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Autore: Sora89    09/02/2006    8 recensioni
Sono passati 20 anni dall'ultima avventura dei digiprescelti, e un evento drammatico gli ha divisi... Un nuovo gruppo è entrato in azione... Ma per vincere i loro nemici devono ricomporre il passato del vecchio gruppo, e convincerli a riunirsi...
Genere: Triste, Malinconico, Azione, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5°

CAPITOLO 5°

 

 

      -     Pronto?-

-         Koji?-

-         Ciao Reika! Cosa c’è?-

-         Ciao! Dovevo dirti una cosa… Ehm, sai per domani… Dovevamo trovarci per cercare Miyako…-

-         Certo! Io ci sono!-

-         Ecco… Mi sono sbagliata! -_-°

-         … In che senso scusa? Non è la Miyako che cercavamo?-

-         No, no! Sono sicura che sia lei… E’ che ho scoperto che come lavoro insegna in una scuola media come professoressa di educazione fisica! E… Mi era scordata che domani è domenica!-

-         … la solita imbranata…-

-         Non è vero!! E’ stato solo un piccolo errore!-

-         Non hai l’indirizzo di casa vero?-

-         Ehm… no!-

-         Perfetto….-

-         Dai, non fare così Koji! Ci andremo lunedì!-

-         Non so se ti ricordi, ma noi andiamo a scuola lunedì!-

-         Beh, per un giorno possiamo saltarla…-

-         Ma sei matta! Se mia madre mi becca sono fritto!-

-         Dai Koji! Sei il miglior modello di figlio sul mercato! Non hai mai disobbedito ai tuoi genitori! Per una volta non succede niente…-

-         Parli te, che tua padre te lo rigiri come vuoi…-

-         Ti prego! Fallo per me… Se no pensa che è per una giusta causa!… E non tirare in ballo mio padre!-

-          Adesso ci penso… Ma domani che facciamo? Io devo aspettare Lucas per cercare Takeru…-

-         Come mai? Tu e Lucas non siete molto legati…-

-         Cosa c’entra?! Takeru e Yamato, il digiprescelto dell’amicizia, sono fratelli…-

-         Ah, ora capisco! Beh, io in lista ho altre due persone… Daisuke Motomiya e Ken Ichijoji!-

-         E io ho un certo Iori Hida... Che nome ti ispira di più?-

-          Umh… Daisuke?-

-         Buono Daisuke! Allora a domani!-

-         Ok.. ciao Koji!-

Koji chiuse la chiamata e si sedette sul divano di casa sua... Si passò una mano fra i capelli… Reika sembrava vivesse su un altro pianeta certe volte! Era così sbadata… Però era sempre allegra e pronta ad affrontare nuove sfide! Forse perché aveva avuto un passato difficile… Era il suo migliore amico da quando avevano cinque anni . Sua madre era morta quando lei ne aveva sei… Fu un avvenimento molto difficile da superare per lei… Per questo motivo Reika aveva cominciato ad appoggiarsi a Koji, cercando le attenzioni e l’affetto che sua madre non poteva più darle… E Koji le era sempre rimasto accanto. Il padre di Reika dopo essersi ripreso dalla depressione i cui era caduto per la morte della moglie, diede tutte le sue energie per allevare Reika nel migliore dei modi. Erano una famiglia molto unita adesso, spesso Koji invidiava il loro rapporto. Fu in quegli anni che Reika cominciò veramente ad apprezzare la vita che sua madre le aveva donato… Un padre fantastico, un migliore amico sempre accanto, andava bene a scuola, stabile situazione finanziaria e ottima salute… Perché avrebbe dovuto volere di più? Nessuno viveva la vita appieno come lei… Era molto matura per avere solo quindici anni. Nessuno sarebbe riuscita a portare la digipietra della luce meglio di lei… Se solo l’avesse avuta fra le mani.

Una vampata di calore assalì il volto di Koji… Era ormai da qualche anno che considerava Reika più di una semplice amica… Ma il coraggio non era una delle sue doti maggiori. Crescendo la ragazza era diventata un’adolescente molto carina e ricercata dai ragazzi della sua scuola… Il perenne buon’umore, insieme agli splendidi occhi azzurri e i capelli mossi scuri catturavano facilmente l’ attenzione dei ragazzi.

