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Autore: Kurtofsky    29/04/2011    4 recensioni
Era stata un'idea di Kurt quella di invitare Dave e Paul Karofsky a casa loro per una 'cena tra uomini'. Aveva spiegato al padre quella sua trovata dicendo che in quel modo, conoscendo meglio il suo ex bullo, poteva tornare al McKinley più tranquillamente e che, magari, anche lo stesso Burt si sarebbe sentito più in pace.
[Baul | Burt Hummel x Paul Karofsky | OOC Alcolico! Tanto OOC!]
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Blame It On The Alcohol
Fandom: Glee
Personaggi: Paul Karofsky, Burt Hummel, Kurt Hummel, Dave Karofsky
Genere: Introspettivo, Comico
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, OOC, Leggero Slash, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 1262 (FiumiDiParole)
Note: 1. Per l’amore mio che mi ha chiesto una fic con questo pairing çAç che io chiamo Baul ù_ù
2. Tanto OOC. Senza Senso. Non cercate filo logico in questa cosa XD L’ho scritta solo perché mi è stata chiesta ù_ù
3. Niente beta ç_ç


{ Blame It On The Alcohol ~



Era stata un'idea di Kurt quella di invitare Dave e Paul Karofsky a casa loro per una 'cena tra uomini'. Aveva spiegato al padre quella sua trovata dicendo che in quel modo, conoscendo meglio il suo ex bullo, poteva tornare al McKinley più tranquillamente e che, magari, anche lo stesso Burt si sarebbe sentito più in pace.
Ovviamente, se messa in quel modo, l’uomo non poteva assolutamente rifiutare quell'idea - voleva che il suo piccolo Kurt fosse al sicuro - e, dopo aver spiegato a Carole di quella cena poté dare il permesso a Kurt di invitare i due Karofsky e di organizzare una serata tutta per loro.
Infatti, Carole, ne avrebbe approfittato per andare a trovare sua madre con Finn - non la vedevano dal matrimonio – ed in quel modo Burt e Kurt avrebbero avuto la casa libera per poter appianare ogni divergenza e dubbio.
All’arrivo degli ospiti vi fu solo un attimo di tensione, quando Burt vide David varcare la soglia della sua abitazione e gli lanciò uno sguardo di puro astio: era pronto a prenderlo a pugni se questo avesse osato dire qualche parola di troppo su Kurt.
Fortunatamente per tutti dopo quel momento niente andò storto. Dave sembrava un ragazzo educato e il padre una persona a posto... e anche grazie a quell'ottima impressione, dopo i primi bicchieri di birra, sia Paul che Burt iniziarono a parlare a ruota libera, approfittando di quella magnifica serata per godersi una sana bevuta tra amici. Una di quelle che terminavano sempre con una sbornia colossale e con tanti segreti svelati che non, ovviamente, non sarebbero mai stati ricordati il giorno dopo.
Più bevevano, più i ricordi legati all'infanzia dei loro figli tornavano a galla. Storie del passato che Kurt aveva giustamente definito 'imbarazzanti' – “ Il mio bambino adorava rubare i trucchi della mamma e le sue scarpe con il tacco.” –, descrizione che fu approvata appieno anche da Dave quando Paul svelò che lui, da bambino, rubava le bambole alla sorella maggiore.
I due ragazzi si scambiarono chiare occhiate intrise di disagio ed entrambi, qualche istante dopo, trovarono una via di fuga nella camera di Kurt – David preferiva sorbirsi l’educazione dell’altro ragazzo a riguardo degli omosessuali invece che sentire suo padre svelare dettagli scottanti sulla sua infanzia.
Una volta rimasti soli i due adulti continuarono a parlare, e quando la discussione andò a toccare la sessualità del giovane Hummel e l'intolleranza che aveva mostrato in passato Dave, gli animi si scaldarono leggermente.
Senza inibizioni, per colpa dell'alcol, tutto il discorso filò quasi senza che potessero fermarsi a pensare, buttando fuori ogni singolo pensiero, dubbio o curiosità.
" Suvvia Burt! Non vorrai farmi credere che sei sempre stato favorevole ai gay... quando avevamo la loro età era quasi un tabù!"
" Sì. Ma Kurt è mio figlio e lo amo per quello che è."
" Parole nobili.", assentì Paul reclamando un cin-cin con la bottiglia, e quando questa cozzò con quella dell’altro si concesse un lungo sorso di birra.
" Tu non faresti lo stesso con il tuo?", domandò Burt.
" Non saprei, forse sì perché voglio bene David... ma certe cose vanno vissute sulla propria pelle.", rispose Paul. " Non si può sapere una cosa se prima non la si prova..."
" Su questo hai perfettamente ragione!", l’altro sbatté scherzosamente la mano sulla spalla del compagno.
" A tal proposito... ho una curiosità: hai mai visto tuo figlio con un altro ragazzo?"
