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Autore: ItsFabio    01/05/2011    1 recensioni
Jane,scrittrice in momento di crisi,inizia a scrivere quello che diventerà il suo prossimo Best-Seller:Ashley,la protagonista,si trasferisce ed inizia una nuova vita in Italia,dove troverà l'amore. Anche un'altra vita verrà cambiata: quella di Jane. Infatti un suo fan di nome Paul riuscirà a rivoluzionare la vuota esistenza della scrittrice.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

"Cavolo,Jane!Ti eri promessa di non ispirarti mai a te stessa per scrivere storie!"
La donna si stava rimproverando,ma ormai ci era dentro.
"Ho bisogno di una passeggiata..Devo rinfrescarmi i pensieri..."
Si cambiò velocemente e uscì con solo la piccola borsa,diretta verso nessun posto preciso.

Dopo un quarto d'ora decise di passare in supermercato per comprare un po’ di roba precotta da mangiare durante il mese,visto che le mancava meno di un mese per scrivere un libro decente di cui la trama non è ancora determinata.
Insomma,un casino.

Arrivò alla cassa numero 2 con un carrello pieno di precotti e lì venne riconosciuta da un fan.
 “Scusi ma lei è Jane? Jane Sander?”
“Sì,sono io..Dove devo fare l'autografo?Ti dico subito che non lo faccio su parti intime” Jane si era stufata di firmare autografi,all'inizio era un segno di riconoscenza,ma ora l'aveva stancata..Soprattutto da quando un tizio le aveva chiesto di firmargli i..Glutei.
“Peccato,lo volevo sul fondoschiena!” Scherzava.
Anche a lei scappò un sorriso.
“Comunque piacere,io mi chiamo Paul Nytes.” Le disse porgendole la mano.
Lei la strinse,ma era sorpresa...Nessuno le aveva mai fatto una presentazione ufficiale...Volevano solo un suo autografo da vendere su eBay gli altri..Ma Paul no...Perché?
“Piacere Paul”
Paul era un ragazzo alto,molto più alto di Jane,dai capelli neri con,nel centro,un ciuffo ribelle;Gli occhi erano magnetici,erano marroni però particolari. Era vestito con una canotta attillata che lasciava intravedere i suoi muscoli,un cappellino in testa e dei pantaloncini. Ai piedi portava delle Nike...Era dietro di lei alla cassa e in mano aveva solo una Gatorade.
Aveva anche la fronte sudata,probabilmente faceva jogging ma doveva essergli venuta sete allora era entrato nel supermercato per comprarsi da bere.
Un'anziana donna dietro di loro si era stufata: “Scusate,potete fare conversazione dopo aver pagato?Noi dovremmo andare a casa!”
Effettivamente dietro di loro c'erano altre 3 persone in attesa di pagare la spesa.
“Scusi signora...” Disse vergognandosi Jane,che velocemente pagò e se ne andò con la coda fra le gambe.

A 6 o 7 metri di distanza dall'uscita del supermercato Jane venne bloccata da un braccio che la tratteneva.
Era proprio Paul.
“Scusa..Ma non puoi lasciarmi il tuo numero?” Non era abituato a chiederlo,di solito le donne lo chiedevano a lui. Ma Jane non era una donna qualunque,lei era diversa.
“Scusa,lo vuoi davvero?”
“Certo.”
“Strano..Vedi anche tu che non sono una bellezza..”
“Perché dici così?”
“Perché è quello che penso di me”
“Beh,tu,per me,sei più bella di una qualsiasi altra ragazza che ho mai frequentato.”
“Allora devi proprio aver frequentato dei cessi...”
Lui la baciò,interrompendola.
“Senti questo è il mio numero,chiamami!” Le diede un biglietto da visita,le fece l'occhiolino e riprese a fare jogging,nella direzione inversa.
***
Jane era rimasta letteralmente scioccata.
Perchè quel ragazzo si era comportato così?
Non le era mai capitato..
Fece la strada di casa pensando ai motivi.
Quelli che le sembravano più reali erano: Candid camera o scherzo di amici.
"Mah..."

Tornata a casa si era subito piazzata davanti al computer.


Ashley era scossa e agitata.
Non ci poteva credere.
Quell'idiota sempre disoccupato era stato in casa sua per 2 anni e ora le diceva che non la soddisfava sessualmente?
Fosse morto schiacciato da un tram!
Comunque,Ashley si dirigeva verso il lungo grattacielo azzurro,la sua azienda.

Salita al ventunesimo piano si piazzò alla sua scrivania e iniziò a lavorare come se niente fosse.
Che donna forte.
Una collega attraente e con i capelli raccolti in una coda di cavallo le stava venend incontro con passo deciso.
“E' lei la signorina Ashley?” Chiese con voce severa.
“Sì,certo,perché?” Ash si era preoccupata.
“Mi segua.”

Camminarono per circa 2 minuti,fino ad arrivare all'ascensore principale.
Quello che collegava i vari piani con un solo ufficio.
Quello dell'ultimo piano.
Quello del direttore generale.

Nessuno lo aveva mai visto e nessuno avrebbe voluto vederlo,perché se lo vedi vuol dire che sei licenziato.
Lei e la donna salirono in quel'ascensore.
Ad Ashley nessun viaggio in ascensore era mai sembrato così lungo.
Stava firmando il suo licenziamento?

Fine Capitolo
2
  
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