamo trascorso delle settimane bellissime.
Al lavoro il nostro rapporto va a gonfie vele, a casa ancora di più. Guardiamo film insieme, tutti cucinano per tutti, e una volta ci siamo anche addormentati nello stesso letto. Ma non posso continuare ad illudermi così.
Lui fra un po’ troverà una ragazza migliore di me e mi dimenticherà così in fretta che non avrò nemmeno il tempo di prepararmi psicologicamente….
 
Così domenica durante il nostro pranzo con i genitori tirai fuori le carte e gliele porsi.
I nostri  si immobilizzarono, increduli del mio gesto, mentre Adam mi sorrideva triste…
Non guardarmi così ti prego!
Le lacrime si stavano iniziando ad addensare alla fine degli occhi e una fece capolino …
Lui la guardò rapito, come se volesse asciugarla solo con la forza del suo sguardo, mentre io mi alzavo da tavola e andai a prendermi una boccata d’aria…
 
“ Tesoro…”
“ Mamma….” Scoppiai. Calde lacrime scesero sulle mie guance e le braccia di mia madre mi avvolsero cercando di rassicurarmi…
“ Sono una stupida vero?? Anche Mel me lo dice! In fondo è una pazzia, se vuoi bene a una persona perché cercare di scappare da lei?? “
“ Perché forse tesoro tu non gli vuoi solo bene….” Lasciò la frase a metà ma capì perfettamente l’antifona.
Mi sono innamorata.
Non gli volevo solo bene…sono completamente assuefatta da lui, da qualsiasi cosa faccia.
E in questo modo mi sono fregata con le mie mani…
“ Ci sei arrivata, vero?? “
Annuì
“ Tesoro mio, l’amore è qualcosa di magnifico , devi solo riuscire a scoprirlo, e tu l’hai fatto…Ora spetta a lui capire se prova lo stesso per te…” Mi sorrise rassicurante mentre mi passava un fazzoletto per soffiarmi in naso…
“ Lui non prova lo stesso per me, e non lo proverà mai…io non sono il suo tipo e quando prima o poi torneremo a litigare, l’unica che ne rimarrebbe scottata sarò io quindi….è meglio così…”
“ Sai che non mi piace importi le cose…” La guardai male…
“ Tesoro quello dell’azienda era inevitabile!! “
“ Continua “
“ E che non voglio vederti soffrire, ma sei grande e se hai preso questa decisione, per me e parlo anche da parte di tuo padre, andrà benissimo” Mi sorrise e mi strinse in un  abbraccio prima di rientrare in casa, lasciandomi da sola con i miei pensieri.
 
Ovviamente avevo lasciato a Adam tutto il tempo di pensarci, ma avevo chiuso i ponti cercando di non disturbarlo più di tanto al lavoro e cercando di non tornare a casa la sera, o quantomeno rientrare il più tardi possibile in modo da non incontrarlo…
 
Di questo passo, presi ad uscire con Melissa più del solito, e sera dopo sera , tutti i locali della città erano passati in rassegna…
 
 
Un sabato sera però cambiammo destinazione.
Decidemmo di andare a una delle feste sulla spiaggia più belle di sempre!
Questa festa si tiene ogni due anni ed è già la seconda volta che la faccio , cioè da quando sono maggiorenne , età minima per entrare. E corrisponde alla data del mio compleanno.
 
Solo decidere l’abito mi avrebbe mandato al manicomio!
E’ comunque una festa chic, quindi l’abitino è d’obbligo!
E optai per un vestitino nero, corto, che si allaccia dietro al collo lasciando scoperta la schiena più o meno fino a metà , oltretutto creava dei giochi di vedo e non vedo perché sembrava fatto all’uncinetto però a disegno grande, insomma uno splendore!
 
E quando la fatidica sera arrivò, andai a cambiarmi da Melissa, mi vestii, mi truccai , rossetto rigorosamente rosso, e via ! Verso la miglior festa dell’anno!!
 





Allora, ammetto che questo capitolo non è un gran che, ma non sono riuscita a fare di meglio, mi spiace!!! 
Comunque ringrazio tutti quelli che la stanno leggendo, anche se non è il massimo come storia xD
Metto anche il link dell'altra storia che sto scrivendo 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=666311&i=1

E in più vi inserisco come al solito il link del gruppo facebook, dove potete scrivermi per qualsiasi cosa, o per vedere immagini o leggere spoiler! http://www.facebook.com/home.php?sk=group_190829674280651&ap=1
Grazie ancora a tutte voi, che mi seguite e che state leggendo ogni malsano pensiero che esce dalla mia testa!! 
Un bacio <3
Sara

 
   
 
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