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Autore: Kurtofsky    29/04/2011    4 recensioni
Non sapeva cosa l’avesse spinta ad indossare la maglietta che le aveva fatto Brittany.
No, era una bugia bella e buona.
Sapeva perfettamente il perché, solo… non voleva ammetterlo.
Era una ragazza forte e decisa, e l’unica volta che si era esposta completamente mettendo a nudo la sua debolezza, era stata semplicemente ferita.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Santana Lopez
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'An Unlikely Friendship'
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Titolo: An Unlikely Friendship
Titolo del Capitolo: I don’t Want to Know
Fandom: Glee
Personaggi: Dave Karofsky, Santana Lopez
Genere: Introspettivo, Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Spoiler!, Missing Moments
Conteggio Parole: 610 (FiumiDiParole)
Note: 1. Per il mio Dave<3 ti amo<3
2. Spoiler per chi non ha ancora visto la puntata 2x18 (Born This Way).
3. Prima Santana Centric<3 Niente di speciale ma spero vi piaccia<3
4. Niente beta ç_ç


{ An Unlikely Friendship ~
- 3. I don’t Want to Know -



Non sapeva cosa l’avesse spinta ad indossare la maglietta che le aveva fatto Brittany.
No, era una bugia bella e buona.
Sapeva perfettamente il perché, solo… non voleva ammetterlo.
Era una ragazza forte e decisa, e l’unica volta che si era esposta completamente mettendo a nudo la sua debolezza, era stata semplicemente ferita.
Aveva sempre pensato di poter ottenere tutto, ma mentre guardava Brittany con quell’idiota in sedia a rotelle, sentiva di non poterla proprio avere…
Distratta uscì dal bagno, fuori dal quale la aspettava Dave.
“ Andiamo.”, mormorò evitando di guardarlo in viso, cercando di far tacere i suoi sentimenti.
“ E quella maglietta?”, domandò il ragazzo guardando con curiosità le lettere nere del indumento dell’altra.
“ Lascia perdere.”, borbottò Santana – in un’altra situazione avrebbe avuto un sacco di risposte acide per mettere a tacere Karofsky, ma in quel momento non era proprio in vena.
‘Libanese’? Ma non sei ‘ispanica’?”, insistette il ragazzo con un messo sorriso – sicuramente aveva colto la debolezza di Santana e desiderava vendicarsi per come questa l’aveva sballottato in quegli ultimi giorni.
“ David ti ho chiesto di lasciar perdere. Non sono fatti tuoi.”, esclamò. “ Hai capito? Non. Sono. Fatti. Tuoi!”
“ Lo sono da quando mi fingo il tuo fidanzato.”, storse il naso Karofsky, non soddisfatto dalla risposta della ragazza.
“ Appunto: sei il mio finto fidanzato. Non deve importarti!”
Dave la guardò stupito da quella reazione.
Lui voleva solo sfotterla un po’ e non si aspettava una simile reazione da parte di Santana e, un po’ impacciato, le carezzò la spalla come a volerla incoraggiare – non era solito lasciarsi andare a quelle strane gentilezze, ma lo preoccupava non poco vedere la ragazza in quello stato.
Santana però allontanò bruscamente la mano.
“ Andiamo in auditorium.”, tagliò corto avviandosi verso l’entrata dell’April Rhodes Civic Pavilion, fermata subito da Karofsky che non aveva alcuna intenzione di arrendersi – lei si era interessata a lui in quei giorni e l’aveva davvero aiutato… voleva fare semplicemente la stessa identica cosa con lei.
“ Che ti succede?”
“ Non sono fatti tuoi.”
“ Ok. Va bene! In ogni caso non dovresti entrare dall’altra parte per ballare?”
“ Parli troppo oggi sai?”, ringhiò acida la ragazza guardando l’altro negli occhi.
“ Hai detto che ho bisogno di te come tu hai bisogno di me. E questo mi sembra uno di quei momenti…”, mormorò David, strappando un sospiro a Santana.
“ Io… ho deciso di non esibirmi.”, rispose lei, abbassando il tono di voce.
Dave la osservò senza capire.
Aveva sentito tutti nel Glee Club parlare di quell’esibizione e anche la ragazza ne era entusiasta…
“ Allora? Entriamo?”, insistette Santana, facendo capire all’altro che non aveva alcuna intenzione di parlare in quel momento.
“ D’accordo.”, assentì Karofsky poi, cingendole le spalle con un braccio, aprì la porta dell’auditorium.
“ Che combini?”, sussurrò Santana.
“ Sei la mia ragazza, J.Lo. Guai a te se ti azzardi a far saltare la copertura.”
La ragazza lo guardò senza capire – o forse non voleva capire, in fondo era chiaro che l’altro stesse cercando a modo suo di farle capire che le era vicino.
“ Sono io quella che da gli ordini qui.”, dichiarò accennando un lieve sorriso, prendendo poi posto accanto a Karofsky mentre Kurt iniziava a cantare Born this Way di Lady Gaga.
Il suo sorriso, sfortunatamente, si spense subito.
Le sarebbe piaciuto essere lì… ma aveva già sofferto troppo per esporsi ancora in quel modo con Brittany e con gli altri del Glee Club. La amava e, sicuramente, molto di più di quanto dicesse sua compagna.
Lei stava facendo tutto quello con Dave solo per avere Britt tutta per sé e quella maglietta che indossava ne era la prova: non avrebbe ballato, ma l’aveva messa ugualmente per farla vedere all’altra.
Sperava che almeno quel gesto per Brittany valesse qualcosa.
   
 
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