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Autore: SassyUnicorn    29/04/2011    9 recensioni
« Quindi tu non suoni la chitarra.» deduco ripensando a quella povera e innocente chitarra nelle sue mani pallide.
« No, canto» sorride un pò imbarazzato.
« Mi piacerebbe sentirti.» ammetto ma me ne pento quando punta i suoi verdi occhi nei miei, merda.
3mila wat mi percorrono la schiena, i suoi occhi sono fottutamente stupendi, magnetici. non posso distogliere lo sguardo da lui.
Continuiamo a scrutarci e a volte a sorriderci, poche parole. La cosa dovrebbe essere imbarazzante ma non c'è un filo di imbarazzo nell'aria.
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'What if I'm pregnant?'
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#1 Salve a tutti,
ovviamente non scrivo a scopo di lucro e non conosco i My Chem!
Spero che la mia storia senza pretese vi piaccia.
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« Frank Iero. » ripeto il mio nome alla segretaria anche se so che lo conosce benissimo.
Questa mi sorriede e scuote il capo mentre compila la solita cartolina.
« Questa me la amndi per Natale, vero Lucy? » scherzo prendendo la cartolina, una nota di demerito, ovvio.
« Fai poco lo spiritoso Frank, ti rendi conto che la scuole è iniziata da nemmeno tre mesi ed hai già.. » si ferma per fare meglio i conti « dodici note di demerito. »
Batto la mano sulla sua scrivania per salutare,
« Alla prossima Lucy! » le faccio l'occhiolino ed esco dal suo ufficio.
Oramai in questa scuola tutto è vietato.
« Frank, la camicia nei pantaloni. » mi fa Mikey dandomi una pacca sulla spalla.
« Buongiorno anche a te. » rido.
Ora di pausa, finalmente una sigaretta.
Combatto con l'accendino per accendere la sigaretta e Mikey prende la mia cartolina scoppiando a ridere.
« Cosa sta volta?» chiede curioso.
« Avevo fame.» dico non curante e Mik mi fa cenno di continuare sempre con quel suo sorriso « E avevo fame cazzo! Quella troia di Ruth non voleva vendermi quella sbobba prima del- » il suono della campanella mi fa fermare, a quindi ora è ora di pausa « di ora.»
« E perchè finisci in punizione?» ride ancora.
« Non voleva darmi niente! ti rendi conto nemmeno a dire che le ho chiesto di andare a scopare in cucina.»
« Arriva al punto.» mi incoraggia sorseggiando un caffè, da dove era uscito fuori quello ora?
« Ho spaccato il vetro che mi separava da un muffin alla banana. Era buono.» ripensandoci si, era davvero buono.
Ride scuotendo il capo
« Sempre il solito, quindi oggi niente prove?»
Gli passo la mia sigaretta e mi rubo il suo caffè
« No.»
« Ehy era il mio caffè!» e cerca di riprenderselo ma, ovviamente, l'ho già finito « Stronzo!»
Mikey è il mio migliore amico da.. diciamo sempre. Mi ha sorretto dopo la mia prima rissa ed è svenuto quando mi ha accompagnato a fare il piercing al labbro.
Si, gli voglio davvero bene. E' anche carino, sono sicuro che se non era il mio migliore amico.. eh! sarebbe stato una possibile preda.
Lo abbraccio per farmi perdonare del caffè e ridiamo.
« Figo, oggi mio fratello ha le prove. Ficca il culo nella sua macchina e vieni da me dopo, ho da farti vedere una cosa.» trilla battendo le mani al pensiero della "cosa".
« Ma non mi va..» mi lamento come sempre quando si tratta di quel tipo strano del fratello di Mikey.
Jeremy, penso si chiami così, non mi è mai stato in simpatia. E' un tipo strambo, sta nella "band" della scuola, questo dice tutto.
« Dai.. Gerard non ti mangia mica!» ah Gerard non Jeremy. Faccio una smorfia e mi alzo dai gradini .
« Vedremo.» faccio porgendo una mano a Mik per aiutarlo ad alzarsi, non che ne avesse bisogno con quelle sue gambe lunghe!
Mikey è un tipo che piace, me lo sono sempre detto. Nessuno lo caga sul serio ma sono sicuro che almeno il 20% delle ragazze della scuola ha fatto pensieri sconci su di lui.
« Capito, dirò a Gee di ficcarti il macchina a forza, a dopo Frankie!» mi saluta ed entra dentro prima che io potessi ribadire.
« Stronzo.» sussurro ormai solo.

