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Autore: Goddess of Blasphemy    01/05/2011    1 recensioni
Amore. Amore in tutti i sensi, dall'amore che si rifiuta all'amore miele e sussurri. Dall'amore superficiale all'amore carnale e passionale. Dall'amore tradito all'amore sperato. Dall'amore deluso all'amore ritrovato. Dall'amore in una coppia all'amore in una famiglia. Dall'amore, al suo opposto. Tre ragazze, e la colonna sonora che le segue nelle loro vite.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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*Clover

Sto uscendo dall'università con Diego, mia odierna compagnia, quando vedo una figura che non dovrebbe essere in questo contesto.
-ma guarda chi c'è- dico, a mò di saluto.
Lui è serio. -possiamo parlare?
-ciao anche a te- commento.
Saltare i preliminari fortunatamente non è una sua abitudine. Deve avere qualcosa di serio da dirmi.
-Diego, ci vediamo dopo, ok? Devo risolvere un problema un pelino fastidioso- dico serafica, protetta dalla corazza di una lingua straniera.
Il biondino mi saluta con un bacio sulle labbra che spiazza Mika.
-dimmi- dico, mentre mi assicuro di avere ancora il portafoglio nella borsa. Uscire di corsa da un luogo può provocare spiacevoli dimenticanze.
Vedendo che sente la necessità di sedersi da qualche parte, lo conduco fino ad una panchina ai limiti di un parco tra l'università e il mondo esterno, nel dettaglio il mondo del nord Italia.
-chi era quel ragazzo?
-Diego. Facciamo un paio di corsi insieme, e gli interesso-
-lui non ti interessa, immagino-
-già, ma non avevo programmi per sabato sera-
-sei incredibile-
-sei venuto qui solo per dirmi cose che già so?
-no, volevo vederti per...-
-ah già. Come mi hai trovato?
-la tua amica ormai è mia cognata. Mi è bastato chiedere-
-cazzo- impreco tra me.
-in qualsiasi caso, ti volevo chiedere di tornare al nostro...accordo-
-è una tua scelta, come la tua scelta di finire quella relazione-
-non fare la stupida, sai che l'ho fatto perché stava diventando una farsa-
-effettivamente. Quindi, riprende la recita, atto secondo?
-no, è questo che voglio dire. Non potresti...non vorresti, qualcuno pronto ad amarti sempre?
-sai una cosa? Sì. Sì che lo vorrei. E non sai quanto vorrei che fossi tu, perché tu hai tutto quello che potrei volere. E se ti sto facendo questo discorso che non credevo avrei mai fatto a nessuno, è perché il tuo amore è davvero ciò che vorrei di più. Ma so che il sempre che dici non arriverà mai. Sai quelle favole, qualsiasi favola per bambini che si racconta? E vissero per sempre felici e contenti. Questa frase, questa frase è l'utopia più bella e pura che posso immaginare, ma la bellezza di quest'utopia si limita solamente ad accrescerne l'irrealtà.
Vedi questo tatuaggio? L'8 è il mio numero, per motivi che ora non c'entrano. Ma questo tatuaggio, sotto questa prospettiva, rappresenta l'infinito. Segui questa linea. Questa linea è la vita. E, vedi, io la seguo, la seguo, perché non si può tornare indietro, perché ogni attimo che passa è un minuscolo millimetro che si fa proseguendo in avanti su questa linea. E, vedi? Io continuo, continuo, continuo, e qui qualcosa succede. La linea trova un ostacolo. L'ostacolo si supera, magari lentamente, e si prosegue. Poi si va avanti, vedi? Si va avanti fino ad incontrare un altro ostacolo. Ma anche quello si supera, perché non si resta mai fermi sulla stessa cosa. E poi guarda dove sono arrivata. Al punto di prima. E si va avanti, e la storia si ripete, si ripete e si ripete. Immagina che questo circolo vizioso sia la storia di un amore. All'inizio, l'amore non c'è. Poi arriva. Poi c'è un imprevisto, ma si supera. Poi si va avanti, e si incontra un altro ostacolo. E poi? E poi guarda. Si torna al punto in cui l'amore non c'è. L'amore finisce, vedi, però ricomincia. Ma se ricomincia da zero vuol dire che comincerà con un'altra persona, ma anche questo finirà.
E avanti così, finché un giorno il ciclo non finisce, a causa della morte del protagonista di questi amori, suppongo. L'amore non dura per sempre. Non lo dici anche tu? My interpretation, Happy ending, Stuck in the middle, I see you, Pick up off the floor, Toy boy, Touches you, Rain, Erase, Loverboy, Ring ring. Ne hai scritte, di canzoni sull'argomento. Ne dimentico qualcuna? Ma forse tu non ti sei ancora arreso all'evidenza dei fatti, e ancora lotti per questo sogno bellissimo quanto irrealizzabile. Forse perché a te non è mai successo qualcosa di così drastico da farti perdere ogni speranza...-