Ma anche Koji non era da meno… Le ragazze che gli facevano la corte erano aumentate molto negli ultimi anni… Ma lui non era il ragazzo che voleva attirare l’attenzione su di se’. Era molto riservato e sensibile, qualche volta anche permaloso, faceva fatica a farsi degli amici… Ma con Reika presente riusciva ad aprirsi di più con gli altri.

- Basta pensarci Koji…-

Tornò a riflettere sulla sua missione di domani. Daisuke Motomiya… Non sapeva da dove cominciare.

Sentì aprirsi la porta di casa… Ed entrò suo padre.

- Ciao Koji! Sono tornato…-

- Ciao papà! Tutto bene al lavoro oggi? Sei rientrato tardi…-

Suo padre era avvocato, spesso doveva trattenersi in ufficio più del dovuto… Era uno dei migliori nello studio Iso, cognome del suo capo.

- Guarda lasciamo perdere… Lunedì sono in tribunale per un caso di divorzio… I due si stanno separando e continuano a discutere per la divisione dei beni. Non credo di aver mai visto una donna accanirsi così tanto col proprio ex-marito…-

Nel frattempo aveva lasciato la giacca sull’attaccapanni e si era allentato la cravatta, slacciandosi il primo bottone della camicia, sedendosi di fianco a suo figlio sul divano color ocra. La luce del tramonto penetrava dalle finestre, colpendo in pieno viso Koji, che fu costretto a ripararsi con una mano.

- … Io naturalmente difendo il marito. Ma Motomiya è davvero molto bravo nel suo lavoro! Sarà una sfida ad armi pari!-

… Motomiya?

- Scusa papà, hai detto Motomiya?-

- Sì, è il nome dell’avvocato che difende la moglie…-

- Per caso si chiama Daisuke di nome?-

- Credo si sì… Perché ti interessa tanto?-

Doveva essere il suo giorno fortunata… La dea della fortuna esisteva davvero!

- No, niente è il cugino di un mio amico…-

- Ah… Beh, dov’è la mamma?-

- E’ andata a prendere Yumi  da quella sua amichetta… Non mi viene il nome..-

- Ah, va bene... Io vado a farmi una doccia-

- Ok-

Il padre di Koji si alzò in piedi e si diresse verso il bagno. Nel frattempo Koji scattò in piedi e corse al suo computer. Si collegò presto ad internet e andò a cercare informazioni su questo avvocato Motomiya…

_  C’è posta per te!_

Una bustina era comparsa all’angolo dello schermo.

- Di chi può essere?-

Con il mouse cliccò sulla busta per aprire l’email. Comparve una foto di dodici ragazzi, di cui tre riportavano una ‘x’ sopra il volto. Koji guardò il mittente.

“ Ciao ragazzi sono Eric! Questa è una foto che ritrae i bambini prescelti che dobbiamo localizzare! Non so che nomi ricollegare alle facce… Ma il biondo e la rossa crocettati sono già stati trovati! Sono Yamato e Sora! L’altra è Hikari… Buona fortuna!”

Perfetto! Ora avrebbe potuto capire se era il Daisuke che stavano cercando…

Trovò una pagina che mostrava le foto e i dati di tutti gli avvocati presenti nello studio Mizumi…

Daisuke Motomiya. Cominciò a confrontarlo con tutti i volti che la foto ritraeva…

- E’ lui!-

 

 

 

- Sono qua ragazzi… Salite, prego!-

Eric, Lucas e Leonor salirono sull’automobile di Sora. Finalmente il momento era giunto… Quando sentì chiudersi l’ultima portiera, Sora ingranò la marcia e premette l’acceleratore. Quella mattina avrebbe rivisto Matt… Meglio Yamato, ormai erano pienamente adulti entrambi. Cosa avrebbe fatto? Cosa gli avrebbe detto? E come avrebbe reagito lui nel vederla? In fondo quei ragazzi avrebbero anche potuto mentirle… Ma il suo istinto le aveva detto di fidarsi. E lei aveva obbedito.

La sua confusione traspariva dall’espressione che aveva sul volto in quel momento. Leonor la stava osservando.

- Signorina… Non si preoccupi… Il signor Ishida desidera rivederla…-

Sora la guardò, distogliendo un attimo lo sguardo dalla strada grigia. Le fece un sorriso.

- Grazie Leonor… spero che quello che voi mi avete detto ieri sia vero…-

Tornò a concentrarsi sul traffico che regnava perennemente a Tokyo, in qualsiasi quartiere si ci trovasse.

