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Autore: Lady Antares Degona Lienan    08/02/2006    2 recensioni
Ma è troppo tardi, Hermione.
Troppo tardi per svegliarsi la mattina in tiepide lenzuola oro e rosse, troppo tardi per scendere la scale di pietra fredda a giungere al camino, e galoppare sulla schiena flessuosa della stanchezza.
Troppo tardi per salutare Harry e Ron, e scrutarli imperiosa per gli occhiali storti, o il naso sporco di marmellata.
{Lei, un incantesimo sbagliato, Harry Potter con un fiore in testa e i suoi occhi di ghiaccio}
Genere: Romantico, Malinconico, Dark, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hai provato a ribellarti ai suoi occhi argenti, dannatamente intriganti, ma il brivido freddo che ti scorreva lungo la schiena

Hai provato a ribellarti ai suoi occhi argenti, dannatamente intriganti, ma il brivido freddo che ti scorreva lungo la schiena non potevi certo fermarlo.

 

Inutile, come cercare di dissimulare.

 

Dannata pozione a cui è impossibile trovare antidoto, incantesimo difficile da bloccare.

 

Lui, lui ti ha fatto tutto questo. E prima che potessi accorgertene, Hermione Jane Granger, era troppo tardi.

 

 

 

*§(°)§*

 

 

-Granger, svegliarti la mattina presto non fa certo bene alle tue già apocalittiche occhiaie. Pensi che prima o poi scomparirai dietro di esse…?-

 

Pausa.

 

-Malfoy, se bastasse a non vederti mai più, credimi, lo farei molto volentieri.-

 

Le guance pallide di lui si erano leggermente tese, in uno sbuffo trattenuto. Un vano tentativo di non esplodere davanti a lei, esternando la sua rabbia davanti a mezza Sala Comune. Gli occhi argentei mandarono lampi.

 

Lei rabbrividì, in un fremito non solo immaginario, nascosto da una scrollata indifferente di capo.

 

-Ti si seccherà la lingua, Granger, prima o poi. Vedi come saprò approfittarne.-

 

-Spero proprio di no. Baciarti è l’ultimo punto della lista delle cose da non fare. Se trovi un modo per ribaltarla, fammelo sapere, così magari avrò la soddisfazione di scoppiarti a ridere in faccia.-

 

Un buco nero si creò al centro della Sala Comune, origine i due metri scarsi che dividevano la tavolata Grifondoro e quella Serpeverde. Tutti, dal primo all’ultimo, Corvonero e Tassorosso, trattennero il respiro, nel vano tentativo di non respirare le esalazioni velenose che sembravano provenire dalle anime torbide dei due.

 

-Oca.-

 

-Deficiente.-

 

-Ma come ti permetti?!?- strillarono in coro i due, quasi sputandosi in faccia, e facendo indietreggiare tutti i presenti. I capelli di lei sembravano levitare dall’ira, e la pelle serica di lui aveva assunto una colorazione rosata.

 

-Sei solo uno sporco razzista, Malfoy.-

 

-Non ti permettere, sai, MezzoSangue Zannuta!!- aveva sbraitato, facendo un passo avanti a facendo istintivamente indietreggiare gli altri. Tutti tranne lei.

 

-Non sai neanche cosa vuol dire la parola razzista, Malfoy. Per come la vedo io, potrebbe anche essere un complimento.- fece con aria rassegnata, gli occhi d’ oro  che brillavano divertiti, a simulazione di una calma quasi apparente.

 

-Basta!!- l’ultimo ringhio provenne dalla gola bianca del ragazzo. Infine, lasciò che l’ ira si spandesse in tutto il suo corpo. Con tutte le forze che aveva urlò –Semprerdia!!-

 

L’incantesimo che trasforma in vegetali schizzò nella Sala. Avrebbe sicuramente colpito in pieno la Grifondoro, se solo questa non avesse avuto la prontezza di estrarre la bacchetta, e scagliare un –Wingardium Leviosa!!- che sortì l’effetto sperato.

 

Il metro e 85 di carne che formavano Draco Malfoy cominciarono a levitare, compiendo graziose piroette in aria al ritmo dell’ instancabile bacchetta di Hermione.

 

Il colore del viso, dal roseo al verdastro, faceva presagire un’ imminente defaillance dello stomaco del ragazzo.

 

L’ incantesimo di Draco, dopo aver attraversato almeno una decina di fantasmi e fatto quasi crollare un prezioso vaso sfiorandolo, aveva perso potenza. La sua traiettoria instabile cominciò a tendere verso il basso, proprio mentre Harry Potter entrava nell’enorme Sala.

 

La ragazza sgranò gli occhi, alcune lanciarono gridolini, e un paio di serpeverde si esibirono in grottesche rotolate per terra.

 

25 gennaio. Il giorno in cui Il-Bambino-Che-E’-Sopravvissuto scese in Sala comune e dopo un attimo si trovò una deliziosa orchidea al posto della testa.

 

Tradotto nella lingua di Hermione, una gran bella grana a cui rimediare personalmente.

 

Per Ron, una gran figata.

 

Per Draco Malfoy, una ghiotta occasione per un testa a testa con la Mezzosangue.

   
 
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