Mika, che mi ha seguito fino a questo momento senza dire una parola né muovere un singolo muscolo, trova la forza di stringermi una mano, perché sente che la mia voce sta cedendo. Ma mi faccio forza, tornando ad alzare lo sguardo sui suoi occhi.
-quando ero piccola mia mamma non mi leggeva le favole che si raccontano di solito ai bambini. Diceva "l'amore non esiste, non credere alle favole, altrimenti ci crederai anche da grande e allora sarai irrimediabilmente fregata". Rideva mentre lo diceva, e baciava mio papà sulle labbra. Avevo 7 anni, un giorno, quando entrai in camera sua per mostrarle un disegno che avevo fatto, e la trovai seduta sul letto in mutande e maglietta, i pantaloni e il cardigan piegati vicino a lei. Le chiesi cosa stava facendo, e lei si affrettò a prendere i vestiti dicendo che non succedeva niente, sorridendo. Ma le presi scherzosamente il cardigan e vidi un enorme livido sul suo braccio. Lasciai cadere a terra il disegno, stupita, quasi spaventata. "cos'è, mamma?" Lei abbassò lo sguardo, dicendomi che non era niente. Ma ho insistito, da testarda che ero, finché lei non ha detto "un uomo molto cattivo mi ha fatto male". Vedere mia madre così mi fece piangere, ed è ciò che feci. Lei provò a prendermi in braccio, dicendomi che non faceva male e non dovevo preoccuparmi. Ma non riuscì a tenermi sulle gambe perché anche lì, lo capii subito, aveva preso dei colpi. "chi è stato, mamma?" Le tremava la voce mentre mi diceva, pianissimo, "papà". Scoppiai a piangere, pensando a mio padre, sempre così bello, così gentile e affettuoso. "Ma è stato solo una volta" disse lei per consolarmi. "ora non lo fa più".
Passò una settimana. Avevo appena scoperto che avrei avuto un fratellino, o forse una sorellina. Lottavo interiormente con mio padre, ricordando i segni sul corpo di mia madre, ma lo perdonavo quando mi sorrideva e parlava così dolcemente alla mamma, perché ero sicura che avessero fatto pace. Ma la sera in cui mi addormentai sognando un fratellino, volevo un maschio, sentii delle urla.
Come scoprii in seguito, era stato il nostro vicino di casa, una specie di signor Flanders dei Simpson, a chiamare un'ambulanza che però non riportò in vita mia madre, e non fece mai nascere mio fratello. Mio padre, dopo aver causato la morte di mia madre e di mio fratello, non finì in carcere, né mi tolsero dalla sua custodia, per motivi che non ho mai capito, ma sembrò essere rinsavito e passò tutta la vita ad affogare i suoi sensi di colpa nell'alcol, ed è questo ciò che fa tutt'ora. Come ho scoperto più tardi, a dare il colpo di grazia a mia madre, oltre ai colpi infertile da mio padre, è stato l'alcol che beveva per tirare avanti ogni giorno, quindi ne deduco che mio papà beve alla sua salute.
E sai quali sono state le ultime parole che mia madre mi ha detto su quel letto d'ospedale, prima di entrare nel coma che l'avrebbe portata alla morte? "Ama, ma non credere mai alle favole".
Quando finalmente finisco di parlare sono in lacrime, anche se la mia voce è riuscita a rimanere salda. Mika, sconvolto, tace, e capisco che è vivo solo dalla lieve stretta che esercita ancora sulla mia mano. L'unica cosa che fa, mentre le lacrime scendono copiose sul mio viso, è piangere a sua volta. Due passanti ci vedono, e rallentano per guardarci, preoccupati, ma la loro presenza non ci riguarda. Stiamo zitti per un tempo infinito, a giudicare dal movimento del sole forse un'ora, mentre io faccio scendere tutte le lacrime che, mi ero ripromessa, sarebbero scese solo per mia madre. Mika smette di piangere molto prima di me, ma comunque non parla. Si limita ad abbracciarmi, coprendomi le spalle con la felpa quando il cielo comincia a imbrunire.

Daddy, don't you understand the damage you have done
To you it's just a memory, but for me it still lives on
[I'm ok, Christina Aguilera]




 

≈ Bene. Eccomi al penultimo capitolo, e poi arriveranno i missing moment. Questo capitolo è breve, ma non ho mai avuto dubbi sul fatto che sarebbe dovuto essere così.
La canzone l'ho scelta io, ed essendo un punto cardine del capitolo ho pensato fosse meglio farvela ascoltare. In più, dà al capitolo l'atmosfera che volevo.
Tra l'altro, questo non è il penultimo capitolo. È l'ultimo, il prossimo è tipo un epilogo.
Avete chiarito un po' di cose? Spero vi sia piaciuto.





Ah, ascoltate anche questa canzone. E poi magari ascoltate tutte le canzoni di quest'uomo. link
Goddess

  
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