- Certo.. Ma signorina… Lei è ancora innamorata di Yamato?-

Lucas aveva posto la domanda con un’innocenza che non gli era propria. Sora tacque, fece un mezzo sorriso, mentre i pensieri le si accalcavano nella mente.

- Non lo so… L’amore è un sentimento misterioso… Ci colpisce quando meno ce lo aspettiamo… Ed è faticoso da dimenticare… Ma sono convinta che se lo avessi dimenticato ora non sarei qui a preoccuparmi di come mi accoglierà…-

I tre ragazzi presero questa risposta come un sì.

- Vedrà… Scommetto che sarà più facile di quel che lei crede…-

Eric ci aveva provato… Ma tutti sanno che l’amore è tutto tranne che semplice.

 

- Eccoci, il palazzo è questo!-

Sora parcheggiò la macchina il più vicino possibile… Spense il motore ed estrasse la chiave… poi si bloccò e contò fino a dieci. Infine trasse un profondo respiro… E scese dalla macchina. I ragazzi la stavano già aspettando fuori.

- Vedo che il negozio ha fruttato bene…-

disse Sora. Senza volerlo, si era tenuta molto informata su quello che era accaduto a Yamato dopo che si erano lasciati, ma non si aspettava di trovarlo in una delle zone più lussuose di Odaiba.

- E non ha ancora visto l’attico!-

La donna sorrise. Presero l’ascensore e salirono fino all’ultimo piano. Nella salita si diede una controllatina allo specchio. Si era truccata lievemente per mantenere uno stile disinvolto, ma si vedeva che si era curata più del solito. Portava una maglia rossa con le maniche a tre quarti leggermente sfasate e lo scollo a v, coi contorni di un rosso più scuro, al collo un foulard legato alla francese dello stesso colore. Una giacca stretta bianca e pantaloni bianchi completavano il tutto. Semplice ed elegante, adatta alla sua età, che non mostrava minimamente.

Le porte dell’ascensore si aprirono. Qualche passo e si ritrovarono davanti alla porta in legno. I tre ragazzi si girarono verso la donna. Era completamente paralizzata.

- Signorina… tranquilla… l’agitazione rovina tutto-

Sora si girò verso Eric…

- Non vi preoccupate… Sono una donna forte… Perché non suonate?-

Lucas annuì e premette il bottone.

Qualche secondo di silenzio e di tensione che si poteva palpare, poi, mentre Lucas stava per ripremere il pulsante, si sentì una voce provenire dall’interno.

- Arrivo!-

Sora deglutì. Il momento era giunto.

La porta si aprì.

- Chi è che disturba a quest’o…-

La frase rimase incompleta. Yamato era comparso, in jeans chiari e camicia bianca sbottonata, il tempo per allacciarla non c’era stato. Sora era rimasta a bocca aperta… Non lo ricordava così bello … E neanche così affascinante.

Leonor era di nuovo arrossita. I due ragazzi invece stavano guardando la reazione di lei.

Ishida era rimasto a bocca aperta.

- Ciao Yamato…-

L’uomo ancora non reagiva.

- … Sora…-

L’attimo era magico. Leonor si sentiva evidentemente di troppo in quella scena, e il sentimento di Lucas ed Eric non era diverso…

Ma un’altra cosa era evidentemente di troppo… Una voce proveniente dall’attico Ishida.

- Ehi, Yamato, ….chi era alla porta?-

Apparteneva chiaramente ad una giovane donna… Che probabilmente si trovava in camera da letto.

Sora la sentì, ed arrossì dalla vergogna.

- Oddio… che… che stupida sono stata… Io che speravo di poter… di poter recuperare qualcosa… con te…-

Si girò e se ne andò verso l’ascensore. Yamato rimase impietrito… Cosa stava accadendo?

- Sora! D-dove vai?!-

La donna si voltò. Non poteva più nascondere gli occhi lucidi.

- S-scusami…-

L’ascensore arrivò, Sora salì.

- Ferma! Non andare… Dannazione!-

La porta si era ormai chiusa.

- Yamato vuoi rispondermi?!-

Yamato era notevolmente agitato…. E quel tono scontroso non era quello che avrebbe dovuto sentire.

- Ryoko vedi si sparire immediatamente da questo appartamento!-

La ragazza comparve dalla camera da letto, in camicia da notte di seta.

