02/05/2011
0 recensioniQUEL SENTIMENTO CHIAMATO AMORE
L'amore ha mille volti sempre diversi.
Quando lo incontri nè rimani sorpreso e affascinato e terrorizzato al tempo stesso.
Ti sconvolge. Ti sorprende. Ti eccita. Ti fa soffrire. Ti emoziona. Ti riempie la vita.
Lo puoi incontrare nella persona più disparata: il vicino di casa, l'amico/a d'infanzia, il/la collega di lavoro, o magari è un incontro fortuito al bar, in bus, al ristorante, al supermercato, o ancora ti viene presentato....perchè no, dai tuoi genitori! Devi stare all'erta, arriva all'improvviso il più delle volte.
L'amore non è solo felicità ma anche sofferenza: scoprire che per l'amata si è disposti a fare praticamente qualunque cosa per renderla felice è sconvolgente, il non riuscire a contenere la gelosia che ci opprime, possederla, in senso figurato e non...c'è anche questo...ma se così non fosse, dove sarebbe il divertimento?
E poi esistono vari tipi di amore: a senso unico, platonico, il primo amore, l'amore fraterno o quello per i figli, quello adolescenziale (il più incasinato di tutti!) e quello ricambiato, sia esso tra due persone di sesso opposto o dello stesso non importa - l'amore è comunque amore! - ed è quello che ti riempie il cuore e che rende tutto più luminoso.
La cosa più sorprendente è che potresti affidargli la tua vita a occhi chiusi se fosse necessario! La persona più importante della tua vita diventa anche la tua migliore amica, la tua miglior confidente, la cosa più bella che mai ti potesse capitare.
L'amore...con le sue mille sfaccettature, belle o brutte che siano, vale sempre la pena di cercarlo e quando hai la fortuna di trovarlo fai di tutto perchè questo resti con te. Perderlo ti potrebbe distruggere e non trovarlo...beh...
Amore, affetto, tenerezza, passione, fiducia, comprensione, sostegno ma anche gelosia, possessione fanno tutte parte di un pacchetto unico...e quando lo trovi conquisti qualcosa di un valore inestimabile.
Ok...non vorrei che fossi svenuto per la smielosaggine, in effetti forse forse ho un tantino esagerato... =__=
*avvicina indice e pollice a pochi millimetri per indicare il tantino*
...doveva essere una cosuccia pìù breve...T.T...la tastiera ha preso possesso delle mie dita! O.o <---- che idiota! -.-''
Direi che è il caso che ti lasci alla lettura...se ancora ne hai voglia...ma ne hai voglia...vero? Veroooo?
*fa gli occhioni sbarluccicosi in stile gatto con gli stivali di Shreck*
**************
* (/) _ ()_ *
* (. .) __@__ *
* c()() ()()()() * Chiutaa
************** >.<
AMORE
Inclinazione dell'animo verso qualcuno o qualcosa,
le cui componenti principali,
quali affetto, bene, tenerezza, desiderio, passione,
acquistano maggior o minor rilievo
secondo la natura dell'oggetto ispiratore del sentimento.
Inclinazione dell'animo verso qualcuno o qualcosa,
le cui componenti principali,
quali affetto, bene, tenerezza, desiderio, passione,
acquistano maggior o minor rilievo
secondo la natura dell'oggetto ispiratore del sentimento.
Era una di quelle giornate iniziate alla grande.
Finalmente era laureato. La qual cosa lo gratificava parecchio: dopo 5 anni tra università e città non vedeva l'ora di tornare alla sua Reesemball in aperta campagna! E finalmente riposarsi, prima di cominciare il suo primo lavoro come archeologo...non vedeva l'ora!
Non doveva più vedere quel professore idiota ma molto estremamente affascinante di storia antica, Roy Mustang: un dongiovanni della peggior specie. E per finire, tra meno di due ore avrebbe rivisto il suo adorato fratellino!! Era oltre un anno che non lo vedeva, perchè Alphonse studiava in Europa, ed ora era tornato apposta per la sua laurea.
Dire che Edward quel giorno era felice era un eufemismo!
Arrivò alla casa dello studente, dove alloggiava dall'inizio dell'università, per cambiarsi e prendere la macchina per andare a prendere il fratello all'aereoporto. Quando arrivò trovò Al già pronto che lo aspettava impaziente.
- Ed!!!
- Al!!
Si abbracciarono dandosi vigorose pacche sulle spalle.