" No! Per l'amor del cielo! Kurt è ancora un bambino!"
Quell'affermazione strappò una risata a Paul che, grazie all'alcol che scorreva nei loro corpi - e a quello che continuavano a beve -, contagiò anche Burt.
" E in generale?"
" Se capisci quello che voglio intendere... i due cowboy nella tenda ci hanno dato dentro!", ghignò l’uomo, scorgendo la sua stessa espressione nel volto dell’altro.
" Oh sì, capisco perfettamente! Ma ammetto che sono curioso."
" Curioso?"
" Ormai tutti parlano di gay e lesbiche e mi chiedo cosa ci sia di tanto interessante... che si prova, come funziona… e tu sei fortunato. Tuo figlio ha tutte le risposte."
" Assolutamente no! Lui non farà sesso fino ai trent'anni! E forse potrà baciare qualcuno per i venticinque."
" Giusto!", assentì Paul, restituendo una pacca sulla spalla a Burt.
Il loro discorso non aveva un vero e proprio filo logico e ben presto passarono a parlare di baci. Si chiesero come fosse baciare un uomo, e se era diverso dal farlo con una donna.
" Gli uomini hanno la barba!", dichiarò ridendo Paul, carezzandosi il mento ispido.
" Anche le donne talvolta!", ribatté Burt.
" Hai mai baciato una donna barbuta?"
" No! Tu?"
" Assolutamente no!"
" Forse è come baciare un uomo.", esclamò Burt. " E che diamine! Troviamo una donna barbuta e vediamo se è vero."
" C'è il circo in città?"
" Mmm… no! Ma c’è a Westerville!"
“ Ma chi ha voglia di farsi due ore di macchina?!”
Già, tutto quello era completamente privo di senso logico, e quando gli sguardi si catalizzarono sulle loro labbra, arrivò a farsi avanti un'assurda curiosità tanto pericolosa quanto folle... soprattutto quando ridendo iniziarono a baciarsi, lamentandosi tra un contatto e l'altro della barba e della puzza d'alcol.
Fortunatamente vennero riscossi poco dopo da un urlo quasi femminile che, appena si staccarono, scoprirono provenire da Kurt.
Il ragazzo, pallido come un fantasma, si era quasi appeso al braccio di Dave ed entrambi avevano la stessa identica espressione con gli occhi sgranati all'inverosimile.
" D-diventerò etero dopo questo. Lo giuro...", biascicò Kurt, seriamente traumatizzato e stritolando il braccio dell’altro ragazzo che neanche pareva rendersene conto. “ Etero… etero… o lesbica… qualsiasi cosa…”
" Uccidimi ora...", esalò David con un filo di voce. “ Cavami gli occhi… fa qualcosa…”
I due uomini li fissarono ancora un po' confusi - anche se un po' potevano iniziare a comprendere l'immane cazzata che avevano fatto, ma non del tutto -, poi scoppiarono a ridere.
" Che facce che avete! Su dai ragazzi, bevete un goccio con noi!", esclamò Paul.
" La barba non è poi così fastidiosa! Quando bacerai uno uomo o una donna barbuta lo scoprirai, figliolo.", aggiunse Burt. “ Sai che ti dico? A vent’anni potrai baciare qualcuno! Ma il sesso sempre a trent’anni!
Papà!”, gracchiò Kurt, sentendo le guance diventare rosse e pungenti.
Avevano appena visto i loro genitori baciarsi ed erano alquanto traumatizzati.
“ Ma che c’è?”, domandò Paul. “ Volevamo vedere… com’era!”
“ Eravamo curiosi Kurt!”, si difese ridendo Burt.
“ C-curiosi?!”, ansimò Dave, senza capire apparentemente il significato di quella parola.
“ Ma… siete… oh Gaga…”, il ragazzo più piccolo tremò al pensiero.
Spesso nei telefilm vedeva i figli che beccavano i propri genitori fare sesso, e restare comicamente traumatizzati… ma quella era la realtà e quelli erano i loro padri! Non aveva alcun senso logico!
Era solo terrificante!
“ Portami via…”, David guardò il più piccolo con gli occhi sgranati.
Voleva solo scappare lontano e possibilmente togliersi dalla testa quell’immagine… e lui che si era fatto tanti problemi quando aveva baciato Kurt!
“ S-sì…”, tremò il più piccolo, per poi rivolgere uno sguardo di fuoco a Burt e a Paul, ritrovando un po’ di quel suo solito coraggio. “ Tenete mani e bocche apposto!”
“ Anche tu Kurt! Tieni le mani e la bocca apposto! Ricorda: venti e poi trent’anni!”, rise Burt, bevendo altra birra imitato dall’altro uomo, sotto lo sguardo attonito dei loro figli.
“ F-forse dovremo dividerli…”, consigliò piano Kurt.
“ No! Ci stiamo divertendo!”, esclamò Paul. “ Hai visto la partita di basket di ieri sera?”
“ Oh sì!”
E, ignorando sia Kurt che Dave, i due cambiarono discorso lasciando i loro figli a pensare alle conseguenze del giorno dopo. Beh, potevano solo sperare che non si ricordassero niente, ma soprattutto… speravano a loro volta di dimenticare quello che avevano visto solo pochi minuti prima.
   
 
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