- Ma come… Non ti è piaciuto stanotte?-

La ragazza non conosceva bene Yamato evidentemente…

- Sparisci! E’ stata una sera come le altre… Ti ho detto di andartene!-

Ryoko non prese molto bene la notizia… Con la faccia arrabbiata recuperò i suoi vestiti e uscì dall’appartamento…

- Stronzo…-

Ishida non ribatté. Era corso a infilarsi le scarpe e ora stava correndo giù dalle scale.

In pochi secondi i ragazzi si ritrovarono da soli sul pianerottolo. Si fissarono.

- Questa scena l’ho già vista in Beautiful…-

- Da quando guardi Beautiful Eric?-

Leonor li guardò. Come potevano scherzare in un momento come questo? Sora e Yamato stavano per ricongiungersi, ma una stupida ragazza sconosciuta aveva rovinato tutto… E in più se Yamato e Sora non si rimettevano insieme la loro missione sarebbe andata a rotoli!

- Ragazzi siate seri! Sora era distrutta! E Yamato sta per perdere il grande amore della sua vita! In più la nostra missione potrebbe essere rovinata!-

I due ragazzi si guardarono negli occhi.

- Scusa… Entriamo e li aspettiamo lì? Qualcuno dei tre tornerà no?-

Leonor scosse la testa ed entrò. Caso irrecuperabile…

 

 

Sora si era fermata davanti alla vetrina di un palazzo vicino a quello dove abitava Yamato. Le lacrime le scendeva piano sul volto… Ci aveva sperato troppo un’altra volta… Ma d’altronde doveva aspettarselo: ormai erano sulla soglia dei quarant’anni, Yamato doveva pur aver avuto un’altra donna…

- SORA! Soooora!!!-

La donna si girò. Dall’edificio accanto era spuntato Yamato Ishida, e stava urlando per cercarla, forse per fermarla. Lui abbassò le mani che prima aveva intorno alla bocca e cominciò a spostare il suo sguardo da un luogo all’altro, per trovare una donna dai capelli rossi.

La vide.

Fu un attimo, i loro sguardi si incrociarono… Ma bastò quello per fermare la fuga di Sora. L’uomo le corse incontro. Era sudato e spettinato, la camicia ancora aperta… In fondo si era appena svegliato e si era fatto otto piani di scale di corsa… Ma Sora era ancora ammaliata dalla sua figura.

- Sora!! Sei qui…-

Si fermò, la donna chinò il capo.

- Sora, non te ne andare…-

- Yamato… scusami, non volevo interromperti…-

- Non hai interrotto niente! Quella… non era nessuno… Ieri sera ero andato un po’ in giro per locali… E l’ho incontrata… E’ stata una cosa di una sola notte!!-

Fra una frase e l’altra stava ancora riprendendo fiato.

Sora rimase sorpresa… Non credeva che Yamato fosse quel tipo di uomo…

- Yamato… perché…-

- Prima tu! Perché hai deciso di farti vedere?-

- I nuovi digiprescelti… Sono venuti da me…-

Yamato si calmò. I nuovi digiprescelti? Non li aveva notati davanti alla porta…

- E… E cosa ti hanno detto?-

- Di andare con loro e ricomporre il vecchio gruppo…-

- e sei venuta da me solo per questo?-

Sora abbassò di nuovo il capo… Non riusciva proprio a guardarlo negli occhi… Non aveva ancora realizzato quanto le era mancato in tutti quegli anni prima di quella mattina, quando lo aveva visto.

- No…-

- Ti hanno detto… quello?-

Sora annuì…

- Allora… voglio dirti che faccio sul serio…-

La donna spalancò gli occhi e lo guardò.

- E’ vero, ho avuto altre donne… Ma ho passato la mia vita ad aspettarti. Non voglio sprecare questa occasione…-

- Yamato io… io…-

Le lacrime ricominciarono a scendere dagli occhi nocciola di lei… E Ishida non resistette. L’abbracciò.

- Yamato, scusami! Scusami! Scusami se ti ho rifiutato per tutti questi anni! Io non capivo… Non capivo…-

La voce di lei usciva soffocata, il volto era premuto contro il corpo di lui…

- Ho visto la canzone! E la foto… Non capivo… non capivo di essere ancora così importante…-

La mani di Yamato le circondarono la vita.

- Sora… ti ho aspettato… Non potevo rinunciare a te…-

Era da anni che l’uomo non metteva così a nudo i suoi sentimenti… Ma era l’unica occasione che aveva per ricominciare a costruire, pezzo per pezzo, la vita che aveva sempre sognato.