- Ah che bello rivederti fratellone! E' passato un sacco di tempo e ti trovo veramente in forma...non me l'aspettavo! - gli disse Al ridendo.
- Ahahahah sempre il solito! Ti preoccupi troppo! So badare a me stesso! - gli disse ridendo. - Piuttosto che mi racconti? Come vanno i tuoi studi? E papà? Non doveva rientrare con te?
- Oh è vero! Dimenticavo! Papà ha detto che arriverà domani...ha avuto un contrattempo. Lo studio va bene...è pesante ma me la cavo. - gli disse sorridendo.
- Figurarsi...è proprio da lui...- disse Ed mugugnando.
- Ahahah! Sai com'è...se non va tutto come dice lui non va bene! E dimmi la mamma? Winry? Zia Pinako?
- Si si lo so...è un tipo assurdo! Oh con calma...tanto tra un pochino le vedrai. Ihihih! Ma lo so che è Winry che vuoi vedere...altro che la mamma e zia Pinako! - gli disse dandogli una gomitata nel fianco.
- Oh andiamo...piantala fratellone...- disse Al arrossendo.
- Ahahah! Ma andiamo altrimenti quelle tre streghe danno di matto se non ci vedono arrivare entro le sette!
Prese una delle sue valige e si avviarono alla macchina continuando a parlare e a scherzare.
Arrivarono al ristorante di Central City in un baleno e trovarono le tre donne al tavolo ad aspettarli impazienti.
Fù una bellissima serata: tra risate, regali, piccole novità dal paesello, ottimo cibo e vino delizioso e, quando si alzarono dal tavolo e si avviarono verso l'uscita, erano tutti molto allegri. Meno male che il dormitorio era a due passi da lì!
- Allora io vado...mi raccomando fate le brave e non tartassate il mio fratellino!
- Ed sei sicuro? Guarda che se vuoi torno con te...
- Ma figurati! Tu ora hai altro a cui pensare! - gli disse facendo cenno verso Winry, la quale lo vide e lo guardò con aria interrogativa.
- Zitto fratellone!! - gli disse Al arrossendo e cercando di evitare lo sguardo delle donne che ora li guardavano con aria interrogativa.
- Ahahah sempre il solito...vai vai che è meglio!!! - gli disse sottovoce - Ciaoooo!!! Ci vediamo fra 3 giorni!! - disse alle altre salutandole con un sorrisone.
Li guardò allontanarsi col sorriso che ancora gli eleggiava sulle labbra. Winry si era affiancata ad Al e lo guardava timidamente sorridendogli ed Al le sorrideva imbarazzato. "E' troppo timido..." pensò scuotendo la testa.
Tornò lentamente all'alloggio, approfittando di quella notte calda per fare una passeggiata, ripensando a tutta la giornata. Era stata davvero bellissima...peccato fosse finita! Stava ancora sognando ad occhi aperti quando andò a sbattere contro qualcuno.
- Oh mi scusi! Non l'avevo vist...- gli morirono le parole in gola quando vide contro chi fosse andato a sbattere.
- Oh ma guarda! Edward Elric...
Ma con tutta la gente che c'era in città perchè doveva andare a sbattere proprio contro il professor Mustang?
- Oh è lei...mi scusi ma ero distratto. Arrivederci.
- Ma come siamo frettolosi... - gli disse, nel suo modo arrogante ma decisamente troppo sexy, guardandolo dall'alto. Era più alto di Ed di tutta la testa.
"Devo andarmene." pensò Ed. Quell'uomo era decisamente troppo sexy per riuscire a resistervi a lungo: con quegli occhi neri e brillanti, i capelli neri e luminosi come la seta e quel fisico mozzafiato...se non stava attento avrebbe fatto qualcosa di veramente stupido...come per esempio baciarlo!
- Beh si professore, fra pochi giorni rientro a casa e devo ancora finire di imballare tutta la mia roba.- In realtà era tutto pronto, ma da solo col professore, a quell'ora della sera, e mezzo ubriaco, proprio non era il caso.
- Ahahah! Ma no ma no che frettà c'è? La notte è ancora giovane! Su su dato che ci siamo incontrati andiamo a bere qualcosa, così festeggiamo la tua magnifica laurea! - gli disse dandogli un paio di pacche su una spalla.- Proprio un ottimo studente...anche se durante le mie lezioni pensavi ad altro...vero?
- Mmmh beh...- mugugnò Ed.