***


« Salve Lucy.» saluto Lucy senza neanche fermarmi e vado a posare le mie ose. So già cosa devo fare " pulizia della palestra ". Fanculo. Che poi mi chiedo per osa si debba pulire una palestra. Sbuffo e mi dirigo verso la palestra ma alcune note, mal fatte, attirano la mia attenzione. Automaticamente urlo « E' scordata, ti prego non ucciderla ancora.» povera chitarra. Mi affaccio dalla porta dell'aula da dove arriva quel suono straziante.
Trovo un tipo acovacciato su un banco con una chitarra in mano e dei capelli... platino. Mi rendo conto che non mi ha sentito.
« Ehy.. quella chitarra è scordata, ma almeno la sai suonare?» chiedo ironico anche se so già la risposta.
Il tipo non da segni di vita, mi guardo intorno ed entro nell'aula e mi avvicino.
« EHY LA TUA FOTTUTA CHITARRA E' SCORDATA.» urlo gesticolando, che poi a me che me ne fregava.. no aspetta, quando si tratta di chitarre trattate male mi incazzo e anche di brutto.
Il tipo sembra essersi accorto di me, alza lentamente la testa e si toglie le cuffie, ah ecco perchè non mi sentiva. Sbuffo e faccio per voltarmi senza neanche guardarlo.
« Si lo so. Non è mia.» una voce conosciuta, mi volto. Gerard. Lo guardo sbalordito fino a due settimane fa aveva i capelli corvino.
« Bei capelli.» ammicco.
« Grazie..» risponde distratto, come se non avesse nemmeno sentito la mia affermazione.
Faccio per andarmene quando mi ferma la sua voce.
« Frank me la accordi? I.. Io non la so suonare quindi non vedo come faccio ad accordarla. E' ridicolo anche il solo fatto che la sto tenendo in mano!» ma respira?
« C.. certo.» dico incerto, se Lucy mi trova lì sono fritto.
Mi siedo sul banco affianco a dove si trova lui, mi porge la chitarra e la prendo con cura.
Inizio ad accordare le corde con dolcezza, quasi accarezzando le corde. Non mi accorgo nemmeno di aver chiuso gli occhi e quando li riapro trovo Gerard che mi fissa con un faccia tra il divertito e l'incuriosito. MI irrigidisco, salto giù dal banco e gli do la chitarra.
« Tieni.» giro i tacchi, infilo le mani nelle tasche della felpa ed esco dall'aula. Sento un "grazie" ma non ci faccio caso.
Quando mi trovo con una chitarra in mano è come se avessi tra le mani un gioiello, qualcosa di raro, come i gioielli della corona reale.
Mi infastidisce però farmi vedere vulnerabile, solo Mikey mi può sentire con la chitarra.
Apro, facendola poi sbattere, la porta della palestra, prendo ciò che mi serve dallo stanzino ed inizio a lavare il pavimento con l'ipod acceso.

***

Butto via quel che resta della sigaretta quando arriva Gerard.
« Non vieni?» mi chiede con le chiavi della macchina in mano.
Non vorrei andare ma so che Mikey si incazzerebbe di brutto quindi faccio un cenno con la testa e mi avvio alla sua macchina, carina.
Non riesco ad ignorare l'odore di caffè e.. vernice? che c'è il quella macchina e mi lascio scappare una risata. Gerard mi guarda curioso, provo subito imbarazzo ed inizio a gesticolare come quando sono nel panico. Scoperto mentre ero vulnerabile. Frank Iero, smettila.
« Ti fa ridere la mia macchina?» chiede serio.
« No..» rispondo semplicemente
« E perchè ridi?» sembra non avere intenzione di partire fin quando non gli dico il motivo di uno stupido risolino.
« Odora di caffè, come Mikey.» dico gesticolando e buttando il braccio fuori dal finestrino.
Non dice niente, mette in moto ed esce dal cortile della scuola.

« Mikey ho portato il pacco.» urla Gerard entrati in casa, visibilmente irritato, e perchè mai? l'avevo detto io che era strano.
Lo fanculizzo mentalmente e salgo le scale, come se fossi a casa mia.
Senza neanche bussare apro la porta della stanza di Mikey ed entro.
« Mik?» chiamo non trovandolo.
Quasi mi viene un infarto quando questo salta fuori dall'armadio con una cosa in mano. Cado sul letto, sbatto la testa al muro ed inizio ad imprecare, so che i genitori di Mik non ci sono, non c'era la macchina, quindi do libero sfogo alla mia voce.
« Porca merda che ti salta in testa cazzone?!» tiro un calcio a MIkey, ci provo, ma questo si scansa ed abbraccia la cosa che ha in mano con fare maniacale. 
« Che è?» dico massaggiandomi la testa, lì dove presto spunterà un bernoccolo.
« TATAAA» trilla Mik mostrandomi un basso.
« Cazzo!» urlo prendendolo in mano « Dio quando l'hai preso?» Mik ha sempre desiderato un basso nuovo, quello che era costretto ad usare era un vecchio catorcio del padre, ma i suoi insistevano con la storia dei soldi facili e quindi ha dovuto mettede da parte tutto da se. Forse per questo Gerard ha quella vecchia macchina.. e ora perchè mi trovo a pensare a quel cazzone?
Ritorno a Mik e gli sorrido ridandogli il basso
« E' una figata!»
« Lo so!» trilla lui tutto gasato.
« Se lo dicevi portavo la chitarra e bhò strimpellavamo insieme..» mi sarebbe piaciuto.
« Volevo farti una sorpresa.» dice alzando le spalle « Vuoi un caffè?»
« Certo.» mi alzo dal letto, la testa mi fa male ancora, e scendiamo in cucina dove c'è Gerard che scarabocchia qualcosa, tipico. Mi rendo conto di sapere molto su Gerard.. l'ho sempre ignorato ma ora mi sa di curioso.. come un bimbo, non ci nota subito. Il suo viso è concentrato in una smorfia, ha anche la lingua di fuori. Quando ci nota mi punta i suoi occhioni addosso.. sono perle verdi, lo noto solo ora come noto solo ora si essere impalato sulla soglia della porta mentre Mikey versa del caffè nelle tazze.
« Gee ne vuoi?» dice al fratello che distoglie i suoi bellissimi occhi da me e un senso di vuoto di colpisce nel petto. Sarà colpa della botta di prima.
Prendiamo le tazze e saliamo di nuovo lasciando Gee a disegnare. Mi volto un ultima volta verso di lui prima di sparire dietro l'angolo.
Devo uscire da questa casa.


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Qualcuno è arrivato alla fine?!
   
 
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