- Yamato scusami!-

- Basta scusarti… Ti amo Sora…-

- Non me lo avevi mai detto…-

Non poteva credere a quello che stava succedendo… Mai la felicità l’aveva investita a tal punto.

- Ti amo anch’io….-

E giunse anche quell’agognato bacio. Che quella mattina aveva rischiato di non essere mai dato.

 

 

- Che fortuna Koji!-

Reika era passata a prendere Koji a casa sua e ora stavano passeggiando per un viale alberato vicino agli studi televisivi di Odaiba.

- Eh già… Le divinità ci stanno aiutando!-

- Ci sono dei privilegi anche a fare i bravi ragazzi…-

- Dai parli come se tu fossi una teppista!-

- E’ vero… Io sono solo un più esuberante e spregiudicata del normale!-

Koji la guardò e sorrise. Come stava bene in quei momenti…

- Allora, ho stampato la foto del gruppo di ragazzi… Chi sarebbe Daisuke?-

Reika tirò fuori un foglio e Koji si avvicinò per indicare un ragazzo dai capelli color prugna che sembrava non riuscir a stare fermo neanche con una macchina fotografica davanti.

- Ok… Che strana pettinatura!-

- Già!-

E cominciarono a commentare ad uno ad uno tutte le facce dei ragazzi… A parte Hikari… Un alone di rispetto circondava le persone decedute…

- Guarda questo moro com’è carino!-

- Dai Reika, avrò si e no dodici anni!-

- Ve beh, adesso sarà cresciuto!-

- Se lo dici tu… Però a me piace più il biondino crocettato!-

- Da quando ti metti a fare degli apprezzamenti sugli uomini?-

Koji arrossì… Un’altra figuraccia!

- Dai che scherzavo! La ragazza più carina però è quella coi capelli tinti!-

- Un po’ strana per i miei gusti!-

Continuarono a commentare allegramente il vecchio gruppo, quando raggiunsero un gruppo di appartamenti. Koji aveva scaricato l’indirizzo dell’avvocato, e ora si trovavano davanti a casa sua.

- Speriamo che Dio ce la mandi buona!-

Disse Reika, e Koji la guardò perplessa.

- Tu non sei cattolica…-

- Vero ma mi piace il detto!-

Koji sorrise. Questa è pazza, pensò….

 

 

COSA PASSA PER LA MENTE DELL’AUTRICE?!

Incredibile ma vero sono riuscita ad aggiornare prima di partire per la Francia!!! Non ci posso credere… Spero che il capitolo vi sia piaciuto!! Forse mi sono lasciata andare un po’ troppo alle scena amorose… Ma questa sarà l’unica, insieme a quella di un’altra coppia ( che non voglio svelare!) che inserirò! Le altre le vedremo poi alla fine della fic… Ma riguarderanno i nuovi digiprescelti! Comunque passiamo alle recensioni!

Miya: Grazie come sempre di continuare a seguire! Scusa, mi sono scordata di lasciare un commento alla tua fic suoi crossover… Però l’ho lasciato nell’altra!!! E… prima o poi qualcuno doveva aiutarli i digiprescelti!

Topomouse: Grazie, accetto gli auguri!! Sono un po’ preoccupata… Comunque ho visto in altre fic che se non si rispettano certi tempi di presentazione, non capisci più chi sono i personaggi!! Sono contenta che apprezzi!!

Francesca Akira: La scelta del nome è stata casuale…E’ che sto leggendo un libro adesso dove è stato ucciso uno scienziato di nome Akira Iso… e Zac! Ho usato nome e cognome! Mi piacciono i tuoi commenti, quindi continua a lasciarli… per l’errore che stavo per commettere… Segreto!!! Comunque volevo chiederti.. Perché non continui più la tua fic ‘Romeo e Giulietta Parody’? Prometteva bene!!

Crystal: prima di Tk faccio arrivare Davis!!! Magari darà una mano a Koji… Spero che ti siano piaciuti i due nuovi digiprescelti!!

Miyu_Chan: E’ la prima volta che vedo un tuo commento, e sono felice che questa fic ti piaccia così tanto!! Come scrittura mi impegno più che posso… Prima o poi raggiungerò lo stile giusto!! Finora mi accontento!

Grazie a tutti per le recensioni… E adesso ci sentiremo davvero dopo la Francia!!! Au revoir!!!

Sora89

   
 
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