- Ahahah va bene va bene ho capito! - gli disse ridendo. "Non resisto..." pensò sciogliendosi per la comparsa di quel magnifico sorriso. Fece per andarsene ma il professore gli bloccò la strada.
- Ah no non scappi! Su su a festeggiare! - gli disse prendendolo sottobraccio e trascinandolo verso il bar proprio di fronte a loro.
- Ma profes...
- E basta con questo professore! - lo inturruppe - L'università è finita e il mio nome è Roy!
- Ehm...Roy...io davvero dovrei andare...
- Ma no ma no...hai tutto il tempo! Mica parti domani no?
- Beh no ma...
- E allora basta scuse!
Edward lo seguì sconfitto. Ma in fondo era felice...dopottutto era la sua ultima occasione di conoscere un pò meglio il prof...anzi Roy!
Così entrarono al bar e si accomodarono a un tavolo.
Roy doveva essere un abituè perchè quando venne la cameriera al tavolo per prendere le ordinazioni disse: - Il solito Roy? - disse sbattendo le sue lunghe ciglia. Era una bella ragazza, brillanti capelli color cioccolato raccolti in una lunga coda di cavallo, carnagione chiara con incastonati due bellissimi occhi verdi e un fisico da modella.
"Ma guarda questa...sono tutte così spudorate?" pensò Ed acido.
- Per me si. E tu Edward?
- Quello che prende lei va bene.
- Ok arrivo subito. - disse la cameriera lanciando uno sguardo languido a Roy, che ignorò.
- Edward ancora che mi dai del lei? Non siamo più prefessore e allievo...sciogliti un attimo!
- Eh beh non è mica semplice sai? Sono 5 anni che ti dò del lei! - gli disse sorridendo imbarazzato.
- Ma va là! Se non ricordo male sei tu che ti sei ostinato a darmi del lei...te l'ho detto più volte in questi anni che potevi darmi tranquillamente del tu e chiamarmi per nome...ma sei parecchio testardo...- disse comodamente seduto sulla sedia guardandolo.
- Beh ma...- tentò di spiegare ma non gliene diede la possibilità perchè lo interruppe chiedendogli: - Si si non cercare scuse...hai trovato lavoro comunque?
Ci mise qualche secondo a rispondere. "Ma quanto è arrogante?"
- Si si ho trovato...- disse.
- Oh ma bene!!! E dove?
- Appena fuori Central City...
- Bravo bravo!
Arrivarono nel frattempo le loro ordinazioni, che scoprì essere una mezza di birra chiara per fortuna!
- A voi. - disse la cameriera, lanciando un altro sguardo sensuale verso Roy, che però la ignorò rivolgendo tutta la sua attenzione a Ed.
La cameriera se ne andò sconsolata.
- Ma come? Un dongiovanni come te che si lascia scappare un così chiaro invito? - gli disse Ed per provocarlo.
- Ma sentilo...ahahah! Stasera non sono in vena tutto qui. - gli rispose sorridendo.
- Oh beh certo...se lo dici tu...ci crediamo!
- Ma sentilo il ragazzino...da scontroso a impertinente eh? Comunque...alla salute! - disse portando in alto la sua birra invitandolo in un brindisi.
- Alla salute! - rispose Ed fancendo tintinnare i bicchieri.
Bevvero e parlarano per un sacco di tempo. Tra una battuta e una provocazione la serata passò velocemente e in allegria.
Ed si beò della presenza del professore: era irritante e molto arrogante, sotto certi punti di vista, ma non ne aveva mai abbastanza, e quella sera lo ammirò in tutta la sua straordinaria bellezza. Favoloso: ecco una parola per descriverlo...non fosse per quel suo caratteraccio: sempre con la risposta pronta e uno scansafatiche, infatti buona parte delle sue lezioni le scaricava alla assistente, Riza Hawkeyei, come faceva a sopportarlo era un mistero! E chissà per quale motivo era attratto da un uomo così...
Ed guardò l'orologio e con sorpresa si accorse che erano già le 3 del mattino.
- Roy mi dispiace ma io devo proprio rientrare...sono le 3! E domani ho parecchio da fare...- disse cominciando ad alzarsi e tirando fuori il portafoglio per pagare.
- Oh è così tardi? Sarà il caso che rientri anch'io allora. E non t'azzardare a pagare. Ti ho invitato io e pago io. - gli disse fulminandolo con lo sguardo
- Va bene va bene!- gli disse ridendo Ed.
Pagò e si avviarono insieme alla volta del dormitorio.